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A pochi mesi dall’uscita (fissata per il 29 agosto in Europa) The Evil Within desta ancora qualche sospetto. E' soprattutto il gameplay a lasciare perplessi in certe fasi: proprio nei momenti action, evidentemente costruiti sul modello di Resident Evil 4, la tensione si spegne e l'avanzamento risulta un po' triviale.
Lo scomodo paragone con il quarto capitolo della serie Resident Evil è necessario perché Mikami sembra aver riciclato in parte il copione che ha utilizzato per sviluppare il capolavoro pubblicato da Capcom. Eppure dal lancio di Resident Evil 4 sono passati ben dieci, e da allora l'horror videoludico, grazie all'impulso di Amnesia ed alle proposte della scena indipendente, ha fatto passi da gigante.
In ogni caso ben prima dell'E3 potremo raccontarvi le nostre impressioni dirette, grazie ad un playtest imminente. Per il momento, l'idea che ci siamo fatti è quella di un prodotto che voglia esaltare la componente splatter e l'impatto crudo e diretto del colpo d'occhio, piuttosto che i terribili turbamenti psicologici che hanno reso grande l'horror nipponico.
Commento conclusivo di un anteprima S.C.
A pochi mesi dall’uscita (fissata per il 29 agosto in Europa) The Evil Within desta ancora qualche sospetto. E' soprattutto il gameplay a lasciare perplessi in certe fasi: proprio nei momenti action, evidentemente costruiti sul modello di Resident Evil 4, la tensione si spegne e l'avanzamento risulta un po' triviale.
Lo scomodo paragone con il quarto capitolo della serie Resident Evil è necessario perché Mikami sembra aver riciclato in parte il copione che ha utilizzato per sviluppare il capolavoro pubblicato da Capcom. Eppure dal lancio di Resident Evil 4 sono passati ben dieci, e da allora l'horror videoludico, grazie all'impulso di Amnesia ed alle proposte della scena indipendente, ha fatto passi da gigante.
In ogni caso ben prima dell'E3 potremo raccontarvi le nostre impressioni dirette, grazie ad un playtest imminente. Per il momento, l'idea che ci siamo fatti è quella di un prodotto che voglia esaltare la componente splatter e l'impatto crudo e diretto del colpo d'occhio, piuttosto che i terribili turbamenti psicologici che hanno reso grande l'horror nipponico.
Commento conclusivo di un anteprima S.C.