PS4 The Last of Us Remastered

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Sono contentissimo che abbiano deciso di affrontare questa storia nel DLC single player....mi chiedo solo come funzionerà il gameplay
dato che Ellie prima di incontrare Joel non era molto esperta con le armi da fuoco e comunque comprendo tutti quelli che pensano a Riley come figlia di Marlene (anche se non dovrebbe essere parente a nessun personaggio conosciuto in TLOU), cavolo è uguale...
Effettivamente come giusta regola non dovrebbero esserci le armi da fuoco......oltre al coltello, io scommetterei che al massimo avremo l'arco anche perchè se vi ricordate

quando con Joel troviamo l'arco per la prima volta, Ellie gli dice di essere brava ad usarlo e gli chiede se può tenerlo lei
 
Effettivamente come giusta regola non dovrebbero esserci le armi da fuoco......oltre al coltello, io scommetterei che al massimo avremo l'arco anche perchè se vi ricordate
quando con Joel troviamo l'arco per la prima volta, Ellie gli dice di essere brava ad usarlo e gli chiede se può tenerlo lei
Interessante:sisi:

 
preparo scatole di fazzoletti in cui piangere quando

ellie e riley verranno morse e alla fine Ellie ucciderà la sua migliore amica :tragic:
 
Io comunque penso che con i dlc single player non si finisca qui, ci sono alcune sottotrame (la storia di Joel e Tess o quella di Bill ad esempio) troppo interessanti per restare inesplorate e troppo legate alla campagna principale per far parte di un sequel...

 
Ultima modifica da un moderatore:
Questo sarà l'unico DLC dedicato al single player giusto ?
Ah non lo so.....potenzialmente, considerando quanti personaggi ci sono, di DLC ne potrebbero fare uscire un carretto :rickds:

Comunque devo dire che quella giostra con i cavalli, avvolta un pò in quella oscurità, mi riporta alla mente Silent Hill 3 //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Il season pass prevede un dlc single player e due multiplayer, quindi si per il momento dovrebbe essere l'unico single (io son curioso di sapere cosa sarà il secondo dlc multi, spero non mappe ma una modalità con gli infetti presenti finalmente)!

 
Ci sono DLC sulla storia di Uncharted? :morristend:
Nope.

Io comunque penso che con i dlc single player non si finisca qui, ci sono alcune sottotrame (la storia di Joel e Tess o quella di Bill ad esempio) troppo interessanti per restare inesplorate e troppo legate alla campagna principale per far parte di un sequel...
Uhm,secondo me finiscono questo dlc e passano su PS4 anche con questo team.

 
effettivamente di storie interessanti per vari DLC ci sono, anche senza tirare in mezzo i due protagonisti:

1) Tom, il fratello di Joel, con un DLC ambientato durante il suo stabilirsi in città

2) Bill, con un DLC ambientato durante qualche evento nella "sua" città.

3) I due black brothers, con un DLC che va dalla loro separazione dai genitori fino all'incontro con Joel ed Ellie

4) Le luci, un DLC in cui si impersona un membro delle luci che compie un viaggio per un qualche scopo (rifornimento di armi, di medicinali, cibo ecc ecc)

5) Un personaggio nuovo, un DLC in cui si impersona un personaggio totalmente nuovo con una storia nuova

Ma più realisticamente credo che "Left behind" sia l'unico dlc single player...devono pensare alla ps4 ora e se un team sta sviluppando il nuovo Uncha, l'altro team deve lavorare al 100% sulla nuova IP //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
finito stasera a livello difficile, me l'aspettavo più punitivo come titolo ma, a parte ciò, va direttamente tra i migliori titoli che abbia mai avuto modo di giocare. Partiamo da un presupposto, ero estremamente scettico. Non c'è un motivo particolare ma guardavo a questo titolo con in mente Uncharted che è un gioco divertente e ben fatto ma non certo un capolavoro. Ho fatto un breve commento sul titolo che invece di spezzettare in tanti piccoli paragrafi preferisco mettere totalmente sotto spoiler:

