PS4 Resident Evil 6

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mia recensione (tutta in spoiler) scusate il papiro ma non ce l'ho fatta a trattenermi.

Resident Evil 6.

Un'opera mastodontica di sicuro, che offre al giocatore una grande mole di contenuti di varia natura e qualità altalenante.

Capcom questa volta ha mirato alla quantità più che alla qualità, forse capendo che era l'unica carta da giocare per mantenere alto il focus sulla serie e per esplorare l'umore degli aficionados di RE e del genere. Non voglio giudicare questa scelta, mi limito a dare il mio parere sulle 37 ore di gioco che mi hanno tenuto incollato allo schermo praticamente per buona parte del mese di ottobre, con una media di un oretta e mezza al giorno.

Intanto inizio col dire che il gioco è un action/horror molto "pop" se mi si passa il termine, molto facilone, che cerca di toccare i punti giusti per solleticare la fantasia del giocatore. Scaglia chi ci gioca in un rollercoaster di eventi ed emozioni, bombardandolo di cut scenes (TROPPE), QTE, interruzioni del gioco, esplosioni, salti sballottamenti, colpi di scena da film tamarro. Mi ricordo tanti momenti in cui mi fermavo e pensavo "evvabeh", all'ennesimo crollo dell'ennesimo edificio, all'ascensore che si stacca, all'atterraggio di fortuna.

Ma l'essenza, il gameplay? Quello è altamente discutibile. Ci si impiega un bel po a prendere la mano coi controlli da TPS, a prendere confidenza col sistema di coperture a dir poco mal studiato, con la scivlata macchinosa che poco aggiunge al gioco, così come col fatto di sparare da terra. Trovate carine, ma implementate in maniera più che mai discutibile. Capcom sembra abbia voluto riscrivere i controlli del gioco, senza partire da una base solida e collaudata. RE6 dal questo punto di vista dà l'aria di essere fragile, mal calcolato, mal costruito. Non c'è una volta che sia una in cui scivolando hai l'impressione davvero di aver fatto la cosa GIUSTA (che è la base del concetto di "soddisfazione" di un gameplay action). Il corpo a corpo è discreto, curato bene e variegato dalla presenza della stamina che conferisce un briciolo di profondità all'approccio coi nemici.

Le campagne? Per me vince quella di Chris, che è un TPS puro con fasi di atmosfera ben calcolati. Chris è caratterizzato bene, sufficientemente profondo, segnato dalla guerra, disilluso. Piers è una spalla ottima per questo incedere. Il ricadere nella warzone bella e buona è solo un difetto marginale che si supera al secondo caricatore. Li fai fuori tutti, e non ci pensi più.

Quella di Leon è la più interessante a livello di atmsofere e reminescenze. La prima parte rievoca atmosfere cupe ed un incedere cadenzato, molto ben fatta; ma finisce troppo presto, per poi spedirci dritti all'inferno sulla terra, in una citazione diretta da RE2. Non dico che questo sia un bene o un male. E' denotabile con un sorrisetto sulle labbra, niente di più. Il resto poi prende a piene mani da Re4, con tanto di citazioni PALESI, però "unchartizzandolo" per bene. Corse, salti, discese, salite. Nathan Kennedy insieme ad helena-Elena viaggia che è un piacere. Fin troppo, verso la fine. Leon tra l'altro è più piatto di un piatto piano. Davvero. E lo dico da estimatore del buon kennedy.

Jake mi è piaciucchiato come personoaggio ma la sua campagna non mi è piaciuta. Troppi abbozzi, troppe ideucce buttate lì, come lo stealth, come il corpo a corpo, che poi però non danno i frutti che dovrebbero dare. Lo stesso ustanak a mio avviso poteva esssere usato meglio. Troppo telefonato ogni scontro, ogni volta che sarebbe comparso mi dicevo "adesso arriva quell'aborto" e tac, puntualmente.

Ada mi è piaciuta, ha un ritmo molto azzeccato nella prima metà in particolare e finalmente qualche briciolo di enigma, poi alla lunga tutto sto backtracking diventa un po stucchevole per quanto necessario per capire meglio la trama, che però non ha bisogno di grandi interpretazioni. Si poteva giocare meglio anche lì, perchè pecca di autoconclusività, forse un po troppo per tutta quella carne a fuoco che mette.

