Console War Xbox Series X|S vs PlayStation 5

  • Autore discussione Autore discussione BadBoy25
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Non mi sembra così difficile da capire come discorso :azz:


Death Stranding lo ha annoiato, ma almeno è stato qualcosa di "diverso" dal solito a cui non interessa piacere al grosso pubblico, ma anzi si prefissa degli obiettivi e li raggiunge incurante del rischio di non essere appetibile alla massa.

Quindi si augura semplicemente di vedere altri progetti simili, sperando che magari abbiano un gameplay più nelle sue corde
Anch'io mi auguro di progetti simili, ma rimane il fatto che se ti annoia viene a mancare la parte d'intrattenimento ci sta poco da discutere.
 
Non mi sembra così difficile da capire come discorso :azz:


Death Stranding lo ha annoiato, ma almeno è stato qualcosa di "diverso" dal solito a cui non interessa piacere al grosso pubblico, ma anzi si prefissa degli obiettivi e li raggiunge incurante del rischio di non essere appetibile alla massa.

Quindi si augura semplicemente di vedere altri progetti simili, sperando che magari abbiano un gameplay più nelle sue corde
a me annoiano l'80% dei tripla A moderni e pure ognuno di loro ha qualcosa da dare a chi vuole accettarlo, di certo pero non gli sparò una manfrina artistica che non ha, il medium per essere riconosciuto come artistico ha bisogno di roba che coinvolga la gente, non di gatekeeping. Il videogioco è già cultura pop, non siamo più negli anni 80', in tutto questo aggiungo che il videogioco non si eleverà mai cercando di scimmiottare altri media come il cinema, ma deve evolvere secondo il suo linguaggio, io trovo ad esempio più artistico un level design come cristo comanda, che una cutscene dove un attore famoso fa la sua performance che sarà indubbiamente di livello inferiore a quello che fa già al cinema.
 
Capisco ed in parte apprezzo :asd: il ragionamento ma alla fine rimangono sempre Giochi, il compito principale è intrattenere, se possibile divertendo dall'inizio alla fine: pertanto un titolo particolare con lati che potrebbero farmelo considerare ma che per i miei gusti pecca terribilmente per gameplay, ritmo ecc. lo salto tranquillamente senza alcun rimpianto.
(attenzione, ho voluto parlato di compito principale ma ovviamente non c'è solo quello).

Fermo restando che a 2021 inoltrato considero i voti una delle cose più ridicole dell'umanità. Si sforzassero tutti, piuttosto, di scrivere recensioni più esaustive e con tabelle riassuntive chiare e precise. L'arte non va etichettata e/o svilita attribuendo numeri figli quasi sempre della soggettività e del vento che soffia al momento.
Sfondi una porta aperta con me, per me videogiocare significa esattamente quello che la parola indica (non avrei una predilezione per Nintendo se non la vedessi così). E concordo assolutamente quando sostieni che il compito principale debba essere quello di intrattenere ma l'intrattenimento è uno stato emotivo che può scaturire da vari fattori, non deve essere necessariamente il divertimento fine a se stesso, il cui ruolo non ridimensiono, ma può essere anche un momento fortemente emotivo derivato da una sequenza di gioco.
DS è riuscito ad essere una intensa esperienza di gioco intervallata a momenti di noia (che infatti mi hanno portato a non terminare il titolo, per rispondere a chi un po' banalmente ne fa un discorso di mera opportunità)
 
quindi tu ti auguri giochi che non riesci a finire per noia, solo per dire "eh deve esserci anche questo?" Io sinceramente no, nonostante DS lo abbia finito.
Si, perchè la noia è un fattore soggettivo. Io ho amato DS come esperienza anche se a tratti mi ha annoiato, e ho tirato dritto per dritto per finire la storia. Ma c'è gente che ci ha passato 100 ore perché voleva costruire autostrade e teleferiche ovunque: perché dovrei augurarmi che questa gente non abbia più giochi che li intrattengono così, solo perché io l'ho trovato noioso? Direi lo stesso anche se non avessi camato DS e non l'avessi finito.

