Assistenti civici, gurate, fake news su green pass e ovviamente paragoni astrusi tra quest'ultimo e le vere forme discriminatorie del passato: che giornata per il thread!
Prendere di mira una minoranza escludendola da concorsi pubblici, permettendone la sospensione dal lavoro, proibendone l'ingresso a un numero di attività in ragione della caratteristica che li accomuna come gruppo sociale è discriminazione (politica). Più o meno "vera" di altre non importa, perché non è una gara.
La differenza è che in questo momento storico sono i no-vax ad essere bersaglio dell'odio generalizzato della maggioranza conformista. Eletti a capro espiatorio della comunità, la narrazione governativa e giornalistica preme su questo, identificandoli come i responsabili del persistere della pandemia e delle morti. In maniera sempre non dissimile dalla propaganda del passato. Questo permette alla massa di non scandalizzarsi per le limitazioni alle libertà personali e ai diritti delle minoranze mal viste, perché in fondo se lo meritano.
Non si afferra forse che non serve giungere agli estremi del degrado umano per denunciare quanto intrinsecamente identiche al passato siano le cose che stanno venendo propinate. Le discriminazioni iniziano sempre in piccolo, anche nella Germania hitleriana fu così. Lì non partirono con i ghetti e i campi di concentramento ma con cose piccole, come boicottare le attività di proprietari ebrei o escluderli dal settore pubblico. Per questo le costituzioni venute dopo hanno posto come principi i diritti inalienabili dell'uomo, per prevenire alla radice certe cose. E non è che se non si arriva a forme più gravi e violente di discriminazione allora la cosa diviene accettabile o non degna di attenzione. Una discriminazione è una discriminazione, pure se si parla di cose "minori" come le differenze retributive fra gruppi diversi.
I divieti stabiliti dal Governo, sintetizzabili in un generale "vietato l'ingresso ai no-vax" non suonano male ai più. Vedi però se non suonerebbero male qualora rivolti a qualsivoglia altro gruppo sociale. I paragoni non sarebbero più così astrusi a quel punto, vè? Perché ricorderebbero proprio i famigerati cartelli che i no-vax mostrano provocatoriamente.