E' chiaro fin dalle prime battute che The Last of Us è un'altra cosa rispetto a qualunque altro lavoro dei Naugthy Dog, si respira un clima diverso già dal magnifico, quanto per certi versi agghiacciante, prologo. L'avventura inizia un po' lenta; il ritmo cresce impercettibilmente, all'inizio, ma inarrestabilmente. Quando ci si ritrova, a poche ore di gioco, fuori dalla zona di quarantena forse il giocatore non ne è ancora conscio ma The Last of Us sta arrivando, e arriva in tutta la sua bellezza e crudeltà. Si tratta di un colpo da maestro dei Naughty Dog, che riescono a superare il classico immaginario di mondo "post-apocalittico" ed i cliché del genere in una storia di rara bellezza, una storia ricca di significati nascosti. Si pensa sia la storia di Joel ed Ellie, del loro viaggio, dei loro incontri con quelli che malgrado tutto potranno considerare amici e di quelli che saranno costretti a temere come nemici. Questa è solo una chiave di lettura. L'altra, quella ancor più immediata quando ci si riferisce a questo genere, è quella dell'evoluzione della ragazzina Ellie e dell'uomo Joel, dettata dalla necessità di sopravvivere a qualcosa di più grande di loro. C'è anche una terza chiave di lettura: è la storia del mondo e dell'umanità, un mondo e un'umanità simili ma al contempo profondamente diversi da come li conosciamo noi. Siamo tratti in inganno da quel mondo, sembra il nostro, solo meno curato, con una natura strana e abitato da perfide creature ma è tutt’altro Anche l’umanità intera è diversa, mutata (per colpa dell'infezione) in un modo che non era lecito attendersi. Ci sono i mostri, o meglio quelli che appaiono come tali, mutati dal fungo e che vivono e uccidono senza motivo, rintanati nei posti più bui, aggressivi oltre ogni dire senza ragione. Nel mondo di The Last of Us sono i deboli, coloro che non riescono a sopravvivere, ad attaccarsi a qualcosa per andare avanti. C’è chi proprio non ce la fa e chi invece sopravvive alla morte delle persone che ama, della madre, del padre, persino della figlia. Poi ci sono i mostri, quelli veri. Gli uomini, che siano soldati, luci, cacciatori o semplici sopravvissuti. Uccidono senza motivo, nascondendosi dietro l’unica menzogna che riescono a spacciare per credibile e a cui finiscono per essere loro stessi i primi a credere: uccido per sopravvivere. In questo l’umanità è mutata, quelli che un tempo erano considerati strani, come Bill, sono forse gli unici su cui fare affidamento. C’è chi, come Tommy, prova ad andare avanti, tornando indietro se vogliamo: riesce ancora a innamorarsi e vuole una casa, una famiglia e una vita nonostante tutto. C’è chi come Henry ha un motivo solo per vivere e perso quello non riesce nemmeno ad alzare un dito per qualcosa di diverso che premere il grilletto di una pistola, per l’ultima volta. C’è poi chi sfoga tutto ciò che ha dentro e che in passato era costretto a reprimere, le perversioni di David ne sono un esempio lampante. Un individuo che tutti considererebbero squilibrato, in quest’umanità è riuscito a raggiungere una posizione di potere. Si sentono spesso i suoi uomini che si lamentano di lui ma, a conti fatti, eseguono i suoi ordini senza fiatare. Ci sono tante altre sfaccettature e c’è Ellie, piccola ma cresciuta troppo in fretta. Pronta a morire dopo quello che ha passato e Joel, troppo vecchio, ma pronto a tutto pur di onorare una promessa. Una promessa che solo l’amore può spezzare. Il titolo del gioco in questo è profetico, l’ultimo di noi. L’ultimo di noi è Joel, è lui l’umanità che non esiste più. È un uomo, fatto di debolezze ed errori. Segnato da un passato da cui non può liberarsi, cinico e deciso. Le sue azioni lo rendono il più lontano possibile da quello che è oggi l’essere umano medio fino alla fine, quando l’affetto per la ragazzina in cui rivede sua figlia è più forte del bene della collettività. L’umanità viene fuori forse nei suoi due aspetti peggiori: l’egoismo e la menzogna ma anche nell’amore. Gli uomini di quell’ospedale erano pronti ad uccidere a sangue freddo una ragazzina. Joel no. Proprio il finale merita di essere citato: non c’è un giudizio su nulla, non si giudicano le luci, i cacciatori di David (sebbene l’empatia verso i protagonisti spinga a ritenerli i veri cattivi), tantomeno su Joel. Il finale lascia solo interrogativi: cosa faremmo noi? Riusciremmo a trovare un modo per sopravvivere? Avremmo la forza per aggrapparci a qualcosa? E una volta trovato un motivo, saremmo pronto a difenderlo fino alla fine? A fare cose terribili affinché si realizzi? O molleremmo?
 
