Perchè AMD ha acquistato ATI? La risposta in tre punti.
L’acquisizione di Ati da parte di AMD è stata una mossa commerciale che ha suscitato non poche voci. Di sicuro quelle che si sono fatte più sentire in rete, sono state le teorie dell’acquisizione per chiusura di battenti o per limitare l’uscita delle GPU a livello di schede per portatili o soluzioni desktop da ufficio.
In realtà (e per fortuna!) il motivo non era ne l’uno, ne l’altro. Al CES 2007 il sito The Inquirer ha intervistato Mario Rivas, vice presidente esecutivo di AMD. La risposta è stata divisa in tre punti:
Intanto Rivas rassicura che AMD non vuole far fallire nessuna azienda! Era da molto tempo che AMD pensava di acquistare uno dei due colossi della grafica: Nvidia o Ati. E’ un mercato che interessa molto la casa produttrice di chip, non solo dal punto di vista dei giochi, ma anche per la grafica in genrale. Dopo aver visto il potenziale di calcolo delle GPGPU, all’idea di vedere in futuro, un scheda video - processore che lavorano in parallelo, AMD ha preferito correre ai ripari assicurandosi la collaborazione di uno dei produttori di GPU.
In secondo luogo il business di Ati sui dispositivi portatili, multimediali o di acquisizione video, ha contribuito alla decisione. Una fetta troppo grande affinché AMD non si fosse interessata.
Il terzo punto invece, è rivolto al futuro, più precisamente al progetto “Fusion” ovvero di una GPU integrata in una CPU, prevista verso la fine del 2008/09.
I tempi nono sono ancora maturi per rendere tale progetto tangibile, in quanto non esiste CPU che abbia una potenza di calcolo paragonabile ai processori grafici. Bisognerà aspettare che la tecnologia si sviluppi per ridurre tale dislivello.
Parole incoraggianti quelle del vice presidente esecutivo di AMD. Se questa è la versa situazione, Ati continuerà il lavoro di sempre e non porterà sul mercato prodotti scadenti.
L’acquisizione diventa invece quasi naturale se dobbiamo parlare di GPU integrate nelle CPU. Una soluzione simile consentirebbe ai due dispositivi di comunicare tra loro senza che i dati passino attraverso la scheda madre. Ne segue tempi di trasmissione ridotti, oltre ad avere un processore potente quanto una scheda video.
Dunque sembrerebbe che AMD abbia acquisito Ati, anche per assicurarsi una collaboratrice per questo progetto futuro. Che la prossima mossa sia una fusione tra Intel e Nvidia?
Tolto lo sguardo al futuro remoto, parliamo invece di ciò che dovremmo vedere tra due mesi circa:
l’R600 è ormai completato è pronto ad essere testato su “strada”. Purtroppo non si hanno ancora voci certe sulle caratteristiche del processore, ma sembrerebbe che Ati abbia abbandonato il progetto “dissipatore ad acqua” per tornare a quello “classico”, sempre doppio slot. Questo significa che la produzione di calore da parte del processore, dovrebbe essere drasticamente calata. Ne segue anche una diminuzione del consumo energetico.
La scheda dovrebbe essere presentata verso il 23 marzo, ma senza neanche avere il tempo di uscire, ha già degli avversari potenti. Il G80 è stato un vero e proprio successo che sta a sottolineare che anche il G81 non sarà da meno.
Sicuramente l’R600 sarà al di sopra del G80, ma ormai non è un segreto che non sarà questo l’avversario del chip di Ati.
:ciao: