STREET FIGHTER
Street Fighter (ストリートファイター Sutorīto Faitā?) è una famosa serie di videogiochi appartenenti alla categoria "picchiaduro a incontri", pubblicata da CAPCOM a partire dal 1987. Con decine di milioni di copie vendute nel corso degli anni rappresenta una delle serie Capcom di maggior successo , nonchè uno dei punti cardine per il genere picchiaduro.
Street Fighter (1987)

Il primo capitolo della serie debuttò in sala giochi nel 1987. Gli unici personaggi giocabili sono Ryu e Ken (quest'ultimo è utilizzabile solo dal player 2), storici protagonisti della saga, eterni amici-rivali. Ryu è un lottatore di arti marziali che compete in un torneo mondiale, durante il quale dovrà affrontare diversi avversari fino ad arrivare allo scontro con il boss finale, Sagat, campione thailandese di muay thai. Dopo una lotta violentissima, nella quale Sagat sembrava avere la meglio, Ryu sprigionò una forza oscura colpendo l'avversario con uno shoryuken devastante, procurandogli un'enorme ferita sul petto. Da allora Sagat iniziò a covare un profondo odio per Ryu, attendendo con rabbia la prossima sfida con il giovane lottatore. Ken Masters è il compagno di allenamenti, nonchè migliore amico, di Ryu. Biondo americano caciarone, totalmente l'opposto del silenzioso Ryu. Come il suo amico, anche Ken è sempre in cerca di nuove sfide per diventare sempre più forte e scoprire la sua vera forza.
Il giocatore aveva a disposizione 3 tipi di pugni e 3 tipi di calci (light, medium, hard), di velocità e potenza diversa, e 3 special moves, Hadouken, Shoryuken e Tatsumaki Senpuukyaku, eseguibili mediante precise combinazioni di tasti. Questo primo capitolo non riscosse lo stesso successo del suo successore, sebbene fosse stato anche convertito per diversi home computer e Turbografx-CD. Dopo l'uscita di questo titolo, Capcom rilasciò Street Fighter 2010: The Final Fight per NES, che tuttavia non ha nessuna reale connessione con il picchiaduro. Il 1989 fu l'anno di Final Fight (in origine Street Fighter '89), storico picchiaduro a scorrimento di casa Capcom, ambientato nello stesso universo di Street Fighter, tanto che in seguito le due serie si incroceranno più di una volta.
Street Fighter II (serie)

Street Fighter II: The World Warrior, rilasciato nel 1991 ad opera del duo Nishitani-Akiman, fu il primo vero sequel all'originale SF. Fu uno dei primi titoli arcade a funzionare sulla scheda Capcom CPS. Il titolo (e successive rivisitazioni) era destinato a diventare una pietra miliare nel suo genere, ponendo le basi per tutti i picchiaduro a seguire, e fu uno dei titoli Capcom di maggior successo. SF II fu il primo picchiaduro ad offrire al giocatore la possibilità di scegliere tra un roster di personaggi diversi, ognuno con le proprie mosse e il proprio stile di lotta. Vennero inoltre introdotte le prese e le mosse "a carica". I personaggi selezionabili (provenienti da diverse parti del mondo) erano: gli immancabili Ryu e Ken, Chun-Li ( dalla Cina, il primo personaggio femminile in un picchiaduro), Guile (un militare statunitense), E.Honda (lottatore di sumo giapponese), Blanka (uomo-bestia di colore verde proveniente dal Brasile, dispone di attacchi elettrici), Dhalsim (un santone indiano che poteva allungare a piacimento gambe e braccia), Zangief (wrestler russo). Dopo aver scelto il proprio personaggio e aver sconfitto i restanti 7, il giocatore avrebbe dovuto fronteggiare altri 4 avversari non selezionabili: Balrog (in Jap M.Bison, pugile statunitense, chiaro riferimento a Mike Tyson), Vega (in Jap Balrog, lottatore spagnolo che indossa una maschera e un guanto artigliato), Sagat (una vecchia conoscenza), e infine M.Bison (in Jap Vega), il boss finale, leader dell'organizzazione criminale Shadaloo. Il successo del titolo fu enorme, e venne convertito per numerose console e home computer.
Il primo update fu Street Fighter II: Champion Edition (1992), che permetteva al giocatore di selezionare anche M.Bison e i suoi 3 scagnozzi, in precedenza non utilizzabili. Inoltre era ora possibile per due giocatori scegliere simultaneamente lo stesso personaggio mediante l'uso di colori alternativi. Ci furono anche miglioramenti grafici e una rifinitura del gameplay. Seguì un'ulteriore versione, Street fighter II Turbo: Hyper Fighting (1992), prodotta in risposta alle varie versioni non ufficiali del titolo che circolavano in quegli anni. Questa versione offriva un gameplay velocizzato rispetto ai predecessori e nuove mosse come il Kikoken di Chun-Li o lo Yoga Teleport di Dhalsim. Nel 1993 fu la volta di Super Street Fighter II: The New Challengers. Fu il primo titolo disponibile per l'hardware Capcom CPS II. La maggiore potenza del nuovo hardware rese possibile numerosi cambiamenti rispetto alle versioni precedenti. Innanzitutto un boost grafico generale, una nuova intro, nuovi colori, doppiatori personali per ogni personaggio. Si ritornò tuttavia a una velocità ridotta rispetto a quella di SFII:HF. Vennero inoltre introdotti 4 nuovi personaggi giocabili, Cammy, Fei Long, T.Hawk e Dee Jay. Furono create nuove normal e special moves per i vecchi personaggi, e altre già esistenti vennero migliorate (è famoso ad esempio il caso di Ryu e Ken, fino ad allora praticamente due palette swap, che ora vedevano migliorati rispettivamente hadouken e shoryuken, differenziandone quindi lo stile di gioco). L'ultima e definitiva versione arrivò nel 1994, Super Street Fighter II Turbo. Con essa si tornò al gameplay velocizzato di Hyper Fighting, venne introdotta una barra per le super combos e un nuovo personaggio segreto, Akuma (in Jap Gouki), fratello e assassino di Gouken, il maestro di Ryu e Ken. Akuma abbracciò lo stile del Satsui no Hado, il lato oscuro della lotta, verso il quale anche Ryu mostrava una certa propensione, seppure in maniera non volontaria (vedi il primo scontro con Sagat, ad esempio). Alla fine del torneo Akuma uccise M.Bison, rivelandosi così come l'ultimo vero guerriero da dover essere sconfitto.
Il gioco venne convertito per numerose piattaforme, tra cui SNES, Sega MegaDrive, PC Engine, 3DO, PlayStation, Dreamcast, Saturn, Master System. Nel corso degli anni inoltre furono rilasciate diverse collection contenenti titoli appartenenti a questa serie. Nel 2008 Capcom ha rilasciato Super SF II Turbo HD Remix, un remake della versione originale.
Street Fighter Zero/Alpha (serie)

Street Fighter Alpha: Warriors' Dreams (SF Zero in Asia), rilasciato nel 1995, fu il primo capitolo interamente nuovo della serie dopo SF II. Usava uno stile grafico già visto in Darkstalkers e X-Men: Children of the Atom, sempre di Capcom, con i personaggi disegnati in stile manga. SF Alpha migliorò ulteriormente il sistema di Super Combo introdotto in SSF II Turbo, estendendo la barra super a 3 livelli. Vennero introdotti inoltre gli Alpha Counters e le Chain Combos, da Darkstalkers. Era inoltre possibile parare un attacco in aria, scegliere tra due stili di combattimento (automatico e manuale) e utilizzare le taunts per sbeffeggiare l'avversario. Dal punto di vista della storia, SF Alpha si colloca tra i primi due capitoli, rappresentando così un prequel a SF II. Il roster comprendeva 10 personaggi più 3 sbloccabili. Vennero inoltre ripescati personaggi dal primo SF e introdotti personaggi dalla serie Final Fight (Guy e Sodom).
Street Fighter Alpha 2 (1996), piuttosto che una semplice revisione come avvenne in passato, fu un vero e proprio sequel a SF Alpha, collocandosi ancora prima delle vicende di SF II ovviamente. Oltre ai 13 personaggi già esistenti vennero aggiunti 5 nuovi personaggi, oltre a versioni segrete di vecchi personaggi. Il sistema delle Chain Combos venne scartato in favore delle Custom Combos. Alpha 2 fu seguito da un aggiornamento rilasciato per arcade come SF Zero 2 Alpha in Asia e Brasile, poi convertito per console come SF Alpha 2 Gold, aggiungendo Cammy come personaggio segreto.
Il terzo e ultimo titolo della serie, Street Fighter Alpha 3, fu rilasciato nel 1998. Questo capitolo introdusse la possibilità di scegliere tra tre diversi stili di lotta (A-ism, V-ism, X-ism), permettendo così al giocatore di trovare il gameplay a lui più congeniale, e aumentò ulteriormente il numero di personaggi, arrivando a 28. Le versioni per console di Alpha 3 introdussero inoltre i personaggi di Super Street Fighter II rimasti fuori fino a quel momento, oltre a Guile, Evil Ryu e Shin Akuma.
Street Fighter III (serie)

