Amicizia storica che mi porto dal quinto superiore, il problema è questo rapporto non è decisamente iniziato con l'intenzione di creare un'amicizia. Ero molto, molto, molto timido e insicuro in quel periodo e ci stavo molto male per questo, adesso diciamo che queste problematiche riesco a gestirle molto meglio di prima grazie anche agli anni universitari.
Ma comunque, vedo questa ragazza in giro per la scuola, un serio colpo di fulmine, non saprei ad oggi spiegare il perché ma diciamo che spiccava nella mia testa rispetto alle altre, voglio conoscerla, e ci sono effettivamente riuscito, in un certo senso senza fare assolutamente niente mi ha spronato ad uscire fuori dal mio guscio, a superare le mie paure ed effettivamente ripensandoci adesso vado molto fiero di questo episodio. Creo questo rapporto con lei nei mesi successivi al diploma, ci vediamo regolarmente, ed effettivamente questo colpo di fulmine improvviso si è dimostrato vero, ci sto benissimo insieme, mi diverte stare con lei e la cosa è pure reciproca (più volte me l'ha detto).
Nei mesi successivi arriva il momento fatidico, glielo voglio dire, voglio dirle che mi piace o la va o la spacca. Mi ero pure preparato bene con amici su cosa dirle, come comportarvi ecc... visto che effettivamente ero negato su queste cose, una cosa super cute a pensarci oggi. Arriva il giorno in cui decido di dirglielo, però mi blocco, perché? perché mi aveva detto che si doveva trasferire per studio e la cosa mi aveva destabilizzato, a me piace raccontarla così ma ho paura che il motivo sia invece che quelle insicurezze mi avevano di nuovo mangiato vivo.
Ma vabbe, decido di metterci una pietra sopra, è andata e o perso l'occasione teniamoci l'amicizia almeno e negli anni riusciamo a mantenere un bellissimo rapporto, ci vedevamo, poco perché tornava a casa poche volte. Mi autoconvinco che quel piacere che va sopra l'amicizia, è passato, lei sta facendo la sua vita ed io la mia, non ha senso rovinare tutto.
Piccolo timeskip negli anni, perché c'è ben poco da raccontare, ci siamo continuati a vedere quando si poteva, io ho avuto le mie storie nel mentre, tutto bello e tranquillo. Arriviamo a questa maledetta estate, lei ha finito gli studi, è tornata a vivere stabilmente qua, e iniziamo a vederci decisamente di più del solito. Serate, cinema, mare ecc... tutto bellissimo e inizia a riscattare qualcosa, quel piacere delle primissime uscite insieme, ma il momento del mindfuck è stata una precisa serata passata in un locale.
Tra una birra e chiacchierate random mi racconta che è fidanzata da un po' con uno che sta fuori conosciuto durante gli studi fuorisede (io in realtà già lo sapevo dalle foto su IG ma ho fatto il finto tonto), mi dice certe frasi da redflag del tipo "su molte cose non siamo d'accordo" e "a volte penso se questa è la persona con cui voglio stare per tanto tempo", ma decido di non approfondire il discorso.
Finché ragazzi non arriva la badilata tra i denti, spunta il discorso di quando ci siamo conosciuti nel periodo delle superiori e lei mi fa letteralmente "tu in quel periodo mi piacevi, ma non te l'ho detto perché non sapevo se sarei riuscita a gestire un rapporto con qualcuno", che in effetti la sua frase ha un inizio ed una fine abbastanza precisa, ma io, maledetto me, la interpreto in un altro modo, ovvero e se avessi in quel periodo fatto il primo passo? Se glielo avessi detto? Le cose sarebbero andate diversamente o forse no ma almeno mi sarei liberato di questo peso. Le ho detto "il sentimento era ovviamente reciproco ai tempi" e in cuor mio avrei voluto aggiungere "anche adesso" ma non ce l'ho fatta, non ho idea del perché.
Non so neanche di preciso perché mi abbia voluto dire tutto questo, forse perché si sentiva di dirlo senza pensarci più di tanto, grazie anche al mood favorevole della serata (molto bella tralasciando sta cosa). Sta di fatto che questa cosa mi devasta, perché inizio ad avere dei flussi di coscienza paurosi una volta tornato a casa, lei in realtà mi piace ancora e probabilmente mi piacerà sempre, è inutile che mi racconto che l'ho passata come cosa perché non è vero.
Quindi adesso mi trovo in una situazione abbastanza complessa (almeno nel mio punto di vista).
Da un lato voglio finalmente dopo tanti anni vuotare il sacco, voglio dirle come stanno le cose e finalmente levarmi definitivamente questa cosa, nel bene o nel male, mi sento di dirglielo sia per rispetto mio che per rispetto suo. Anche perché adesso non so se riesco a continuare a vederla sapendo di essere per sempre ancorato alla sola amicizia, sarà stata la rivelazione che mi ha detto o i tanti momenti passati insieme, non lo so, ma adesso non ci riesco più di colpo.
Mentre dall'altro lato, non so se voglio dirglielo, lo so che ho detto l'esatto contrario poco fa ma sono ancora un casino per queste cose e mi contraddico e faccio overthinking in continuazione. Non voglio rovinare un così bel rapporto che abbiamo creato negli anni, e non voglio metterla in imbarazzo o in una posizione difficile con il suo ragazzo.