Console War Xbox Series X|S vs PlayStation 5

  • Autore discussione Autore discussione BadBoy25
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Mi spieghi cosa c’entra l’agire nella legalità?
Non sto dicendo che sei uno stronzo, un tirchio o un romanista se non compri al D1 o un mese dopo.

I soldi e le copie vendute che contano per un pubblisher sono quelle che fai nei primi mesi.
Se il pubblisher decide di non proseguire la saga per le scarse vendite, tu che il gioco lo hai giocato grazie al Plus, di cosa ti lamenti?
Non ti sto dicendo che è colpa tua, ma che non hai diritto di lamentarti.
Ma allora probabilmente il problema è delle sh che hanno creato un sistema da mercato delle pulci :sisi:
 
Mi spieghi cosa c’entra l’agire nella legalità?
Non sto dicendo che sei uno stronzo, un tirchio o un romanista se non compri al D1 o un mese dopo.

I soldi e le copie vendute che contano per un pubblisher sono quelle che fai nei primi mesi.
Se il pubblisher decide di non proseguire la saga per le scarse vendite, tu che il gioco lo hai giocato grazie al Plus, di cosa ti lamenti?
Non ti sto dicendo che è colpa tua, ma che non hai diritto di lamentarti.
E io ti sto dicendo che magari questo sistema che si basa sulle vendite delle prime settimane andrebbe rivisto :asd:
 
Vedo che il discorso di ieri si è espanso a macchia d'olio.

Come dicevo (di là), secondo me, non è molto giusto nei nostri confronti ragionare in termini di colpa. Non esiste alcun tipo di colpevolezza nel comprare un prodotto attraverso dinamiche legali (che includono meccaniche come lo sconto, l'usato, l'offerta, l'abbonamento), a mio parere è un discorso che rientra più nel campo della "possibilità".

Le possibilità del giocatore di supportare un prodotto in base a come tale prodotto arriva sul mercato: il suo prezzo (da gratis [con micro] fino agli attualmente canonici 80€), il suo marketing (il modo in cui ha saputo comunicare le proprie qualità), la sua appetibilità (banalmente il gusto soggettivo), e ovviamente il periodo di uscita (ossia il posizionamento che lo porta a scontrarsi con altri prodotti che il consumatore può trovare più o meno appetibili, o più o meno conveniente a livello di prezzo).

Dall'altro lato però è un dato di fatto che se un gioco nei primi mesi di vita (ossia quando ha maggiore margine economico) viene comprato da poche persone, lo stesso publisher si trova nella condizione di "impossibilità" (logica) di finanziare un nuovo gioco (non perché non abbia denaro, ma perché banalmente non gli conviene investire il suo denaro in quel modo). Perché i Team non restano fermi, e molto spesso i sequel vengono greenlightati proprio nei 6-10 mesi successivi all'uscita del gioco stesso (in alcuni casi anche meno). Se i risultati sono scadenti nella prima fascia di vendita, è molto difficile per un publisher dare carta bianca per un sequel, anche se il gioco 10 mesi dopo dovesse vendere 3 milioni a 10€.

E questo discorso in realtà vale pure per i Servizi. Lanciare un titolo (soprattutto se AAA o AAAA) su un Servizio non equivale ad un tana libera tutti per il publisher. Con gli attuali sistemi di controllo e verifica, il publisher può tranquillamente sapere: quanti lo hanno scaricato, quanti lo hanno giocato (e fino a che punto), quanti nuovi abbonati ci sono stati in quella mensilità. In base a questo dato ci penserà più e più volte se finanziare un sequel per quel prodotto, o se puntare su qualcos'altro che abbia una maggiore trazione sul mercato (banalmente: più abbonamenti).

Il mercato in questi anni si è fatto sempre più avido (tra aumenti di prezzi progressivi, DLCs, lootboxes, microtransazioni), ed è palese che non parliamo di piccole fiammiferaie sull'orlo del fallimento. In quanto consumatori non dobbiamo assolutamente nulla alle corporazioni (se non il rispetto delle dinamiche di legalità in sede di fruizione di un prodotto!), e anzi dovremmo avere sufficiente amor proprio di mettere noi stessi prima di loro, d'altro canto loro non devono assolutamente nulla a noi (ed in virtù di ciò se i risultati dei primi mesi non le soddisfano non ci dobbiamo stupire o indignare se sacrificano il sequel di un prodotto sull'altare del profitto).
Hai perfettamente ragione un pò su tutto

il problema è alla base, secondo me. Il sistema non si può reggere sulle vendite dei primissimi periodi
 
Invece si, altrimenti le porcate come quelle di Battlefront 2 sarebbero la normalità, ricordati che le multinazionali non ti fanno beneficenza, mai.
E invece no.
Saró pure libero di avere un’opinione personale.
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E io ti sto dicendo che magari questo sistema che si basa sulle vendite delle prime settimane andrebbe rivisto :asd:
Si ma questo è un altro discorso che non riguarda me consumatore del videogioco.
 