I nemici: promossi a pieni voti. Gli zombie son gli zombie, vanno bene come van bene in ogni gioco di zombie, Left4dead compreso. I J'avo sono un'ottima trovata, sono concepiti bene nelle loro mutazioni, vari e mai scontati. L'uso del virus C e delle crisalidi ha dato la possibilità di concenterarsi sul lato "insettoso" della mutazione, il che è stato un bene per una serie che fra urobori e plagas ormai non sapeva più da che parte andare a parare.

Menzione d'onore alle boss fights: in piena tradizione RE, belle, ben fatte, ispirate, stratificate, quasi mai banali, malate nel design. Giapponesi in tutto e per tutto.

Le atmosfere in generale mi hanno convinto, le ambientazioni sono dark il giusto e caratterizzate sapientemente in diversi casi (mi è piaciuta particolarmente il quartiere del mercato di lanshiang o come diavolo si chiama), la profondità dei panorami è encomiabile. Qui si vince su RE5 senza problemi.

La grafica, come tutti hanno detto, a tratti sembra ps2, a tratti ti fa sgranare gli occhi. Questa altalenanza in un prodotto della serie RE non me l'aspettavo. Troppi alti e bassi.

Insomma, RE6 colpisce dove dovrebbe, cioè non lascia indifferenti. E' grosso, è tamarro, è coinvolgente. E' longevo come pochi, è vario.

MA è anche dannatamente difettoso in diversi punti dove non dovrebbe esserlo. Scevri da qualsiasi pregiudizio su cosa dovrebbe essere Resident Evil (ragazzi, con buona pace di tutti i nostagici, sto discorso è più vecchio delle catacombe della famiglia Simmons), viene da chiedersi il perchè di alcune scelte anti climax come la totale - anzi TOTALISSIMA linearità - assenza di documenti ingame, la stupidità di Leon; viene da chiedersi se si fosse potuto creare un rtimo di gioco migliore che non il continuo vomitare addosso creature di ogni guisa per sfoderare il caricatore della propria mitragliatrice. Capcom sembra aver giocato a montare pezzi di giochi riusciti, tralasciando forse ciò che aveva reso RE4 grande: la classe, l'esecuzione, il gioco di per sè

Eppure non ti scolli da lì finchè non lo finisci, vai avanti e ti prende sto maledetto, ti prende e non annoia quasi mai.

Mi viene da pensare a cosa potrà essere il prossimo RE, ma meglio non pensarci troppo perchè neanche ad Osaka credo abbiano la più pallida idea di dove andranno a parare.

7,8 e non pensiamoci più
 
le fasi morte nei giochi cooperativi non le mettono e manco gli enigmi... dunque è finita per re questa roba... perchè puntano sul gioco cooperativo che vuol dire scontri a fuoco a manetta...
E 2 palle per chi vuole giocare solo! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Comunque ho finito il secondo capitolo di Leon(ammazza se sono lunghi...) e la seconda parte mi è piaciuta di più, anche il boss finale è figo anche se avrei preferito affrontarlo normalmente invece che con tutte quelle scenette di intermezzo.

 
è la morte del survival la cooperativa... non perchè non si possa fare teoricamente, ma perchè on line la gente ha fretta, specie se rigioca una missione e allora riducono tutti i tempi morti... i tempi morti, di attesa, di suspance, sono il surival... fanno il survival... ergo il sillogismo è che la cooperativa è la morte del survival... però vabbè è+ diertente cmq... ma impossbile aspettarsi qualcosa di diverso... la campagna di ada è intrigante per certi versi, ma se ci fai caso è rovinata dal fatto che ripercorri le stesse ambintazioni...

 
è la morte del survival la cooperativa... non perchè non si possa fare teoricamente, ma perchè on line la gente ha fretta, specie se rigioca una missione e allora riducono tutti i tempi morti... i tempi morti, di attesa, di suspance, sono il surival... fanno il survival... ergo il sillogismo è che la cooperativa è la morte del survival... però vabbè è+ diertente cmq... ma impossbile aspettarsi qualcosa di diverso... la campagna di ada è intrigante per certi versi, ma se ci fai caso è rovinata dal fatto che ripercorri le stesse ambintazioni...
Devo ancora arrivarci ma sono daccordissimo sul fatto che la cooperativa sia la morte del survival.

