Riflessione Politica nei Videogiochi

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Volevo da sempre aprire un thread del genere, ma diciamo che il trigger finale è stata questa dichiarazione recentissima in merito a Far Cry 6




E a sto punto mi chiedo, visto che nell'ultimo anno e mezzo si è sentito molto parlare di Politica nei videogiochi e io personalmente l'ho sempre trovato un cortocircuito abbastanza curioso.

Cosa intendente voi per politica nei videogiochi? Perché se ne parla e provoca accesi dibattiti solo in relazione a temi come la rappresentanza LGBTQ, escludendo di fatto tutte le altri milioni di tematiche? Ma soprattutto perché siamo arrivati ad un punto in cui dei developer devono nascondere palesemente la natura di politica di un gioco che, sulla carta, vuole parlare di rivoluzione e rovescio di governi dittatoriali?
 
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Ma soprattutto perché siamo arrivati ad un punto in cui dei developer devono nascondere palesemente la natura di politica di un gioco che, sulla carta, vuole parlare di rivoluzione e rovesciamento di governi dittatoriali?
Posso farla veramente semplice ed ignorante?
Soldi

A cui collego l'idea che è meglio non fare arrabbiare nessuno quando stanno comprando il nostro gioco da 70 €, pigliamoci i soldi e nascondiamoci dietro ad un dito.

Quelli di Six Days in Fallujah non dissero una roba come "Non vogliamo che il nostro gioco sia un commento politico, ma sola una rappresentazione dell'aspetto tattico-bellico" e la battaglia di Fallujah diciamo che non è esattamente una semplice schermaglia, visto morirono non so quanti civili e fu usato il fosforo bianco, che sta ancora provocando danni nella popolazione.
 
Per me gli unici videogiochi che parlano seriamente di politica sono stati Metal Gear Solid 2 e Sid Meier's Alpha Centauri, questo soprattutto perché:
«Come gli Americani hanno imparato dolorosamente nel corso dell'ultimo secolo della Terra, la libera circolazione delle informazioni è l'unica salvaguardia contro la tirannia. I governanti dei popoli un tempo incatenati hanno perso il loro controllo sul flusso delle informazioni, ma la Nazione libera che gradualmente impone il controllo sul discorso pubblico ha cominciato a scivolare rapidamente verso il dispotismo. Attenti a chi rifiuta l'accesso alle informazioni, perché nel suo cuore sogna già di essere il vostro padrone.
-- Commissario Pravin Lal,
"Dichiarazione dei Diritti delle Nazioni Unite"»
Aggiungo poi Fallout New Vegas (vedesi Legione e Nuova California) e Ultima VII (vedesi critica velata alla religione). Ci sarebbero poi anche i soliti Paper Please e le decine di simulatori politici, ma in generale per me i primi due che ho citato sono sopra ad ogni cosa, perché con estrema genialità parlano di tematiche politiche a me estremamente care
 
Volevo da sempre aprire un thread del genere, ma diciamo che il trigger finale è stata questa dichiarazione recentissima in merito a Far Cry 6




E a sto punto mi chiedo, visto che nell'ultimo anno e mezzo si è sentito molto parlare di Politica nei videogiochi e io personalmente l'ho sempre trovato un cortocircuito abbastanza curioso.

Cosa intendente voi per politica nei videogiochi? Perché se ne parla e provoca accesi dibattiti solo in relazione a temi come la rappresentanza LGBTQ, escludendo di fatto tutte le altri milioni di tematiche? Ma soprattutto perché siamo arrivati ad un punto in cui dei developer devono nascondere palesemente la natura di politica di un gioco che, sulla carta, vuole parlare di rivoluzione e rovescio di governi dittatoriali?

