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Alert Terrorismo ISIS/Al Qaeda
- Autore discussione Chen
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Gotack
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Non stiamo parlando dell'Occidente?
Al Qaeda in un solo attentato ha fatto più vittime di quante ne abbia fatte l'Isis durante la sua intera esistenza (che ormai sta per concludersi).
Boko Haram si è alleato con l'IS nel 2015 dopo 13 anni di attività terroristica indipendente. Ci sono delle congruenze tra le due organizzazioni, ma non sono la stessa cosa.
Questi fatti e questi servizi quali sarebbero? Puoi riportarne alcuni?
Proprio stamane a Napoli sono sbarcati diverse centinaia di migranti. Tra di questi 207 donne (22 incinte) e 45 bambini.
Immagino che i signori della guerra e le Ong (stessa cosa, obv) siano accusabili della loro sopravvivenza.
In realtà quella è la bandiera del Free Syrian Army che è un'organizzazione ribelle ma ostile all'Is.
Ultima modifica da un moderatore:
Quello senza dubbio, tuttavia Al-Qaeda non colpisce in Europa da anni ( a memoria dal 2005 a Londra credo), mentre l'ISIS ha messo a segno una serie di colpi devastanti e in pochissimo tempo (da Charlie Hebdo al Bataclan sino a Nizza) e il punto rimane: distruggere l'ISIS è prioritario per annientarne la propaganda, le cellule di comando (per quella poca influenza che possono avere sui terroristi in Europa) e l'immagine; detto ciò, è ovvio che il pericolo permane, nessuno l'ha messo in dubbio ma è altrettanto ovvio che distruggendo l'ISIS si starà più al sicuro (e anche non fosse, vanno spazzati via comunque).
Non ho detto che sono la stessa cosa, ma il fatto che Boko Haram, un'organizzazione a migliaia di km dalla Siria che ha guerreggiato per anni infliggendo perdite pesantissime agli eserciti locali (nigeriano, nigerino e ciadiano), abbia giurato fedeltà ad Al-Baghdadi ne testimonia l'affinità e soprattutto l'enorme forza nell'immaginario islamico dello Stato Islamico.
http://www.reuters.com/article/us-germany-security-idUSKCN0VE0XL
https://www.nytimes.com/2016/02/06/world/europe/germany-refugees-isis.html
http://www.washingtontimes.com/news/2017/jan/29/isis-finds-success-infiltrating-terrorists-into-re/
http://edition.cnn.com/2016/06/16/politics/john-brennan-cia-isis/
http://edition.cnn.com/2016/09/22/politics/isis-refugrees-syria-state-department/
https://www.theguardian.com/world/2016/mar/01/refugees-isis-nato-commander-terrorists
http://www.politico.eu/article/german-intelligence-warns-of-is-hit-squads-among-refugees/
Per favore, se vai a vedere i dati Frontex emerge che in maggioranza sono uomini giovani e comunque essi stessi finanziano quei tagliagole che massacrano e uccidono nell'area: puoi girarci attorno, fare un appello all'emotività, quello che vuoi.
Rimane l'incontrovertibile fatto che i legami ci sono e sono evidentissimi semplicemente guardando i tracciati navali e dove vanno a prendere i migranti, il tutto va a vantaggio dello Stato Islamico e dei signori della guerra (che da ogni barcone arrivano a guadagnare milioni) e della conta dei morti (perché più si incentiva il viaggio, più inevitabilmente partiranno e quindi moriranno).
Senza manco menzionare che non vi sarebbe nessun obbligo giuridico a sbarcarli qui visto che i porti più vicini sono a Malta e in Tunisia.
Talmente ostile da avere le medesime bandiera nella stessa manifestazione?
Tra l'altro queste sono le forze di FSA nell'area:
Praticamente un'armata di barbuti sposabambine tagliagole.