 
Devo ancora arrivarci ma sono daccordissimo sul fatto che la cooperativa sia la morte del survival.
teoricamente potrebbero fare una bella formula se fai una sorta di cooperativa dove capita di separsi, di incontrarsi, di separarsi di nuovo... con tempi di attesa e di suspance... una sorta di senso di mancanza e di isolamento che quando hai il partner psicologicamente non manifesti...

verrebbe bene come senso di smarrimento e di survival...

però poi che succede? che muori quando sei da solo, e come fai? rinasci? ricominci la partita? alla fine per paura di fare qualcosa di diverso e di frustrante per chi gioca, ti infilano questa soilita cooperativa on line che ovviamente banalizza tutto il gioco come survival...

a me poi è piaciuto, gli o dato 9.5... ho premiato più che altro l'intenzione e la longevità... e il fatto che il gioco diverte... come horror è un cesso intendiamoci...

 
teoricamente potrebbero fare una bella formula se fai una sorta di cooperativa dove capita di separsi, di incontrarsi, di separarsi di nuovo... con tempi di attesa e di suspance... una sorta di senso di mancanza e di isolamento che quando hai il partner psicologicamente non manifesti...
verrebbe bene come senso di smarrimento e di survival...

però poi che succede? che muori quando sei da solo, e come fai? rinasci? ricominci la partita? alla fine per paura di fare qualcosa di diverso e di frustrante per chi gioca, ti infilano questa soilita cooperativa on line che ovviamente banalizza tutto il gioco come survival...

a me poi è piaciuto, gli o dato 9.5... ho premiato più che altro l'intenzione e la longevità... e il fatto che il gioco diverte... come horror è un cesso intendiamoci...
Un nuovo Resident Evil Outbreak, e ho detto tutto.

 
dopo averlo finito per bene con tutti i personaggi dico

aspettiamoci il sequel che a questo punto è ovvio ci sarà,tutti i finali sono apertissimi e forse il prossimo capitolo sarà l'ultimo in teoria,basta il finale di ada dopo i titoli di coda dove jake sta ancora combattendo i mostri e poi leon che adesso sa come fermare il virus e quindi dovrà andare a fermarlo e poi chris che viene richiamato in azione
 
mia recensione (tutta in spoiler) scusate il papiro ma non ce l'ho fatta a trattenermi.

Resident Evil 6.

Un'opera mastodontica di sicuro, che offre al giocatore una grande mole di contenuti di varia natura e qualità altalenante.

Capcom questa volta ha mirato alla quantità più che alla qualità, forse capendo che era l'unica carta da giocare per mantenere alto il focus sulla serie e per esplorare l'umore degli aficionados di RE e del genere. Non voglio giudicare questa scelta, mi limito a dare il mio parere sulle 37 ore di gioco che mi hanno tenuto incollato allo schermo praticamente per buona parte del mese di ottobre, con una media di un oretta e mezza al giorno.

Intanto inizio col dire che il gioco è un action/horror molto "pop" se mi si passa il termine, molto facilone, che cerca di toccare i punti giusti per solleticare la fantasia del giocatore. Scaglia chi ci gioca in un rollercoaster di eventi ed emozioni, bombardandolo di cut scenes (TROPPE), QTE, interruzioni del gioco, esplosioni, salti sballottamenti, colpi di scena da film tamarro. Mi ricordo tanti momenti in cui mi fermavo e pensavo "evvabeh", all'ennesimo crollo dell'ennesimo edificio, all'ascensore che si stacca, all'atterraggio di fortuna.

