Alert Terrorismo ISIS/Al Qaeda

  • Autore discussione Autore discussione Chen
  • Data d'inizio Data d'inizio
Pubblicità
Su questo punto dato che lavoro in questo ambito io ti posso già confermare di si.Da una parte la condizione giuridica delle confessioni religiose islamiche non gode delle massime tutele in questo campo: infatti ancora nessuna confessione islamica ha stipulato un'Intesa con lo Stato italiano ex art. 8 della Costituzione. Per questo esse sono ancora sottoposte alla disciplina della legge 1159/1929 (cosiddetta legge sui "culti ammessi") di derivazione fascista, per molti versi incostituzionale ma ancora vigente, e che impone delle limitazioni alle loro attività.

Dall'altra alcuni diritti nascenti da libertà costituzionalmente garantite sono spesso disattesi: ad esempio pensa al tema delle moschee, ogni volta che se ne vuole costruire una scoppia un mezzo putiferio, ma l'art. 19 della Costituzione comprende al suo interno anche il diritto ad avere un luogo di culto, cosa che non è invece sempre pacificamente applicata.
Ci sono le moschee in arrivo finanziate dal Quatar con mezzi forse nemmeno tanto "trasparenti"... ne volevi altre? Cmq la libertà religiosa che hanno i mussulmani in italia secondo te è paragonabile con quella che hanno i cristiani in diverse parti del mondo?

 
Ci sono le moschee in arrivo finanziate dal Quatar con mezzi forse nemmeno tanto "trasparenti"... ne volevi altre?
Non è una questione di trasparenza o meno dei finanziamenti, si tratta di garantire il diritto ad un luogo di culto, che vale per tutte le confessioni religiose, non solo per alcune.

In molte zone alcuni musulmani sono costretti ad adattare altri locali con altre destinazioni d'uso, inadeguati allo scopo cultuale, come luoghi di culto.

Dunque si, io ne vorrei altre.

Cmq la libertà religiosa che hanno i mussulmani in italia secondo te è paragonabile con quella che hanno i cristiani in diverse parti del mondo?
Mi stai per citare il principio di reciprocità "i cristiani in alcuni posti non sono liberi e allora qui non proteggiamo gli altri"? :asd:

Io sono per la tutela della libertà religiosa. Se in alcune zone del mondo ad alcune minoranze religiose, cristiani o sikh che siano, questa libertà non è garantita è chiaro che ci sono dei problemi.

Ma questo non ci autorizza a negare l'esercizio di libertà fondamentali alle persone per una sorta di malsana "rappresaglia".

 
Non è una questione di trasparenza o meno dei finanziamenti, si tratta di garantire il diritto ad un luogo di culto, che vale per tutte le confessioni religiose, non solo per alcune. In molte zone alcuni musulmani sono costretti ad adattare altri locali con altre destinazioni d'uso, inadeguati allo scopo cultuale, come luoghi di culto.

Dunque si, io ne vorrei altre.

Mi stai per citare il principio di reciprocità "i cristiani in alcuni posti non sono liberi e allora qui non proteggiamo gli altri"? :asd:

Io sono per la tutela della libertà religiosa. Se in alcune zone del mondo ad alcune minoranze religiose, cristiani o sikh che siano, questa libertà non è garantita è chiaro che ci sono dei problemi.

Ma questo non ci autorizza a negare l'esercizio di libertà fondamentali alle persone per una sorta di malsana "rappresaglia".
Esatto, mai capita la argomentazione "eh ma i cristiani nei paesi arabi" :asd:

 
Io non capisco nemmeno tutta questa voglia di far aprire moschee nei nostri paesi. Io reputo nel momento storico attuale l'islam una religione violenta e pericolosa che va contro i valori e i diritti occidentali, inoltre non è un dato sconosciuto il fatto che spesso le moschee vengano usate come luoghi dove fare propaganda pro-isis o pro terrorismo. Quindi, sebbene non sia contro l'apertura di nuove moschee, di certo non sprizzo di gioia all'idea che ne vengano aperte di nuove. Inoltre trovo che essendo un luogo di aggregrazione della comunità islamica non aiutino di certo all'integrazione delle minoranze musulmane ma che, al contrario, sortiscano l'effetto contrario.

 
Io non capisco nemmeno tutta questa voglia di far aprire moschee nei nostri paesi. Io reputo nel momento storico attuale l'islam una religione violenta e pericolosa che va contro i valori e i diritti occidentali, inoltre non è un dato sconosciuto il fatto che spesso le moschee vengano usate come luoghi dove fare propaganda pro-isis o pro terrorismo. Quindi, sebbene non sia contro l'apertura di nuove moschee, di certo non sprizzo di gioia all'idea che ne vengano aperte di nuove. Inoltre trovo che essendo un luogo di aggregrazione della comunità islamica non aiutino di certo all'integrazione delle minoranze musulmane ma che, al contrario, sortiscano l'effetto contrario.
Purtroppo in Italia c'è poco da discutere a riguardo, c'è solo da leggere l'articolo 19 della nostra Costituzione e prenderne atto.

