The Metaller
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Mi cito testualmente
Secondo me non è brutto, se non nel (a mio avviso) tremendo finale... ad un prezzo non superiore ai 10€ può valerne la pena. Vissuto più come un viaggio nella casa degli orrori che come un gioco a tutto tondo può soddisfare pur con qualche riserva. Nella prima ora e in qualche momento riuscitissimo quà e là dà una buona idea di quello che sarebbe potuto essere nelle mani di un team con più gameplay in testa e con più studio delle metodologie per spaventare.
Se poi sei di quelli sempre alla ricerca di jump scares e che mai si stufano di detto espediente, allora Outlast ti riempirà davvero tanto il pancino.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Chiaramente nell'articolo per ovvie esigenze di obiettività (per quanto questo termine abbia un senso legato alla critica videoludica) ho dovuto evidenziarne più seccamente le pecche effettivamente rilevabili a prescindere da quanto o meno il giocatore si proponga di indagarle...
Per qualsiasi delucidazione a me espressamente richiesta non esitare a piemmarmi o contattarmi a la voce "commenti" del blog...
Per cui tirando le somme ed alla luce del tuo modo di fruire (esplorazione meticolosa che sarà ripagata dalla bontà visiva del setting, atteggiamento ludico volto a non stressare troppo le meccaniche denudandole e dunque a non rompere il sense of wonder) io mi sento di consigliartelo, magari ai fatidici 50% di sconto su Steam piuttosto che in full price su PS4.La sensazione d'insieme restituita da Outlast è quella di un prodotto sostanzialmente finto e fondamentalmente di superficie in tutto ciò che propone, eppure è impossibile negargli certe capacità intrattenitive, vuoi per la più volte lodata messa in scena; vuoi per un pacing, sì non encomiabile per via di certe ridondanze già analizzate, ma tutto sommato sufficiente nel gestire l'alternanza di quel poco che di giocoso questa esperienza ha da offrire; vuoi per sporadiche sezioni che, pur nei limiti sopra analizzati, funzionano benone grazie all'occasionalmente riuscito incastro tra l'esigenza di attivare la cam, l'inquietitudine che la vista al buio attraverso la stessa restituisce, la frenetica ricerca della via di fuga in un percorso più attento a recepire istanze trial and error con la contestuale necessità di sbarrare il percorso agli inseguitori; vuoi per un sonoro sempre inappuntabile nel sottolineare ed esasperare ogni accadimento a schermo; vuoi infine per una durata complessiva del titolo contenuta (dalle 4 alle 6 ore) e che perciò non stressa il giocattolo per più tempo di quanto lo stesso possa reggere.
Outlast non è un'opera disprezzabile in senso assoluto ed anzi è forse al momento il titolo più raccomandabile ai neofiti del hide and seek che vogliano avvicinarsi al genere senza troppi patemi in termini di veracità dell'orrore allestito e di complessità meccanico-interattiva, ma per ovvie ragioni di risultato rimane un esperimento da non replicare, perlomeno non con questi gracili presupposti autoriali, non con questa pervasiva semplificazione, badate, non essenzialità che è cosa invece ben diversa ed in una certa misura anche apprezzabile in titoli con certi obiettivi di design (Shadow of the Colossus, Journey, ecc.).
Non un nuovo faro da seguire per il genere, ma certamente un'accettabile deviazione dal percorso non priva di intuizioni e qualche buon esito, in attesa, si spera, di nuovi e ben più validi esponenti.
Secondo me non è brutto, se non nel (a mio avviso) tremendo finale... ad un prezzo non superiore ai 10€ può valerne la pena. Vissuto più come un viaggio nella casa degli orrori che come un gioco a tutto tondo può soddisfare pur con qualche riserva. Nella prima ora e in qualche momento riuscitissimo quà e là dà una buona idea di quello che sarebbe potuto essere nelle mani di un team con più gameplay in testa e con più studio delle metodologie per spaventare.
Se poi sei di quelli sempre alla ricerca di jump scares e che mai si stufano di detto espediente, allora Outlast ti riempirà davvero tanto il pancino.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Chiaramente nell'articolo per ovvie esigenze di obiettività (per quanto questo termine abbia un senso legato alla critica videoludica) ho dovuto evidenziarne più seccamente le pecche effettivamente rilevabili a prescindere da quanto o meno il giocatore si proponga di indagarle...
Per qualsiasi delucidazione a me espressamente richiesta non esitare a piemmarmi o contattarmi a la voce "commenti" del blog...
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