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E' un paragone insensato. Sono due leggende, chi per un motivo, chi per un altro. Come game designer kamiya e' stato sicuramente piu' influente, a livello storico, ma Taro e' un world builder eccezionale, unico e insostituibile nel panorama videoludico attuale.
Kamiya confezionava giochi che divertono pad alla mano, Taro va oltre. Sicuramente la sua roba divertente meno pad alla mano, nessun dubbio.
E non ho usato il passato a caso, Kamiya è bollito.
Ad oggi non c'è partita mi pare logico, l'ultimo gioco che ha completato è wonderful 101 che è sicuramente inferiore a nier automata probabilmente.
Ma storicamente per me non c'è partita, di fatto ha invntato un genere di giochi action e ha confezionato uno dei migliori resident evil se non il migliore.
E' un paragone insensato. Sono due leggende, chi per un motivo, chi per un altro. Come game designer kamiya e' stato sicuramente piu' influente, a livello storico, ma Taro e' un world builder eccezionale, unico e insostituibile nel panorama videoludico attuale.
Io parlerò del demo anche perché non mi sta appassionando molto la piega delle ultime pagine
Ho giocato 10 minuti, mi sembra interessante.
Bisogna capire quanto sarà guidato il gioco e se ci saranno "route" multiple. Magari la plancia che si è vista fuori dal castello si "aprirà" un pochettino, consentendoci di portare a termine determinate missioni piuttosto che altre o semplicemente di uscire dal percorso guidato della main, insomma servono altri dettagli.
A proposito qualcuno (non ricordo se in questa sezione o ps4 o non so dove) si lamentava che questo è un gioco di carte in cui non si possono collezionare le carte: vorrei solo segnalare che scorrendo il menu dei personaggi etc c'è un'apposita sezione "Collezione" in cui figurano le carte sbloccate e non.
E' un paragone insensato. Sono due leggende, chi per un motivo, chi per un altro. Come game designer kamiya e' stato sicuramente piu' influente, a livello storico, ma Taro e' un world builder eccezionale, unico e insostituibile nel panorama videoludico attuale.
Finita la demo, nonostante la difficoltà praticamente inesistente devo dire che ha parecchio potenziale, specialmente dal punto di vista narrativo.
Bisogna vedere come verranno evolute le varie build con i vari equipaggiamenti e magie.
Carino anche il gioco di carte.
Molto interessato alla release, ci sarà una versione fisica?
Provata la demo ma non l'ho ancora finita. Il gioco mi sembra interessante e anche il combat sytem mi piace, l'unica cosa che non mi piace è il fatto di esplorare il mondo tramite la pedina
Anche io ho trovato stranissimo che si tratti essenzialmente di uno classico GDR. Ciò non di meno mi è garbato molto sia il CS che il taglio dello storytelling. Il design dei personaggi e la qualità dei disegni è semplicemente incredibile, invece
Credo di aver intuito una piega che la storia prenderà:
La "Congrega Bianca" oltre a vantare valoriosi avventurieri e benefattori, come avrete appreso anche voi, è responsabile della distribuzione di miracolosi medicinali.
E se i mostri avessero invaso il regno proprio perchè, per qualche ragione, hanno bisogno di queste risorse da cui vengono - ingiustamente - privati?
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A quanto pare Voice of Cards era stato inizialmente pensato da Yoko Taro come titolo gratuito per cellulari, ma Yosuke Saito, ovvero il produttore esecutivo, gli ha fatto cambiare idea, sia per non castrare il gioco, sia per non fare impelagare Taro in un altro progetto a lungo termine.
Ma non è nemmeno così bello come lo si dipinge, ha molte criticità, tra cui una progressione estremamente ripetitiva ed una lentezza di ritmo accentuata da un open world superfluo e stilisticamente asettico e scialbo.
Persino il gameplay, curato dai Platinum, non è ai livelli di ciò che ci si aspetterebbe dai P*.
Insomma trama e musiche fanno il gioco, ma non può bastare questo per fare un capolavoro. Possiamo considerarlo un cult game, questo sì, ma non un capolavoro, io ci ho provato con tutto me stesso più volte, ma arrivato a 10-15 ore droppavo sempre (anche i risvolti di trama tardano ad arrivare e succede ben poco nella prima metà di gioco).
