Ufficiale RSA SONARA | Ritrovo tra vetusti gentiluomini |

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Può parlare dire e fare tutto quello che fa qualsiasi altra persona vestita in un qualsiasi altro modo.Ha una voce e una volonta e non importa chi sia ma va ascoltata come tutti quanti.
ti faccio un esempio: se il tuo prof si presentasse a scuola pieno di tatuaggi e coi pantaloni corti, tu lo rispetteresti e gli daresti credibilità? tu forse si perchè sei intelligente e profonda, la metà almeno della classe si sentirebbe alquanto a disagio, alcuni nenache lo starebbero a sentire. per non paralare dei genitori che si lamenterebbero col preside pr farlo andare via

 
Ma anche no. Ha dei doveri nei confronti delle persone (ok, ho fatto un esempio "alto" ma lo stesso può valere per molti lavori ), dev'essere trasparente agli occhi della gente, e deve avere una certa credibilità.Nella vita privata può fare quello che vuole, ma quando svolge quel determinato ruolo, assolutamente no.

Ma io stavo dietro ad una scrivania, per tutta l'estate, caldissimo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif
Ghandi non era credibile allora?

 
Ghandi non era credibile allora?
Esempio stupido, come dire che il papa non è credibile perchè si veste da prete.

Dalle loro parti erano abiti da monaco, non è che si vestiva da power rangers.

 
E' un discorso interessante il tuo,e io credo che paradossalmente e non è che lo dico per falsa invidia sia chiaro(che ci crediate o no poi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ) le persone riuscite,quelli che vedi meglio integrate all'interno della società,quelle famose,o comunque di successo,siano le persone che meno si conoscono realmente...

Credo che tutte queste persone,siano un prodotto della società,un volere della società,ed eseguano semplicemente e per filo e per segno quello che la società "vuole"(fa un pò Matrix immagino ma non so come siegarlo meglio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ) .

Mentre le persone più "vere" e che si conoscono meglio,sono secondo me quelle che sono meno a contatto e più distaccate da falsi miti che si hanno oggi,che il più delle volte non sono altro che mode passeggere,ma che nonostante ciò riescono a essere perfettamente in pace con loro stessi.
anche questo è un discorso interessante però ritengo ci sia una falla fondamentalmente. Chi ha successo è un prodotto della società, secondo te, e quindi si conosce meno perché risulta più costruito e tende a "confondere" il proprio essere con il personaggio, mentre gli altri si conoscono meglio o capiscono meglio quale è il loro vero essere. Se sulla prima parte sono abbastanza concorde con te, la seconda mi lascia perplesso. La società siamo noi, siamo noi a far si che i primi abbiano successo. Gli schemi mentali per cui uno è fico, bello, affascinante li stabiliamo anche noi che non siamo famosi e di successo. Questi schemi dunque sono posseduti da tutti, per cui non vedo per quale motivo io dovrei conoscermi meglio per esempio di un personaggio famoso?

 
Esempio stupido, come dire che il papa non è credibile perchè si veste da prete.Dalle loro parti erano abiti da monaco, non è che si vestiva da power rangers.
Era un modo per cercare di ragionare al di là degli stereotipi, cmq, vabbe rispondi pure con questa presunzione...

 
Era un modo per cercare di ragionare al di là degli stereotipi, cmq, vabbe rispondi pure con questa presunzione...
Non è presunzione, è che hai fatto un esempio che non c'entra niente. Erano abiti normali i suoi, abiti di tutti i giorni che vengono usati nella sua cultura.

Comunque facile dire che è colpa della società //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Piccolo spoiler, NOI siamo la società :reggie:

 
Era un modo per cercare di ragionare al di là degli stereotipi, cmq, vabbe rispondi pure con questa presunzione...
Vienvia, non c'era nessuna presunzione nel suo messaggio, stiamo calmi perfavore :travello:

 
ti faccio un esempio: se il tuo prof si presentasse a scuola pieno di tatuaggi e coi pantaloni corti, tu lo rispetteresti e gli daresti credibilità? tu forse si perchè sei intelligente e profonda, la metà almeno della classe si sentirebbe alquanto a disagio, alcuni nenache lo starebbero a sentire. per non paralare dei genitori che si lamenterebbero col preside pr farlo andare via
Forse la maggior parte delle persone potrebbe etichettarlo come feccia (probabilmente).

Il fatto che "l'aspetto mina la credibilità di una persona" è qualcosa che non posso proprio concepire.

Preferisco vivere ai margini del mondo piuttosto...sarà pure il fatto che sono abituata a vedere gente di ogni tipo.

