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Non capisco questo: prima parli di "gruppo marginalizzato" e poi di "élite culturale dominante", mi sembra un po' contraddittorio. Come può un'élite culturale essere considerata dominante se il gruppo in merito al quale diffonde idee di riconoscimento e accettazione, a tuo stesso dire, è tuttora marginalizzato? In altre parole, come può il rappresentante di un gruppo marginalizzato, o una persona che si promuove come tale, essere considerato dominante?1 - il mio atteggiamento o presunto tale non ha niente a che fare con i miei contenuti. In ogni caso, se sei uguale a me, mi chiedo cosa tu abbia da rinfacciarmi.
2 - l'argomento non l'ho eclissato e lo ribadisco: TLOU2 è un contenitore di elementi politici costruito su misura per compiacere l'élite culturale dominante, ovvero i gruppi californiani che finanziano le maggiori realtà economiche e sociali americane. Il fatto che sia un prodotto ludicamente ben fatto e più discreto di altri che sono invece ben più sfacciati è solo un valore aggiunto, e lo rende l'ideale come contenuto da promuovere in quanto simbolo progressista. Ma di fatto le sue ingenuità narrative e il doppiopesismo in alcune forme di rappresentazione ne tradiscono in qualche modo l'artificialità, o comunque la volontà di condizionare l'empatia dello spettatore in una direzione ben precisa (vedi il trattamento diversificato a seconda dei personaggi, che non sono tutti "grigi" come ben spiegavo, ma seppur con una maggiore complessità mantengono la divisione classica tra personaggi positivi e negativi, con tanto di spiegoni da parte del gioco).
3 - "Mi sa che non hai ben chiaro"...vedi che mi rinfacci cose che fai a tua volta? In ogni caso io ce l'ho chiarissimo, e sono consapevole dell'accezione negativa del termine...prendo questi estratti della Treccani online:
Direi che la definizione calza perfettamente l'oggetto in questione: un prodotto culturale della sfera dei mass media, allineato ad un'ideologia che fa capo ad uno degli orientamenti più forti dell'attuale opinione pubblica, che attraverso una storia drammatica che parla - apparentemente - di altro fa leva sulle emozioni positive generate dall'empatia verso i protagonisti per veicolare a livello inconscio dei precisi messaggi che sono già stati ampiamente spiegati.
Poi in questo caso nessuno ha detto che i messaggi siano negativi, ma è l'operazione in sé che non è proprio pulitissima, e questa vostra resistenza ad ammetterlo lo dimostra.
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