Street Fighter III: The New Generations, debuttò in arcade su hardware CPS3 nel 1997, e fu il primo vero sequel a SF II. Come lascia presagire il titolo, ci fu un brusco distacco rispetto al roster del passato. Oltre agli storici Ryu e Ken, venne introdotta una vera e propria "nuova generazione" di lottatori, che comprendeva Alex (grappler protagonista della serie), i gemelli Yun e Yang, la ninja Ibuki, il mutante Necro, il pugile Dudley, la capoerista Elena, Sean, allievo di Ken, Oro, anziano maestro di arti marziali, e Gill, il boss finale capo della setta degli Illuminati.
Sempre nel 1997 arrivò Street Fighter III 2nd Impact: Giant Attack, update che introdusse nuove meccaniche di gioco, nuove special moves e 3 nuovi personaggi: Akuma, Hugo (Andore da Final Fight) e Urien, fratello di Gill, col quale condivide buona parte della move list. Vennero inoltre reintrodotti i round bonus, che mancavano fin da Super SFII.
Street Fighter III 3rd Strike: Fight for the Future, rilasciato nel 1999, fu la terza e definitiva versione di SFIII; apportò un'ulteriore rifinitura al gameplay e introdusse 4 nuovi personaggi, più il ritorno di Chun-Li: Makoto, Q, Remy e Twelve. I primi due SFIII furono resi disponibili per Dreamcast sottoforma di compilation chiamata Street Fighter: Double Impact. SFIII 3rd Strike fu disponibile inizialmente solo per Dreamcast (2000), e solo nel 2004 anche per Ps2 (only Jap). Successivamente venne incluso nella SF Anniversary Collection per PS2 (Nord America) e Xbox (tutte le regioni).
Le principali novità introdotte dal punto di vista del gameplay furono la possibiltà di scegliere prima del match la Super Art da utilizzare, l'introduzione delle EX moves, e, soprattutto, il sistema delle parry. Le parry si eseguono premendo avanti (in caso di colpi alti e medi) o giù (in caso di bassi) nel momento dell'impatto con un attacco dell'avversario, permettendo non solo di bloccare il colpo senza subire chip damage, ma anche di trovarci in una posizione di vantaggio e di poter contrattaccare. Una parry può essere eseguita anche in aria (premendo avanti indistintamente) e funziona con tutte le mosse (comprese fireball) ad eccezione delle prese. E' possibile inoltre performare le cosiddette "red parry", che consistono nel bloccare i primi colpi di una mossa multi-hit (ad es. una super), lasciare andare la parata ed eseguire una parry degli ultimi hit. L'introduzione delle parry portò ad un completo rinnovamento del gameplay, rappresentando così un netto stacco dal passato. E' inoltre possibile dashare (cioè eseguire uno scatto) in avanti e indietro (tecnica già presente in altri picchiaduro ma mai in uno SF), e le taunts, se eseguite interamente, danno un bonus diverso a seconda del personaggio.
SFIII 3rd Strike viene ancora oggi considerato uno dei picchiaduro più tecnici di sempre, nonchè uno dei migliori, ma ciò nonostante non ebbe un grande successo commerciale, vuoi per la scarsa distribuzione, vuoi anche perchè molti giocatori non apprezzarono il brusco cambio di roster e di gameplay.
Street Fighter EX (serie)

Questa versione 3d della serie venne rilasciata inizialmente in sala giochi nel 1996, fu sviluppata dalla compagnia Akira e non viene considerata parte della serie canonica, bensì un semplice spin-off. Queste sono le varie versioni rilasciate nel corso degli anni Street Fighter EX (Arcade, 1996) Street Fighter EX Plus (Arcade, 1997) Street Fighter EX Plus Alpha (PlayStation, 1997) Street Fighter EX2 (Arcade, 1998) Street Fighter EX2 Plus (Arcade/Playstation, 1999) Street Fighter EX3 (PlayStation 2, 2000)
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