Piccolo spoiler, NOI siamo la società :reggie:
VOI siete la società...per ora preferisco tirarmene fuori ma non me ne riesce granchè.

 
Se domani vedi il presidente della repubblica vestito da hippie, non pensi che perda di credibilità? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
E qua si ritorna al discorso di partenza per me,perderebbe di credibilità è vero,ma perché la società impone certe regole,non perché a me importi realmente di come va vestito il presidente della repubblica.

Se nel mondo in cui viviamo fosse normale girare con le mutande in testa,tutti si sentirebbero al loro agio e discriminerebbero e non prenderebbero sul serio chi non gira con le mutande in testa...

Ma a pensarci è una cosa che non ha senso,è solo uno stereotipo appunto,imposto dalla società....

Si parlava esattamente di questo. Il tutto era nato dal film, che spero tu abbia visto, Alla ricerca della Felicità. Se hai visto il film, sai di cosa parlo. Ma comunque, è proprio la società che non va, la mentalità, e in questo caso non si può fare altro che adattarsi (ritornando al discorso dell'abbigliamento). Sennò, sai in quanti uscirebbero col pigiama? Ma rischieresti di essere deriso da tutti... E questo non fa bene al proprio Io, a menoche non si sia un caso particolare... Oppure un'altro esempio. Sai quanti andrebbero in mutande? Ma verresti arrestato per atti osceni in luogo pubblico.
Si ma come detto sopra il discorso mio è utopistico purtroppo,ma non so voi,a me capita spesso di sentirmi a disagio quando sono costretto appunto a seguire questi "schemi imposti" ,ma non posso far altro che seguirli,ahimè in certi frangenti della mia vita come può essere la scuola piuttosto che il lavoro,ci devi andare e basta e non puoi far altro che andarci,ma io spesso mi sentivo come se fossi in apnea in certe situazioni(infatti sono stato l'unico 7 in condotta alla maturità :rickds: ).

L'importante è riuscire poi a "tornare se stessi" una volta che si finiscono "mansioni" che sono fondamentali per non vivere da parassita...(lavoro)

Purtroppo il nostro mondo è tremendamente competitivo e cinico, ai bambini si insegna ad essere i più bravi, i più belli, e poi ci ritroviamo adulti schizofrenici, che badano solo al denaro e al successo materiale....non si chiede l'onestà, l'integrità morale, l'intelligenza emotiva, l'empatia...si bada solo alla competitività e all'arrivismo più sfrenato...chi non fa parte del "giro" soffre e spesso rimane nell'ombra anche se avrebbe un mondo interiore bellissimo da fare scoprire
Ecco ai colto nel segno secondo me...ai bambini gli si insegna a essere i più bravi e belli e da qui nascono tutti i traumi,da quando poi nell'età scolare c'è qualche altra maestra/bambino che gli fa notare che un altro è più bravo/bello di loro.

Si educa alla competizioni,al produrre,non al vivere.

 
Forse la maggior parte delle persone potrebbe etichettarlo come feccia (probabilmente).Il fatto che "l'aspetto mina la credibilità di una persona" è qualcosa che non posso proprio concepire.

Preferisco vivere ai margini del mondo piuttosto.
l'aspetto non mina la credibilità di una persona nella sfera affettiva ed emozionale, sicuramente. Però può influire sulla credibilità in campo lavorativo o nell'approccio alla vita concreta. Allora sai qual'è il segreto: essere flessibile. (E detto da me fidati è paradossale, i oche da ragazzo ero inflessibile sui miei ideali fino a sfiorare la cocciutaggine).

Cosa intendo: che si può benissimo preservare la propria personalità ed il proprio IO sia indossando una canottiera sporca di sugo sia indossando una giacca ed una cravatta, basta non essere legati alle "divise".

Noi siamo quel che siamo a prescindere da cosa indossiamo, e qui vedi che diciamo la stessa cosa. Allora non farà nessuna differenza indossare un paio di converse o un gessato, e se la vita a volte ti impone di farlo per adempiere a situazioni formali dettato da regole di buon gusto pre esistenti, puoi sentirtela di farlo senza dover per forza venire a patti con quello che SEI veramente tu.

spero di essermi spiegato //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
l'aspetto non mina la credibilità di una persona nella sfera affettiva ed emozionale, sicuramente. Però può influire sulla credibilità in campo lavorativo o nell'approccio alla vita concreta. Allora sai qual'è il segreto: essere flessibile. (E detto da me fidati è paradossale, i oche da ragazzo ero inflessibile sui miei ideali fino a sfiorare la cocciutaggine).
Cosa intendo: che si può benissimo preservare la propria personalità ed il proprio IO sia indossando una canottiera sporca di sugo sia indossando una giacca ed una cravatta, basta non essere legati alle "divise".