Ma l'essenza, il gameplay? Quello è altamente discutibile. Ci si impiega un bel po a prendere la mano coi controlli da TPS, a prendere confidenza col sistema di coperture a dir poco mal studiato, con la scivlata macchinosa che poco aggiunge al gioco, così come col fatto di sparare da terra. Trovate carine, ma implementate in maniera più che mai discutibile. Capcom sembra abbia voluto riscrivere i controlli del gioco, senza partire da una base solida e collaudata. RE6 dal questo punto di vista dà l'aria di essere fragile, mal calcolato, mal costruito. Non c'è una volta che sia una in cui scivolando hai l'impressione davvero di aver fatto la cosa GIUSTA (che è la base del concetto di "soddisfazione" di un gameplay action). Il corpo a corpo è discreto, curato bene e variegato dalla presenza della stamina che conferisce un briciolo di profondità all'approccio coi nemici.

Le campagne? Per me vince quella di Chris, che è un TPS puro con fasi di atmosfera ben calcolati. Chris è caratterizzato bene, sufficientemente profondo, segnato dalla guerra, disilluso. Piers è una spalla ottima per questo incedere. Il ricadere nella warzone bella e buona è solo un difetto marginale che si supera al secondo caricatore. Li fai fuori tutti, e non ci pensi più.

Quella di Leon è la più interessante a livello di atmsofere e reminescenze. La prima parte rievoca atmosfere cupe ed un incedere cadenzato, molto ben fatta; ma finisce troppo presto, per poi spedirci dritti all'inferno sulla terra, in una citazione diretta da RE2. Non dico che questo sia un bene o un male. E' denotabile con un sorrisetto sulle labbra, niente di più. Il resto poi prende a piene mani da Re4, con tanto di citazioni PALESI, però "unchartizzandolo" per bene. Corse, salti, discese, salite. Nathan Kennedy insieme ad helena-Elena viaggia che è un piacere. Fin troppo, verso la fine. Leon tra l'altro è più piatto di un piatto piano. Davvero. E lo dico da estimatore del buon kennedy.

Jake mi è piaciucchiato come personoaggio ma la sua campagna non mi è piaciuta. Troppi abbozzi, troppe ideucce buttate lì, come lo stealth, come il corpo a corpo, che poi però non danno i frutti che dovrebbero dare. Lo stesso ustanak a mio avviso poteva esssere usato meglio. Troppo telefonato ogni scontro, ogni volta che sarebbe comparso mi dicevo "adesso arriva quell'aborto" e tac, puntualmente.

Ada mi è piaciuta, ha un ritmo molto azzeccato nella prima metà in particolare e finalmente qualche briciolo di enigma, poi alla lunga tutto sto backtracking diventa un po stucchevole per quanto necessario per capire meglio la trama, che però non ha bisogno di grandi interpretazioni. Si poteva giocare meglio anche lì, perchè pecca di autoconclusività, forse un po troppo per tutta quella carne a fuoco che mette.

I nemici: promossi a pieni voti. Gli zombie son gli zombie, vanno bene come van bene in ogni gioco di zombie, Left4dead compreso. I J'avo sono un'ottima trovata, sono concepiti bene nelle loro mutazioni, vari e mai scontati. L'uso del virus C e delle crisalidi ha dato la possibilità di concenterarsi sul lato "insettoso" della mutazione, il che è stato un bene per una serie che fra urobori e plagas ormai non sapeva più da che parte andare a parare.

Menzione d'onore alle boss fights: in piena tradizione RE, belle, ben fatte, ispirate, stratificate, quasi mai banali, malate nel design. Giapponesi in tutto e per tutto.

Le atmosfere in generale mi hanno convinto, le ambientazioni sono dark il giusto e caratterizzate sapientemente in diversi casi (mi è piaciuta particolarmente il quartiere del mercato di lanshiang o come diavolo si chiama), la profondità dei panorami è encomiabile. Qui si vince su RE5 senza problemi.

La grafica, come tutti hanno detto, a tratti sembra ps2, a tratti ti fa sgranare gli occhi. Questa altalenanza in un prodotto della serie RE non me l'aspettavo. Troppi alti e bassi.

Insomma, RE6 colpisce dove dovrebbe, cioè non lascia indifferenti. E' grosso, è tamarro, è coinvolgente. E' longevo come pochi, è vario.