 
è molto più della Bibbia, è il testo fondamentale sulla quale si fonda tutto l'ordinamento istituzionale, giuridico e civile del nostro paese.

 
Io non capisco nemmeno tutta questa voglia di far aprire moschee nei nostri paesi. Io reputo nel momento storico attuale l'islam una religione violenta e pericolosa che va contro i valori e i diritti occidentali, inoltre non è un dato sconosciuto il fatto che spesso le moschee vengano usate come luoghi dove fare propaganda pro-isis o pro terrorismo. Quindi, sebbene non sia contro l'apertura di nuove moschee, di certo non sprizzo di gioia all'idea che ne vengano aperte di nuove.Inoltre trovo che essendo un luogo di aggregrazione della comunità islamica non aiutino di certo all'integrazione delle minoranze musulmane ma che, al contrario, sortiscano l'effetto contrario.
Veramente facilitare la libertà religiosa, nello specifico con riguardo alle moschee il diritto ad un luogo per esercitare il culto, ha invece un effetto positivo sulla società e sulla convivenza civile.:sisi:

Comunque non è che c'è una tendenza recente ad aprire nuove moschee o accogliere religioni "altre".

E' il nostro sistema costituzionale che è aperto al pluralismo culturale e religioso e che promuove la presenza e la libertà di tutte le religioni. Per la Costituzione tutte le religioni devono essere libere allo stesso modo davanti alla legge.

In generale, il principio di laicità impone che lo Stato garantisca alle diverse religioni le stesse garanzie e possibilità di esercizio della libertà.

Siamo un paese laico eh, non c'è più la religione di Stato, non si può ragionare nell'ottica noi/cristiani (belli e bravi) loro/musulmani (brutti e cattivi)

 
Ultima modifica da un moderatore:
È noto che le moschee spesso siano un luogo di radicalizzazione, quindi mi chiedo quanto effettivamente sia positiva la loro presenza. Parliamo di luoghi di culto dove spesso vengono indottrinate le persone e da dove sono partiti molti degli attacchi terroristici ad opera dei musulmani in Europa. Non dico che sia giusto bandirle per carità, peró allo stesso tempo non mi fido di quello che avviene là dentro visti i numerosi precedenti. Leggetevi il libro "cosa sognano i lupi", tratta l'argomento in maniera molto interessante ed imparziale.

Poi Manta fino a qualche mese fa criticavi la Costituzione perchè eri a favore del referendum ed ora la proteggi come se fosse l volontà di *** sceso in terra? Maddai, non mi è mai piaciuta questa tendenza ad usare la Costituzione come scudo per le proprie idee.

 
Poi Manta fino a qualche mese fa criticavi la Costituzione perchè eri a favore del referendum ed ora la proteggi come se fosse l volontà di *** sceso in terra? Maddai, non mi è mai piaciuta questa tendenza ad usare la Costituzione come scudo per le proprie idee.
Eh? Ma sei serio?

La Costituzione Italiana è divisa in 3 parti:

- Principi Fondamentali (Art 1-12)

- Diritti e Doveri dei cittadini (Art 13-54)

- Ordinamento della Repubblica (Art 55-139)

La prima parte è intoccabile, sono il fondamento di tutto e li ritengo il retaggio di 3000 anni di storia.

La seconda parte è meno intoccabile ma enuncia tutti i nostri diritti, è il fondamento della nostra vita civile.

La terza parte è tutta un'altra storia, descrive come funzionano le istituzioni ed era questa l'oggetto del Referendum. Ovviamente qui non c'è niente di intoccabile, entrano in gioco tutte le opinioni possibili e sono tutte legittime.

Fatta questa breve spiegazione che dovrebbe spiegare esaurientemente come il mio essere a favore di una modifica della terza parte non comporta una critica della prima o della seconda (cioè davvero, ma che ragionamento è?), puoi essere d'accordo o meno con la Costituzione Italiana ma è il fondamento della nostra società, fine. Non è che se non ti piace non vale, vale sempre.

 
Su questo punto dato che lavoro in questo ambito io ti posso già confermare di si.Da una parte la condizione giuridica delle confessioni religiose islamiche non gode delle massime tutele in questo campo: infatti ancora nessuna confessione islamica ha stipulato un'Intesa con lo Stato italiano ex art. 8 della Costituzione. Per questo esse sono ancora sottoposte alla disciplina della legge 1159/1929 (cosiddetta legge sui "culti ammessi") di derivazione fascista, per molti versi incostituzionale ma ancora vigente, e che impone delle limitazioni alle loro attività.

