Stasera avrei potuto tornare a vedere
Les garçons sauvages con Mandico in sala ma per motivi vari alla fine ho rinunciato.
So che me ne pentirò, spero ricapiti un'occasione migliore. Con un po' di morte dentro, mi consolo mettendo quella che, a questo punto, quasi sicuramente sarà la classifica finale. Più i film (inediti) di Venezia e Torino, visto che gli altri se la tirano.
1. ? Star wars: The last jedi | Rian Johnson
2. ::: mother! | Darren Aronosfky
3. :: La la land | Damien Chazelle
4. :: Arrival | Denis Villeneuve
5. :: Dunkirk | Christopher Nolan
6. : Thor: Ragnarok | Taika Waititi
1. :::: Three billboards outside Ebbing, Missouri | Martin McDonagh
2. :::: Ex libris | Frederick Wiseman
3. ? Les garçons sauvages | Bertrand Mandico
4. ::: First reformed | Paul Schrader
5. :: Sarah joue un loup garou | Katharina Wyss
6. :: The leisure seeker | Paolo Virzì
7. : Ryuichi Sakamoto: Coda | Stephen Nomura Schible
1. :::: The Florida project | Sean Baker
2. - Tokyo vampire hotel | Sion Sono
Legenda: - Scadente | : Passabile | :: Buono | ::: Ottimo | :::: Eccellente
Da recuperare: Baby driver, Elle.
Inutile girarci intorno, non fosse stato per i due festival sarebbe stata un'annata decisamente deludente. Pochissimi film visti e pochissimi che mi interesserebbe recuperare, veramente un anno di magra per me. Dopo due giorni di intensa meditazione e nessuna decisione definitiva metto al primo posto
Star wars, ovviamente senza voto, semplicemente perché è stata una delle esperienze più traumatiche che abbia vissuto in sala. Nel bene o nel male, chissà: per me questo ha già di per sé un suo perverso valore. Sotto di lui
mother! che pur essendo pure lui palesemente rotto e a tratti involontariamente ridicolo ha saputo toccarmi in diversi modi. Se ne dica quel che si vuole, ma ce ne fosse di coraggio simile nella distribuzione attuale. Di
La la land si è parlato fin troppo, altro film con grandi pregi e ingombranti difetti: ma tutto sommato gli ho voluto bene, e non è una visione che si dimentica facilmente. Da lì in poi tutti film sempre meritevoli per motivi diversi, ma che sento che dimenticherò piuttosto in fretta.
Il colpo di fulmine di Venezia 74 è stato McDonagh, e il suo perfetto, poderoso
Three billboards. Nella mia personale classifica la spunta addirittura su Wiseman, che confeziona un altro capolavoro: unico difetto, essere uno dei suoi tanti. Di colpo di fulmine si può parlare anche per il balzo nel lungometraggio del buon Bertrand Mandico,
summa di quella sua delirante, lussureggiante estetica già maturata nei corti:
Les garçons sauvages è un'esperienza sensoriale semplicemente unica. Ci sarà chi lo odierà con tutto se stesso, e chi vorrà perdercisi dentro: io sono ben contento di buttarmi fra le braccia dei secondi. Uno sfavillante punto interrogativo per questo folle autore, da cui mi aspetto moltissimo negli anni a venire. Ottimo anche il lavoro di Schrader, un pezzo di cinema poderoso nella sua asciuttezza. Più che buono l'esordio di Katharina Wyss con il suo
Sarah joue un loup garou, che pur non inventando niente di particolarmente nuovo dà già segni di una certa maturità registica con questo ritratto di grande incisività. Piacevolissima la sortita americana di Virzì, divertente e a tratti profondamente commovente. Peccato ci sia poco altro oltre al mestiere e al sentimento: un compitino svolto alla perfezione, ma pur sempre un compitino. Si chiude con il documentario biografico su Sakamoto: gradevole, nulla di più.
Deludente il trentacinquesimo Torino film festival, almeno per quanto riguarda le proposte inedite. Pochissimi titoli veramente interessanti, ho finito per passare in sala molto meno tempo di quanto avrei pronosticato. Delusione cocente da parte di Sono: sparate un potenziale difetto a caso, c'è. Delizioso invece
The Florida project di Baker, delicato nell'affrontare realtà che di delicato non hanno proprio nulla, ma anche genuinamente divertente e strapieno di energia positiva, ben lontano da qualunque pietismo o moralismo. Oltre a essere bellissimo da vedere ti lascia dentro delle sensazioni dolcissime, che mi piace premiare con un bel voto. Altro regista che continuerò a seguire con attenzione.
Ecco qui. Pare presto per chiudere l'annata, ma non sapevo che fare con questa mezz'ora e non credo cambierà nulla di qui al trentuno. Al massimo rivedo
The last jedi e lo metto all'ultimo posto, ma si vedrà.