Tex | Sergio Bonelli Editore | Info e guida al primo post!
- Autore discussione Gouki
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Madonna i disegni di Andreucci. Non so se è merito pure dei colori assurdi, ma anche questo numero visivamente è spettacolare. Altra grande collana semestrale bonelli.
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Ho recuperato tutti i TEX che avevo in cantina dopo il trasloco, non li leggevo da circa 15 anni, visto che li ho quasi tutti ho deciso di fare un amarcord e rileggerli piano piano lasciando delle piccole recensioni speros non sia un problema. Partiro dalla serie 400 -500 che secondo me rappresenta il punto più altop raggiunto dalla serie sia per quanto riguarda lo story line sia per quanto riguarda i disegni. Rimangono indimenticabili albi come Bande rivali - Il passato di Carson - Cercatori di piste - La strage di Red Hill - Gli invincibili - Al di sopra della legge - Jack Thunder l'implacabile e molti altri che andremo a vedere. Partiamo ^^
Tex 400 La voce nella Tempesta
Ultimo numero di Galeppini scomparso a marzo del 1994 rileggendolo a distanza di 23 anni l'albo và sicuramente contestualizzato sia nei disegni che nei colori, partendo dal presupposto che non sono mai stato un fan dei disegni di Aurelio la storia si lascia comunque leggere volentieri, ambientato nello Utah Tex e i suoi Pards devono raggiungere Fort Bridger causa una richiesta di aiuto da parte di Pat Mac Ryan, dopo una rapida sparatoria iniziale scopriamo che Pat è stato incastrato e costretto a fuggire dall'esercito che adesso lo cerca con l'accusa di diserzione, lo svolgersi della storia porterà Tex e i suoi pards a scontrarsi con la banda di Ned Kimbaugh.
L'incipit si svolge tutto molto velocemente dettato dal fatto che era necessario gestire tutto lo story line in un albo solo prendendosi qualche libertà nello svolgimento della storia, i portagonisti arrivano fin troppo presto ad alcune conclusioni o altri personaggi secondari non impiegano molto tempo a trovare testimoni o a vuotare il sacco come nella parte finale dove
oppure nella sparatoria finale dove
La voce nella Tempesta è un albo che sente il peso dei 23 anni che porta (basta accostarlo a un fumetto più recente come Dragonero n°50 giusto per vedere come la tecnica del colore abbia fatto passi in avanti) oltre allo stile di Galeppini che non mi ha mai fatto impazzire (espressioni facciali non sempre impeccabili e un colpo d'occhio generale degli spazzi aperti piuttosto spoglio)
Voto 70
Tex 400 La voce nella Tempesta
Ultimo numero di Galeppini scomparso a marzo del 1994 rileggendolo a distanza di 23 anni l'albo và sicuramente contestualizzato sia nei disegni che nei colori, partendo dal presupposto che non sono mai stato un fan dei disegni di Aurelio la storia si lascia comunque leggere volentieri, ambientato nello Utah Tex e i suoi Pards devono raggiungere Fort Bridger causa una richiesta di aiuto da parte di Pat Mac Ryan, dopo una rapida sparatoria iniziale scopriamo che Pat è stato incastrato e costretto a fuggire dall'esercito che adesso lo cerca con l'accusa di diserzione, lo svolgersi della storia porterà Tex e i suoi pards a scontrarsi con la banda di Ned Kimbaugh.
L'incipit si svolge tutto molto velocemente dettato dal fatto che era necessario gestire tutto lo story line in un albo solo prendendosi qualche libertà nello svolgimento della storia, i portagonisti arrivano fin troppo presto ad alcune conclusioni o altri personaggi secondari non impiegano molto tempo a trovare testimoni o a vuotare il sacco come nella parte finale dove
Mavis Kimbaugh condotta al forte sbugiarda il Capitano Taylor fin troppo facilmente a seguito di una frottola raccontata da TEX
oppure nella sparatoria finale dove
magicamente spuntano Kit e Tiger accompagnati dallo sceriffo quando mi chiedo come mai nessuno si sia accorto di tutto il baccano presso il Lucky Lucy
La voce nella Tempesta è un albo che sente il peso dei 23 anni che porta (basta accostarlo a un fumetto più recente come Dragonero n°50 giusto per vedere come la tecnica del colore abbia fatto passi in avanti) oltre allo stile di Galeppini che non mi ha mai fatto impazzire (espressioni facciali non sempre impeccabili e un colpo d'occhio generale degli spazzi aperti piuttosto spoglio)
Voto 70
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Eccoci finiti anche il numero 401 e 402 ^^
401 L'oro di Klaatu e 402 Sangue sulla neve
La serie dal 400 al 500 non poteva iniziare in modo migliore, l'intera storia si dipana in un paio di albi per concludersi nell'albo bande rivali 403 e si legge tutta di un fiato senza mai annoiarsi. Durante la traversata invernale del Kaibab Tex e Kit s'imbattono del cadavere di Paul Scofield che aveva sottratto una mappa a una banda di fuorilegge capitanata da Nick "Calavera" Guerrero, inizia così un affannosa ricerca di un antico tesoro indiano. Quello del teroso indiano e del pueblo nascosto è un tema ricorrente nell'universo Tex tanto che verrà riproposto anche nel Texone disegnato da Ticci intitolato appunto il Pueblo Perduto. La cosa che mi ha stupito maggiormento rileggendolo a distanza di anni è la volonta di Canzio (lo story writer dei due numeri) di mettere in discussione da parte di Kit alcune scelte di Tex cosa più unica che rara (pagine 77 -78 dell'albo sangue sulla neve) oltre a presentare un villain atipico: Nick, nonostante sia un poco di buono visto che non si fà scrupoli ad esigere pesanti tangenti tra i minatori di Livery City, riesce in qualche modo a ispirare simpatia in Tex se non compassione al termine della storia.
