Percorrere 85 Km a piedi nel deserto sotto il sole con 55° e una borraccia da 2 Litri d'acqua...

Pubblicità
E se in direzione opposta all'albergo ci fosse qualcos'altro più vicino? :stu2:

 
La prima ovviamente, per questione di probabilità di salvarsi. Se rimango fermo e i soccorsi non arrivano sono fottuto, se cammino i soccorsi possono trovarmi per strada, ma nel caso non arrivino ho comunque possibilità di salvarmi da solo.

 
Secondo me entrambe sono sbagliate. Il 90% in un deserto morirebbe o stando fermo o camminando :asd:

Certo che in logica aziendale chi rischia e comunque si da da fare dovrebbe essere più apprezzato, poi il tutto secondo me può cambiare dicendo il proprio ragionamento per arrivare alla propria risposta visto che comunque la seconda è il comportamento più "logico" viste le condizioni avverse del deserto e i soli 2 litri di acqua

 
Ok gente, ci sono due dettagli che ho voluto omettere di proposito:

1) La domanda è rivolta ad un gruppo di candidati, i quali dovranno raggiungere un accordo comune sulla decisione finale da prendere discutendo per 10 minuti ed è proprio in questa fase che verranno esaminati e giudicati.

2) La scelta finale è irrilevante, conta invece il modo in cui ciascun candidato ha espresso il proprio pensiero.

Se nell'esporre la sua opinione è stato autoritario, arrogante, supponente, disfattista, allora verrà scartato a prescindere o anche se è stato troppo indeciso o distaccato.

Se invece ha saputo interagire in maniera tranquilla, allora non verrà scartato.

Aldilà di tutto ciò, credo che come criterio di assunzione sia una cagata pazzesca. :sasa:

 
Ultima modifica da un moderatore:
2) La scelta finale è irrilevante, conta invece il modo in cui ciascun candidato ha espresso il proprio pensiero.

Se nell'esporre la sua opinione è stato autoritario, arrogante, supponente, disfattista, allora verrà scartato a prescindere o anche se è stato troppo indeciso o distaccato.

Se invece ha saputo interagire in maniera tranquilla, allora non verrà scartato.
Wat? E quale sarebbe la maniera tranquilla di rispondere ad una domanda idiota?

È un trabocchetto per non assumere comunque nessuno :asd:

 
Wat? E quale sarebbe la maniera tranquilla di rispondere ad una domanda idiota? È un trabocchetto per non assumere comunque nessuno :asd:
Ascoltare le opinioni degli altri altri senza ribatterle troppo e non imporre a tutti i costi la propria opinione. :morris82:

 
Ah.. Quindi è un test per entrare nella Bratva? Allora si spiega tutto. :sard:

La risposta è: chi sopravvive.

 
Come si fanno 85 km a piedi in 2 giorni? :rickds::rickds::rickds::rickds:

- - - Aggiornato - - -

Io comunque mi informerei sulla direzione da cui provengono i soccorsi, in modo da camminare per quello che posso in quella direzione e attendere meno di 48 ore il loro arrivo :sisi:

 
In ottica colloquio non credo ci sia la risposta giusta, serve più per vedere in che modo si ragiona :sisi:

 
La risposta giusta è che se ti trovassi davvero in quella situazione ci sarebbero almeno 5000 variabili da considerare, e sulla base di quelle si decide il da farsi. :fiore:

Già solo il "come sei vestito" cambia tutto, il sapere il grado di certezza dell'arrivo dei soccorsi, il come ci saresti arrivato in questo simpaticissimo deserto, quando è l'ultima volta che hai mangiato e bevuto, e mettiamoci pure il fatto che non è specificato come si conosce l'ubicazione di questo albergo (oltre alla borraccia si ha pure una bussola? :fiore:).

Il sapere se i soccorsi in 48 ore sono certi o meno direi che è l'indicatore da tenere in considerazione in quasi tutti i casi. Se c'è la possibilità che non arrivi nessuno col cazz che me ne sto fermo :asd:

P.S. Gli 85 km non si devono fare in 48 ore, si devono fare in un tempo che si vuole :sisi:

 
Mi rifiuterei di rispondere ad una domanda così stupida. Fortunatamente dato il mio percorso di studi non si pone il problema.

 
così su due piedi dico che cammino, tanto non ho un ***** da fare :asd:

 
Come si fanno 85 km a piedi in 2 giorni? :rickds::rickds::rickds::rickds:
- - - Aggiornato - - -

Io comunque mi informerei sulla direzione da cui provengono i soccorsi, in modo da camminare per quello che posso in quella direzione e attendere meno di 48 ore il loro arrivo :sisi:
Lol, e come pensi di "informarti" nel deserto in una situazione del genere?

 
Ultima modifica:
E come farei a sapere che devono arrivare i soccorsi e che questi arriveranno in 48 ore?
Le premesse le fa l' "indovinello". Possono essere anche surreali (tipo "ti trovi su Marte e c'è sta cosa... bla bla"). Non è quello che conta.

Possono benissimamente risponderti che sapevi sa subito che in caso di non ritorno, dopo tot.ore avrebbero inviato soccorsi. O magari è una legge di quel deserto, o magari qualsiasi altra cosa. Ma cazz0, no che non c'hai il telefonino addosso, o non utilizzabile, lol. Checcristo di domanda sarebbe se hai il telefono per chiamare e... amen, hai chiamato, sei salvo.

 
Non ho mai fatto un pellegrinaggio o un altro viaggio a piedi così lungo, ma così ad occhio credo che 48h non siano sufficienti a percorrere più di 80km in un ambiente inospitale come quello del deserto; dal punto di vista del tempo che deve passare prima che si raggiungano i soccorsi le due soluzioni mi sembrano quindi (almeno) equivalenti. Visto che quello che finirà per ammazzarmi sarà la disidratazione il mio obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre lo spreco di acqua, muovendomi quindi il meno possibile. Io me ne starei fermo :unsisi:

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top