Sergio Bonelli Editore | Topic d'informazione generale | Uscite

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Monolith | Bonelli

MONOLITH

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[TD]Info[/TD]

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  • Creato da: Roberto Recchioni e Mauro Uzzeo
  • Disegnato da: Lorenzo Ceccotti
  • Anno d'uscita: Dicembre 2016
  • Editore: Sergio Bonelli Editore
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[TD]Trama[/TD]

[TD]''Monolith è la storia dell’automobile più sicura del mondo” dice Recchioni, “di una madre non molto responsabile, di un bambino troppo piccolo per avere colpa, di una strada in mezzo al nulla. E di un incidente. Il soggetto nasce alcuni anni fa per un possibile sviluppo cinematografico. All’epoca, erano stati chiamati vari artisti a svilupparne i concetti visivi, tra cui Massimo Carnevale, Werther Dell’Edera e Federico Rossi Edrighi.”

Fumettologia[/TD]

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[TD]Edizione Bonelli[/TD]

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  • MONOLITH VOLUME 1
  • MONOLITH VOLUME 2
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[TD]Link Utili[/TD]

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Ottime notizie.Sia per gli appassionati della serie di Recchioni che per il fumetto made in Italy in generale.

 
Dettagli su Monolith, il nuovo fumetto Bonelli di Recchioni, Uzzeo e LRNZ:

Martedì scorso, in occasione di una nostra intervista per la rubrica #tavolidadisegno, LRNZ ha rivelato di essere al lavoro in compagnia di Roberto Recchioni e Mauro Uzzeo su un nuovo fumetto per Sergio Bonelli Editore, dal titolo Monolith. Vista l’inedita collaborazione, che prevede il debutto bonelliano di LRNZ, e si inserisce in una nuova linea (di cui non sono ancora noti i dettagli) di graphic novel a colori da parte dell’editore milanese, abbiamo voluto tornare sull’argomento. E abbiamo chiesto ai due sceneggiatori di anticiparci qualche dettaglio sul progetto.
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“Monolith è la storia dell’automobile più sicura del mondo” dice Recchioni, “di una madre non molto responsabile, di un bambino troppo piccolo per avere colpa, di una strada in mezzo al nulla. E di un incidente. Il soggetto nasce alcuni anni fa per un possibile sviluppo cinematografico. All’epoca, erano stati chiamati vari artisti a svilupparne i concetti visivi, tra cui Massimo Carnevale, Werther Dell’Edera e Federico Rossi Edrighi.”

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Riguardo al film, continua Recchioni: “Il progetto filmico vive ancora, ma il cinema è così: quello che oggi sembra in procinto di partire, poi non parte mai e subisce continui rimaneggiamenti. ” Aggiunge Mauro Uzzeo: “Monolith è un progetto particolare che si svolge per la maggior parte in un’unica unità di luogo. Una sorta di Duel, statico, che al cinema troverebbe il suo reale compimento grazie a strumenti come la colonna sonora, il montaggio serrato, la bellezza degli ambienti. Con Roberto parliamo del progetto cinematografico di Monolith da anni, e abbiamo incontrato diversi produttori e registi davvero interessati a portarlo in sala, ma appunto, le vie del cinema sono spesso tortuose e i progetti rimbalzano su tante scrivanie prima di trovare un’effettiva realizzazione.”

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Sulla lavorazione, Recchioni spiega: ”per rimanere fedele alla purezza e all’essenzialità dell’idea iniziale, ho deciso di farne un fumetto e ho coinvolto Mauro Uzzeo nella fase di stesura della sceneggiatura e LRNZ per il disegno.” Per Mauro Uzzeo: “la voglia di raccontare questa storia è davvero forte, per questo abbiamo iniziato a darle una vita fumettistica. Per il fumetto la nostra arma affatto segreta è LRNZ, l’unico uomo che riuscirebbe a infondere dinamismo a una tazzina di caffè vuota. L’unico uomo che non si preoccupa soltanto di disegnare l’auto che ci serve, ma che la progetta come se potesse essere effettivamente costruita domani. E siamo sicuri che il fomento con cui noi scriviamo le sequenze pensandole per i suoi disegni, sarà ricambiato da tavole che faranno letteralmente esplodere gli occhi al lettore.”

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I particolari sulla lavorazione del fumetto sono ancora incerti. Recchioni li descrive così: “Sarà una storia interamente a colori. Dipinta. E sarà edita da Sergio Bonelli Editore. La data di uscita è da stabilirsi.”

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http://www.fumettologica.it/2014/02/dettagli-su-monolith-il-nuovo-fumetto-bonelli-di-recchioni-uzzeo-e-lrnz/

 
Davvero molto interessante, lo prenderò di sicuro quando uscirà.

P.S. Ufficiale.

 
Martin Mystère | Sergio Bonelli Editore |

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[TD]Info[/TD]

[TD]

  • Creato da: Alfredo Caselli
  • Anno d'inizio: 1982
  • Pubblicato da: Sergio Bonelli Editore
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[TR]

[TD]Trama[/TD]

[TD]Martin Jacques Mystère, soprannominato Il Detective dell'Impossibile, è uno studioso che si occupa in maniera scientifica di fatti apparentemente "impossibili", ritenuti inspiegabili dalla "scienza ufficiale" e facilmente rimossi.