Il videogioco oggi è un medium maturo abbastanza da permettersi di poter spaccare, dividere e rivolgersi a utenze diverse. Come fa il cinema con il film d'autore che a me non fa impazzire, non essendo in un grande appassionato di cinema, ma che per molti è l'unico cinema; come fa la musica che si rivolge tanto a chi apprezza una suite prog rock da 25 minuti, e chi non va oltre la playlist passata in radio.

Quindi sì ben vengano giochi come DS o altri, che molta gente non finisce per noia.
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a me annoiano l'80% dei tripla A moderni e pure ognuno di loro ha qualcosa da dare a chi vuole accettarlo, di certo pero non gli sparò una manfrina artistica che non ha, il medium per essere riconosciuto come artistico ha bisogno di roba che coinvolga la gente, non di gatekeeping. Il videogioco è già cultura pop, non siamo più negli anni 80', in tutto questo aggiungo che il videogioco non si eleverà mai cercando di scimmiottare altri media come il cinema, ma deve evolvere secondo il suo linguaggio, io trovo ad esempio più artistico un level design come cristo comanda, che una cutscene dove un attore famoso fa la sua performance che sarà indubbiamente di livello inferiore a quello che fa già al cinema.

Il medium ha bisogno di entrambe le cose, di videogiochi puri (penso a doom eternal che sto giocando per ora), ma anche di ibridazioni col cinema. Non vedo motivo per il quale le cose non possano coesistere o addirittura augurarsi che non coesistano.
 
Si, perchè la noia è un fattore soggettivo. Io ho amato DS come esperienza anche se a tratti mi ha annoiato, e ho tirato dritto per dritto per finire la storia. Ma c'è gente che ci ha passato 100 ore perché voleva costruire autostrade e teleferiche ovunque: perché dovrei augurarmi che questa gente non abbia più giochi che li intrattengono così, solo perché io l'ho trovato noioso? Direi lo stesso anche se non avessi camato DS e non l'avessi finito.

Il videogioco oggi è un medium maturo abbastanza da permettersi di poter spaccare, dividere e rivolgersi a utenze diverse. Come fa il cinema con il film d'autore che a me non fa impazzire, non essendo in un grande appassionato di cinema, ma che per molti è l'unico cinema; come fa la musica che si rivolge tanto a chi apprezza una suite prog rock da 25 minuti, e chi non va oltre la playlist passata in radio.

Quindi sì ben vengano giochi come DS o altri, che molta gente non finisce per noia.
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Il medium ha bisogno di entrambe le cose, di videogiochi puri (penso a doom eternal che sto giocando per ora), ma anche di ibridazioni col cinema. Non vedo motivo per il quale le cose non possano coesistere o addirittura augurarsi che non coesistano.
Non ho detto che non devono coesistere, ma che l'ibridazione con il cinema non porterà valore artistico aggiunto ad un medium che ha le sue "regole" e funziona in un determinato modo, non a caso i giochi che sono più popolari delle cinematiche se ne fregano, anche tlou2 ha capito che deve raccontare le cose tramite il gameplay e il level design in primis e poi se non possibile, usare (e non abusare) delle cutscene.
 
Capisco ed in parte apprezzo :asd: il ragionamento ma alla fine rimangono sempre Giochi, il compito principale è intrattenere, se possibile divertendo dall'inizio alla fine: pertanto un titolo particolare con lati che potrebbero farmelo considerare ma che per i miei gusti pecca terribilmente per gameplay, ritmo ecc. lo salto tranquillamente senza alcun rimpianto.
(attenzione, ho volutamente parlato di compito principale ma ovviamente non c'è solo quello).

Fermo restando che a 2021 inoltrato considero i voti una delle cose più ridicole dell'umanità. Si sforzassero tutti, piuttosto, di scrivere recensioni più esaustive e con tabelle riassuntive chiare e precise. L'arte non va etichettata e/o svilita attribuendo numeri figli quasi sempre della soggettività e del vento che soffia al momento.