Ho rifatto per la terza volta la parte

subito dopo che crolla l'ascensore quando attivo il generatore e vengono bloater e cliker ovunque
Non so perchè sta parte mi mette un'ansia atroce tutte le volte, mi sembra di rivevere resident evil 3 quando avevo 10 anni :rickds:

 
Ho rifatto per la terza volta la parte
subito dopo che crolla l'ascensore quando attivo il generatore e vengono bloater e cliker ovunque
Non so perchè sta parte mi mette un'ansia atroce tutte le volte, mi sembra di rivevere resident evil 3 quando avevo 10 anni :rickds:
è sicuramente la parte più angosciante e survival

volendo

puoi scappare via senza uccidere nessuno, io, anche a sopravvissuto, ho ammazzato tutti e a sopravvissuto senza ascolto non sai da dove arrivano per cui aumenta l'ansia, ma quando ce l'ho fatta è stata una bella soddisfazione
 


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finito stasera a livello difficile, me l'aspettavo più punitivo come titolo ma, a parte ciò, va direttamente tra i migliori titoli che abbia mai avuto modo di giocare. Partiamo da un presupposto, ero estremamente scettico. Non c'è un motivo particolare ma guardavo a questo titolo con in mente Uncharted che è un gioco divertente e ben fatto ma non certo un capolavoro. Ho fatto un breve commento sul titolo che invece di spezzettare in tanti piccoli paragrafi preferisco mettere totalmente sotto spoiler:

