Yomawari Night Alone finito.
Devo essere onesto...non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto cosi tanto, ero sicuro che mi sarebbe venuto a noi.
Le meccaniche di gioco sono basilari, si può solo fuggire o eventualmente nascondere dalle varie creature(una delle descrizioni ci scherza anche su "si potrebbe usare come arma, ma non ho la forza per farlo") le quali vanno approcciate con metodologie diverse, ma mai troppo difficili o frustranti.
La longevità poi, è minima.
Ci sono tanti piccoli segreti , ma la "storia" principale scorre velocemente.
Mentre posso dirmi soddisfatto dalla quantità di jumpscares presenti.
Mentirei se dicessi che non c'è ne sono ma sono pochi e mai gratuiti, ad essere invece costante è il senso di inquietudine che ci accompagna mentre esploriamo le buie strade della città.
Allora perché mi è piaciuto cosi tanto? Perché Yomawari Night Alone fa quello che ogni buon horror deve fare.
Deve lasciarti dei dubbi, deve lasciarti spazio per interpretare e farti fare delle domande, domande che si moltiplicano a dismisura se si ha un minimo di conoscenza di cultura e tradizione giapponese...
il più grande mistero è proprio la città in cui è ambientata la storia.
Non sono solo gli spiriti con cui la piccola protagonista entra in contatto diretto vi sono tante cose non casuali, anche solo il posizionamento di alcuni collezionabili.
Un esempio banale? Le scarpe da adulto trovate sul ciglio di una strada, che vogliono farci capire che li qualcuno si è tolto la vita.
Oppure l'inceneritore della scuola, vi è uno spirito unico li vicino...uno spirito in fiamme ed estremamente aggressivo, prova che qualcuno è morto bruciato vivo li:ecco perché ora è chiuso e non viene più usato.
Altro esempio sono le note in pastello che troviamo in giro per la città e che insieme compongono una storia molto simile a quella della nostra piccola protagonista...chi le ha scritte è riuscito a salvare la sua mamma dal *** della montagna come ha fatto la protagonista con sorella?
E Yomawari? L'unico spirito che arriva a mettere piedi nella stanza della protagonista, il suo rifugio più sicuro...cosa vuole? Chi è?
Lui rapisce la protagonista per portarla nella fabbrica, ma per quale motivo? Non ha rapito solo lei, ha rapito anche la sorella della protagonista e tanti altri bambini che hanno perso la vita proprio nella fabbrica(ne sono la prova i tanti fantasmi di bambini ivi presenti)...perché li porta li? Perché non li uccide direttamente? Dico questo, perché lui non ci attacca mai direttamente, ma quando lo incontriamo all'inizio del capitolo 6 muta in quella sorta di mostro di carne che ci perseguita...ma poi, quando un altro Yomawari compare(appunto) in casa all'inizio del cap 7 lo fa per lasciarci un indizio, non per farci del male.
E no, non riesco a credere che sia un "servo" del *** della montagna perché quando si attraversa il tunnel e veniamo inseguiti dal mostro di carne questo, ci ignora quando inizia a "combattere" contro una delle "mani" del *** della Montagna.
E lo spirito centipede? Cosa succederà ora?
Con ora intendo "dopo" la fine della storia. Parlando con la sorella nel post cap 7, scopriamo fra le altre cose...che l'assassino della ragazza morta precipitando dalla rupe(il "boss" del capitolo 3) è stato arrestato ed il corpo di lei restituito alla famiglia e che il quartiere commerciale verrà abbattuto cosi come il tempio. Ciò attirerà sicuramente la collera dello spirito centipede e prova che la città si sta impoverendo ulteriormente dico cosi perché abbiamo altre "prove" che indicano come i raccolti stanno diventando sempre meno abbondanti e che sempre più persone stanno lasciando la città.
E da qui posso ricollegarmi a quello che è il boss finale del gioco.
Il *** della montagna, divenuto spirito maligno un tempo con tutta probabilità pretendeva sacrifici umani per i raccolti(pratiche simili simili non erano cosi insolite in Giappone, anche in tempi recenti un buon esempio è quello dell'anime tasogare otome x amnesia) e la sua "rabbia" ha probabilmente favorito il proliferare di spiriti in città. Poi ovviamente non posso sapere se l'impoverimento della città sia stato causato dalla mancanza di sacrifici o se i sacrifici si siano interrotti per via dell'impoverimento della città, ma sta di fatto che il ***, divenuto demone voleva prendere per se la vita della sorella della protagonista. Ed ha "avuto" comunque qualcosa, egli è sempre li.
La piccola protagonista ha "salvato" la sorella ma il *** della montagna ha comunque preteso qualcosa in cambio, l'entità si è "presa" l'occhio sinistro della bambina.
La scena che precede i titoli di coda e che vede la bambina e Poro salutarsi di fronte al tunnel prima di separarsi ed andare in direzioni diverse non solo rafforza l'ispirazione del tunnel come passaggio fra mondo dei vivi e quello dei morti, ma è anche prova inconfutabile che la bambina è effettivamente sopravvissuta. Non è un sogno o altro, è viva. Anzi, sono vive...ho temuto il peggio sino alla fine ma poi la scena con le due sorelle che visitano la tomba di Poro, sfata ogni dubbio e conferma che non sono incastrate in un qualche loop temporale.
E poi...vorrei dire due cose sul puzzle.
Cielo il puzzle. è una delle ultime cose che si "completano" visto che gli ultimi pezzi si trovano nell'area del boss finale...ma quello non è un semplice puzzle, quello è un Kotoribako.
Ho visto di recente Occult Nine, quindi è un ricordo fresco. So come viene costruito ed a cosa "serve". Ed il fatto che è una cosa orribile come questa fosse sparsa per la città non è propriamente esaltante.
Infine vorrei soffermarmi sulla piccola protagonista.
Mi domando se il suo riuscire ad illuminare i templi che scacciano gli spiriti maligni, se il suo riuscire ad andare oltre le apparenze(con il centipede e con il fantasma della ragazza morta) cosi come la sua capacità di portare con se e conservare oggetti potenzialmente molto pericolosi(un teschio umano, una mummia, la bambola di Mary san) siano dovuti solo ed esclusivamente al suo essere "pura" in quanto bambina o abbia a che fare con un suo qualche potere particolare, ma non azzardo ulteriori ipotesi.