Basta fare come Nintendo e prezzare tutto a 50/60 per tutta la gen
Nessun Pass o quadrupla A: Mario golf golf come Zelda Botw, tutti i figli sono uguali per mamma Nintendo
 
Ma se proprio si deve impostare un discorso sui "paladini dell'industria" che reggono su il sistema, fatelo inquadrando il problema sulle realtà piccole e indipendenti che davvero necessitano, oltre che di supporto economico, anche semplice visibilità.
 
Mi spieghi cosa c’entra l’agire nella legalità?
Non sto dicendo che sei uno stronzo, un tirchio o un romanista se non compri al D1 o un mese dopo.

I soldi e le copie vendute che contano per un pubblisher sono quelle che fai nei primi mesi.
Se il pubblisher decide di non proseguire la saga per le scarse vendite, tu che il gioco lo hai giocato grazie al Plus, di cosa ti lamenti?
Non ti sto dicendo che è colpa tua, ma che non hai diritto di lamentarti.
Si, ma quello che ti si stava spiegando in un primo momento è proprio che non è colpa mia se decido di prendere un gioco più avanti nel tempo se so già che deprezzerà velocemente. Non è una questione del non voler supportare il mercato videoludico, ma una questione del fatto che non sono ricco e devo gestire i soldi che spendo e se quindi so che una cosa potrò pagarla in breve tempo meno aspetto. Nintendo ad esempio mantiene i prezzi più costanti nel tempo, premiando di più chi prende al D1 che quindi potenzialmente si sente più motivato nel farlo, quindi si sta dicendo che la colpa è del sistema più che del consumatore che fa delle scelta anche logiche per lui
 
Che io cerco, nel mio piccolo e quando possibile, di non alimentare.
Tu puoi avere la tua idea che vale quanto la mia, fin quando si resta nell'ambito della legalità.

Molto peggio quando queste cose le dice un publisher. Io non ho mai piratato niente per scelta e mai lo farò, ma queste sparate da farmi sentire quasi il pezzente della situazione perché uso un servizio che il suo datore di lavoro mi ha dato, mi fa venire voglia di piratare tutto e fanculo.

Anche perché, se lui duce a me di non rompere il cazzo perché ho giocato il suo gioco con un servizio che mi ha messo a disposizione il suo padrone, io gli posso rispondere di non rompere il cazzo a me e prendersela col suo principale che gli ha messo il gioco nel plus (parlo di days gone).
 
Io sono pagine che leggo la discussione, ma non ho ancora capito quale sia il punto centrale, anche perché l’unico modo gradito e profittevole per i publisher è quello di acquistare al D1, a prezzo pieno e possibilmente in DD, tutto il resto comporta effetti collaterali sulla “sostenibilità” del mercato.

Prezzi di listino più reali ma che restano tali più a lungo; oltre ad un risparmio se acquisto la copia digitale.
Ad esempio, in 49 euro al lancio che resta tale per i primi 12 mesi; successivamente, il gioco entra nelle varie promozioni natalizie, Pasqua, primavera, summer time per i suoi 7/14 giorni (sconto di un 30% al massimo, non di più) per tornare al prezzo di listino “vero”
 
Tu puoi avere la tua idea che vale quanto la mia, fin quando si resta nell'ambito della legalità.

Molto peggio quando queste cose le dice un publisher. Io non ho mai piratato niente per scelta e mai lo farò, ma queste sparate da farmi sentire quasi il pezzente della situazione perché uso un servizio che il suo datore di lavoro mi ha dato, mi fa venire voglia di piratare tutto e fanculo.

Anche perché, se lui duce a me di non rompere il cazzo perché ho giocato il suo gioco con un servizio che mi ha messo a disposizione il suo padrone, io gli posso rispondere di non rompere il cazzo a me e prendersela col suo principale che gli ha messo il gioco nel plus (parlo di days gone).
Non ho mai detto che la tua idea vale meno della mia.
Non ho detto che non devi usare quel servizio, o che sei un pezzente.
Impara a leggere e capire i post.
 
No dato che quella è una promo fatta da MW, non è che a Capcom vanno meno soldi rispetto a una vendita su Amazon :asd:
Ora ti faccio ridere: ho comprato re8 a 50 euro con una promozione di Mediaworld, non è che ora capcom mi sega re9?

Eppure Capcom sta sbagliando comunque, permettendo questa operazione: perché il cliente percepisce un valore “sbagliato” del mio prodotto.
Prova a vendere un IPhone in prevendita, prima dell’uscita ufficiale, con un 25% di sconto! Di sicuro ti silurano come rivenditore del brand, e probabilmente ti trovi anche i loro avvocati alla porta ?

E puoi dire la stessa cosa in qualsiasi settore, dove esistono brand molto attenti al loro valore percepito
 
Si ma questo è un altro discorso che non riguarda me consumatore del videogioco.
E invece ti riguarda eccome perché è da quello che passa la differenza tra vita e morte di un progetto :asd: ed è da qualche pagine che si dice che il consumatore che prende al d1 ha diritto di parola mentre chi compra dopo in sconto non conta nulla, discorso assurdo
 
Voglio aggiungere un fatto: se il director di days gone avesse detto quelle cose prima di uscire da Sony, oggi lo avrebbero crocifisso, dicendo robe simili ti indispettisci una parte di utenza molto grossa, il classismo NON ha mai funzionato su dinamiche di prodotti di massa.
 
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