PS4 SOMA

  • Autore discussione Autore discussione Alucard
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Torverai in Prey una profondità narrativa e "filosofica", se mi passi il termine, che ti ricorderanno molto SOMA, semplicemente ha una struttura molto più ampia, complessa e gamplayisticamente implicante aspetti di natura svariata.

Una sorta di erede di System Shock, mettiamola così, filone in cui tuttavia SOMA a mio avviso concettualmente rientra.
Ma fammi capire, hanno similitudini solo tematiche o anche nel modo in cui raccontano? La demo di Prey stilisticamente mi ha ricordato molto Bioshock che in effetti deriva da System Shock, poi vabé il gameplay é molto più RPG e ha una componente Metroidvania che permette una certa approcciabilità ai percorsi.

Prey l'avevo inquadrato come molto gameplay centrico, cioé si gioca per il gameplay principalmente, lo scrive Avellone ma non mi aspettavo chissà cosa dalla trama.

 
Ma fammi capire, hanno similitudini solo tematiche o anche nel modo in cui raccontano? La demo di Prey stilisticamente mi ha ricordato molto Bioshock che in effetti deriva da System Shock, poi vabé il gameplay é molto più RPG e ha una componente Metroidvania che permette una certa approcciabilità ai percorsi.

Prey l'avevo inquadrato come molto gameplay centrico, cioé si gioca per il gameplay principalmente, lo scrive Avellone ma non mi aspettavo chissà cosa dalla trama.
Il gameplay è importantissimo, e la struttrua metrodivania è il cuore pulsante della produzione, con una serie di subquest davvero di prima qualit.

La trama ha tuttavia dei risvolti profondi, lo si evince già dall'inizio e poi lo si comrpende compiutamente alla fine di tutto... ma già raccogliendo diari, testimonianze, vicende secondarie in cui ci si imbatte, molte questioni sollevati sono forti.

 
Il gameplay è importantissimo, e la struttrua metrodivania è il cuore pulsante della produzione, con una serie di subquest davvero di prima qualit.

La trama ha tuttavia dei risvolti profondi, lo si evince già dall'inizio e poi lo si comrpende compiutamente alla fine di tutto... ma già raccogliendo diari, testimonianze, vicende secondarie in cui ci si imbatte, molte questioni sollevati sono forti.
Ottimo per il metroidvania e anche per la trama, lo recupero di sicuro!   :sisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Sono

Ai laboratori Theta
Sono a metà più o meno? A vedere dalla lista trofei penso di sì.

Comunque concordo con tutti voi, ambientazione e atmosfera sublime, la trama per ora é molto interessante e sono curioso di vedere come continuerà.

Sono d'accordo pure con chi dice che SOMA appartiene al genere horror psicologico (alla fine la fantascienza é il tema che decora il gioco, ciò non significa che horror e fantascienza non possano coesistere).

Comunque sì, i nemici sono pochi e non danno fastidio, anche perché non sono aggressivi, ad alcuni sono passato pure davanti da accucciato e per ora mi hanno preso si e no due volte.

 
Finito.
Mi é piaciuto moltissimo, é vero lato gameplay offre poco ma onestamente va vissuto per altro, a partire dalle tematiche e il mondo che ci circonda.
La storia é di una profondità incredibile, ho pure trovato un fan site italiano dove approfondiscono TUTTI gli aspetti del gioco senza tralasciare nulla e un gioco simile alcuni dubbi te li lascia per cui sono ben felice di poter sviscerare qualsiasi cosa relativa al gioco, magari qualche passaggio che mi é parso poco chiaro o semplicemente approfondire la lore che mette insieme audio, documenti, fatti e supposizioni logiche molto interessanti (consiglio di andare a leggere tutto l'approfondimento sul personaggio di Catherine perché merita).
Poi l'atmosfera é totalmente nuova per un videogioco, qua non si parla di un BioShock o di un Prey, qua abbiamo uno sci-fi con una deriva da horror psicologico costruito in maniera splendida, l'angoscia, la solitudine, il buio. Tutti elementi che rendono perfetto il contesto in cui si svolge la storia, alcune scelte, alcune rivelazioni, sono sconvolgenti e non possono non scuotere nell'animo.
Non è perfetto eh, perché lato tecnico é scarsetto e qualche enigma più complesso sarebbe stato decisamente gradito, é un Walking Simulator atipico, non lo paragonerei a un Every body gone to the rapture piuttosto che a What Remain of Edith Finch. Ed é bello anche per questo, perché ha una sua identità e si é ritagliato una sua posizione ben specifica, totalmente diversa da ciò che si é vissuto fin ora sia in termini di genere d'appartenenza sia lato sci-fi
Per me é un gioco da 8.5-9 ma senza ombra di dubbio, complimenti ai Frictional.
Gli Amnesia li consigliate? Sono una mera esperienza horror con gameplay povero o pure loro hanno una storia affascinante e ben scritta?

Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk

 
Finito.
Mi é piaciuto moltissimo, é vero lato gameplay offre poco ma onestamente va vissuto per altro, a partire dalle tematiche e il mondo che ci circonda.
La storia é di una profondità incredibile, ho pure trovato un fan site italiano dove approfondiscono TUTTI gli aspetti del gioco senza tralasciare nulla e un gioco simile alcuni dubbi te li lascia per cui sono ben felice di poter sviscerare qualsiasi cosa relativa al gioco, magari qualche passaggio che mi é parso poco chiaro o semplicemente approfondire la lore che mette insieme audio, documenti, fatti e supposizioni logiche molto interessanti (consiglio di andare a leggere tutto l'approfondimento sul personaggio di Catherine perché merita).
Poi l'atmosfera é totalmente nuova per un videogioco, qua non si parla di un BioShock o di un Prey, qua abbiamo uno sci-fi con una deriva da horror psicologico costruito in maniera splendida, l'angoscia, la solitudine, il buio. Tutti elementi che rendono perfetto il contesto in cui si svolge la storia, alcune scelte, alcune rivelazioni, sono sconvolgenti e non possono non scuotere nell'animo.
Non è perfetto eh, perché lato tecnico é scarsetto e qualche enigma più complesso sarebbe stato decisamente gradito, é un Walking Simulator atipico, non lo paragonerei a un Every body gone to the rapture piuttosto che a What Remain of Edith Finch. Ed é bello anche per questo, perché ha una sua identità e si é ritagliato una sua posizione ben specifica, totalmente diversa da ciò che si é vissuto fin ora sia in termini di genere d'appartenenza sia lato sci-fi
Per me é un gioco da 8.5-9 ma senza ombra di dubbio, complimenti ai Frictional.
Gli Amnesia li consigliate? Sono una mera esperienza horror con gameplay povero o pure loro hanno una storia affascinante e ben scritta?

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Gli Amnesia a me sinceramente hanno deluso. La trama non è paragonabile a quella di SOMA, è più orientata verso l'horror e sinceramente a me non ha preso più di tanto.

Giocali comunque, perchè sono due titoli dall'atmosfera macabra e affascinante.

 
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Hell ha detto:
Gli Amnesia a me sinceramente hanno deluso. La trama non è paragonabile a quella di SOMA, è più orientata verso l'horror e sinceramente a me non ha preso più di tanto.
Giocali comunque, perchè sono due titoli dall'atmosfera macabra e affascinante.
Mi aspettavo una tua risposta hell, ormai tra The Town of light e What remain sei il primo commento che aspetto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Comunque allora non gli do priorità, magari quando avrò voglia più avanti li giocherò //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

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Mi aspettavo una tua risposta hell, ormai tra The Town of light e What remain sei il primo commento che aspetto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Comunque allora non gli do priorità, magari quando avrò voglia più avanti li giocherò //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

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il primo amnesia è il completo opposto di SOMA: meno spazio alla trama e alla lore a favore invece di un gameplay più stealth e meno walking simulator

a machine for pigs invece da quel che ho capito è una sorta di via di mezzo: c'è più spazio per trama e meno per il gameplay. purtroppo non li ho mai finiti per via della tensione che mi generano. soma invece mi ha davvero emozionato (e questo l'ho finito :asd: )

 
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Mi aspettavo una tua risposta hell, ormai tra The Town of light e What remain sei il primo commento che aspetto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Comunque allora non gli do priorità, magari quando avrò voglia più avanti li giocherò //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

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Eh sì, perchè sono titoli che fanno parte dei miei generi preferiti :asd:

Comunque sì, giocali più avanti, dovrebbero piacerti visto che ami il genere, ma non aspettarti chissà quale trama.