Eh però capito, c'è gente che ci ha fatto >100 ore su, e non sono poche. Io ho sempre definito DS "Un gioco che non si impegna per fare divertire il giocatore", ma non posso/possiamo definirlo non divertente in assoluto. C'è gente che si diverte a fare completismo su ogni open world esistente, io piuttosto mi taglierei una mano, eppure gli open world continuano a farli senza problemi. Il fatto è che la noia è un valore troppo soggettivo, mutevole e aleatorio, anche per la stessa persona in momenti diversi della giornata e della vita, per costruirci su un discorso su che tipo di giochi devono fare o non fare.

A meno di casi limite tipo "HO FATTO UN GIOCO DOVE DOVE GUARDARE UN PUNTINO BIANCO SULLO SCHERMO E PREMERE X QUANDO DIVENTA ROSSO", ma insomma, entriamo nel campo del paradosso. :asd:
 
Non ho detto che non devono coesistere, ma che l'ibridazione con il cinema non porterà valore artistico aggiunto ad un medium che ha le sue "regole" e funziona in un determinato modo, non a caso i giochi che sono più popolari delle cinematiche se ne fregano, anche tlou2 ha capito che deve raccontare le cose tramite il gameplay e il level design in primis e poi se non possibile, usare (e non abusare) delle cutscene.
Anch'io sono contrario a che i videogiochi diventino il fratello scemo del cinema, e purtroppo una forte tendenza in questa direzione c'è, però poi dipende anche da come le cose le si fanno e cosa si comunica. Ad esempio leggo spesso encomi a trame che in un libro non reggerebbero ma DS, a parer mio, sfugge da questa riduzione di termini.
 
Eh però capito, c'è gente che ci ha fatto >100 ore su, e non sono poche. Io ho sempre definito DS "Un gioco che non si impegna per fare divertire il giocatore", ma non posso/possiamo definirlo non divertente in assoluto. C'è gente che si diverte a fare completismo su ogni open world esistente, io piuttosto mi taglierei una mano, eppure gli open world continuano a farli senza problemi. Il fatto è che la noia è un valore troppo soggettivo, mutevole e aleatorio, anche per la stessa persona in momenti diversi della giornata e della vita, per costruirci su un discorso su che tipo di giochi devono fare o non fare.

A meno di casi limite tipo "HO FATTO UN GIOCO DOVE DOVE GUARDARE UN PUNTINO BIANCO SULLO SCHERMO E PREMERE X QUANDO DIVENTA ROSSO", ma insomma, entriamo nel campo del paradosso. :asd:
Infatti parlo esclusivamente per me, conoscendo i miei gusti :asd: non l'ho preso già sapendo che la noia avrebbe preso il sopravvento. Ciò non significa che non sia un titolo adatto a tante altre persone.
 
Non ho detto che non devono coesistere, ma che l'ibridazione con il cinema non porterà valore artistico aggiunto ad un medium che ha le sue "regole" e funziona in un determinato modo, non a caso i giochi che sono più popolari delle cinematiche se ne fregano, anche tlou2 ha capito che deve raccontare le cose tramite il gameplay e il level design in primis e poi se non possibile, usare (e non abusare) delle cutscene.

Si e no. Le "Regole" di cui parli sono esse stesse soggette a un mutamento. Se ragionassimo così, non avremmo nemmeno videogiochi con una trama, ma saremmo fermi al videogioco puro come Pong, o pacman. Se vogliamo parlare del videogioco come un'arte e poi pretendiamo di trovare delle regole a priori che non possono essere cambiate, stiamo già compromettendo il discorso dalle basi. Le regole vengono cambiate dai giochi stessi e dalle possibilità che offre la tecnologia, ibridazioni con altri medium compresi.

