Sunshine l'ho cominciato, mai giocato prima, ma è lì fermo perchè.... boh, non mi prende, non mi convince del tutto. Sapevo della sua natura controversa e mi ci sono approcciato senza pregiudizi, ma come Mario sì, è veramente particolare. Dato che non me lo ordina il dottore, se nei prossimi mesi non mi viene voglia di giocarlo lo tolgo definitivamente dal backlog.
Ricordo di aver provato le stesse sensazioni sul mio bel cubetto viola al lancio, e venivo dal triplo 100% sul 64 (gioco adorato e che mi lasciò stordito per la sua bellezza, ancora oggi lo reputo uno dei picchi assoluti del medium). Non mi convinceva il FLUDD, poi era ottobre ricordo, e quell'atmosfera estiva mal si sposava con il freddo e la pioggia fuori dalla finestra. Insomma lo abbandonai dopo pochissimo per fare l'ennesima partita a Majora's Mask sul 64, e già convivevo con l'attuale moglie che mi malediceva per aver portato " 'sto coso viola" in casa (poi si dovette arrendere, poverina
), quindi il tempo cominciava a scarseggiare. Fatto sta che solo il giugno successivo lo ripresi, quando il cubetto mi aveva fatto innamorare grazie al bellissimo Luigi's Mansion (fra gli altri ovviamente). Controvoglia e maledicendo Nintendo come solo ai tempi di Super Mario Bros. 2 avevo fatto (poi rivalutato, sciocco me), mi ci misi sotto. Me ne staccai solo dopo mesi e tre salvataggi al 100% fatti. L'atmosfera (stavolta in tema con il periodo), il FLUDD, Yoshi, le sfide, i pappagalli da affogare, tutto. Funzionò tutto (flipper e altre amenità a parte) e mi lasciò quel gioco nel cuore per sempre. Era pazzo, era imperfetto, era unico, ma soprattutto era Mario. Era tutto là, l'eredità di Super Mario 64 e lo sguardo al futuro; e quella grafica mozzafiato che mi faceva saltellare davanti a uno specchio gigante per ore, o correre sull'acqua per vedere gli schizzi e sorridere. Uno "SPLENDIDO!" dopo l'altro il gioco mi proponeva sfide bizzare e stimolanti, personaggi nuovi e soprattutto nuove idee di gameplay. Se ci si lascia portare per mano in quel mondo non lo si lascia più. Certo, non era Super Mario 64, nemmeno lontanamente,ma non ne aveva bisogno perché aveva gli specchi. Nintendo Difference