Ufficiale Andrzej Sapkowski - Witcher Saga letteraria

ufficiale
Pubblicità
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

mVvRKpR.png
:rickds::rickds::rickds:

Che troll quest'uomo mamma mia...

Non ricorda neanche tutta la crudeltà inflitta ai suoi personaggi immagino //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

 
tra i 1999 ed oggi ci son stati tanti barili di birra, ecco tutto :.bip:
Barili di Ispirazione... E di Spirito Creativo... Vorrai dire //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

Alla mattina si svegliava sbronzo, ma era pronto per scrivere //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

 
Barili di Ispirazione... E di Spirito Creativo... Vorrai dire //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif
Alla mattina si svegliava sbronzo, ma era pronto per scrivere //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif
beh se la birra oggi si chiama così, si :.bip:

 
ci sono attori che usano il metodo Snanistlaski...ed autori che usano quello di Allan Poe :pffs:

Comunque noto che questo volume "delude", è un passo indietro, un finale non all'altezza...Ma nelle firme (anche nelle mie, lo ammetto) si moltiplicano le citazioni da esso :.bip:

 
ci sono attori che usano il metodo Snanistlaski...ed autori che usano quello di Allan Poe :pffs:
Comunque noto che questo volume "delude", è un passo indietro, un finale non all'altezza...Ma nelle firme (anche nelle mie, lo ammetto) si moltiplicano le citazioni da esso :.bip:
Aaah il metodo Poe... Quanto mi piace il metodo Poe :pffs:

Ma più che altro "spacca la critica":asd: C'è chi lo ha amato tanto, c'è chi invece voleva qualcos'altro o qualcosa di più :kep88:

Ed in effetti alcune scelte del libro, era prevedibile portassero ad un apprezzamento parziale, anche da parte dei fan :kep88:

 
Leggendo le critiche mi sono tornate in mente certe recensioni di MGS 4, e ovviamente i walkthrough che ho visto tempo fa...Per molti quel pezzo non andava, lì si è dilungato, qui c'è un plothole...Poi arrivano le boss fight (peraltro parecchio particolari, sia in MGS4 che qui si intende) e siamo tutti d'accordo.

 
finito,leggendolo con molta calma,Il guardiano degli innocenti:bruniii:

domani corro a comprare La spada del destino:cat:

 
Regalini di Natale da parte di mia moglie... //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

b970caba86ef84f75bb1acc0845a4252.jpg
 
Ho ultimato da un mesetto l'ultimo romanzo. Onestamente... abbastanza deluso. Molte questioni sono rimaste aperte o trattate con superficialità e la chiusura

che vuole essere emozionale, non lo è poi così tanto. Per non parlare poi dell'identità di Emyr e la vicenda dell'incesto (perchè? perchè???) La battaglia campale fra regni del nord e l'impero, invece, mi è piaciuta.
Resto ancora una volta convinto che il polacco sapesse gestire molto meglio la struttura a racconti e che con i romanzi si perda un po' e che l'apice sia stato raggiunto con La Spada del Destino in cui i personaggi avevano un certo carattere e credibilità. Per fare un esempio

quando l'allega brigata viene interamente trucidata durante l'assalto al castello di Vilgeforz, onestamente, non ho provato quasi nulla perché erano tutti personaggi bidimensionali e senza alcuno spessore: la cacciatrice badass, il nilfgaardiano grosso e innamorato, la ladra sboccacciata e poi Regis... l'unico che nei libri precedenti aveva guadagnato una certa complessità che me lo aveva reso simpatico.

Boh, quindi nel complesso mi è piaciuto molto poco.

 
Ho ultimato da un mesetto l'ultimo romanzo. Onestamente... abbastanza deluso. Molte questioni sono rimaste aperte o trattate con superficialità e la chiusura
che vuole essere emozionale, non lo è poi così tanto. Per non parlare poi dell'identità di Emyr e la vicenda dell'incesto (perchè? perchè???) La battaglia campale fra regni del nord e l'impero, invece, mi è piaciuta.
Quello se lo chiede pure Sapkowski, mi sa.

 
Ho ultimato da un mesetto l'ultimo romanzo. Onestamente... abbastanza deluso. Molte questioni sono rimaste aperte o trattate con superficialità e la chiusura
che vuole essere emozionale, non lo è poi così tanto. Per non parlare poi dell'identità di Emyr e la vicenda dell'incesto (perchè? perchè???) La battaglia campale fra regni del nord e l'impero, invece, mi è piaciuta.
Resto ancora una volta convinto che il polacco sapesse gestire molto meglio la struttura a racconti e che con i romanzi si perda un po' e che l'apice sia stato raggiunto con La Spada del Destino in cui i personaggi avevano un certo carattere e credibilità. Per fare un esempio

quando l'allega brigata viene interamente trucidata durante l'assalto al castello di Vilgeforz, onestamente, non ho provato quasi nulla perché erano tutti personaggi bidimensionali e senza alcuno spessore: la cacciatrice badass, il nilfgaardiano grosso e innamorato, la ladra sboccacciata e poi Regis... l'unico che nei libri precedenti aveva guadagnato una certa complessità che me lo aveva reso simpatico.