Una caratteristica che lo differenzia dalla maggior parte degli eroi di fumetti (con l'esclusione di Valentina di Crepax, di Ken Parker di Giancarlo Berardi e di Dick Tracy di Chester Gould) è quella di avere una data di nascita (26 giugno 1942).

Il professor Martin Jacques Mystère, che vive a New York a Washington Mews, segue infatti lo stesso continuum spazio-temporale del lettore. Rimanendo indubbiamente la stessa persona, Mystère in oltre 20 anni è invecchiato e si è trasformato nel BVZM (il Buon Vecchio Zio Marty).

Wikipedia[/TD]

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[TD]Serie principale[/TD]

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[TD]Collane extra[/TD]

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  • MARTIN MISTERE: LE NUOVE AVVENTURE A COLORI (numeri #1/12)
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[TD]Link Utili[/TD]

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Due parole sull'albo precedente: Ritorno a longitudine zero. Sequel di "Longitudine zero" (MM #317) con l'ottimo Andrea Cavaletto a riprendere le fila narrative della storia di Castelli. Confrontarsi con uno fra gli albi migliori del nuovo corso comportava un alto livello di rischio ma Cavaletto è riuscito a trovare una precisa chiave di lettura che ha fornito degna chiusura alla vicenda. In breve, il dottor Ziegler chiede a Martin di accompagnarlo al Polo Sud per aiutarlo ad investigare su una sua teoria (dimensioni parallele inside). Martin declina l'invito, ignorando sbrigativamente la richiesta. Ma un altro Martin di una diversa dimensione accetta l'incarico, instaurando una doppia linea narrativa che procede parallela fino al finale. Basi segrete naziste, scolopendre giganti, twist come se non ci fosse un domani.. Da leggere.

 
Sempre voluto colmare questa mia mancanza, consigli generali?

 
Non è facile trovare un punto zero. Non sussiste un netto divario qualitativo fra le prime 70/80 storie e quelle successive, come ad esempio accade per Dylan Dog o Nathan Never (Castelli ha sempre seguito il personaggio come sceneggiatore e curatore, al contrario di Sclavi o Medda/Serra/Vigna), anche se per ammissione dello stesso Castelli le annate successive al 200 sono fra le più deboli nella storia di Martin (tanto da richiedere il passaggio alla nuova formula editoriale). Consideriamo inoltre una continuity abbastanza serrata con numerosi rimandi e riferimenti a storie precedenti. Va detto che le pubblicazioni del BVZM sono state parecchio sfoltite nel corso degli ultimi anni; basta Maxi, Giganti o extra vari. Oltre alla serie regolare persiste l'almanacco del mistero, lo speciale estivo e l'annuale "Storie di Altrove" (fuoriserie che presenta un racconto incentrato sull'omonima organizzazione segreta, a metà fra Torchwood e l'Area 51). Il mio suggerimento - oltre alla lettura di questo bell'articolo scritto da Carlo Recagno - è quello di provare ad avvicinarsi al personaggio con uno degli albi bimestrali (da Martin Mystère #279 al #332 attualmente in edicola) sia perchè propongono storie autoconclusive di agile e godibile lettura, sia perchè la nuova formula ha decisamente giovato alla qualità delle storie. Ci sono tuttavia alcuni albi maggiormente significativi rispetto ad altri; Xanadu (Gigante #2) racconta ad esempio parte della giovinezza di Martin, sviluppando alcuni lati oscuri sul suo rapporto con Sergej Orloff. Il segreto di San Nicola (Gigante #1) è da sempre riconosciuta come una fra le migliori storie del personaggio e in effetti al suo interno contiene tutto ciò che rende MM così peculiare ed affascinante. Il flauto di Pan (MM #38) e La falce del druido (MM #50) sedimentano nella mia personale top 5.

 
Grazie mille intanto, mi metterò alla ricerca //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
Nathan Never | Sergio Bonelli Editore |

NATHAN NEVER




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[TD]Info[/TD]

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  • Creato da: Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna
  • Anno d'inizio: 1991
  • Pubblicato da: Sergio Bonelli Editore
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[TR]

[TD]Trama[/TD]

[TD]Il personaggio di Nathan Never è ispirato a Rick Deckard, il protagonista del film Blade Runner, del quale il fumetto condivide, almeno in un primo tempo, la visione di futuro cinica e pessimista e il cupo scenario urbano. Personaggi ricorrenti della serie sono il genio dei computer polacco Sigmund Baginov e la prima agente Alfa, Legs Weaver, quest'ultima ispirata all'attrice Sigourney Weaver, protagonista della saga di Alien.

Nathan Never condivide lo stesso universo narrativo con altri personaggi bonelliani: Zagor, Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog e, naturalmente, Legs Weaver.