Ah no, sono i famosi ribelli moderati
A quanto pare le forze speciali francesi in Siria avrebbero il compito di assicurarsi che i Foreign fighters "francesi" non escano vivi dalla Siria ( poiché in Francia sarebbero protetti dalla legge), politica altresì sostenuta dal segretario alla difesa americano Mattis.
Ottima cosa aggiungo.
Ottima cosa aggiungo.
ATTACCO ARMATO IN UN RESORT ALLE FILIPPINE
Esplosioni e colpi d'arma da fuoco sono stati uditi in un resort nelle Filippine, non lontano dall'aeroporto di Manila. Lo riferiscono vari media, fra cui la Cnn, che cita la polizia. "Un combattente filippino dell'Isis, che riferisce da Marawi, dice che 'i soldati lupi solitari del Califfo' sono responsabili dell'attacco al Resort World Manila", scrive su Twitter Rita Katz, direttrice del Site, il sito che monitora il jihadismo sul web. Il Resorts World Manila è in 'lockdown' per la sparatoria scoppiata dopo mezzanotte. Agli ospiti e ai dipendenti è stato chiesto di lasciare l'edificio.
Secondo la locale Croce ROssa, sono almeno 25 le persone ferite durante l'attacco. Alcuni sono in gravi condizioni perchè sono saltati dal secondo piano di un albergo
Secondo il capo della polizia delle Filippine, non c'è alcuna prova che l'attacco armato contro il Resort World Manila (Rwm) sia un atto di terrorismo. Secondo il gen. Ronald De La Rosa, a compiere l'assalto è stato un solo uomo armato, che non è ancora stato catturato, ma che sarebbe stato visto rubare fiches da gioco in uno dei casinò del centro commerciale. Avrebbe sparato contro i monitor a Led e dato fuoco a tavoli da gioco.
Secondo il capo della polizia delle Filippine, l'attacco armato al mega centro commerciale vicino a Manila potrebbe essere stato una rapina. Le immagini delle telecamere a circuito chiuso, ha detto il gen. Ronald De la Rosa, mostrano che "l'uomo armato solitario" rubava fiches e se la prendeva con i casinò ma "non faceva del male a nessuno". Se fosse stato un attacco terroristico, ha aggiunto il capo della polizia, "avrebbe sparato a tutti".
ansa.it
Esplosioni e colpi d'arma da fuoco sono stati uditi in un resort nelle Filippine, non lontano dall'aeroporto di Manila. Lo riferiscono vari media, fra cui la Cnn, che cita la polizia. "Un combattente filippino dell'Isis, che riferisce da Marawi, dice che 'i soldati lupi solitari del Califfo' sono responsabili dell'attacco al Resort World Manila", scrive su Twitter Rita Katz, direttrice del Site, il sito che monitora il jihadismo sul web. Il Resorts World Manila è in 'lockdown' per la sparatoria scoppiata dopo mezzanotte. Agli ospiti e ai dipendenti è stato chiesto di lasciare l'edificio.
Secondo la locale Croce ROssa, sono almeno 25 le persone ferite durante l'attacco. Alcuni sono in gravi condizioni perchè sono saltati dal secondo piano di un albergo
Secondo il capo della polizia delle Filippine, non c'è alcuna prova che l'attacco armato contro il Resort World Manila (Rwm) sia un atto di terrorismo. Secondo il gen. Ronald De La Rosa, a compiere l'assalto è stato un solo uomo armato, che non è ancora stato catturato, ma che sarebbe stato visto rubare fiches da gioco in uno dei casinò del centro commerciale. Avrebbe sparato contro i monitor a Led e dato fuoco a tavoli da gioco.