MA è anche dannatamente difettoso in diversi punti dove non dovrebbe esserlo. Scevri da qualsiasi pregiudizio su cosa dovrebbe essere Resident Evil (ragazzi, con buona pace di tutti i nostagici, sto discorso è più vecchio delle catacombe della famiglia Simmons), viene da chiedersi il perchè di alcune scelte anti climax come la totale - anzi TOTALISSIMA linearità - assenza di documenti ingame, la stupidità di Leon; viene da chiedersi se si fosse potuto creare un rtimo di gioco migliore che non il continuo vomitare addosso creature di ogni guisa per sfoderare il caricatore della propria mitragliatrice. Capcom sembra aver giocato a montare pezzi di giochi riusciti, tralasciando forse ciò che aveva reso RE4 grande: la classe, l'esecuzione, il gioco di per sè

Eppure non ti scolli da lì finchè non lo finisci, vai avanti e ti prende sto maledetto, ti prende e non annoia quasi mai.

Mi viene da pensare a cosa potrà essere il prossimo RE, ma meglio non pensarci troppo perchè neanche ad Osaka credo abbiano la più pallida idea di dove andranno a parare.

7,8 e non pensiamoci più
giftopng.php


Complimenti per la recensione, e non ho nemmeno acquistato ancora il gioco.

 
mia recensione (tutta in spoiler) scusate il papiro ma non ce l'ho fatta a trattenermi.

Resident Evil 6.

Un'opera mastodontica di sicuro, che offre al giocatore una grande mole di contenuti di varia natura e qualità altalenante.

Capcom questa volta ha mirato alla quantità più che alla qualità, forse capendo che era l'unica carta da giocare per mantenere alto il focus sulla serie e per esplorare l'umore degli aficionados di RE e del genere. Non voglio giudicare questa scelta, mi limito a dare il mio parere sulle 37 ore di gioco che mi hanno tenuto incollato allo schermo praticamente per buona parte del mese di ottobre, con una media di un oretta e mezza al giorno.

Intanto inizio col dire che il gioco è un action/horror molto "pop" se mi si passa il termine, molto facilone, che cerca di toccare i punti giusti per solleticare la fantasia del giocatore. Scaglia chi ci gioca in un rollercoaster di eventi ed emozioni, bombardandolo di cut scenes (TROPPE), QTE, interruzioni del gioco, esplosioni, salti sballottamenti, colpi di scena da film tamarro. Mi ricordo tanti momenti in cui mi fermavo e pensavo "evvabeh", all'ennesimo crollo dell'ennesimo edificio, all'ascensore che si stacca, all'atterraggio di fortuna.

Ma l'essenza, il gameplay? Quello è altamente discutibile. Ci si impiega un bel po a prendere la mano coi controlli da TPS, a prendere confidenza col sistema di coperture a dir poco mal studiato, con la scivlata macchinosa che poco aggiunge al gioco, così come col fatto di sparare da terra. Trovate carine, ma implementate in maniera più che mai discutibile. Capcom sembra abbia voluto riscrivere i controlli del gioco, senza partire da una base solida e collaudata. RE6 dal questo punto di vista dà l'aria di essere fragile, mal calcolato, mal costruito. Non c'è una volta che sia una in cui scivolando hai l'impressione davvero di aver fatto la cosa GIUSTA (che è la base del concetto di "soddisfazione" di un gameplay action). Il corpo a corpo è discreto, curato bene e variegato dalla presenza della stamina che conferisce un briciolo di profondità all'approccio coi nemici.

Le campagne? Per me vince quella di Chris, che è un TPS puro con fasi di atmosfera ben calcolati. Chris è caratterizzato bene, sufficientemente profondo, segnato dalla guerra, disilluso. Piers è una spalla ottima per questo incedere. Il ricadere nella warzone bella e buona è solo un difetto marginale che si supera al secondo caricatore. Li fai fuori tutti, e non ci pensi più.

Quella di Leon è la più interessante a livello di atmsofere e reminescenze. La prima parte rievoca atmosfere cupe ed un incedere cadenzato, molto ben fatta; ma finisce troppo presto, per poi spedirci dritti all'inferno sulla terra, in una citazione diretta da RE2. Non dico che questo sia un bene o un male. E' denotabile con un sorrisetto sulle labbra, niente di più. Il resto poi prende a piene mani da Re4, con tanto di citazioni PALESI, però "unchartizzandolo" per bene. Corse, salti, discese, salite. Nathan Kennedy insieme ad helena-Elena viaggia che è un piacere. Fin troppo, verso la fine. Leon tra l'altro è più piatto di un piatto piano. Davvero. E lo dico da estimatore del buon kennedy.

