Filippo Galli sui progetti e gli investimenti futuri del Milan
Un bilancio a poche settimane dal termine della stagione calcistica come direttore del settore giovanile del Milan
“Non è facile fare un bilancio, l’attività del settore giovanile è molto pregnante. Se devo fare riferimento agli aspetti tecnici direi che molto è stato fatto. La Primavera si trova in testa al campionato, anche se l’Inter ha delle partite da recuperare, ma è una squadra che ha espresso sempre un gioco propositivo, di qualità. In più ci sono dei giocatori che con un adeguato percorso potrebbero poi arrivare nella prima squadra. La Berretti invece ha avuto un periodo difficile durante l’anno dovuto anche a tutta una serie di infortuni, però nel finale sta facendo davvero bene. La funzione della Berretti e quella di portare almeno tre giocatori in Primavera. Non la considera affatto una categoria di ripiego. Anzi, la mia intenzione insieme a quella dei collaboratori è quella di dare un valore importante a questa categoria. Una categoria di crescita, d passaggio e di formazione. Per quanto riguarda gli Allievi Nazionali qualcuno passerà in Primavera, ma il gruppo principali passerà direttamente in Berretti per fare una stagione di crescita. Gli Allievi Regionali bene dal punto di vista delle prestazioni oltre che del risultato, così anche i Giovanissimi Nazionali. E’ una squadra che è cresciuta molto rispetto all’inizio dell’anno. Poi sotto c’è un’attività di base in cui noi curiamo anche l’aspetto sociale. Dare anche un minutaggio adeguato a tutti i ragazzi. Lo spirito del Milan, come dice il nostro amministratore delegato Galliani, è quello di crescere uomini prima di giocatori. L’aspetto sociale, l’aspetto educativo rimane per noi rimane di basilare importanza soprattutto nelle fasce più basse d’età”.
Avete in mente di rinforzare ancora il settore giovanile, e in particolar modo la Primavera?
“Abbiamo già fatto degli acquisti importanti, giocatori giovani classe 1993. Mi riferisco a Simone Calvano ad Edmund Hottor. Stiamo lavorando con il nostro direttore sportivo del settore giovanile Mauro Pederzoli. Sta monitorando l’Italia, e non solo, proprio per essere pronto a prendere qualche buon giocatore. Un’attenzione particolare sulle scuole calcio di Milano, che devono ritornare ad essere il nostro bacino in cui pescare. Vuoi un po’ per il regolamento, vuoi anche perché Milano e la Lombardia in generale, di fatto è la regione che da più giocatori alla Serie A e alla Serie B. E’ giusto guardare verso le nostre scuole calcio. A questo proposito c’è un progetto importante in corso. Ad oggi ci sono 53 scuole calcio, ma puntiamo ad arrivare a 80-90 scuole calcio entro la fine dell’anno, a cui viene dato un servizio di formazione sui tecnici per crescere e fare scouting”.
Il ko nel derby Primavera peserà nell’economia del campionato?
"Può pesare in termini di classifica perché ovviamente l’Inter ha tre partite da recuperare e può scavalcarci in classifica, però credo che il 4-1 sia un risultato che l’Inter ha anche meritato sul campo, ma figlia di una prestazione con loro al top mentre noi un po’ meno bravi sotto il punto di vista della determinazione. Siamo stati puniti da episodi come il rigore, jolly da 25 metri, gol su punizione. Al di là degli episodi la squadra è stata un po’ sottotono rispetto al solito, mentre l’Inter ha fatto la partita perfetta. Ma il cammino è ancora lungo e siamo migliorati molto rispetto alla scorsa stagione”.
Il Milan Primavera ha le potenzialità per fare una doppietta?
“E’ difficile perché ci sono tante squadre attrezzate. In Coppa Italia abbiamo raggiunto un traguardo storico contro Palermo o Juventus che giocheranno tra pochi giorni. Ci apprestiamo a giocare contro una di queste due squadre, tra l’altro il signor Galliani ha scelto con grande intuizione di giocare la finale di ritorno a San Siro, un palcoscenico importante in cui si spera di poter assistere ad una bella partita”.