Comunque poteva andare peggio dai, le parole di Hulst e Nishino mi sono sembrate moooolto più caute rispetto ai corrispettivi di Ryan di qualche anno fa.
Cautela sui live services, focus sul controllo preventivo delle produzioni, cautela sull’apertura al multipiattaforma, cautela e approccio graduale al Cloud Gaming che viene ancora giudicato acerbo tecnologicamente, reiterazione del ruolo centrale dei single player… Sono tutti segnali che spingono verso una generazione PS6 in sostanziale continuità con il modello tradizionale, ed è la cosa più importante per quanto mi riguarda. Anche perché Nishino ha detto chiaramente e più volte che sono fermamente convinti del modello tradizionale che stanno portando avanti, quindi non mi aspetto rivoluzioni di sorta nel breve-medio periodo
L’unica grossa incognita per il futuro, al momento, è la portatile e come si collocherà nell’ecosistema