Non specifici, intendo che in generale molti parlano di questa questione facendola ricadere nel calderone della violenza sulla donna. Ho letto moltissimi che (parlando di demonizzazione delle vittime) equiparavano violenza domestica o sessuale a questa storia.Del tipo?Chiedo perché non ho seguito minimamente la faccenda.
In ogni caso a me inizia a stare sulle palle questa ipocrisia che, da un lato, vuole giustamente la donna come individuo forte, indipendente e realizzato. Però intanto rimane questa retorica ridicola per cui alla fine la donna rimane sempre un fiorellino indifeso che va protetto.
Qui parliamo di persone adulte che hanno scelto di non denunciare un abuso nel timore che non avrebbero potuto fare la carriera dei sogni che desideravano. Non è una moglie malmenata in stato di sudditanza psicologica, non è nemmeno un omertoso che non denuncia la mafia temendo ritorsioni. Qui si tratta di persone consapevoli che lucidamente hanno deciso di non denunciare per convenienza.
La questione qui riguarda casomai il lavoro, la meritocrazia e quant'altro. Il sessismo e la violenza di genere proprio non c'entrano nulla.