Esattamente caro, dalla prima all’ultima parola.
E sì, stesse sensazioni con Metaphor: aspettative altissime (e rispettate per le prime 10 ore) ma che sono andate a scemarsi man mano, per poi arrivare alla fine tiepidissimo.
Ripeto, è innegabile che la qualità si sia alzata, eppure manca quel videogioco che pur coi suoi difetti, riesce a entrarti dentro.
È tutto molto “pulito”
Tutto molto fatto bene, senza che ci sia quel prodotto che decide di fare di testa sia rischiando qualcosa. Non so, a volte trovo che anche per paura dei fallimenti (tra budget, valori produttivi e chi ne ha più ne metta) la visione creativa degli ultimi anni giochi MOLTO nella comfort zone, e da qui derivano prodotti che sì, sono ottimi per molti aspetti, ma che si svuotano non appena li finisci, fatta eccezione per alcuni indie.
Non è nemmeno questione di nostalgia e tempi andati, nell’ultimo periodo mi son ritrovato a rimettere su TW3 e Bloodborne perché è innegabile che abbiano quella spinta in più che tutt’ora ti fa dire “ok, chissà cosa si potrà fare in futuro coi videogiochi”
Intanto il futuro è arrivato, ma la situazione è quella di…stasi, dove tutti sanno fare qualcosa, dove tutti sono migliorati, eppure manca qualcosa. C’è anche da mettere in conto che proveniamo da due anni in cui ogni mese è uscito davvero un titolo importante, quindi è anche vero che non si ha il tempo per elaborare ciò che hai vissuto. Ma tant’è.
Se magari la si smettesse di rincorrere l’impatto grafico per lavorare in maniera verticale cercando di progredire anche sul versante del game design…è anche il motivo per cui si attende alla fin fine sempre ND.