Jake mi è piaciucchiato come personoaggio ma la sua campagna non mi è piaciuta. Troppi abbozzi, troppe ideucce buttate lì, come lo stealth, come il corpo a corpo, che poi però non danno i frutti che dovrebbero dare. Lo stesso ustanak a mio avviso poteva esssere usato meglio. Troppo telefonato ogni scontro, ogni volta che sarebbe comparso mi dicevo "adesso arriva quell'aborto" e tac, puntualmente.

Ada mi è piaciuta, ha un ritmo molto azzeccato nella prima metà in particolare e finalmente qualche briciolo di enigma, poi alla lunga tutto sto backtracking diventa un po stucchevole per quanto necessario per capire meglio la trama, che però non ha bisogno di grandi interpretazioni. Si poteva giocare meglio anche lì, perchè pecca di autoconclusività, forse un po troppo per tutta quella carne a fuoco che mette.

I nemici: promossi a pieni voti. Gli zombie son gli zombie, vanno bene come van bene in ogni gioco di zombie, Left4dead compreso. I J'avo sono un'ottima trovata, sono concepiti bene nelle loro mutazioni, vari e mai scontati. L'uso del virus C e delle crisalidi ha dato la possibilità di concenterarsi sul lato "insettoso" della mutazione, il che è stato un bene per una serie che fra urobori e plagas ormai non sapeva più da che parte andare a parare.

Menzione d'onore alle boss fights: in piena tradizione RE, belle, ben fatte, ispirate, stratificate, quasi mai banali, malate nel design. Giapponesi in tutto e per tutto.

Le atmosfere in generale mi hanno convinto, le ambientazioni sono dark il giusto e caratterizzate sapientemente in diversi casi (mi è piaciuta particolarmente il quartiere del mercato di lanshiang o come diavolo si chiama), la profondità dei panorami è encomiabile. Qui si vince su RE5 senza problemi.

La grafica, come tutti hanno detto, a tratti sembra ps2, a tratti ti fa sgranare gli occhi. Questa altalenanza in un prodotto della serie RE non me l'aspettavo. Troppi alti e bassi.

Insomma, RE6 colpisce dove dovrebbe, cioè non lascia indifferenti. E' grosso, è tamarro, è coinvolgente. E' longevo come pochi, è vario.

MA è anche dannatamente difettoso in diversi punti dove non dovrebbe esserlo. Scevri da qualsiasi pregiudizio su cosa dovrebbe essere Resident Evil (ragazzi, con buona pace di tutti i nostagici, sto discorso è più vecchio delle catacombe della famiglia Simmons), viene da chiedersi il perchè di alcune scelte anti climax come la totale - anzi TOTALISSIMA linearità - assenza di documenti ingame, la stupidità di Leon; viene da chiedersi se si fosse potuto creare un rtimo di gioco migliore che non il continuo vomitare addosso creature di ogni guisa per sfoderare il caricatore della propria mitragliatrice. Capcom sembra aver giocato a montare pezzi di giochi riusciti, tralasciando forse ciò che aveva reso RE4 grande: la classe, l'esecuzione, il gioco di per sè

Eppure non ti scolli da lì finchè non lo finisci, vai avanti e ti prende sto maledetto, ti prende e non annoia quasi mai.

Mi viene da pensare a cosa potrà essere il prossimo RE, ma meglio non pensarci troppo perchè neanche ad Osaka credo abbiano la più pallida idea di dove andranno a parare.

7,8 e non pensiamoci più
Sostanzialmente sono d'accordo su quasi tutto, tranne sulle campagne, ada la migliore e chris il peggiore per me.

Inoltre poi i nemici io li ho trovati quasi tutti abbastanza anonimi, per dire già il boss di chris me lo ricordo vagamente:asd:

 
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Complimenti per la recensione, e non ho nemmeno acquistato ancora il gioco.
grazie Vick //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

è stata una review sofferta, te lo garantisco

 
La recensione non contiene Spoiler ed è basata sulla versione PAL.

