Togg
Divinità
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in effetti questi elementi di "critica sociale" ci sono, ma io mi domando che senso abbia la critica, se sia veritiera o meno, senza una visione umana. In questo in Parasite non trovo niente, tu noti che ogni scena è studiata ma per me non è un pregio anzi, per me sembra tutto schiacciato a tavolino sull'analisi (che comunque troverei insoddisfacente ma questo è un altro discorso) e la trama. Invece per dire Battle Royale non è che fa chissà che grande analisi dei conflitti economici, però umanamente trovo degli squarci, loro che diventano di fatto dei terroristi alla fine, anche le interazioni molto embrionali tra tutti i personaggi, il professore innamorato pazzoide, sono cose di emozioni abbastanza vivaci. Appunto per me tutta la tematica fiducia sfiducia, chiusura nel prossimo, che diciamo può essere una manipolazione ancora non sviluppata in trama, per me non ha senso come tema se non vai a vedere un minimo come una persona si va a ritrovare in questo appiattimento umano qui.Perfetto, ma allora parliamo di fiducia nel prossimo e dell'apparenza di molti rapporti umani, piuttosto che dello "sfruttare" e del "manipolare"poi sì, concordo che questo è un tema non totalizzante dell'opera, però si potrebbe pure dire che è comunque un tema molto importante ed è trattato forse con un pizzico di superficialità (essendo un tema complesso, forse richiedeva più minutaggio e una Sceneggiatura più dedicata). Trovo un po' ingiusto il paragone con Parasite, che parla in modo secondo me di lotta di classe con tutte le varie sfaccettature che possono derivare, quindi non solo il povero contro il ricco, ma anche le dinamiche fra poveri, il disprezzo per i più poveri, la precarietà della vita di chi ha meno, che non può farsi alcun tipo di piano. C'è una discreta (se non grande) profondità nel raccontare i personaggi e la loro vita, il modo quasi angosciante con cui racconta la loro quotidianità attraverso anche una sola inquadratura, senza dialoghi. Non è che "sembra che non esista altro", è che spesso quell'altro dipende molto da quanto detto sopra
non sono fini analisi, ma sicuramente è un film a più strati, in cui più ci pensi, più capisci come quasi ogni scena era studiata. E sicuramente neppure troppo immediate, considerando che ha vinto 4 oscar (un film di critica sociale simile che vince premi in America è quasi paradossale
)
Non so perché "ce l'hai" con Parasite in particolare, ma non gli rendi troppa giustizia hahahaha
Su Snowpiercer lascio che tu lo veda prima: ti dico solo che il tema è molto simile, e forse un po' troppo spiattellato, ma l'ho trovato comunque ben raccontatonulla di essenziale, ma ci sono affezionato perché m'ha fatto conoscere Bong Joon-Ho ed è comunque uno dei primi film che mi ha fatto capire quali che il cinema poteva essere più che semplice intrattenimento
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Ti faccio un altro esempio, l'altro giorno un mio amico scrittore che fra l'altro è utente di lunga data di questo forum, mi ha fatto leggere un suo racconto. All'inizio viene presentata una protagonista ossessionata dall'idea dell'avere una casa al punto da desiderare che muoia un vecchietto che possiede quella che i suoi figli hanno venduto a sua insaputa prematuramente. Già a scriverlo nota bene quanto la trama "pesi". Io gli ho fatto notare come per me il tema del racconto deve essere com'è che questa è così ossessionata dalla casa, non lo puoi dare per scontato che pensa solo a quello e appena c'è una scena di sesso passa così, e invece il racconto è tutto focalizzato su questo aspetto ultra dark in cui lei vuole/non vuole che lui muoia. Secondo me si fa disservizio ai personaggi in favore di un'analisi critica che alla fine non analizza niente.
Di Parasite ho scritto una lunga recensione, ho visto proprio le conseguenze nella testa delle persone di film come quello. Tutti pronti a dire "odio le persone" "tutti sfruttano tranne i miei amici e il mio fidanzato", e come si mantiene questa condizione umana si è capito? Non credo.