E' chiaro fin dalle prime battute che The Last of Us è un'altra cosa rispetto a qualunque altro lavoro dei Naugthy Dog, si respira un clima diverso già dal magnifico, quanto per certi versi agghiacciante, prologo. L'avventura inizia un po' lenta; il ritmo cresce impercettibilmente, all'inizio, ma inarrestabilmente. Quando ci si ritrova, a poche ore di gioco, fuori dalla zona di quarantena forse il giocatore non ne è ancora conscio ma The Last of Us sta arrivando, e arriva in tutta la sua bellezza e crudeltà. Si tratta di un colpo da maestro dei Naughty Dog, che riescono a superare il classico immaginario di mondo "post-apocalittico" ed i cliché del genere in una storia di rara bellezza, una storia ricca di significati nascosti. Si pensa sia la storia di Joel ed Ellie, del loro viaggio, dei loro incontri con quelli che malgrado tutto potranno considerare amici e di quelli che saranno costretti a temere come nemici. Questa è solo una chiave di lettura. L'altra, quella ancor più immediata quando ci si riferisce a questo genere, è quella dell'evoluzione della ragazzina Ellie e dell'uomo Joel, dettata dalla necessità di sopravvivere a qualcosa di più grande di loro. C'è anche una terza chiave di lettura: è la storia del mondo e dell'umanità, un mondo e un'umanità simili ma al contempo profondamente diversi da come li conosciamo noi. Siamo tratti in inganno da quel mondo, sembra il nostro, solo meno curato, con una natura strana e abitato da perfide creature ma è tutt’altro Anche l’umanità intera è diversa, mutata (per colpa dell'infezione) in un modo che non era lecito attendersi. Ci sono i mostri, o meglio quelli che appaiono come tali, mutati dal fungo e che vivono e uccidono senza motivo, rintanati nei posti più bui, aggressivi oltre ogni dire senza ragione. Nel mondo di The Last of Us sono i deboli, coloro che non riescono a sopravvivere, ad attaccarsi a qualcosa per andare avanti. C’è chi proprio non ce la fa e chi invece sopravvive alla morte delle persone che ama, della madre, del padre, persino della figlia. Poi ci sono i mostri, quelli veri. Gli uomini, che siano soldati, luci, cacciatori o semplici sopravvissuti. Uccidono senza motivo, nascondendosi dietro l’unica menzogna che riescono a spacciare per credibile e a cui finiscono per essere loro stessi i primi a credere: uccido per sopravvivere. In questo l’umanità è mutata, quelli che un tempo erano considerati strani, come Bill, sono forse gli unici su cui fare affidamento. C’è chi, come Tommy, prova ad andare avanti, tornando indietro se vogliamo: riesce ancora a innamorarsi e vuole una casa, una famiglia e una vita nonostante tutto. C’è chi come Henry ha un motivo solo per vivere e perso quello non riesce nemmeno ad alzare un dito per qualcosa di diverso che premere il grilletto di una pistola, per l’ultima volta. C’è poi chi sfoga tutto ciò che ha dentro e che in passato era costretto a reprimere, le perversioni di David ne sono un esempio lampante. Un individuo che tutti considererebbero squilibrato, in quest’umanità è riuscito a raggiungere una posizione di potere. Si sentono spesso i suoi uomini che si lamentano di lui ma, a conti fatti, eseguono i suoi ordini senza fiatare. Ci sono tante altre sfaccettature e c’è Ellie, piccola ma cresciuta troppo in fretta. Pronta a morire dopo quello che ha passato e Joel, troppo vecchio, ma pronto a tutto pur di onorare una promessa. Una promessa che solo l’amore può spezzare. Il titolo del gioco in questo è profetico, l’ultimo di noi. L’ultimo di noi è Joel, è lui l’umanità che non esiste più. È un uomo, fatto di debolezze ed errori. Segnato da un passato da cui non può liberarsi, cinico e deciso. Le sue azioni lo rendono il più lontano possibile da quello che è oggi l’essere umano medio fino alla fine, quando l’affetto per la ragazzina in cui rivede sua figlia è più forte del bene della collettività. L’umanità viene fuori forse nei suoi due aspetti peggiori: l’egoismo e la menzogna ma anche nell’amore. Gli uomini di quell’ospedale erano pronti ad uccidere a sangue freddo una ragazzina. Joel no. Proprio il finale merita di essere citato: non c’è un giudizio su nulla, non si giudicano le luci, i cacciatori di David (sebbene l’empatia verso i protagonisti spinga a ritenerli i veri cattivi), tantomeno su Joel. Il finale lascia solo interrogativi: cosa faremmo noi? Riusciremmo a trovare un modo per sopravvivere? Avremmo la forza per aggrapparci a qualcosa? E una volta trovato un motivo, saremmo pronto a difenderlo fino alla fine? A fare cose terribili affinché si realizzi? O molleremmo?
complimenti, bellissima recensione

il fatto che, come osservi giustamente tu

il finale lasci solo interrogativi è la cosa che, a livello narrativo, ho apprezzato di più, non c'è né un lieto fine né un finale tragico, ma è il giocatore a doverlo interpretare
 
Sarò senza palle io ma sono appena arrivato a Pittsburgh a Difficile e ho paura di andare avanti perchè ho paura di non riuscirci per la difficoltà //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

Mi è venuta sta paranoia da quando si incontrano quei ******** rivoltosi a Pittsburgh che mi hanno terrorizzato dall'idea di quando nel capitolo dell'ascensore troverò bloater e clicker tutti insieme :rickds:

non sono un tipo da giochi stealth... Sinceramente, lo giocavo a Difficile solo per il trofeo, ma preciso che prima di Pittsburgh me la sono cavata eccezionalmente con lo stealth.