Secondo il capo della polizia delle Filippine, l'attacco armato al mega centro commerciale vicino a Manila potrebbe essere stato una rapina. Le immagini delle telecamere a circuito chiuso, ha detto il gen. Ronald De la Rosa, mostrano che "l'uomo armato solitario" rubava fiches e se la prendeva con i casinò ma "non faceva del male a nessuno". Se fosse stato un attacco terroristico, ha aggiunto il capo della polizia, "avrebbe sparato a tutti".
ansa.it
AGGIORNAMENTO ATTACCO ALLE FILIPPINE
Attentato rivendicato dall'isis è in realtà una rapina
Alcune ore di terrore nelle Filippine, dove un attacco a un mega centro commerciale vicino a Manila, affollato benché in piena notte, ha fatto credere a una nuova strage del terrorismo islamico, peraltro prontamente rivendicata dall'Isis. Questo prima che la polizia, basandosi sulle immagini delle telecamere di sicurezza, ha fatto capire che si tratta dell'azione di un solitario, un rapinatore. L'uomo è stato trovato senza vita poche ore dopo con la sua pistola accanto. Trentasei persone, invece, sono state rinvenute senza vita all'interno del casinò. Ad ucciderle sarebbe stato il fumo sprigionatosi dall'incendio che l'attentatore ha dato ai tavoli da gioco prima di fuggire via con una borsa piena di fiches.*
L'attacco è scattato verso l'1:30 di notte (le 19:30 di ieri in Italia). Dal Resort World Manila (Rwm), un grande complesso che incorpora quattro alberghi, casinò, ristoranti, bar, discoteche, cinema e teatri a Newport City, di fronte al Ninoy Aquino International Airport, descritto come "il più grande resort integrato delle Filippine", sono state viste uscire e entrare ambulanze a ripetizione; i testimoni usciti in preda al panico hanno dichiarato di aver udito "molti, moltissimi spari"; molte persone pur di sfuggire dalla trappola si sono feriti lanciandosi nel vuoto dal secondo piano.
Testimoni hanno detto inizialmente di aver visto almeno uno, ma forse più di un uomo armato e mascherato e vestito di nero sparare e dare fuoco ai tavoli da gioco dei casinò del Resort World: insomma, un attacco jihadista in piena regola, reso tanto più credibile in un Paese, le Filippine, a stragrande maggioranza cattolica e governata da un "duro" come Rodrigo Duterte, che sta conducendo a Marawi una campagna militare proprio contro i jihadisti di Abu Sayyaf nelle aree dov'è forte la maggioranza musulmana. Le notizie sono sporadiche, contraddittorie e confuse: si parla di decine di feriti, si azzarda il numero di 25. Circola anche la voce che vi sia un morto. La Farnesina fa sapere che sta facendo verifiche.
Poi il capo nazionale della polizia in una conferenza stampa muta drasticamente la prospettiva: con ogni probabilità - dichiara il generale Ronald De La Rosa - si è trattato dell'azione di un solitario e la motivazione quella della rapina. L'uomo mascherato, ritratto dalle telecamere interne di sicurezza del contro commerciale, viene visto mentre ruba con le armi in mano delle fiches da gioco e mentre dà fuoco con della benzina ad alcuni tavoli da gioco. La gente scappava e lui sparava, ma "non faceva del male a nessuno", mentre, aggiunge il gen. De La Rosa, se fosse stato un terrorista, avrebbe sparato nel mucchio con l'intento di uccidere tutti.
L'uomo, fa sapere la polizia, è stato trovato senza vita al quinto piano dell'edificio. La polizia sta cercando anche la sua auto che sarebbe parcheggiata al secondo piano, da dove si è poi mosso per entrare nel casinò. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, di lingua inglese, avrebbe compiuto la rapina dopo aver perso i soldi nel gioco. Resta comunque il "giallo della rivendicazione" fulminea da parte di un sedicente combattente dell'Isis che diceva di chiamare da Marawi e che attribuiva l'attacco a "lupi solitari del Califfato". Secondo le forze dell'ordine, potrebbe essersi trattato di una falsa rivendicazione per alimentare la propaganda jihadista.