Kamiya confezionava giochi che divertono pad alla mano, Taro va oltre. Sicuramente la sua roba divertente meno pad alla mano, nessun dubbio.
E non ho usato il passato a caso, Kamiya è bollito.
Ad oggi non c'è partita mi pare logico, l'ultimo gioco che ha completato è wonderful 101 che è sicuramente inferiore a nier automata probabilmente.
Ma storicamente per me non c'è partita, di fatto ha invntato un genere di giochi action e ha confezionato uno dei migliori resident evil se non il migliore.
Bah, io lo trovo superiore a NieR Automata
TW101 è un giocone, longevo, mai ripetitivo, con ottimo gameplay, cast eccezionale e trama ironica ma molto ben scritta ed appassionante.
Taro come ha detto credo Tarchiato costruisce mondi bellissimi, fa intrecci eccezionali, però poi i giochi pad alla mano non lasciano molto. E persino con l'aiuto dei Platinum la situazione è migliorata ma incontrando comunque dei limiti.
Paradossalmente questo gioco di carte potrebbe essere il suo primo gioco senza punti morti e ritmo sballato.
Quasi quasi provo la demo, così poi parlo di quello e chiudiamo sto OT
Ma non è nemmeno così bello come lo si dipinge, ha molte criticità, tra cui una progressione estremamente ripetitiva ed una lentezza di ritmo accentuata da un open world superfluo e stilisticamente asettico e scialbo.
Persino il gameplay, curato dai Platinum, non è ai livelli di ciò che ci si aspetterebbe dai P*.
Insomma trama e musiche fanno il gioco, ma non può bastare questo per fare un capolavoro. Possiamo considerarlo un cult game, questo sì, ma non un capolavoro, io ci ho provato con tutto me stesso più volte, ma arrivato a 10-15 ore droppavo sempre (anche i risvolti di trama tardano ad arrivare e succede ben poco nella prima metà di gioco).
Mediocre no, ma molto sopravvalutato per me sì
Post automatically merged:
Certo come no
Finora ha rilasciato solo capolavori, quando farà un gioco brutto, ti daremo forse retta
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Bah, io lo trovo superiore a NieR Automata
TW101 è un giocone, longevo, mai ripetitivo, con ottimo gameplay, cast eccezionale e trama ironica ma molto ben scritta ed appassionante.
Taro come ha detto credo Tarchiato costruisce mondi bellissimi, fa intrecci eccezionali, però poi i giochi pad alla mano non lasciano molto. E persino con l'aiuto dei Platinum la situazione è migliorata ma incontrando comunque dei limiti.
Paradossalmente questo gioco di carte potrebbe essere il suo primo gioco senza punti morti e ritmo sballato.
Quasi quasi provo la demo, così poi parlo di quello e chiudiamo sto OT
ehehe il tuo quote capita a fagiolo, giusto l'altra sera ho iniziato la run B di Nier Replicant (anche per staccare un attimo da metroid, che gli ultimi power up mi stan facendo impazzire.).
E devo dire che raramente un videogioco è riuscito a gelarmi il sangue nel modo in cui l'ha fatto ieri replicant con delle schermate nere, testi e musica d'accompagnamento.
Sono chiaramente sensazioni (potentissime) che esulano dal gameplay e dai parametri che normalmente utilizziamo per valutare i videogiochi. Sono d'accordo su tutte le criticità che elenchi, addirittura quintuplicate nel Nier precedente/rifatto. Non sono quindi capolavori in quanto videogiochi tout court, ma, per me, l'ordito narrativo e il modo in cui sono raccontati elevano le due opere di Taro a pilastri della narrativa "post-moderna" orientale, videoludica e non.
Parlo soprattutto da appassionato di opere giapponesi a tutto tondo che spesso si aggrappa a lavori del passato per ritrovare quella scintilla, quel brivido che mi accompagnava guardando le vhs di Evangelion, leggendo Akira o giocando uno dei grandi rpg dell'epoca psx.