Le altre tematiche non sono escluse, è solo che fanno meno rumore. Anche l'FPS di turno cosparso di patriottismo americano contro i tedeschi/russi/italiani/cubani/mediorientali è un gioco politico, solo che si tratta di principi condivisi, anche solo tacitamente, dalla stragrande maggioranza della società e quindi quasi non ci sembra veicolare un messaggio politico.
Perché gli sviluppatori inseriscono messaggi politici e poi lo negano? Perché devono rispondere ai loro capi che non vogliono inimicarsi nessuno, neppure una minoranza poco rilevante.
 
Non mi addentro nel tema ma vi consiglio di Giocare a Rose Guns Days dallo stesso autore di Higurashi e Umineko.

La politica non è il tema centrale ma è sempre presente e permea costantemente tutto il gioco, la narrativa, il world building e le interazioni tra personaggi.

In più ha dei personaggi (soprattutto quelli principali femminili) dove l'essere di un determinato sesso è un tratto inscindibile dello stesso e non è un mero pretesto narrativo/di rappresentazione.
 
Adesso non voglio addentrarmi troppo in profondità nel discorso, diciamo che parlando con un amico una volta lui mi ha fatto una citazione (con la quale concordo) dicendomi che non si può realizzare un contenuto che abbia risonanza sociale senza fare un atto politico.
Detto questo, penso che il problema sollevato dall'op sia che parlare ESPLICITAMENTE di politica (o meglio, con la politica che non è attualmente sdoganata in questi media) è considerato problematico.
In realtà le due cose non mi sembrano contraddittorie, anzi: l'obiettivo commerciale di un gioco (soprattutto mainstream) immagino sia quello di avere il bacino d'utenza più ampio possibile.
Da un lato le politiche inclusive mirano a questo, dall'altro questo politiche che tendono a livellare e generalizzare idee problematiche contribuiscono esattamente allo stesso obiettivo: evitare di inimicarsi qualcuno prendendo posizioni "scomode".
Ciò che hanno in comune questi due curiosi estremi è che entrambi passano attraverso una forza - passatemi il termine - "coercitiva" nei confronti del linguaggio di chi si esprime, solo che in un caso vengono moltiplicate le differenze, nell'altro vengono appiattite e nascoste; è piuttosto paradossale.
 
Premetto che IMO i videogiochi, in quanto prodotti del settore dell'intrattenimento e talvolta vere e proprie opere, sono sempre espressione della creatività artistica e umana e quindi contengono per forza un contenuto politico.
Questo può essere più o meno esplicito a seconda del tipo di prodotto.

Detto questo:

Perché se ne parla e provoca accesi dibattiti solo in relazione a temi come la rappresentanza LGBTQ, escludendo di fatto tutte le altri milioni di tematiche?
Secondo me questo avviene perché una fetta non indifferente della community online fa parte della cosiddetta corrente "incel", ovvero riassumendo ai minimi termini sono dei bigotti intolleranti che vengono triggerati particolarmente da quelle tematiche.
Ma soprattutto perché siamo arrivati ad un punto in cui dei developer devono nascondere palesemente la natura di politica di un gioco che, sulla carta, vuole parlare di rivoluzione e rovescio di governi dittatoriali?

Questo si spiega, sempre secondo me, perché devono fare attenzione alle PR, visto che alla fine il prodotto devono venderlo. Succede in tutti i campi, non è una dinamica esclusiva del nostro medium.
 
Disco Elysium in questo senso mi sembra rivoluzionario e non solo presenta al suo interno svariate critiche all'unione europea e alle nazioni unite, ma soprattutto diversi personaggi apertamente comunisti, conservatori, fascisti o renziani. Addirittura fornisce al protagonista la possibilita' di scegliere il proprio allineamento.
Non ho mai visto niente del genere in un videogame.
 
Disco Elysium in questo senso mi sembra rivoluzionario e non solo presenta al suo interno svariate critiche all'unione europea e alle nazioni unite, ma soprattutto diversi personaggi apertamente comunisti, conservatori, fascisti o renziani. Addirittura fornisce al protagonista la possibilita' di scegliere il proprio allineamento.
Non ho mai visto niente del genere in un videogame.
Volevo vedere in quanti messaggi veniva fuori DE.