Noi siamo quel che siamo a prescindere da cosa indossiamo, e qui vedi che diciamo la stessa cosa. Allora non farà nessuna differenza indossare un paio di converse o un gessato, e se la vita a volte ti impone di farlo per adempiere a situazioni formali dettato da regole di buon gusto pre esistenti, puoi sentirtela di farlo senza dover per forza venire a patti con quello che SEI veramente tu.

spero di essermi spiegato //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Wow :morris82:

Veramente un bel post, quoto in tutto

 
l'aspetto non mina la credibilità di una persona nella sfera affettiva ed emozionale, sicuramente. Però può influire sulla credibilità in campo lavorativo o nell'approccio alla vita concreta. Allora sai qual'è il segreto: essere flessibile. (E detto da me fidati è paradossale, i oche da ragazzo ero inflessibile sui miei ideali fino a sfiorare la cocciutaggine).
Cosa intendo: che si può benissimo preservare la propria personalità ed il proprio IO sia indossando una canottiera sporca di sugo sia indossando una giacca ed una cravatta, basta non essere legati alle "divise".

Noi siamo quel che siamo a prescindere da cosa indossiamo, e qui vedi che diciamo la stessa cosa. Allora non farà nessuna differenza indossare un paio di converse o un gessato, e se la vita a volte ti impone di farlo per adempiere a situazioni formali dettato da regole di buon gusto pre esistenti, puoi sentirtela di farlo senza dover per forza venire a patti con quello che SEI veramente tu.

spero di essermi spiegato //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Mai parole furono più sagge.

 
anche questo è un discorso interessante però ritengo ci sia una falla fondamentalmente. Chi ha successo è un prodotto della società, secondo te, e quindi si conosce meno perché risulta più costruito e tende a "confondere" il proprio essere con il personaggio, mentre gli altri si conoscono meglio o capiscono meglio quale è il loro vero essere. Se sulla prima parte sono abbastanza concorde con te, la seconda mi lascia perplesso. La società siamo noi, siamo noi a far si che i primi abbiano successo. Gli schemi mentali per cui uno è fico, bello, affascinante li stabiliamo anche noi che non siamo famosi e di successo. Questi schemi dunque sono posseduti da tutti, per cui non vedo per quale motivo io dovrei conoscermi meglio per esempio di un personaggio famoso?
forse ho generalizzato troppo o mi sono spiegato male.

Non tutta la gente di successo,ma la maggior parte...un ghandi non lo ritengo un prodotto della società,una Rita Levi Montalcini o un Einstein nemmeno...

Intendo i famosi da reality show e uomini e donne,quei famosi là,gli ospiti a italia sul 2 e dalla d'urso...quella gente là che fa discorsi triti e ritriti,che pare seguire un testo scritto nei loro dibattiti,la ritengo un prodotto della società.

quelli che FANNO NOTIZIA,sono prodotto della società,gli uomini gossip...

Quelli sono """""""famosi"""""" perché è come se si fossero lasciati trasportare dalla corrente,come in un fiume in piena nella loro vita,senza mai farsi il minimo esame di coscienza e andando avanti di rigetto...

Poi si può essere delle persone di successo ugualmente,ma è molto molto più difficile.

Poi su "gli schemi mentali" son d'accordo ed è un dato di fatto avere dei canoni di bellezza ,o prime impressioni,come dicevo prima a Saber...

Ma uno deve sapere che è una prima impressione quella che si ha ,e dargli il giusto peso,che non è quello di averla etichettata in quel modo e fine della storia....

 
sono due cose diverse Elena, lo sai
Il mio è stato un esempio provocatorio, è ovvio, ma era semplicemente per dire quanto si può essere grandi e credibili vestendo umili vesti.

 
Il mio è stato un esempio provocatorio, è ovvio, ma era semplicemente per dire quanto si può essere grandi e credibili vestendo umili vesti.
Il fatto è che per loro quelle non sono veste umili, anzi, vesti sacre. Sarebbe un sacrilegio se gandhi vestisse in giacca e cravatta.

 
Il fatto è che per loro quelle non sono veste umili, anzi, vesti sacre. Sarebbe un sacrilegio se gandhi vestisse in giacca e cravatta.
E ti rendi conto che allora è solo uno stereotipo inutile il modo di vestire "formale" ...

 
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