Comunque un pochettino (un pochettino tanto) condivido il discorso fatto da
iaCCHe giorni fa, ed è qualcosa che aleggiava nella mia mente già da un paio di settimane.
Secondo me
al momento è decisamente sbagliato l’approccio di voler comunicare i Third soltanto in sede Nintendo, rendendo l’intento di comunicare attraverso le stesse terze parti un po’ fine a sé stesso. Chiaro, abbiamo comprato Switch 2 soprattutto per le sue esclusive, ma il Direct di presentazione era una dichiarazione d’intenti bella chiara: ok le esclusive, ma la nostra console non verrà più necessariamente vista come quel qualcosa da affiancare a un’altra console.
Sarò sincero, io l’ho presa anche per i Third. Frega cazzi delle prestazioni, non mi è mai fregato di spippettarmi su queste cose. Prediligo la comodità, se un Third gira in modo decente, la priorità nel mio caso andrà sempre e solo su Switch 2. E l’idea mi aggrada molto, non ve lo nego. L’idea di avere una console con una dualità tale da accontentare chiunque.
Però…sveglia, Ninty? Perché apertura ai Third significa anche apertura alla comunicazione, e restare sempre nel territorio Direct imho nel lungo termine è soltanto deleterio, perché ti farai vedere sempre come quella che non ha fretta di accogliere nuove uscite, tanto “arrivano dopo”
Dal 2026 in poi non devono arrivare dopo, devono arrivare sul momento. Stop, altrimenti tutti i discorsi fatti crollano in un batter d’occhio e ritorniamo al punto in cui gli altri si fanno il loro, e Nintendo il solito. A me va bene? Sì, ma ne rimarrei deluso.
A proposito di spippettamenti, tengo a precisare che anche questo messaggio lo è. È fin troppo presto per parlarne, e probabilmente il motore della comunicazione vera e propria partita dal Direct tra due settimane (eh).
Però insomma, non mi sembra un buon inizio, soprattutto perché stai già dando modo di avere questi pensieri.