Dall'altra alcuni diritti nascenti da libertà costituzionalmente garantite sono spesso disattesi: ad esempio pensa al tema delle moschee, ogni volta che se ne vuole costruire una scoppia un mezzo putiferio, ma l'art. 19 della Costituzione comprende al suo interno anche il diritto ad avere un luogo di culto, cosa che non è invece sempre pacificamente applicata.

Guarda che il problema è che l'Islam non ha un referente unitario comune che possa firmare l'accordo, anche ammettendo che gli venga concesso l'8 per mille chi riceve i soldi? Come li gestisce? Chi ne risponde davanti alla legge ? Solo gli Sciiti Iraniani hanno un clero gerarchizzato che nemmeno tutti gli sciiti riconoscono , per esempio il Grande Ayatollah Al Sistani non riconosceva l'autorità di Khomeini e meno ancora quella di Khamenei che non fu scelto lì per meriti teologici ma politici

Ma dire che hanno difficoltà nel senso di ostacoli a praticare è abbastanza forzato , hanno costruito a Roma , centro della Cristianità, la più grande moschea d'Europa .

Che poi la gente si esasperi quando si ritrova a non poter uscire di casa perchè c'è una colonna di persone in ginocchio sul marciapiede che prega e che non ti lascia passare nè per entrare nè per uscire di casa direi che è anche normale.

Se poi intendi che ogni tanto chi di dovere si ricorda che esistono le norme di sicurezza e va a controllare un seminterrato adibito a moschea con dentro 100 persone e nessun sistema di areazione , allora non puoi parlare di ostacoli

La legge sui "culti ammessi" non è incostituzionale per niente , se non esistesse qualunque soggetto che si inventasse un culto sui bevitori di birra mancini diventerebbe automaticamente una religione protetta , inoltre serve anche a porre un minimo di freno a potenziali pratiche violente tipo il sacrificio di animali che qualche culto satanista o anche neo-pagano potrebbe voler ripristinare

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ma dire che hanno difficoltà nel senso di ostacoli a praticare è abbastanza forzato , hanno costruito a Roma , centro della Cristianità, la più grande moschea d'Europa .
Per caso lo sai quante moschee ufficiali (quindi edifici costruiti proprio per essere moschee) ci sono in Italia?

Perchè io dubito che, per quanto grande sia quella di Roma, da Firenze organizzino i pulmini per andarci ogni volta.

 
Guarda che il problema è che l'Islam non ha un referente unitario comune che possa firmare l'accordo, anche ammettendo che gli venga concesso l'8 per mille chi riceve i soldi? Come li gestisce? Chi ne risponde davanti alla legge ? Solo gli Sciiti Iraniani hanno un clero gerarchizzato che nemmeno tutti gli sciiti riconoscono , per esempio il Grande Ayatollah Al Sistani non riconosceva l'autorità di Khomeini e meno ancora quella di Khamenei che non fu scelto lì per meriti teologici ma politiciMa dire che hanno difficoltà nel senso di ostacoli a praticare è abbastanza forzato , hanno costruito a Roma , centro della Cristianità, la più grande moschea d'Europa.
Non è esatto.

Quella che citi tu è un'argomentazione che è stata anche inizialmente utilizzata dal Governo italiano per negare la stipula dell'Intesa con l'Islam.

Non ho un referente unico con cui rapportarmi (l'art. 8 Cost. parla di Intesa tra lo Stato e le "rappresentanze" delle confessioni religiose), quindi non so chi rappresenta chi.

In realtà è un falso problema, facilmente superabile.

Esistono diverse comunità islamiche in Italia, alcune che rappresentano visioni particolari dell'Islam, che come saprai è una religione dal grande pluralismo interno.

Si può immaginare di stipulare un'Intesa con ognuna di queste comunità, ognuna rappresentante la sua fetta di fedelei. D'altronde lo Stato di regola non può indagare i precetti interni di una confessione religiosa piccola e stabilire se e quanto si differenzia dal ramo principale.

E' stato anche detto agli islamici di federarsi, di fare una federazione delle varie comunità o di unirsi in un'unica confessione.

Costringere però una confessione religiosa ad unirsi con un'altra contrasta col principio di laicità.

Lo Stato non può sindacare sulle questioni interne alle fedi (la cosiddetta autonomia confessionale) e decidere per loro che chi aderisce alla visione X della dottrina debba adeguarsi alla visione Y.

Inoltre il pluralismo interno al cristianesimo è stato ampiamente riconosciuto: sono state stipulate Intese con valdesi ortodossi ecc..., addirittura è accaduto col buddismo, religione molto meno occidentale dell'Islam.