 
Non mi aspettavo SOMA fosse così "filosofico"! 

L'ho iniziato un paio di giorni fa e per ora sono arrivato

ai laboratori Theta.
Mi ha catturato, non solo per la curiosità di indagare meglio, ma soprattutto per il tema che vuole discutere.

Cos'è un uomo? Possiamo davvero essere "semplificati" a macchine? Insomma solamente un complessissimo programma in codice binario? E' tutta qui la nostra esistenza?

E' sensato creare una "arca" che possa contenere delle COPIE di noi stessi per sfuggire ad una catastrofe? 

Sto adorando il delirio che accompagna gran parte dei momenti del gioco, come quegli umani che una volta replicati nell'arca si sono suicidati nel nome di questa "Continuità".

 
Non mi aspettavo SOMA fosse così "filosofico"! 

L'ho iniziato un paio di giorni fa e per ora sono arrivato

ai laboratori Theta.
Mi ha catturato, non solo per la curiosità di indagare meglio, ma soprattutto per il tema che vuole discutere.

Cos'è un uomo? Possiamo davvero essere "semplificati" a macchine? Insomma solamente un complessissimo programma in codice binario? E' tutta qui la nostra esistenza?

E' sensato creare una "arca" che possa contenere delle COPIE di noi stessi per sfuggire ad una catastrofe? 

Sto adorando il delirio che accompagna gran parte dei momenti del gioco, come quegli umani che una volta replicati nell'arca si sono suicidati nel nome di questa "Continuità".
Si, avrebbe perfettamente senso essere in grado quantomeno di preservare la specie. E credo che in un lontano futuro si potrà fare anche la prima cosa che hai scritto

 
Si, avrebbe perfettamente senso essere in grado quantomeno di preservare la specie. E credo che in un lontano futuro si potrà fare anche la prima cosa che hai scritto
Non saprei, è un discorso complesso. Se devo parlare per me stesso

non penso vorrei una copia della mia mente. Perché rimarrebbe di fatto una copia, diventa lei immortale, non io. Perderei la mia identità, che nella mia concezione non è data unicamente dalla mente, ma anche dal corpo e da ciò che ci circonda. Anche cercare di capire la nostra vera essenza a livello concettuale è complicato.

Certo, ad un certo punto potremo replicare la nostra intelligenza, stiamo già facendo progressi incredibili nell'ambito delle intelligenze artificiali.
Comunque sono andato un po' avanti 

bello come Simon si accorga di essere una semplice intelligenza artificiale impiantata. Niente magia.

 
Non saprei, è un discorso complesso. Se devo parlare per me stesso

non penso vorrei una copia della mia mente. Perché rimarrebbe di fatto una copia, diventa lei immortale, non io. Perderei la mia identità, che nella mia concezione non è data unicamente dalla mente, ma anche dal corpo e da ciò che ci circonda. Anche cercare di capire la nostra vera essenza a livello concettuale è complicato.

Certo, ad un certo punto potremo replicare la nostra intelligenza, stiamo già facendo progressi incredibili nell'ambito delle intelligenze artificiali.
Comunque sono andato un po' avanti 

bello come Simon si accorga di essere una semplice intelligenza artificiale impiantata. Niente magia.
ricordati di scrivere quando lo hai finito.

SOMA è veramente una grande "gioco", di quelli che possono generare tipi di riflessioni e discussioni che raramente capitano nel settore

 
Penso di essere molto vicino alla fine.

Sono fuggito da Teta, arrivato ad Omicron, "entrato" nella tuta e sceso nell'Abisso.
Al solito la narrativa e l'esplorazione (fortemente intrecciate) fanno da padrone al gioco, limitando le sezioni stealth, anche se qualche momento di tensione ben costruito c'è stato (sempre e comunque delle fughe).

A riguardo degli spunti offerti dal gioco

Ecco che Simon fa un ragionamento che anticipavo qualche giorno fa.

Ovvero da cosa nasce l'identità? Qua si scava sempre più a fondo, Simon ha nostalgia di Toronto, di Ashley e del suo tempo. 

Nonostante tutto procede ed è bellissima la sequenza di dialoghi causata dal "cambiare" corpo ospitante.

Ancora una volta veniamo duplicati. Simon si sente parlare da un'altra tuta e fa fatica a reggerlo. Impazzisce quando capisce di aver creato una copia. E ora l'altro Simon che farà? Probabilmente morirà, volendo anche per mano nostra.