Ehi, puoi essere anche una SUPERSTAR
 
Disco Elysium in questo senso mi sembra rivoluzionario e non solo presenta al suo interno svariate critiche all'unione europea e alle nazioni unite, ma soprattutto diversi personaggi apertamente comunisti, conservatori, fascisti o renziani. Addirittura fornisce al protagonista la possibilita' di scegliere il proprio allineamento.
Non ho mai visto niente del genere in un videogame.
Non vedo l'ora di recuperarlo, da questo punto di vista è quasi un unico nel suo genere
 
Contenuti politici ci sono sempre stati, ma negli ultimi anni spesso si è sfociati nella vera e proprio propaganda (spesso di un'unica parte) che martella continuamente con il "se non la pensi così sei fascista/razzista/omofobo/ecc." e riduce a macchietta chi la pensa diversamente, cosa che ha portato in diversi casi all'allontanamento di consumatori storici perchè ne avevano le palle piene di essere trattati come bambini scemi da educare (almeno fra i lettori di comics, mondo che conosco bene).
Il caso nei videogiochi più eclatante che mi viene in mente è quello di KCD, dove un mito come Vavra è stato attaccato a testa bassa perchè non ha voluto piegarsi al politically correct made in USA
 
Ultima modifica:
La quasi totalità dei videogiochi occidentali è politica, spesso pure in maniera aggressiva. Nei casi in cui la componente politica non è una delle colonne portanti, sono comunque presenti tanti messaggi e allusioni "sullo sfondo".
La solita frase "non vogliamo lanciare messaggi politici" serve solo a pararsi le chiappe e a dare una parvenza di neutralità al prodotto, ma è quasi sempre una palese bugia.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Disco Elysium in questo senso mi sembra rivoluzionario e non solo presenta al suo interno svariate critiche all'unione europea e alle nazioni unite, ma soprattutto diversi personaggi apertamente comunisti, conservatori, fascisti o renziani. Addirittura fornisce al protagonista la possibilita' di scegliere il proprio allineamento.
Non ho mai visto niente del genere in un videogame.
Non entro nel merito (anche perché non l'ho giocato) ma da svariate persone con cui ho parlato e che lo hanno giocato e finito (di svariati schieramenti politici e ideologici), anche se puoi scegliere il tuo schieramento politico e/o ideologia, il tutto è visto, rappresentato, narrato e giudicato da un punto di vista grossomodo (passatemi il termine) "di sinistra".
 
Non entro nel merito (anche perché non l'ho giocato) ma da svariate persone con cui ho parlato e che lo hanno giocato e finito (di svariati schieramenti politici e ideologici), anche se puoi scegliere il tuo schieramento politico e/o ideologia, il tutto è visto, rappresentato, narrato e giudicato da un punto di vista grossomodo (passatemi il termine) "di sinistra".

No e anzi, la sinistra e il comunismo sono rappresentati soprattutto nelle loro velleita' corrotte, infantili e accattone.
Certo anche gli altri non ci fanno una gran bella figura.
 
Non entro nel merito (anche perché non l'ho giocato) ma da svariate persone con cui ho parlato e che lo hanno giocato e finito (di svariati schieramenti politici e ideologici), anche se puoi scegliere il tuo schieramento politico e/o ideologia, il tutto è visto, rappresentato, narrato e giudicato da un punto di vista grossomodo (passatemi il termine) "di sinistra".
I dev hanno più volte dichiarato di avere simpatie politiche a sinistra, ma nel gioco spesso proprio il socialismo e buonismo spicciolo è oggetto di dura critica
 
Adesso non voglio addentrarmi troppo in profondità nel discorso, diciamo che parlando con un amico una volta lui mi ha fatto una citazione (con la quale concordo) dicendomi che non si può realizzare un contenuto che abbia risonanza sociale senza fare un atto politico.

che intendi successo di vendite? per te è vera come frase?
 