ansa
Attentato rivendicato dall'isis è in realtà una rapina
Alcune ore di terrore nelle Filippine, dove un attacco a un mega centro commerciale vicino a Manila, affollato benché in piena notte, ha fatto credere a una nuova strage del terrorismo islamico, peraltro prontamente rivendicata dall'Isis. Questo prima che la polizia, basandosi sulle immagini delle telecamere di sicurezza, ha fatto capire che si tratta dell'azione di un solitario, un rapinatore. L'uomo è stato trovato senza vita poche ore dopo con la sua pistola accanto. Trentasei persone, invece, sono state rinvenute senza vita all'interno del casinò. Ad ucciderle sarebbe stato il fumo sprigionatosi dall'incendio che l'attentatore ha dato ai tavoli da gioco prima di fuggire via con una borsa piena di fiches.*
L'attacco è scattato verso l'1:30 di notte (le 19:30 di ieri in Italia). Dal Resort World Manila (Rwm), un grande complesso che incorpora quattro alberghi, casinò, ristoranti, bar, discoteche, cinema e teatri a Newport City, di fronte al Ninoy Aquino International Airport, descritto come "il più grande resort integrato delle Filippine", sono state viste uscire e entrare ambulanze a ripetizione; i testimoni usciti in preda al panico hanno dichiarato di aver udito "molti, moltissimi spari"; molte persone pur di sfuggire dalla trappola si sono feriti lanciandosi nel vuoto dal secondo piano.
Testimoni hanno detto inizialmente di aver visto almeno uno, ma forse più di un uomo armato e mascherato e vestito di nero sparare e dare fuoco ai tavoli da gioco dei casinò del Resort World: insomma, un attacco jihadista in piena regola, reso tanto più credibile in un Paese, le Filippine, a stragrande maggioranza cattolica e governata da un "duro" come Rodrigo Duterte, che sta conducendo a Marawi una campagna militare proprio contro i jihadisti di Abu Sayyaf nelle aree dov'è forte la maggioranza musulmana. Le notizie sono sporadiche, contraddittorie e confuse: si parla di decine di feriti, si azzarda il numero di 25. Circola anche la voce che vi sia un morto. La Farnesina fa sapere che sta facendo verifiche.
Poi il capo nazionale della polizia in una conferenza stampa muta drasticamente la prospettiva: con ogni probabilità - dichiara il generale Ronald De La Rosa - si è trattato dell'azione di un solitario e la motivazione quella della rapina. L'uomo mascherato, ritratto dalle telecamere interne di sicurezza del contro commerciale, viene visto mentre ruba con le armi in mano delle fiches da gioco e mentre dà fuoco con della benzina ad alcuni tavoli da gioco. La gente scappava e lui sparava, ma "non faceva del male a nessuno", mentre, aggiunge il gen. De La Rosa, se fosse stato un terrorista, avrebbe sparato nel mucchio con l'intento di uccidere tutti.
L'uomo, fa sapere la polizia, è stato trovato senza vita al quinto piano dell'edificio. La polizia sta cercando anche la sua auto che sarebbe parcheggiata al secondo piano, da dove si è poi mosso per entrare nel casinò. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, di lingua inglese, avrebbe compiuto la rapina dopo aver perso i soldi nel gioco. Resta comunque il "giallo della rivendicazione" fulminea da parte di un sedicente combattente dell'Isis che diceva di chiamare da Marawi e che attribuiva l'attacco a "lupi solitari del Califfato". Secondo le forze dell'ordine, potrebbe essersi trattato di una falsa rivendicazione per alimentare la propaganda jihadista.
ansa
Revolver Ocelot
Mettiti la mascherina...
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Certo che l'ISIS ormai rivendica tutto ciò che gli capita sotto mano...
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silverboots95
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Davvero :morris82
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Beh per come è descritto sembra proprio l'ultimo gesto di un disperato che ha perso tutto al gioco, dispiace per le persone che ci hanno rimesso la vita. L'ISIS ormai quando può rivendicare qualcosa lo fa.
Gotack
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