Poi si chiede se sia fortuna essersi risvegliato nel "corpo giusto", ovvero quello in grado di affrontare la discesa nell'Abisso. 

Qui secondo me Simon cerca di convincersi di non essere una semplice copia, perché in realtà un Simon si risveglierà ancora nel vecchio corpo e a sua volta penserà di essere quello reale, quello vero. 

Insomma, come già si stava notando in precedenza, la mancanza di una precisa identità fa impazzire la mente umana.

 
Credevo mancasse meno alla fine.

Terminato e di certo è un ottimo gioco. Non penso possa piacere a tutti, anche perché alla fine ti vuole raccontare una storia facendoti immergere nell'ambiente di gioco.

E in questo SOMA riesce molto bene.

Il gameplay ne risente enormemente, ma direi anche chissenefrega.

Le ambientazioni, i dialoghi con i personaggi, la gran mole di descrizioni e soprattutto il sonoro. E' tutto al posto giusto.

Si crea un misto di curiosità e tensione che dura tutto il gioco. 

Solo alla fine (come anticipavo con lo scorso post :asd: )

Simon arriva a capire che è stato per tutto il tempo una copia. Sono tutte copie. E questo lo fa impazzire totalmente. 

La scena è stata davvero potente, bellissima. La totale perdita di identità. 

Non c'è nessun lancio di moneta, tutte le copie coesistono e sono convinte di rappresentare il vero Simon. 

Altra cosa interessante che va oltre il gioco: il giocatore rappresenta l'unica realtà. 

Noi che giochiamo "grazie" alla regia possiamo "trasferirci" da un corpo all'altro per poter proseguire l'avventura.

Alla fine della fiera Catherine è il personaggio più forte, che in forma umana arriva a dare la vita per ARK e che avendola costruita ha piena concezione di ciò che vuol dire essere copie.

In SOMA è l'unica che riesce a non impazzire a causa della sua condizione: accetta di essere una copia dentro un robot e accetta di inviare un'altra sua copia nello spazio.

Insomma ARK alla fine è un successo, rimanendo comunque nell'ottica dell'essere l'ultima speranza per il genere umano.

 
Credevo mancasse meno alla fine.

Terminato e di certo è un ottimo gioco. Non penso possa piacere a tutti, anche perché alla fine ti vuole raccontare una storia facendoti immergere nell'ambiente di gioco.

E in questo SOMA riesce molto bene.

Il gameplay ne risente enormemente, ma direi anche chissenefrega.

Le ambientazioni, i dialoghi con i personaggi, la gran mole di descrizioni e soprattutto il sonoro. E' tutto al posto giusto.

Si crea un misto di curiosità e tensione che dura tutto il gioco. 

Solo alla fine (come anticipavo con lo scorso post :asd: )

Simon arriva a capire che è stato per tutto il tempo una copia. Sono tutte copie. E questo lo fa impazzire totalmente. 

La scena è stata davvero potente, bellissima. La totale perdita di identità. 

Non c'è nessun lancio di moneta, tutte le copie coesistono e sono convinte di rappresentare il vero Simon. 

Altra cosa interessante che va oltre il gioco: il giocatore rappresenta l'unica realtà. 

Noi che giochiamo "grazie" alla regia possiamo "trasferirci" da un corpo all'altro per poter proseguire l'avventura.

Alla fine della fiera Catherine è il personaggio più forte, che in forma umana arriva a dare la vita per ARK e che avendola costruita ha piena concezione di ciò che vuol dire essere copie.

In SOMA è l'unica che riesce a non impazzire a causa della sua condizione: accetta di essere una copia dentro un robot e accetta di inviare un'altra sua copia nello spazio.

Insomma ARK alla fine è un successo, rimanendo comunque nell'ottica dell'essere l'ultima speranza per il genere umano.
La cosa che mi è rimasta più impressa è

il test sull'ark che ti fanno fare due volte durante il gioco.
L'esperienza in game era stata così forte che nel farlo la seconda volta, alla fine, mi è venuto naturale cambiare risposte, accettando molto più serenamente quello che era successo.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Azzo tra un mese saranno passati ben 4 anni dall'uscita e sti sviluppatori sono completamente scomparsi

 
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