Ci ho dormito sopra e adesso posso fare un'analisi a freddo.
Lo State of Play si è confermato un appuntamento che da anni a questa parte regala più delusioni che soddisfazioni. Non tanto per i giochi mostrati e le prospettive dei mesi a venire. Tra roba interna ed esterna, PS5 nel 2026 avrà Nioh 3, Saros, Wolverine e probabilmente altro (il famoso Goddino disperso)... sicuramente non si farà prendere polvere alla console considerando anche la follia generale del 2026, ecco. Il problema semmai è che la maggior parte degli spazi sono occupati da autentica paccottiglia (che manco sto a nominare ma ci siamo capiti). Comprendo le intese commerciali e pubblicitarie, ma offrire uno show un minimo più denso di qualità non farebbe schifo dopo 5 anni di esposizioni altalenanti.
E questo è solo il primo problema.
Il secondo è sotto gli occhi di tutti. Le scelte scellerate degli anni passati hanno fatto in modo di perdere la possibilità di vedere molti degli studi Sony al lavoro su titoli in uscita a stretto giro. Il fiasco totale della politica GaaS ha portato a progetti tagliati, soldi persi e studi costretti a ricominciare da zero. E' emblematico che il SoP sia stato tenuto a galla dagli unici due studi a fare progetti esclusivi PS5 in tutta la generazione. Ma qui possiamo farci davvero poco se non rimuginare.
Metti insieme le cose e hai uno SoP come quello di ieri sera, in cui alcune cose son indiscutibilmente fighe ma dilatate e diluite in un mare anonimo... e soprattutto, zero sorprese. Neanche un banale teaser, niente di niente. E questo è forse quello che fa più male. Ci hanno lentamente tolto la bellezza di sognare la "one last thing" inattesa e sconvolgente. Oramai sappiamo che va così e ci stiamo abituando ad eventi che non ha neanche più senso leakare.