Sono state sottoscritte due intese distinte, una con l'Unione Buddista Italiana e una con la Soka Gakkai.

Non riconoscere lo stesso all'Islam non ha senso, né tantomeno una giustificazione costituzionalmente plausibile.

Che poi la gente si esasperi quando si ritrova a non poter uscire di casa perchè c'è una colonna di persone in ginocchio sul marciapiede che prega e che non ti lascia passare nè per entrare nè per uscire di casa direi che è anche normale.

Se poi intendi che ogni tanto chi di dovere si ricorda che esistono le norme di sicurezza e va a controllare un seminterrato adibito a moschea con dentro 100 persone e nessun sistema di areazione , allora non puoi parlare di ostacoli
Infatti non è normale che la gente debba ridursi a pregare sui marciapiedi né in 100 in un locale non adatto.

 
Sventato un attentato a Bruxelles: un attentatore con cintura esplosiva (non si sa se vera o falsa) ucciso appena prima che entrasse in azione alla stazione

 
La legge sui "culti ammessi" non è incostituzionale per niente, se non esistesse qualunque soggetto che si inventasse un culto sui bevitori di birra mancini diventerebbe automaticamente una religione protetta , inoltre serve anche a porre un minimo di freno a potenziali pratiche violente tipo il sacrificio di animali che qualche culto satanista o anche neo-pagano potrebbe voler ripristinare
La legge sui culti ammessi non ha nulla a che vedere con la definizione di confessione religiosa (che tra l'altro non troveresti da nessuna parte nel nostro ordinamento e su cui ancora dottrina e giurisprudenza dibattono), non pone dei limiti su cosa possa essere definita religione e cosa no.

Idem per le pratiche violente: esse sono chiaramente vietate già dalla legge penale, non si può invocare la scriminante religiosa per aver picchiato un tizio a caso.

E' incostuzionale perché pone limitazioni alle attività delle confessioni religiose a cui si applica (che sono tutte le confessioni religiose che non hanno un'Intesa con lo Stato, tipo Islam e Testimoni di Geova), come ad esempio nel caso dei ministri di culto, che cozzano con le garanzie che sono invece previste a livello costituzionale.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Non è esatto.Quella che citi tu è un'argomentazione che è stata anche inizialmente utilizzata dal Governo italiano per negare la stipula dell'Intesa con l'Islam.

Non ho un referente unico con cui rapportarmi (l'art. 8 Cost. parla di Intesa tra lo Stato e le "rappresentanze" delle confessioni religiose), quindi non so chi rappresenta chi.

In realtà è un falso problema, facilmente superabile.

Esistono diverse comunità islamiche in Italia, alcune che rappresentano visioni particolari dell'Islam, che come saprai è una religione dal grande pluralismo interno.

Si può immaginare di stipulare un'Intesa con ognuna di queste comunità, ognuna rappresentante la sua fetta di fedelei. D'altronde lo Stato di regola non può indagare i precetti interni di una confessione religiosa piccola e stabilire se e quanto si differenzia dal ramo principale.

E' stato anche detto agli islamici di federarsi, di fare una federazione delle varie comunità o di unirsi in un'unica confessione.

Costringere però una confessione religiosa ad unirsi con un'altra contrasta col principio di laicità.

Lo Stato non può sindacare sulle questioni interne alle fedi (la cosiddetta autonomia confessionale) e decidere per loro che chi aderisce alla visione X della dottrina debba adeguarsi alla visione Y.

Inoltre il pluralismo interno al cristianesimo è stato ampiamente riconosciuto: sono state stipulate Intese con valdesi ortodossi ecc..., addirittura è accaduto col buddismo, religione molto meno occidentale dell'Islam.

Sono state sottoscritte due intese distinte, una con l'Unione Buddista Italiana e una con la Soka Gakkai.

Non riconoscere lo stesso all'Islam non ha senso, né tantomeno una giustificazione costituzionalmente plausibile.

Infatti non è normale che la gente debba ridursi a pregare sui marciapiedi né in 100 in un locale non adatto.
, Ma non si parla di dottrina , si parla di qualcuno che li rappresenti e che sia riconosciuto DA TUTTI , mica frega cippa chi crede cosa

Se l'Islam si presenta con unico interlocutore come gli altri o comunque con interlocutori che rappresentano questa o quella visione allora lo si può riconoscere

Ma sai benissimo che ogni imam rappresenta se stesso è solo una guida nella preghiera , i fedeli lo seguono e ne seguono la predicazione ma non ha autorità alcuna , non è un sacerdote non esiste una struttura di alcun tipo nè un'associazione almeno fino ad ora

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top