Poi sono d'accordo con te sul fatto che non si può sacrificare il gameplay lasciando il peso alla sceneggiatura, alla regia, agli attori o alla musica. Ma in realtà da questo punto di vista DS si prende anche la briga di proporre qualcosa di nuovo, magari grezzo e migliorabile, ma sicuramente di mai visto, quindi da un certo punto di vista è proprio il gioco sbagliato da prendere come esempio anche per seguire la tua idea di "Medium che deve attenersi alle sue regole".
 
Intanto la coppia scemo più scemo continua a fare danni :draper:





 
Alla fine il Netflix dei videogiochi pare che non lo farà Microsoft :azz:
P.S. ma ND non stava lavorando ad un Ip fantasy?
 
Eh si c'era proprio bisogno di un remake di the last of us visto che stava messo così male..non facciamo i remake di saghe che ne avrebbero bisogno :sard:
 
Anch'io sono contrario a che i videogiochi diventino il fratello scemo del cinema, e purtroppo una forte tendenza in questa direzione c'è, però poi dipende anche da come le cose le si fanno e cosa si comunica. Ad esempio leggo spesso encomi a trame che in un libro non reggerebbero ma DS, a parer mio, sfugge da questa riduzione di termini.

Occhio a parlare di fratello scemo del cinema. Ibridare, prendere caratteristiche da altre arti, è una cosa tipica nella storia dell'arte e dell'estetica in generale. Il cinema all'inizio veniva visto con sospetto da chi amava il teatro. Anche fotografia e pittura possono essere messe in un certo rapporto, anche pittura e incisione o scultura. Se il videogioco vuole essere arte deve rapportarsi al cinema, al fumetto, deve riscoprire il rapporto con la musica, anzi proprio in virtù della sua MULTI-MEDIALITA' il videogioco è forse il medium più adatto ad aprirsi ad altro, pur mantenendo una caratteristica unica: l'essere un gioco, quindi richiedere una fruizione attiva, partecipe.

Non è un caso che l'evoluzione del videogioco abbia portato sempre più al centro la presenza e lo sviluppo di una trama, compatibilmente con la tecnologia del tempo. Se pensiamo alla differenza tra pacman e final fantasy, quanto poco sarà risultato videogioco all'inizio un gioco dove passavi il tempo a leggere dialoghi e svolgere azioni tramite un menù con delle scritte, rispetto a pacman stesso? Non era forse il tentativo di rendere il videogioco più simile alla letteratura o al fumetto?

Però sono anche d'accordo che questa cosa non deve sfuggire di mano e i lvideogioco deve comunque mantenere forte la sua identità e non limitarsi ad essere un film o un libro interattivo.
 
Eh si c'era proprio bisogno di un remake di the last of us visto che stava messo così male..non facciamo i remake di saghe che ne avrebbero bisogno :sard:

Quando scrivevo che il responso eccessivo della critica e del pubblico a Demon's Souls remake avrebbe causato l'emergere di risvolti negativi nell'industria mi riferivo proprio a questo.
Ora mi aspetto che anche un eventuale remake 1:1 del primo TLOU prenda 100/100 su metacritic grazie al valore hipster dell'originale :asd: .
Non vedo l'ora che arrivino anche Street Fighter 2, Tekken 3 e Final Fantasy X.
 
Quello che mi meraviglia è Hulst che prima di essere un business man, è stato l'uomo dentro Guerrilla e dovrebbe capire bene come funzionano alcune dinamiche care a noi videogiocatori e che hanno portato alla crescita qualitativa e quantitativa decennale avuta da sony. L'anno ultimo che ha portato record di profitti non è di certo figlio delle politiche ultime. Mah, forse un po' mi preoccupa sta cosa
 
