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Non è male, per un bel pò ci ho giocato, però si un nuovo capitolo lo vorrei troppo
Ecco appunto :sad:
bisogna anche saperle utilzzare le risorseQuesto quando lo annunciarono e seppi fosse solo in inglese rimasi molto deluso, poi uscì e vidi che un po' tutti lo criticarono come uno dei peggiori per cui probabilmente manco loro credevano nel gioco
Spero il nuovo sia trattato meglio però secondo me serve qualcosa di molto molto forte sotto l'aspetto del budget altrimenti viene una cosa come questa che mi sembra sia andata maluccia. Anche come marketing fu poca cosa se non ricordo male. E' caduta la "potenza" dell'IP.
Se non ci credono loro è inutile.
la questione delle abilità da sbloccare è strutturata in una maniera inutilmente complessa e improntata sul lungo periodo per sbloccarle al punto che ti ritrovi a spammare le solite 2 mosse in croce per una decina buona di ore (e forse pure oltre) mentre l'ia è carne da macello immobile che ogni tanto fa danni assurdi. a proposito durante le cutscenes non si capisce nemmeno chi parli, dato che mentre ci sono le cutscenes interattive si mettono a parlare personaggi completamente off-screen a caso che neanche si rivolgono a noi direttamente, una roba mai vista giuro
IO a livello di gameplay l'avevo trovato accettabile, comunque si, è forse il punto più basso della saga.In sti giorni ho deciso di smaltire quel backlog infinito di jrpg che ho e l'ho cominciato.
Inizio traumatizzante, non riuscivo a salvare niente, il combat system è terribile, i font dei dialoghi sono pressochè illeggibili (pure in sto capitolo), la telecamera è da motion sickness quasi, i pg che si compenetrano con tutto e tutti, sono letteralmente incorporei
Salvo il doppiaggio eng, bravissimi i doppiatori che danno così tanta enfasi a tutti i dialoghi, non so dove hanno trovato la voglia di interpretare così bene dei dialoghi così banali
Poi dopo una decina di ore mi sono abituato al livello di schifo di sto gioco, lo porto avanti finchè non mi stufo sperando duri poco per un jrpg, veramente un gioco brutto, l'antidivertimento in ogni cosa, sembra fatto da chi di giochi non ne ha mai visto mezzo in vita sua.