Se continuo bene come prima, non incontrerò mai grosse difficoltà?

A parte:

Le fogne, l'università e l'ascensore come avete detto voi. E la parte finale dove servono parecchie munizioni.

Vero?

Scusate se faccio il fracassa palle ma è chiaramente un gioco che mi piace così tanto, che ho timore di avere l'amaro in bocca prima o poi e non riuscire ad andare avanti a Difficile.

 
Ultima modifica:
Sarò senza palle io ma sono appena arrivato a Pittsburgh a Difficile e ho paura di andare avanti perchè ho paura di non riuscirci per la difficoltà //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

Mi è venuta sta paranoia da quando si incontrano quei ******** rivoltosi a Pittsburgh che mi hanno terrorizzato dall'idea di quando nel capitolo dell'ascensore troverò bloater e clicker tutti insieme :rickds:

non sono un tipo da giochi stealth... Sinceramente, lo giocavo a Difficile solo per il trofeo, ma preciso che prima di Pittsburgh me la sono cavata eccezionalmente con lo stealth.

Se continuo bene come prima, non incontrerò mai grosse difficoltà?

A parte:

Le fogne, l'università e l'ascensore come avete detto voi. E la parte finale dove servono parecchie munizioni.

Vero?

Scusate se faccio il fracassa palle ma è chiaramente un gioco che mi piace così tanto, che ho timore di avere l'amaro in bocca prima o poi e non riuscire ad andare avanti a Difficile.
ma sì che ce la fai, male che vada ripeterai qualche volta le sezioni più ardue, ma alla fine sarai più soddisfatto, a normale è oggettivamente troppo facile, non c'è gusto

 
Sarò senza palle io ma sono appena arrivato a Pittsburgh a Difficile e ho paura di andare avanti perchè ho paura di non riuscirci per la difficoltà //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png non sono un tipo da giochi stealth... Sinceramente, lo giocavo a Difficile solo per il trofeo, ma preciso che prima di Pittsburgh me la sono cavata eccezionalmente con lo stealth.Se continuo bene come prima, non incontrerò mai grosse difficoltà?

A parte:

Le fogne, l'università e l'ascensore come avete detto voi. E la parte finale dove servono parecchie munizioni.

Vero?

Scusate se faccio il fracassa palle ma è chiaramente un gioco che mi piace così tanto, che ho timore di avere l'amaro in bocca prima o poi e non riuscire ad andare avanti a Difficile.

Anche io sono negato per lo stealth eppure a Sopravissuto pensavo molto peggio. Sono arrivato a Pittsburgh esattamente nel punto....

dove cado con l'ascensore

Contro i banditi le fasi sono molto più semplici perché ci si riesce ad avvicinare molto più velocemente rispetto agli infetti per strozzarli oltre che scappare e nascondersi appena si viene visti.

Attualmente ho circa 6-7 colpi per il revolver, 5 frecce, 6 colpi di fucile a pompa, una molotov, una fumogena, un paio di coltelli e un kit medico. Inoltre ho notato che quando si finisce un capitolo quello nuovo ti fà ripartire con la vita al massimo, quindi cerco sempre di non usare mai i kit medici. Anche come pezzi per potenziare le armi se ne trovano parecchi, le fondine non le ho prese e sono riuscito a risparmiare circa 140 pezzi.

Ripeto giocando a Sopravvissuto pensavo molto peggio, c'è da dire che più di un'ora e mezza non riesco a giocare perché la concentrazione è così alta che mi esplode il cervello e devo fare una pausa.

L'importante è raccogliere tutti i manuali d'addestramento e anche le porte bloccate se posso le apro tutte, ma se vedo che dentro non c'è niente di prezioso o per cui valga la pena sprecare un coltello ricarico il ceckpoint.

