Lei ha una vita familiare particolarmente opprimente, la sua non spiegata ricerca di passioni diverse contribuisce a isolarla, si tratta di un individuo particolare sotto ogni punto di vista che si staglia nei confronti del mondo che lo circonda. Inoltre non può neppure esprimere la propria identità visto lo stigma fortissimo verso certe pratiche sessuali e non. Quando inizia quella strana relazione con lui va da sé che si creano o esplicitano tutta una serie di implicite e potenzialmente esplosive tensioni tra lei e questo mondo esterno. Alla fine lui si dimostra essere una persona mediocre come la maggior parte delle altre, non riesce ad attingere alla positività di lei e rende chiaro che si trova benissimo tra risatine da quattro soldi con gente da quattro soldi. Lei è invasa dal dolore ma lo esprime come al solito a modo suo, metodicizza questo insieme di gelosia e rabbia verso lui e sé stessa per essersi lasciata trascinare in tutto ciò. Mette i pezzi di vetro nella giacca di una delle giovani promettenti e mediocri ragazze per stroncarne le potenzialità fisiche che non merita. Il rancore in tutto il suo splendore, come non si fa a non amarlo quando è così puro... Dopo di che però vorrebbe farla finita perché si rende conto del livello raggiunto dalla situazione nel suo complesso, si è spinta troppo in là sia con le azioni ma soprattutto con le sue emozioni, non regge più. Prova ad ammazzarsi ma neppure quello le riesce, quindi scocciata si allontana presa da un camminare che non sappiamo dove la porterà.