Boh, quindi nel complesso mi è piaciuto molto poco.
Anche io reputo i due libri di racconti superiori ai romanzi, mi sono piaciuti di più //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Ho ultimato da un mesetto l'ultimo romanzo. Onestamente... abbastanza deluso. Molte questioni sono rimaste aperte o trattate con superficialità e la chiusura
che vuole essere emozionale, non lo è poi così tanto. Per non parlare poi dell'identità di Emyr e la vicenda dell'incesto (perchè? perchè???) La battaglia campale fra regni del nord e l'impero, invece, mi è piaciuta.
Resto ancora una volta convinto che il polacco sapesse gestire molto meglio la struttura a racconti e che con i romanzi si perda un po' e che l'apice sia stato raggiunto con La Spada del Destino in cui i personaggi avevano un certo carattere e credibilità. Per fare un esempio

quando l'allega brigata viene interamente trucidata durante l'assalto al castello di Vilgeforz, onestamente, non ho provato quasi nulla perché erano tutti personaggi bidimensionali e senza alcuno spessore: la cacciatrice badass, il nilfgaardiano grosso e innamorato, la ladra sboccacciata e poi Regis... l'unico che nei libri precedenti aveva guadagnato una certa complessità che me lo aveva reso simpatico.

Boh, quindi nel complesso mi è piaciuto molto poco.
A me è piaciuto molto nonostante non condivida alcune scelte narrative (non quelle da te menzionate però, che ho trovato ben riuscite, soprattutto il megaspoiler), e non credo ci siano cose lasciate in sospeso.

La chiusura emozionale per me è riuscita, ma poteva esserlo molto di più nel capitolo 12, che mi è piaciuto molto, ma è un po' affrettato. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Da dire che il flashback su Yennefer fa capire molte cose. Non ho trovato i personaggi della compagnia bidimensionali, visto che le loro vicende personali (Milva, Regis) e i loro comportamenti vengono ben trattati, tranne per Cahir il nilfgaardiano.

Quindi puoi ben capire come mi sia dispiaciuto per il massacro al castello. Invece, quello davvero sbilanciato è stato Vilgefortz, bellissimo personaggio all'inizio che ha avuto uno sviluppo misero e con battute forzatissime nell'ultimo libro.

Cosa è rimasto aperto per te?

- - - Aggiornato - - -

Quello se lo chiede pure Sapkowski, mi sa.
Perché? E' riuscito a scrivere un colpo di scena senza ammazzare qualcuno. :rickds:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ho ultimato da un mesetto l'ultimo romanzo. Onestamente... abbastanza deluso. Molte questioni sono rimaste aperte o trattate con superficialità e la chiusura
che vuole essere emozionale, non lo è poi così tanto. Per non parlare poi dell'identità di Emyr e la vicenda dell'incesto (perchè? perchè???) La battaglia campale fra regni del nord e l'impero, invece, mi è piaciuta.
Resto ancora una volta convinto che il polacco sapesse gestire molto meglio la struttura a racconti e che con i romanzi si perda un po' e che l'apice sia stato raggiunto con La Spada del Destino in cui i personaggi avevano un certo carattere e credibilità. Per fare un esempio

quando l'allega brigata viene interamente trucidata durante l'assalto al castello di Vilgeforz, onestamente, non ho provato quasi nulla perché erano tutti personaggi bidimensionali e senza alcuno spessore: la cacciatrice badass, il nilfgaardiano grosso e innamorato, la ladra sboccacciata e poi Regis... l'unico che nei libri precedenti aveva guadagnato una certa complessità che me lo aveva reso simpatico.

Boh, quindi nel complesso mi è piaciuto molto poco.
D'accordo su tutto, ed è per questo che dico che Sapkowski è un buon autore ma non è minimamente paragonabile ai grandissimi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Boh ragazzi io non lo so, sarò solo io a vedere una storia che si basa moltissimo sulla costruzione dei personaggi e sul lato emotivo, personalmente mi sento un po' una voce fuori dal coro, visto che sono riuscita ad apprezzare tante sfumature e riferimenti, che raramente leggo nelle recensioni dei romanzi (non sto parlando delle antologie). Sarò una mosca bianca ma sembra quasi che sia la scrittura scorrevole a dare questo senso di semplicità percepito in generale, che in realtà nasconde sfumature e dettagli che influenzano i personaggi e il loro modo di comportarsi.

Detto questo, anche io considero La Spada del Destino l'apice della sua scrittura e dei momenti della saga, ma al secondo e al terzo posto ci sono La Signora del Lago e La Torre della Rondine.

Ma vah la finisco qui, non vorrei diventare pesante quando in realtà non voglio esserlo.

 
Ma anche a me piace molto la saga (i romanzi son da 3/5, mentre le raccolte sono ovviamente superiori e qui concordiamo), tanto che ho intenzione di rileggerli tutti perché mi manca l'ultimo romanzo uscito.