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Non entro nel merito (anche perché non l'ho giocato) ma da svariate persone con cui ho parlato e che lo hanno giocato e finito (di svariati schieramenti politici e ideologici), anche se puoi scegliere il tuo schieramento politico e/o ideologia, il tutto è visto, rappresentato, narrato e giudicato da un punto di vista grossomodo (passatemi il termine) "di sinistra".
Premetto che, come ho detto più su, devo ancora giocarlo.

Personalmente non ci vedo niente di strano, al di là delle posizioni politiche che uno può condividere o meno.
In un gioco che tratta tematiche del genere è inevitabile che affiori il punto di vista degli autori, così come accade nei film, libri ecc. IMO non c'è niente di male, ammesso che venga supportato e argomentato a dovere.
Insomma, come dicevo prima in quanto opere vere e proprie è impossibile che risultino neutrali.

A mio modesto parere, inoltre, è anche un bene, perché eleva il livello del videogioco come mezzo di comunicazione e lo avvicina agli altri più "maturi".

(Va da sé che, dal momento che si innalza il livello di un prodotto, questo diventa passibile di critica. Esempio sciocco: un gioco che facesse propaganda per il suprematismo bianco sarebbe da condannare, così come accade negli altri media).
 
Io infatti personalmente sono molto piú generale in questo argomento.

Per me ogni idea alla base, che prende una posizione su determinati argomenti è di base politica, soprattutto poi se parliamo di arte.

Spesso noto, anche al di fuori dei videogiochi ovviamente, che si tende a confondere l'essere apolitico dall'essere apartitico, ma non sono la stessa cosa.

Inviato dal mio CPH1941 utilizzando Tapatalk
 
Io infatti personalmente sono molto piú generale in questo argomento.

Per me ogni idea alla base, che prende una posizione su determinati argomenti è di base politica, soprattutto poi se parliamo di arte.

Spesso noto, anche al di fuori dei videogiochi ovviamente, che si tende a confondere l'essere apolitico dall'essere apartitico, ma non sono la stessa cosa.

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Perché si tende a collegare la politica ai partiti, moltissimo in Italia ma credo un po’ ovunque. Ma in realtà la politica racchiude o quantomeno tocca temi sociali, sociologici, etici e via così, proprio per sua natura.

Anche Persona 5, nella sua superficialità legata al target di riferimento, è un gioco politico, ad esempio. Ma anche TLOU lo è tranquillamente.
Ed è giusto così, l’autorialità è fondamentale per il progredire del media videogioco a livello artistico/comunicativo, come lo è stato per altri media. Pensate a narrazioni come la fantascienza del 900, è molto legata alla politica.

Il limite è la volontà di non far incazzare nessuno, problema che quel cesso pubblico di Internet ha ampiamente allargato; bisogna stare attenti a quanto si dice, perché il rischio di vedersi tagliati fuori non tanto da utenza ma da sponsor, azionisti eccetera è elevato. È ovviamente più facile farlo in prodotti indie, perché meno legati a profonde logiche commerciali.
O al contempo, infilarci per forza ovunque determinati temi benvisti dall’opinione pubblica generale (ciao Netflix) sempre per motivi commerciali.
 
Io infatti personalmente sono molto piú generale in questo argomento.

Per me ogni idea alla base, che prende una posizione su determinati argomenti è di base politica, soprattutto poi se parliamo di arte.

Spesso noto, anche al di fuori dei videogiochi ovviamente, che si tende a confondere l'essere apolitico dall'essere apartitico, ma non sono la stessa cosa.

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D'accordissimo. È quello che sottintendevo io.

Fare politica vuol dire semplicemente agire all'interno della società, perciò viene da sé che ogni opera, anche videoludica, sia intrinsecamente politica.
 
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