Resident evil 6 è un gioco articolato su quattro campagne per sette personaggi, quindi 4 storyline che a volte si incrociano per poi convergere tutte verso l’epico finale. L’arco narrativo quindi, viene raccontato da filmati delle situazioni che coinvolgono i personaggi principali, ma solo una volta completata la quarta campagna, quella di Ada, si avrà un quadro completo dei fatti e delle vicende accadute. La prima campagna vede protagonisti Leon Kennedy ed Helena Harper che, loro malgrado, sono costretti ad uccidere il presidente degli stati uniti d’America oramai contaminato dal virus. All’inizio ci troveremo dentro le mura dell’università di Tall Oaks, qui troveremo corridoi stretti e molto bui,illuminati solamente da lampi e dalla nostra torcia, munizioni scarse ed infine il ritorno degli zombi, lenti ma letali e di enigmi (purtroppo poco complessi). Una volta conclusa questa parte, varieremo tra spazi aperti (come ad esempio trovarci all’interno di una città messa sotto assedio dove i sopravvissuti al virus fanno di tutto pur di salvarsi) e ritorno a spazi chiusi come perlustrare delle catacombe. La seconda campagna vede protagonisti due componenti della BSAA ovvero il capitano Chris Redfield ed il suo braccio destro, Piers Nievans. In questa campagna si vede tutta l’azione frenetica di Resident evil 6 e l’azione si svolge in spazi aperti dove molto spesso vengono ad esserci sparatorie. Qui,a differenza della prima campagna, troveremo alcune parti di gioco sotto la luce del sole e con la presenza di neve come ad esempio in Edonia (città fittizia dell’est europa) e adesso risulterà importante usare le coperture per resistere ai colpi di mitra incessanti dei letali J’avo. Esse risultano scomode, poiché per rimanere in copertura siamo costretti a tenere sempre premuto il tasto L1 e premere l’analogico sinistro per sporgerci e rientrare da essa. Una volta capito tale meccanismo, comunque risultano molto efficaci e ben implementate e da segnalare l’effetto appannamento dell’ambiente circostante aldilà della copertura proprio quando si è in copertura,dando un senso di reale e di “prima persona”, infatti, quando ci sporgeremo da essa per sparare, tornerà tutto come prima e l’effetto appannamento si toglierà. Importante anche usare il corpo a corpo tramite R1 in qualsiasi momento lo si voglia usare, ma vicino alla barra di energia sarà presente la barra della stamina, che una volta esaurita, il personaggio sarà affaticato e si muoverà molto lentamente e quindi non più abilitato ad effettuare il corpo a corpo. La terza campagna vede protagonisti il mercenario figlio di Wesker,ovvero Jake Muller,ed una vecchia conoscenza,Sherry Birkin. Jake Muller oltre ad utilizzare armi da fuoco può contare su attacchi fisici extra ed una stamina più durevole proprio grazie ai geni del padre. Anche qui il focus è quello dello shooter, ma a differenza delle altre, in molte occasioni dovremmo vedercela con Ustanak (B.O.W. molto simile al Nemesis di re3) e quindi sarà presente in molti punti della campagna, una tensione ed agitazione, dovute proprio appunto alla presenza di tale nemico. L’ultima campagna, quella di Ada, si gioca solamente in singolo ed è presente una componente stealth, che finalmente va oltre le solite kill, necessaria per supplire alla costante inferiorità numerica in cui si trova la protagonista, specialmente nelle primissime fasi, e di un paio di puzzle finalmente degni di nota,che ci riportano indietro nel tempo. A livello tecnico Resident evil 6 dimostra alti e bassi, dove i modelli dei personaggi,dei nemici e le ambientazioni sono in complessivo di buon livello , purtroppo però non si può dire lo stesso degli oggetti da contorno veramente poco dettagliati e brutti da vedere. Il sonoro è ottimo, il doppiaggio in inglese è fantastico e il rumore delle armi è fedele ad esse, riguardo il doppiaggio in italiano per alcuni pg poteva essere meglio,ma in complessivo è comunque buono. Longevità alle stelle grazie alle circa 25 ore per finire tutte le campagne e la modalità mercenaries e caccia all’uomo dove prenderemo i panni del nemico di turno. Da segnalare la cooperativa sia online che offline in split-screen e tramite gli incroci di storia potremmo avere anche una cooperativa online fino a 4 giocatori. In conclusione, si ha davanti un valido prodotto soprattutto per una variazione di ambientazioni e situazioni molto elevata. Saranno presenti inseguimenti con mezzi di trasporto,sparatorie,fughe,enigmi,boss di grandezze e tipologie di ogni tipo,fasi stealth,fasi di sopravvivenza,menu diversi in base alla campagna…insomma, si ha veramente tutto…divertimento assicurato sotto ogni punto di vista.