Quella scintilla i nier ce l'hanno: sono brutali, melodrammatici, trasognanti e tentacolari al tempo stesso. Spesso riescono ad accenderla con mezzi ridottissimi: fasi testuali, i colori desaturati di un overworld piccolissimo ma indimenticabile, l'apocalisse musicale incombente sui vicoli di un villaggio di montagna, il contrasto cromatico tra un perlaceo porto di pescatori e il mare costellato di carcasse industriali. Bon la smetto, ma, ripetendomi ancora, quelli di taro sono giochi preziosissimi. Altrettanto lo sono i lavori di Kamiya o di altri developer che si concentrano maggiormente, e con migliori risultati, sulla struttura ludica. Entrambe le "scuole" sono imprescindibili nel panorama odierno dei vg che amo frequentare.
ehehe il tuo quote capita a fagiolo, giusto l'altra sera ho iniziato la run B di Nier Replicant (anche per staccare un attimo da metroid, che gli ultimi power up mi stan facendo impazzire.).
E devo dire che raramente un videogioco è riuscito a gelarmi il sangue nel modo in cui l'ha fatto ieri replicant con delle schermate nere, testi e musica d'accompagnamento.
Sono chiaramente sensazioni (potentissime) che esulano dal gameplay e dai parametri che normalmente utilizziamo per valutare i videogiochi. Sono d'accordo su tutte le criticità che elenchi, addirittura quintuplicate nel Nier precedente/rifatto. Non sono quindi capolavori in quanto videogiochi tout court, ma, per me, l'ordito narrativo e il modo in cui sono raccontati elevano le due opere di Taro a pilastri della narrativa "post-moderna" orientale, videoludica e non.
Parlo soprattutto da appassionato di opere giapponesi a tutto tondo che spesso si aggrappa a lavori del passato per ritrovare quella scintilla, quel brivido che mi accompagnava guardando le vhs di Evangelion, leggendo Akira o giocando uno dei grandi rpg dell'epoca psx.
Quella scintilla i nier ce l'hanno: sono brutali, melodrammatici, trasognanti e tentacolari al tempo stesso. Spesso riescono ad accenderla con mezzi ridottissimi: fasi testuali, i colori desaturati di un overworld piccolissimo ma indimenticabile, l'apocalisse musicale incombente sui vicoli di un villaggio di montagna, il contrasto cromatico tra un perlaceo porto di pescatori e il mare costellato di carcasse industriali. Bon la smetto, ma, ripetendomi ancora, quelli di taro sono giochi preziosissimi. Altrettanto lo sono i lavori di Kamiya o di altri developer che si concentrano maggiormente, e con migliori risultati, sulla struttura ludica. Entrambe le "scuole" sono imprescindibili nel panorama odierno dei vg che amo frequentare.
In generale cmq non sono d'accordo nel fare confronti "aspri" fra ste personalità. Sono tutti indispensabili nel "videoludo" odierno, considerando quanto la produzione occidentale abbia fagocitato lo spazio di quella giapponese negli ultimi 15 anni (giustamente o meno che sia, a me ad esempio la cosa rattrista parecchio).
Ma non è nemmeno così bello come lo si dipinge, ha molte criticità, tra cui una progressione estremamente ripetitiva ed una lentezza di ritmo accentuata da un open world superfluo e stilisticamente asettico e scialbo.
Persino il gameplay, curato dai Platinum, non è ai livelli di ciò che ci si aspetterebbe dai P*.
Insomma trama e musiche fanno il gioco, ma non può bastare questo per fare un capolavoro. Possiamo considerarlo un cult game, questo sì, ma non un capolavoro, io ci ho provato con tutto me stesso più volte, ma arrivato a 10-15 ore droppavo sempre (anche i risvolti di trama tardano ad arrivare e succede ben poco nella prima metà di gioco).
Ho letto molte criticità verso la versione switch di questo gioco, addirittura considerandola ingiocabile, voi sapete niente? Perchè per questo gioco la portabilità mi fa estremamente gola, ma se è una versione oscena mi orienterò su altri lidi.