 
Sarò senza palle io ma sono appena arrivato a Pittsburgh a Difficile e ho paura di andare avanti perchè ho paura di non riuscirci per la difficoltà //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

Mi è venuta sta paranoia da quando si incontrano quei ******** rivoltosi a Pittsburgh che mi hanno terrorizzato dall'idea di quando nel capitolo dell'ascensore troverò bloater e clicker tutti insieme :rickds:

non sono un tipo da giochi stealth... Sinceramente, lo giocavo a Difficile solo per il trofeo, ma preciso che prima di Pittsburgh me la sono cavata eccezionalmente con lo stealth.

Se continuo bene come prima, non incontrerò mai grosse difficoltà?

A parte:

Le fogne, l'università e l'ascensore come avete detto voi. E la parte finale dove servono parecchie munizioni.

Vero?

Scusate se faccio il fracassa palle ma è chiaramente un gioco che mi piace così tanto, che ho timore di avere l'amaro in bocca prima o poi e non riuscire ad andare avanti a Difficile.
tranquillo, ci sono tanti checkpoint, al massimo puoi ripetere qualche sezione piu volte ma niente di che

 
Anche io sono negato per lo stealth eppure a Sopravissuto pensavo molto peggio. Sono arrivato a Pittsburgh esattamente nel punto....
dove cado con l'ascensore

Contro i banditi le fasi sono molto più semplici perché ci si riesce ad avvicinare molto più velocemente rispetto agli infetti per strozzarli oltre che scappare e nascondersi appena si viene visti.

Attualmente ho circa 6-7 colpi per il revolver, 5 frecce, 6 colpi di fucile a pompa, una molotov, una fumogena, un paio di coltelli e un kit medico. Inoltre ho notato che quando si finisce un capitolo quello nuovo ti fà ripartire con la vita al massimo, quindi cerco sempre di non usare mai i kit medici. Anche come pezzi per potenziare le armi se ne trovano parecchi, le fondine non le ho prese e sono riuscito a risparmiare circa 140 pezzi.

Ripeto giocando a Sopravvissuto pensavo molto peggio, c'è da dire che più di un'ora e mezza non riesco a giocare perché la concentrazione è così alta che mi esplode il cervello e devo fare una pausa.

L'importante è raccogliere tutti i manuali d'addestramento e anche le porte bloccate se posso le apro tutte, ma se vedo che dentro non c'è niente di prezioso o per cui valga la pena sprecare un coltello ricarico il ceckpoint.
le fondine invece a sopravvissuto secondo me sono importanti perchè quando ti troverai nelle sezioni in cui devi fronteggiare ondate di infetti di vario tipo (non ce ne sono molte ma quelle che ci sono sono impegnative) se non puoi passare velocemente da un'arma all'altra, considerando che avrai pochissimi colpi, potresti avere problemi quando finirai i colpi dell'arma che stai usando

comunque hai ragione, anche a sopravvissuto è più che fattibile se non si sprecano munizioni inutilmente e si privilegia l'approccio stealth

 
le fondine invece a sopravvissuto secondo me sono importanti perchè quando ti troverai nelle sezioni in cui devi fronteggiare ondate di infetti di vario tipo (non ce ne sono molte ma quelle che ci sono sono impegnative) se non puoi passare velocemente da un'arma all'altra, considerando che avrai pochissimi colpi, potresti avere problemi quando finirai i colpi dell'arma che stai usandocomunque hai ragione, anche a sopravvissuto è più che fattibile se non si sprecano munizioni inutilmente e si privilegia l'approccio stealth
Alla fine basta dare la priorità ai caricatori aumentati quando si potenziamo le armi e switchare velocemente da arma canna corta/lunga. Per il resto tralasciando la parte in Sobborghi pezzi dove gli infetti arrivano in massa non ce ne sono di così difficili.

 
Alla fine basta dare la priorità ai caricatori aumentati quando si potenziamo le armi e switchare velocemente da arma canna corta/lunga. Per il resto tralasciando la parte in Sobborghi pezzi dove gli infetti arrivano in massa non ce ne sono di così difficili.
io ho trovato piuttosto impegnativa l'ondata

nelle fogne quando rimani da solo con sam
 
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