Madò quanto mi triggerate male quando leggo queste cose.
Ma voi davvero pensate che sia lo standard essere ridotti cosi male a 30/35 anni mentalmente parlando? Io non ci credo che lo siete, è solo la scusa che vi date ed è pure ridicola. Quello che vi manca è la voglia e soprattutto l'onesta di ammettere che il discorso è tutto qui, perchè mi rifiuto di credere che un ragazzo a 30/35 anni sia mentalmente non più in grado di fare certe cose, soprattutto quando hai passato questi 30 anni a videogiocare quindi il tuo cervello è ben allenato in tal senso.
Io adesso a 35 anni faccio le stesse cose videoludicamente parlando di 15 anni fa, anzi probabilmente pure di più visto che entra in gioco l'esperienza accumulata.
Il tempo poi è un'altra panzana che si usa come scusa. Se non vi fate problemi a giocare roba da 100+ ore non vedo perchè un gioco da 10, che causa impegno e necessità di impararlo per bene magari ve ne dura 25, dovrebbe essere un problema. Non vi è un tempo limite per finire il gioco, se avete 1 ora al giorno per giocare lo finite in un mese anzichè in 1 settimana come chi puo giocare 4 ore al giorno, dov'è il problema se il gioco vi piace?
L'unica vera obiezione è che si vuole perforza giocare/completare X gioco e non si ha la VOGLIA (non tempo, non abilità) di adattarsi a visioni diverse dalla vostra e più autorevoli pure (ovvero quella di chi il gioco l'ha creato). Il perchè giocare qualcosa in cui fondamentalmente non si ha voglia di cimentarsi poi è un'altra grande domanda.
Il termine che esiste dall'alba dei tempi "
beat the game" è piuttosto esplicativo no?
Che figata quel film
Quel gioco è un piccolo capolavoro, giocatelo
Eh no, come sempre i primi a prendere le torce in mano sono sempre quelli che si sentono in dovere di chiedere che qualsiasi cosa venga adattata a loro invece del contrario. A cominciare dalla gente tipo il recensore di Spazio (fun fact, è sempre lo stesso tizio che ha recensito e taggato NiOh come sbilanciato e non l'ha finito. Però ha dato 10 a CyberPunk) e altri sulla stessa lunghezza d'onda.
E occhio che il "non cambia niente dai se mettono anche la modalità facile in un gioco pensato per non esserlo", col tempo fa in fretta a diventare "mmh il gioco è troppo difficile, calibriamolo direttamente più facile". Anzi inutile immaginarlo, è gia successo visto che molto spesso Normal is the new Easy.
Anzi aggiungo, il discorso piano piano si espande anche in altri ambiti, vedi ad esempio robe come achievement in-game o trofei, sempre più inclusivi perchè adesso anche solo dare la possibilità di finire il gioco non basta più (vedi le trophylist dei first sony o la gente triggerata malissimo per il platino, difficile, di Crash 4), devo anche io poter sbloccare tutto, eh!
"Non cambia niente" un paio di palle
Il problema è che molti la pensano cosi anche sui vg, per questo fanno questo ragionamento. Basta arrivare alla fine (rigorosamente in maniera facile ed indolore) cosi posso correre commentare e via si passa al prossimo gioco del momento. Si perde il piacere della fruizione proprio.