La novità maggiore portata da Nathan Never all'interno della produzione bonelliana è data dalla forte continuity della serie, caratteristica fino ad allora non molto presente negli albi a fumetti Bonelli, ma tipica di alcune produzioni a fumetti estere. Medda, Serra e Vigna hanno impostato l'intera serie come un insieme coerente di albi, in cui gli eventi narrati in un albo vanno a modificare l'intero universo narrativo di Nathan Never, e le cui conseguenze sono narrate negli episodi successivi. L'evoluzione della storia sviluppata nelle prima cinquantina di numeri (segnatamente la saga degli ultra sapiens, alla quale rimandavano gran parte degli albi) erano infatti state tracciate prima dell'uscita nelle edicole del primo numero. Tale caratteristica è rimasta nella serie, e si può dire che abbia fatto da apripista ad altre serie Bonelli con forti elementi di continuity.

Wikipedia[/TD]

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[TD]Serie principale[/TD]

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[TD]Collane extra[/TD]

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[TD]Link Utili[/TD]

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Ultima modifica da un moderatore:
Sono sempre stato affascinato da questa saga e ultimamente mi sono deciso a seguirla. Ho acquistato gli ultimi due numeri //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif mi sono piaciuti, è proprio la fantascienza che piace a me. Secondo voi è godibile anche senza recuperare i numeri precedenti ? Lo so che è una continuity però purtroppo si parla di centinaia di euro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/dsax.gif voi lo leggete ? che ne pensate ?
Al momento non dovresti avere problemi a seguire le storie, la continuity dopo la Saga della Gierra dei Mondi è andata un po' perdendosi, per carità magari i rapporti tra personaggi e storie personali rimangono, però teoricamente nond ovresti avere problemi per il momento visto che come ho detto, se non sbaglio al momento sono ancorati a storie autoconclusive //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Le storie che dovrebbero sconvolgere l'universo di Nathan sono ancora in lavorazione e usciranno anche a parte e non sul mensile :sasa:

 
Perfetto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif infatti le due storie sul numero 290/291 sono auto conclusive un pò come dylan dog penso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif I disegni sono bellissimi, però certo che 3,20€ per 98 pagine mi sembrano un pò esagerati :kep88:

 
Perfetto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif infatti le due storie sul numero 290/291 sono auto conclusive un pò come dylan dog penso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif I disegni sono bellissimi, però certo che 3,20€ per 98 pagine mi sembrano un pò esagerati :kep88:
Per assurdo al momento Dylan Dog ha molta più continuity di NN :rickds:

I prezzi purtroppo salgono, anni fa erano un 2,70€, purtroppo c'è poco da fare //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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Nathan Never 295: Scacco Matto

Soggetto: Giovanni Gualdoni e Davide Rigamonti


Sceneggiatura: Giovanni Gualdoni e Davide Rigamonti



Disegni: Ivan Zoni



Copertina: Sergio Giardo





Un misterioso individuo che si definisce “lo scacchista” s'impadronisce di una base militare top secret da cui minaccia di bombardare la Città Est, tramutandola in un deserto radioattivo. Per Nathan e gli agenti Alfa inizia una terrificante partita con la morte la cui posta in gioco è la vita di milioni di innocenti.


Un numero che parte male (Gualdoni strikes back+cover inguardabile) e si rivela.. stantio, brutto, noioso. Fra le tante gloriose testate Bonelli, Nathan Never è da anni quella che sembra avere preso la totale deriva. Una serie che ha presentato autentiche vette di eccellenza del fumetto popolare (da recuperare ad ogni costo le incredibili annate 92/93!), oggi ridotta ad avventure autoconclusive disegnate male e scritte peggio. Pare non sussista neppure una linea editoriale, un'idea che sia tale nel medio termine. Sfogliavo l'ultimo Giornale di SBE e l'attenzione (poca) è unicamente rivolta agli spin-off Agenzia Alfa e Asteroide Argo. Se non altro il prossimo sarà scritto da Cajelli, credo alla sua prima prova in assoluto con l'agente Alfa (e forse anticamera del famoso cambiamento annunciato nel 2013).

 
Si salva qualcosa della Bonelli odierna?

 
Si salva qualcosa della Bonelli odierna?
Di quello che leggo io salvo praticamente tutto; Dylan Dog, Orfani, Morgan Lost e Le Storie (anche se Le Storie alterna buoni numeri (ci sono dentro pure diversi capolavori) a numeri pessimi).

 
Di quello che leggo io salvo praticamente tutto; Dylan Dog, Orfani, Morgan Lost e Le Storie (anche se Le Storie alterna buoni numeri (ci sono dentro pure diversi capolavori) a numeri pessimi).
Di DD sento sempre parlare male. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Di DD sento sempre parlare male. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Vabbé, sulla pagina ufficiale ne parlano tutti male perché Recchioni sta sulle palle e basta. Infatti se chiedi il perché non piace non sanno manco risponderti o ti dicono la classica frase "Rivogliamo il Dylan di un tempo", quando non sanno manco loro cosa voglia dire. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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