Per i numerosi esempi di cui parlo io, il "cazzi vostri" sarebbe quasi auspicabile dato che il commento standard è "vi sta bene". Ma ripeto, è taboo solamente quando non sia ha la vera percezione di ciò che lo stato può fare in termini di privazione dei diritti fondamentali e delle libertà costituzionali. Tipo, la firma in questura per esercitare i propri diritti costituzionali (tipo poter avere un lavoro) è più o meno grave della tessera? Insomma, secondo me prima delle misure straordinarie che ci sono cadute tra capo e collo tra il 2020 e il 2021, eravamo praticamente tutti nel team "cazzi vostri".
Non farei un minestrone poi. Ciò che è accaduto durante la pandemia era assolutamente inatteso e inconcepibile, la "lista di proscrizione per chi relativamente al conflitto Russo-Ucraino va contro la linea di regime" è una roba vecchia come il mondo, successe letteralmente la stessa cosa durante l'invasione dell'Afghanistan e dell'Iraq. Non ne minimizzo la gravità, ma non è di certo qualcosa di inatteso o mai visto, anzi.
Non hai capito, per quelle persone non sono taboo saltati perchè hanno già vissuto lo stesso iter e hanno già subito le stesse misure in maniera acritica. Per me è un taboo saltato, perchè nonostante avessi una determinata consapevolezza del potere coercitivo dello Stato, non lo avevo mai subito sulla mia pelle. Per questo ho scritto che è relativo alla platea, nulla di più e nulla di meno. Il senso del discorso è che la percezione cambia, e ci sono persone che si aspettano che tutto possa succedere da tanti, tanti, tanti anni.
Detto ciò, continuo a non capire il nesso con il divieto di voto nel 2023.