Terminato ieri sera tutto di un fiato, l'avevo acquistato un paio di mesi fa, ma poi abbandonato dopo meno di due ore.
Una giornalista ostinata, una torcia e una Villa caratterizzata da un passato da troppo tempo celato.
Devo dire che rigiocandolo con calma ha saputo invece conquistarmi, con un crescendo narrativo sempre incalzante, un'antagonista angosciante, un survival horror tendente allo psicologico. Artisticamente mi è piaciuto e l'atmosfera Horror, con ambientazione la dimora di Richard Felton, una Villa abbandonata che nasconde i profondi segreti del proprietario e di quelli che ruotano attorno a lui.
Gameplay simile ad un'avventura grafica, nella prima parte dell'avventura ad esempio l'obiettivo principale è quello di esplorare e risolvere enigmi ambientali nella Villa (come un ombrello per aprire la botola che porta ad una soffitta), per scoprirne i segreti e trovare una via d'uscita dall'incubo. Dunque enigmi che richiedono di trovare determinati oggetti, per sbloccare situazioni e proseguire nella cupa avventura.
Nel corso dell'esplorazione poi è possibile anche trovare documenti, foto e info varie, importanti per approfondire la trama (e personaggi) di Remothered. I colpi di scena non mancheranno mai, i Jump Scare spesso dietro l'angolo.
Nulla mai di complicato, però sicuramente richiede l'uso della materia grigia e una certa abitudine (e quindi conoscenza) della struttura della Magione. Sorvegliata costantemente da Stalker psicopatici da reparto neuropsichiatrico che vagheranno alla ricerca di eventuali intrusi.
Il gioco non conta su un'IA alla Alien Isolation, ma non c'è nulla di scriptato e questo rende il tutto ugualmente interessante.
In nostro aiuto, oltre che poter scappare e nasconderci, ci sono anche varie armi di fortuna per la difesa personale, corde per bloccare le porte e diversivi sonori (utili per attirare l'inseguitore di turno in un determinato punto). Le armi per la difesa personale come coltelli, spilloni, mannaie (pure potenziabili presso alcuni contenitori), sono limitate ad un solo utilizzo automatico, che avviene nel caso venissimo afferrati dal nostro Stalker (che può oneshottarci) e premendo i tasti giusti in un QTE; Armi che non uccidono il nemico, ma bensì lo rallentano, per darci il tempo di scappare e far perdere le nostre tracce.
Interessante le possibilità di mettersi a muro contro una porta per bloccare lo stalker e farlo temporaneamente desistere dall'inseguirci per farci la pelle oppure serrare maniglie con corde.
Dunque è fondamentale giocare in stealth, basarsi sui suoni e filastrocche malate del nemico per intuirne la posizione (la Villa si divide in tre piani) e non abusare della luce della nostra fidata torcia elettrica.
Gli Stalker armati colpiscono duro e forte, ma sarà possibile recuperare la vita perduta o salvare il gioco rapidamente presso alcuni specchi situati nella magione (in stile TEW).
Bene, non benissimo. Avrei puntato maggiormente sugli enigmi (non solo ambientali), sulle animazioni e volti. Interessato al seguito, Remothered Broken Porcelain.