Finito ieri e posso finalmente postare il voto, che, per cercare di essere il più oggettivo possibile, svilupperò sinteticamente nelle classiche sottocategorie.

Comparto tecnico e presentazione: 7,5

A livello di design il gioco offre molta varietà con buone punte qualitative.

A livello tecnico l'MT Framework offre ancora buone performance in particolare sui visi dei modelli poligonali e sul comparto illuminazioni, che è da sempre fiore all'occhiello dello stesso. Gli aspetti negativi sono da ricercarsi in textures a tratti pessime, interattività con l'ambiente nulla ed una generale pochezza poligonale.

A livello di presentazione il gioco pecca. E' innegabile la volontà di Capcom di strizzare l'occhio alle produzioni Hollywoodiane Occidentali (leggasi Uncharted). Questo episodio è quello più pieno di filmati e sequenze di intermezzo, caratterizzate oltretutto da una buona regia. Tuttavia le sequenze non sono per nulla integrate nel gioco e per tale motivo risultano a tratti asettiche e non coinvolgono. La presenza di continui caricamenti ed il fatto che le sequenze pre-calcolate siano caratterizzate da bande nere non aiutano a creare quel continuum tra scene giocate e scriptate che si vorrebbe.

A livello di trama, almeno visti i personaggi in gioco, ci si poteva aspettare un poco di più. Sembra sempre che ad un certo punto il gioco porti al colpo di scena, al climax, alla rivelazione … che però non arriva mai.

Che l’abbiano lasciata per il prossimo capitolo ?

Comparto sonoro: 7,5

Buoni effetti sonori e buone musiche, che accompagnano e sottolineano le fasi di gioco più adrenaliniche.

Il doppiaggio non mi è piaciuto, specie quello di Leon che non trasmette per nulla emotività.

Trovo poi assurdo che nel 2012 non sia possibile scegliere il doppiaggio originale ed i sottotitoli nella lingua che più si preferisce.

Giocabilità: 8

Sicuramente il parametro più discusso. Considerando che la vera essenza del Game Design di questo RE è quella di un TPS (inutile prenderci in giro sul tema), la giocabilità è da (solo) buon TPS. Ci sono diverse meccaniche da limare, switch delle armi, coperture, una specie di schivata veramente troppo macchinosa, utilizzo delle granate. Tuttavia, anche giocato a livello di difficoltà massimo, tutto funziona senza particolari frustrazioni. Considerando invece il gameplay da cui deriva (quello di RE5), si intravede un discreto (e positivo) coraggio nello svecchiarne le meccaniche, che erano diventate veramente troppo "arcaiche".

Tutte le restanti meccaniche di game design sono mero contorno introdotte solo per strizzare l'occhio ai vecchi fan, ma che sarebbe stato meglio non avessero introdotto, visto il risultato.

Non so se è giusto parlare in questa sede dei nemici (tutti, dai più comuni ai boss), ma vorrei fare per essi una piccola menzione d'onore. Sono i migliori dai moderni capitoli. I nemici sono molto vari, e le mutazioni sono tutte molto ispirate. Ovviamente vi è qualche piccolo calo, ma il livello medio è eccellente.

Longevità: 10

Il vero parametro in cui si evince la cura messa da Capcom nella sua più importante IP moderna.

Nulla da eccepire.

Capcom ha mantenuto le promesse, che di solito fa, ma che di solito non mantiene.

Questa è l'eccezione che conferma la regola.

La campagna (o meglio le campagne) vi durerà facilmente sulle 35 ore senza essere noiosa ... anzi. Il numero di ore è notevolissimo per il genere e notevolissimo per l’odierno concetto di longevità

Abbiamo poi due modalità online aggiuntive e trofei (per chi interessato) che spingeranno a giocare con tutti i personaggi e più volte a vari capitoli.

Sinteticamente paragono RE6 ad un grande buffet da albergo internazionale. La quantità quasi infinita di piatti disorienta. All’assaggio si scopre che tra la miriade di portate ve sono di riuscite e di meno. La grande quantità in termini di numero e di varietà si adatta a diversi palati e seppur nessun piatto è curato come da ristorante a tre stelle michelin, se ne esce con la pancia piena.

