Console War Xbox Series X|S vs PlayStation 5

  • Autore discussione Autore discussione BadBoy25
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Si ma la lingua originale non è appiattimento alla fine. Basterebbe mantenere la lingua dell'universo in cui è ambientato il titolo, e se è un mondo inventato credo che l'inglese sia la cosa più saggia per meri aspetti economici, il budget per quel doppiaggio generalmente è assai superiore sia per la qualità della campionatura che per gli attori (salvo rarissimi casi).

TLOU ha un interpretazione attoriale sublime in inglese, in italiano è ottima ma non a quel livello.
La serie Yakuza senza dub jap è una follia a mio avviso.
Mentre Assassin Creed 2 fa ridere in inglese, in italiano è la perfezione.
I Metro giocati in russo >>>>>>>
 
Il doppiaggio altera totalmente un opera. Nel cinema e nei libri, per fsr un esempio, banale ma chiaro a tutti, Harry Potter nella versione originali hanno nomi dei protagonisti totalmente differenti. O come diceva qualcuno immaginatevi un gta doppiato in italiano senza gli slang americani mamma mia che orrore. Alteri totalmente un opera e il suo significato.
Basta lasciare la scelta al giocatore se usare il doppiaggio originale o metterlo nella propria lingua, anche perchè non parliamo di film ma di videogiochi e leggere i sottotitoli mentre stai guidando o facendo una sparatoria è tutt'altro che comodo... poi con tutti i soldi che hanno fatto con GTAV nel prossimo il doppiaggio dovrebbero metterlo pure in tibetano
 
Dipende sempre ragazzi dai titoli

Un gioco come Rdr2 potrebbe benissimo esser giocato completamente in Ita cosi´ come The Witcher 3
ma ci stanno giochi come Ghost of Tsushima che se vengono giocati in ITA perdono realmente il loro spessore
 
Si ma la lingua originale non è appiattimento alla fine. Basterebbe mantenere la lingua dell'universo in cui è ambientato il titolo, e se è un mondo inventato credo che l'inglese sia la cosa più saggia per meri aspetti economici, il budget per quel doppiaggio generalmente è assai superiore sia per la qualità della campionatura che per gli attori (salvo rarissimi casi).

TLOU ha un interpretazione attoriale sublime in inglese, in italiano è ottima ma non a quel livello.
La serie Yakuza senza dub jap è una follia a mio avviso.
Mentre Assassin Creed 2 fa ridere in inglese, in italiano è la perfezione.
Nel momento in cui la stragrande maggioranza della produzione mondiale di videogiochi, film e serie tv proviene da un singolo Paese o ha comunque una singola lingua-base (ricordiamo che l'inglese è la lingua originale per tutti i giochi prodotti in Europa, non solo in UK)... :asd:
Io non sto dicendo che bisogna fruire necessariamente dei prodotti doppiati in italiano, io stesso ho scelto il doppiaggio inglese al posto di quello italiano in diversi giochi e nei giochi giapponesi scelgo il doppiaggio giapponese piuttosto che quello inglese, ma in produzioni dal sicuro successo è giusto trattare l'Italia per quel che è, ovvero uno dei principali mercati per questo media. Poi sta agli utenti scegliere come fruirne. Elena Ferrante è tra gli autori stranieri più letti negli USA ma sinceramente non mi sono mai posto il problema se gli americani abbiano studiato l'italiano per leggere i suoi romanzi.
 
questa mentalità è frutto della pappa pronta che in italia e pochi altri paesi si rifila ai bambini.. basterebbe smettere di doppiare film e serie tv per crescere una generazione libera da questa piaga, e magari finalmente con un livello di inglese decente.. :asd:
certo che se ancora non è chiaro che nel momento che traduci necessariamente snaturi l'opera originale non se ne esce più..

Non devono essere i film e i prodotti in lingua originale ad educare ma le scuole. Guardare media in lingua straniera ha senso nel momento in cui l'ambiente ti offre gli strumenti e la motivazione per imparare, altrimenti si finisce a guardare anime in Giapponese per 10 anni senza saper ordinare un caffè.
Fintanto che ci saranno insegnanti incompetenti e due ore settimanali quale inglese vuoi che imparino gli italiani? In compenso non traducendo impediresti la crescita del media e l'accessibilità ai più giovani. Almeno io a 10 anni non ero bilingue.
 
Ma poi parlate tanto di imparare l'inglese, ma noi "vecchi", magari non lo sappiamo come i ciofani, ma almeno conosciamo perfettamente l'italiano. Io posso scrivere pagine e pagine senza fare un errore di ortografia e così la stragrande maggioranza dei coetanei che conosco, mentre a volte vedo robe scritte da giovani mezzi anglofoni da fare accapponare la pelle : verbi messi a caso, 4 vocaboli precisi ripetuti all'infinito ecc...

