Mi dispiace ma entrambe le principali obiezioni non mi convincono.
La prima, che definirei "obiezione Netflix" (

), secondo cui il servizio porterebbe a farsi andare bene qualsiasi cosa e a giochicchiare acriticamente ciò che viene proposto, mi sembra una sciocchezza. L'appassionato di videogiochi conosce il settore e sfrutta il servizio per risparmiare, giocando comunque i titoli che gli interessano. Anzi, magari proprio l'avere un catalogo ampio lo porta anche a sperimentare, provando giochi che non avrebbe acquistato singolarmente.
Semmai, il consumatore che si comporta come detto sopra è il casual gamer, ma anche in questo caso non ci vedo un aspetto negativo. Il casual gamer lo avrebbe fatto comunque, e allora il Pass può essere un fattore determinante nell'allargare la base dei giocatori e della giocatrici - attirati dal prezzo di ingresso conveniente come mai prima - e quindi nell'avanzamento del medium verso la sua diffusione.
La seconda, che vorrebbe un futuro apocalittico senza le grande produzioni AAA che ci piacciono tanto, mi lascia comunque perplesso. I tripla A sono produzioni rischiose con dei costi allucinanti, e anche quelle che vendono mediamente bene - mi vengono in mente Days Gone o Death Stranding, giusto per citarne due - rischiano di venire stroncate per dati di vendita inferiori alle aspettative. IMO si sta andando sempre di più verso un'industria in cui la maggior parte delle entrate derivano da servizi e transazioni accessorie, dunque la percentuale di giochi AAA "classici" dipenderà più dalla volontà delle varie aziende di investirci su, piuttosto che sulla loro effettiva remunerazione.
Inoltre, da amante del medium, sono molto interessato allo spazio che questo nuovo assetto dell'industria potrà aprire per le medie e piccole produzioni, dove spesso davvero viene fuori tutta la maturità artistica, se non addirittura sociale, del medium, che auspicabilmente lo porterà infine a essere affiancato agli altri senza i soliti paternalismi.
Non so, magari mi sbaglierò e le cose andranno diversamente. Spesso però queste discussioni mi sembrano viziate dall'atavica chiusura della nostra - fantastica - community di videogiocatori al nuovo, nonché dal settarismo tribale che, volenti o nolenti, ogni tanto ci influenza tutti e tutte