Quando scrivevo che il responso eccessivo della critica e del pubblico a Demon's Souls remake avrebbe causato l'emergere di risvolti negativi nell'industria mi riferivo proprio a questo.
Ora mi aspetto che anche un eventuale remake 1:1 del primo TLOU prenda 100/100 su metacritic grazie al valore hipster dell'originale :asd: .
Non vedo l'ora che arrivino anche Street Fighter 2, Tekken 3 e Final Fantasy X.
Le due robe non ci azzeccano nulla l’una con l’altra, dato che sto remake di tlou non è stato approvato 2 settimane fa :asd:
Inoltre son due situazioni completamente diverse. Da un lato il capostipite “sfigato” invecchiato e dimenticato dai più, remake affidato poi non di certo ad un top team ma a qualcuno che di solo questo si occupa. Dall’altra parte abbiamo un remake di un gioco che ad oggi non sfigura con produzioni ps4 nelle mani di nd che mai nella vita dovrebbe perdere tempo con ste robe
 
Le due robe non ci azzeccano nulla l’una con l’altra, dato che sto remake di tlou non è stato approvato 2 settimane fa :asd:
Inoltre son due situazioni completamente diverse. Da un lato il capostipite “sfigato” invecchiato e dimenticato dai più, remake affidato poi non di certo ad un top team ma a qualcuno che di solo questo si occupa. Dall’altra parte abbiamo un remake di un gioco che ad oggi non sfigura con produzioni ps4 nelle mani di nd che mai nella vita dovrebbe perdere tempo con ste robe

Resta il fatto che il capostipite di un genere vecchio di 12 anni e' stato riproposto 1:1 con grafica rifatta al prezzo di listino di 80 euro e la critica lo ha premiato con una valutazione superiore rispetto all'originale, il tutto nonostante nessuno sano di mente possa pensare che il titolo possa risultare superiore a una folta schiera di epigoni ammodernati e nati in seguito. Si chiama valore hipster.
Oltretutto non e' successo solo con Demon's e infatti era avvenuto lo stesso con Shadow of the Colossus, ma che quanto meno avevano avuto la grazia di proporre a prezzo budget.
Non vedo l'ora di rigiocare Uncharted 2.
 
Può sembrare un paradosso, o forse lo è, ma assolutamente sì. Penso il media oggi abbia un passato alle spalle sufficiente per definire verso quale direzione voglia andare e se vuole assurgere anche verso una maggiore dignità artistica (sottolineo l'anche, nel senso che non è che mi auguro che escano solo titoli alla Death Stranding ma che questi continuino ad essere presenti se non più presenti). Il fatto che DS mi abbia annoiato è incidentale ad un contesto al tempo stesso che mi ha invece lasciato in eredità una esperienza emotiva intensa. Si poteva fare meglio, si poteva fare diversamente, penso di si, ma il titolo non lascia mai trasparire alcuna forzatura nel tentativo di piacere al giocatore e questo, tornando alla dignità di cui prima, va apprezzato, o almeno io lo apprezzo. Ripeto, qualche AAA che goda della libertà di non guardare necessariamente allo scaffale dei Gamestop in cui verrà messo, vorrei ci fosse sempre, anche se mi dovesse annoiare talvolta.
Insomma auspichi che i vg diventano come i film, più sono pallosi più sono premiati dalla critica.

Mai capita l'equazione "dignità " del media = scassamento di cojones.

A me Death Stranding è piaciuto, ok l'arte, l'autorialita' e tutto, ma mi è piaciuto da giocare , mi ha appassionato la storia e alla fine sono contento di averci giocato. Se mi avesse annoiato per me sarebbe stata monnezza, autoriale ma sempre monnezza. Alla fine la cacca la fanno anche gli artisti.
 
Però sono anche d'accordo che questa cosa non deve sfuggire di mano e i lvideogioco deve comunque mantenere forte la sua identità e non limitarsi ad essere un film o un libro interattivo.
Che poi i libri interattivi ci sono già le visual novel sono quello . Sinceramente ben vengano tutti quei titoli particolari che escono dai dogmi classici perché comunque possono portare a un evoluzione o a ottime idee che prima non erano state toccate . Poi se non vi piacciono non toccateli e boh finita li io ad esempio non mi metterei mai a giocare a una roba come farming simulator et simili eppure c'è gente che ci va matta , cavolo buon per loro di certo non vado a dire smettetela di giocarlo o smettete di produrli a chi li fa .
 
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