Per non parlare dei vari "ciaone", "lovvo", "ke fai", che ogni volta mi fanno venire voglia di suicidarmi :asd:
 
Non devono essere i film e i prodotti in lingua originale ad educare ma le scuole.
Fintanto che ci saranno insegnanti incompetenti e due ore settimanali quale inglese vuoi che imparino gli italiani? In compenso non traducendo impediresti la crescita del media e l'accessibilità ai più giovani. Almeno io a 10 anni non ero bilingue.
Le nuove generazioni sono diverse però, io ho un nipote di 4 anni, è già bilingue
 
Le nuove generazioni sono diverse però, io ho un nipote di 4 anni, è già bilingue

Anche mia figlia probabilmente sarà poliglotta, ma dubito che rappresenti una fascia ampia di popolazione.

giuppydb non sanno parlare neanche l'inglese e non si tratta della mia opinione ma dalle statistiche rilasciate dagli organi di controllo.
 
Non devono essere i film e i prodotti in lingua originale ad educare ma le scuole. Guardare media in lingua straniera ha senso nel momento in cui l'ambiente ti offre gli strumenti e la motivazione per imparare, altrimenti si finisce a guardare anime in Giapponese per 10 anni senza saper ordinare un caffè.
Fintanto che ci saranno insegnanti incompetenti e due ore settimanali quale inglese vuoi che imparino gli italiani? In compenso non traducendo impediresti la crescita del media e l'accessibilità ai più giovani. Almeno io a 10 anni non ero bilingue.
Questo è un altro grosso problema: io ho "studiato" 13 anni inglese più corso all'università, com'è che lo so a livello elementare? E non sono messo nemmeno malissimo rispetto alla media della mia età.
 
Ma poi parlate tanto di imparare l'inglese, ma noi "vecchi", magari non lo sappiamo come i ciofani, ma almeno conosciamo perfettamente l'italiano. Io posso scrivere pagine e pagine senza fare un errore di ortografia e così la stragrande maggioranza dei coetanei che conosco, mentre a volte vedo robe scritte da giovani mezzi anglofoni da fare accapponare la pelle : verbi messi a caso, 4 vocaboli precisi ripetuti all'infinito ecc...

Per non parlare dei vari "ciaone", "lovvo", "ke fai", che ogni volta mi fanno venire voglia di suicidarmi :asd:
Senza dimenticare un uso della punteggiatura di altissimo livello
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Ma cmq il punto della localizzazione non è certo so/non so l'inglese
 
Il doppiaggio esiste in tutto il mondo e non è direttamente correlato alla conoscenza della lingua inglese.
Ed in ogni caso preservare le lingue (ed anche i dialetti) non è una piaga, la vera piaga è l'appiattimento culturale che vorrebbero gli internazionalisti (ovviamente solo verso la lingua inglese, anzi, peggio, l'inglese-americano. Mai sentito nessuno dire che per guardare la Casa di Carta devi studiare lo spagnolo...).
Su questo assolutamente d'accordo.
Odio assoluto per il solito " nel 2021,l'inglese e bla bla bla " così come leggere/sentire sempre più frequentemente gente inserire a caso parole o frasi inglesi/americane senza alcun senso.
Che poi come giustamente dicevi è un discorso che si sente solo per l'inglese mai per le altre lingue ( così come la piaga dei nomi odierni in italia che se non sono nostrati sono quasi tutti inglesi/americani,praticamente mai di altre culture ).
Purtoppo è un problema più radicato di quel che si crede,quanto lo stesso governo italiano utilizza termini inglesi/americani per manovre,leggi e qualsiasi cosa.
 
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Questo è un altro grosso problema: io ho "studiato" 13 anni di inglese più corso all'università, com'è che lo so a livello elementare? E non sono messo nemmeno malissimo rispetto alla media della mia età.

Perche' non e' rilevante. Se dovessi lavorarci o ti piacesse una ragazza con la quale la tua unica opportunita' di comunicazione fosse l'inglese, lo impareresti molto rapidamente.
Aggiungo anche un dettaglio sulla padronanza dell'italiano che hai citato: vivendo all'estero per 10 anni(motivo per il quale uso gli apostrofi al posto degli accenti, che non esistono su tastiera inglese/tedesca) ho perso notevole dimestichezza con la mia lingua e me dispiaccio parecchio, oltretutto questa esterofilia ridicola con cui tendiamo a brutalizzare l'italiano e' assurda, dato che invece all'estero piace molto sia la nostra cultura che la lingua. Quando ci sentono lamentarci del nostro paese rimangono sempre esterrefatti.

Questo è vero ma noi siamo meglio dei nostri genitori che spesso ci parlavano solo in dialetto e quando si trattava di inglese non sapevano nemmeno dire che avevano fame.

E' vero, all'epoca era certamente meno rilevante e disponevano anche di maggior amore per la nostra cultura.
Mia madre per esempio all'estero cerca sempre di parlare in italiano con i locali e mi faceva provare profondo imbarazzo, salvo che si tratti esattamente dello stesso atteggiamento di inglesi e americani.
 
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