Se lasciamo i lidi del soggettivo e convergiamo verso una visione d'insieme più consona all'oggettività, quello che non riesco a fare è mettere il polacco sullo stesso piano di altri grandiosi autori fantasy contemporanei che hanno veramente fatto un lavoro egregio con il materiale da loro creato.

 
Ma anche a me piace molto la saga (i romanzi son da 3/5, mentre le raccolte sono ovviamente superiori e qui concordiamo), tanto che ho intenzione di rileggerli tutti perché mi manca l'ultimo romanzo uscito. Se lasciamo i lidi del soggettivo e convergiamo verso una visione d'insieme più consona all'oggettività, quello che non riesco a fare è mettere il polacco sullo stesso piano di altri grandiosi autori fantasy contemporanei che hanno veramente fatto un lavoro egregio con il materiale da loro creato.
Dipende però per che cosa le si ritenga superiori, molte persone la pensano così solo perché nei primi due Geralt "lavora di più" ergo, più cacce ai mostri, senza capire che il personaggio subisce il peso di certi eventi nei romanzi.

Ma infatti sul piano dell'oggettività in generale è sbagliato fare paragoni secondo me, chi ha speso tempo a costruire un mondo curato ben più grande (e con un suo significato, non cose che servono solo ad allungare il brodo) ha avuto pazienza e dedizione, e per questo è da considerarsi chiaramente "superiore" per la mole di lavoro.

Sul piano della soggettività, il discorso è un altro, appunto.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Dipende però per che cosa le si ritenga superiori, molte persone la pensano così solo perché nei primi due Geralt "lavora di più" ergo, più cacce ai mostri, senza capire che il personaggio subisce il peso di certi eventi nei romanzi.
Ma infatti sul piano dell'oggettività in generale è sbagliato fare paragoni secondo me, chi ha speso tempo a costruire un mondo curato ben più grande (e con un suo significato, non cose che servono solo ad allungare il brodo) ha avuto pazienza e dedizione, e per questo è da considerarsi chiaramente "superiore" per la mole di lavoro.

Sul piano della soggettività, il discorso è un altro, appunto.
La prima cosa che si nota è che sono scritte in maniera decisamente migliore, sono compatte e dense, mai sottotono e soprattutto scene più credibili che si fondono in maniera quasi automatica col mondo dell'autore. Le storie si aprono in maniera decisa e finiscono per finire, non esistono i finali di storyline abbastanza deboli come troviamo nei romanzi. Alcuni pensano che sia una struttura robusta, legittimo perché Sapkowski sa scrivere e anche bene, per me invece non lo è perché ho come riferimento forse altri canoni di scrittura fantasy.

Beh il paragone tra fantasy e fantasy si può fare, eccome. Potrei capire se prendessimo altri generi, ma tra titoli dello stesso genere ha senso fare un paragone secondo me. Altrimenti come crei una qualsivoglia scala di valutazione? Come riesci a trasformare un giudizio soggettivo in una specie di misura, e quindi in una valutazione pseudo-oggettiva?

 
La prima cosa che si nota è che sono scritte in maniera decisamente migliore, sono compatte e dense, mai sottotono e soprattutto scene più credibili che si fondono in maniera quasi automatica col mondo dell'autore. Le storie si aprono in maniera decisa e finiscono per finire, non esistono i finali di storyline abbastanza deboli come troviamo nei romanzi. Alcuni pensano che sia una struttura robusta, legittimo perché Sapkowski sa scrivere e anche bene, per me invece non lo è perché ho come riferimento forse altri canoni di scrittura fantasy.
Beh il paragone tra fantasy e fantasy si può fare, eccome. Potrei capire se prendessimo altri generi, ma tra titoli dello stesso genere ha senso fare un paragone secondo me. Altrimenti come crei una qualsivoglia scala di valutazione? Come riesci a trasformare un giudizio soggettivo in una specie di misura, e quindi in una valutazione pseudo-oggettiva?
Beh innanzitutto i romanzi prima de La Signora del Lago non hanno finali, perché si tratta di una unica storia divisa in 5 volumi, vogliamo chiamarli cliffangher o altro, ma non sono finali, e non in senso negativo, ma semplicemente non possono esserlo.

Dove ho detto che non si può fare? Tutti li fanno, sono io che li ritengo sbagliati. Per rispondere alla tua domanda, semplice: a livello di mole di lavoro l'ago dell'oggettività pende totalmente su chi ha dedicato più tempo e ha costruito un mondo, unito ad uno stile di scrittura adeguato. A livello di soggettività io posso preferire un autore "minore" sotto un altro aspetto, e per trasformarlo in pseudo-oggettività ci vuole parecchia lucidità.

Esempio: io preferisco il mondo enorme creato da un autore ma preferisco un altro autore per la costruzione dei personaggi. La pseudo oggettività va costruita seguendo e paragonando diversi parametri, non prendendo in blocco l'opera.

Se poi esiste un autore che eccelle in tutti questi campi, allora spazza via le altre mie preferenze, e qui nasce la pseudo-oggettività, o l'oggettività stessa.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top