Tuttavia il palato rimane lievemente insoddisfatto, poichè l’unica cosa oggettiva che manca (aldilà delle infinite e soggettive discussioni di game design) a questo RE6 è quel senso di rifinitura e qualità complessiva da titolo AAA che sappiamo Capcom è in grado di trasmettere, ma che in questo caso non è riuscita a fare.

Voto: 8,25 (che approssimo per difetto) quindi: 8

 
Ultima modifica:
grazie Vick //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.pngè stata una review sofferta, te lo garantisco
Spero di viverla in maniera meno sofferta quando lo giocherò io. ^^

 
Ultima modifica da un moderatore:
Grazie a manu e Diego_ per le recensioni, io sono a 2 campagne su 3 ma per ora condivido, e non credo che quelle restanti stravolgeranno il mio punto di vista //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif in ogni caso diciamo che in quest'ottica il voto di Spazio stavolta è "giusto", magari (per i pignoli dei voti) più che un 8 sarà un 8-- o giù di lì, un 7/8, però il range è quello //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Le ultime due reviews "amatoriali" quella di Diego e manuflv riassumono in maniera cristallina cosa è RE6.

Badate bene che non c'ho piazzato sopra fottuti imho o secondo loro.

La realtà oggettiva dei fatti è quella.

Poi potete raccontarVI il contrario, dare addosso a RE4 oppure smanacciare alla rinfusa parlando di trama o collante delle situazioni.

Resta che RE6 rimane RE6, un episodio sperimentale nel quale si è cercato in tutti i modi di andare verso un pò tutti, per non scontentare nessuno, in sostanza.

Illuminante passaggio di manuflv :

Sinteticamente paragono RE6 ad un grande buffet da albergo internazionale. La quantità quasi infinita di piatti disorienta. All’assaggio si scopre che tra la miriade di portate ve sono di riuscite e di meno. La grande quantità in termini di numero e di varietà si adatta a diversi palati e seppur nessun piatto è curato come da ristorante a tre stelle michelin, se ne esce con la pancia piena.
Tuttavia il palato rimane lievemente insoddisfatto, poichè l’unica cosa oggettiva che manca (aldilà delle infinite e soggettive discussioni di game design) a questo RE6 è quel senso di rifinitura e qualità complessiva da titolo AAA che sappiamo Capcom è in grado di trasmettere, ma che in questo caso non è riuscita a fare.
e io ci aggiungo che al mondo c'è parecchia gente che sostiene di saper mangiare bene.

^^o

 
Finita la campagna con Leon. In alcuni punti mi è piaciuto, in altri mi ha fatto cadere le balle, comunque diverte.

Ma non ci sono costumi extra da sbloccare? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

 
Ultima modifica da un moderatore:
Spero di viverla in maniera meno sofferta quando lo giocherò io. ^^
ma ti dico, il giocarlo è stato divertente, è poi a mente fredda dare un giudizio che si avvicinasse all'obiettività che è stata dura. Mai mi sarei sognato fino a qualche anno fa di dare ad un resident evil una valutazione così controversa

 
Sto provando a giocare online. Ho ricominciato la campagna di Leon con Helena. Ma è normale che non c'è anima viva? La gente può entrare anche a partita già avviato come nel 5?

 
Riposto la domanda. Ieri ho giocato online ma come partner non entrava nessuno, ho messo naturalmente partita aperta a tutti e tutte le regioni. Sono entrate solo 2 persone per fare i nemici, e poi sono usciti quasi subito.

Ricordo che a Re5 non c'erano problemi a trovare compagnia.

 
Finita la campagna con Leon. In alcuni punti mi è piaciuto, in altri mi ha fatto cadere le balle, comunque diverte. Ma non ci sono costumi extra da sbloccare? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png
Certo, ma solo nei mercenari vale.

 
Sto provando a giocare online. Ho ricominciato la campagna di Leon con Helena. Ma è normale che non c'è anima viva? La gente può entrare anche a partita già avviato come nel 5?
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif, non si trova nessuno. Comunque possono entrare anche a partita già cominciata.

 
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