Nota di merito alla banda di El Tigre un gruppo di Coyoteros al soldo di Guerrero, mi ricordo che da bambino mi fecero letteralmente impazzire ispirando i miei disegni da moccioso nel periodo estivo quando passavo le giornate a disegnare fumetti ambientati nel vecchio west. xD
L'unico aspetto che ho trovato assurdo è stata nella seconda sparatoria nell'Oro di Klaatu
Voto 75
401 L'oro di Klaatu e 402 Sangue sulla neve
La serie dal 400 al 500 non poteva iniziare in modo migliore, l'intera storia si dipana in un paio di albi per concludersi nell'albo bande rivali 403 e si legge tutta di un fiato senza mai annoiarsi. Durante la traversata invernale del Kaibab Tex e Kit s'imbattono del cadavere di Paul Scofield che aveva sottratto una mappa a una banda di fuorilegge capitanata da Nick "Calavera" Guerrero, inizia così un affannosa ricerca di un antico tesoro indiano. Quello del teroso indiano e del pueblo nascosto è un tema ricorrente nell'universo Tex tanto che verrà riproposto anche nel Texone disegnato da Ticci intitolato appunto il Pueblo Perduto. La cosa che mi ha stupito maggiormento rileggendolo a distanza di anni è la volonta di Canzio (lo story writer dei due numeri) di mettere in discussione da parte di Kit alcune scelte di Tex cosa più unica che rara (pagine 77 -78 dell'albo sangue sulla neve) oltre a presentare un villain atipico: Nick, nonostante sia un poco di buono visto che non si fà scrupoli ad esigere pesanti tangenti tra i minatori di Livery City, riesce in qualche modo a ispirare simpatia in Tex se non compassione al termine della storia.
Nota di merito alla banda di El Tigre un gruppo di Coyoteros al soldo di Guerrero, mi ricordo che da bambino mi fecero letteralmente impazzire ispirando i miei disegni da moccioso nel periodo estivo quando passavo le giornate a disegnare fumetti ambientati nel vecchio west. xD
L'unico aspetto che ho trovato assurdo è stata nella seconda sparatoria nell'Oro di Klaatu
com'è possibile che nessuno dei banditi muoia di freddo visto che hanno la bella pensata di nascondersi letteralmente sotto la neve a minimo 10 gradi sotto zero ?
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50 VOLUMI
140 PAGINE
29 DICEMBRE 2017
1,99€ PREZZO DI LANCIO
5,99€ PREZZO SUCCESSIVO
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DISPONIBILE TEX - ROMANZI A FUMETTI 7
Soggetto: Mauro Boselli
Sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Corrado Mastantuono
Copertina: Corrado Mastantuono
Colori: Matteo Vattani
Prezzo: 8,90€
Soggetto: Mauro Boselli
Sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Corrado Mastantuono
Copertina: Corrado Mastantuono
Colori: Matteo Vattani
Prezzo: 8,90€
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- 24 Apr 2018
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Tex onestamente non mi piace per niente.
Oltre a considerarlo un personaggio banale, non mi sembra motivato da un vero senso di giustizia, ma fa il ranger solo per non essere considerato un rinnegato dal popolo americano, quindi il suo lavoro mi sembra un modo per tenersi buono il governo e non per rendersi utile, visto che è amico degli indiani e vive con loro.
Infatti, se ci fate caso, ogni volta che Tex deve allontanarsi dalla riserva, lo fa sempre controvoglia, e ogni volta che il caso viene risolto, Tex rifiuta sempre l'ospitalità che gli viene data e ha fretta di andarsene alla riserva.
Poi secondo me ha anche un'idea ingenua dei pellerossa, visto che erano divi in tribù che si ammazzavano tra di loro anche prima che arrivassero i bianchi, come facevano altri popoli del mondo, quindi non erano esattamente pacifici.
Oltre a considerarlo un personaggio banale, non mi sembra motivato da un vero senso di giustizia, ma fa il ranger solo per non essere considerato un rinnegato dal popolo americano, quindi il suo lavoro mi sembra un modo per tenersi buono il governo e non per rendersi utile, visto che è amico degli indiani e vive con loro.
Infatti, se ci fate caso, ogni volta che Tex deve allontanarsi dalla riserva, lo fa sempre controvoglia, e ogni volta che il caso viene risolto, Tex rifiuta sempre l'ospitalità che gli viene data e ha fretta di andarsene alla riserva.
Poi secondo me ha anche un'idea ingenua dei pellerossa, visto che erano divi in tribù che si ammazzavano tra di loro anche prima che arrivassero i bianchi, come facevano altri popoli del mondo, quindi non erano esattamente pacifici.
G
Guest
a Giugno tutti gli albi bonelli aumentano di 30 centesimi.