Ufficiale Arti Marziali

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sulla base che la muay thai(io di thai sto parlando, le altre discipline non le metto in mezzo:asd:) è una disciplina dove ogni colpo è tirato alla piena potenza e serve per mandare giù l'avversarioil light contact va bene per i ragazzini che hanno una certa età, ma farlo a 20 o 30 anni non serve a nulla, semplicemente non è muay thai

questo per come la vedo io, poi se a qualcuno piace fare light contact in una disciplina che prevede il KO dell'avversario che lo faccia pure //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

ps: ho scritto 18 post separati xke ero in banca con l'iphone, ogni volta che leggevo rispondevo, ma i post son rimasti separati:rickds:

Allenare a scaricare la potenza nei colpi e scaricarli addosso a qualcuno non son sempre la stessa cosa e non sempre può essere fatto , e qui parlo soprattutto per quel che pratico io visto che QUASI ogni colpo dovrebbe essere tirato in parti delicatissime.

E' utile , per ogni cosa che si fa , sapere scaricare completamente la potenza e saperla trattenere a piacere.

 
Che è proprio la definizione di light contact. Noi quando facciamo sparring siamo protetti da testa a piedi e le cartelle ce le tiriamo senza problemi, è a questo che servono le protezioni.
Forse mi sono spiegato male, Light contact significa toccare con il colpo bloccato, quindi di fatto tirare con l'idea di sfiorare.

Lo so perché i colpi del kumite sono light contact di fatto, mentre facendo sparring tiriamo con l'idea che il peso del colpo si debba far sentire. Semplicemente, come mi sembra assurdo dover spiegare a chi fa sparring, ci sono dei momenti in cui tirare con tutta la forza è pericoloso e non c'è protezione che ti possa salvare(come le gomitate sulla nuca in fase di clinch) e dipende tutto dal peso di chi tira(se io che faccio 90 kg tiro con tutta la mia forza una gomitata sulla nuca dell'avversario, può essere che ci resti). L'unica protezione utile per tirare le gomitate a cuor leggero sarebbe il casco con la grata, ma anche lì devi fare attenzione perché parliamo di colpi potenzialmente letali, protezioni o non protezioni.

Mi sembra assurdo sentire di gente che si picchia al massimo delle proprie possibilità durante lo sparring, perché, a meno che non siate Wolverine, se lo faceste sul serio ne uscireste parecchio malconci.

 
Rischiare la vita ad ogni incontro?:rickds:Le protezione sono caschetto aperto(non facciamo scherma), paratibia e gomitiere

Più vai avanti e meno protezioni usi
Infatti, usate le gomitiere, è già qualcosa.

Poi se reputi la thai(che immagino tu segua assiduamente) una disciplina da animali non sarò certo io a cercare di farti cambiare idea perché me ne frega meno di zeroAh, visto che "si rischia la vita", ogni anno muoiono meno thaiboxers che calciatori, giusto per la cronaca //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Sì, anche il calcio è da animali, e più della thai senza dubbio. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Infatti, usate le gomitiere, è già qualcosa.

Sì, anche il calcio è da animali, e più della thai senza dubbio. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Il calcio è un gioco da femminucce //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Va be ma anche lo sparring si può fare più o meno forte, noi a volte lo facciamo solo coi guantini da 4 once, il paradenti e la conchiglia quando invece si vuole fare un po' più forte usiamo i guantoni da 10 once e anche caschetto e paratibie.

A bho //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Che poi, per chi ha fatto qualche altra arte marziale in precedenza, capita di riprendere cose da questa quasi inconsciamente e inserirle nella nuova anche se non ci azzeccano nulla?
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Io oltre a tentare di tanto in tanto il colpo che ho fatto fino alla nausea nel jkd (che bene o male dai, ci può stare), ogni tanto inserisco quasi istintivamente un movimento di "step" (non so come definirlo di preciso scusatemi) con il quale schivo un diretto e mi porto al lato dell'avversario cambiando guardia e mettendo il piede destro dietro il suo sinistro. Movimento sbagliato suo o spintarella mia e lui va a terra
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
A me ogni tanto quando mi arrivano i calci mi vengono istintive delle parate che avevo imparato a karate, per fortuna che i calci ce li tiriamo piano o mi sarei spezzato le braccia più e più volte //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Mi sembra assurdo sentire di gente che si picchia al massimo delle proprie possibilità durante lo sparring, perché, a meno che non siate Wolverine, se lo faceste sul serio ne uscireste parecchio malconci.
che bella cosa la fantasia :ivan:

 
che bella cosa la fantasia :ivan:
Beh si è una bella cosa pensare di poter combattere seriamente nell ambito delle arti marziali senza riportare danni. Mh, no mi sa che non lo è.

 
Ottimo topic! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

Io ho praticato Agonisticamente Sanda dal 2003 al 2008, poi due anni di infortunio e nel 2011 ho rifatto un match di sanda. (ho iniziato a 8 anni e cazzeggiavo solamente fino al 2003 ;D )

Dopo l'infortunio ho praticato pugilato, disputando 3 incontri e a breve ne avrò un altro.

E da un po' di tempo ho iniziato nel BJJ (dove sono veramente scarso :rickds::rickds:)

E' un mondo stupendo il nostro!!//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif:gab:

 


---------- Post added at 15:31:26 ---------- Previous post was at 15:01:44 ----------

 


Vorrei porre la mia sul dibattito Arti marziali\ sport da combattimento.

Partendo dal presupposto che non voglio assolutamente denigrare le arti marziali, dal mio punto di vista è ASSURDO dire che solo le arti marziali propongono un principio di armonia interiore, di sviluppo mentale ecc ecc.

Io ritengo che le arti marziali, siano ormai arti "fossili" nel 2012, in quanto in un contesto REALE di lotta non sono applicabili, perchè ormai datate nei movimenti e\o nell'applicazione. Kung Fu, parecchi stili di Karate (unica eccezione per il Kyokushinkai) e via dicendo non possono essere applicate in un contesto reale di lotta, perchè OGGI non sono più così reali. Se non c'è contatto, come può prepararmi per uno scontro in cui l'altro opporrà resistenza e farà di tutto per riportare vittoria (sia per strada, sia in gara)su di me?

Per quanto mi riguarda, tra le arti marziali "salvo" il Judo: contatto totale e prepara davvero sia alla difesa che all'attacco, per una perfetta crescita psicofisica. Quando sento: "i vari stili di shaolin kung fu mi fanno crescere a livello psicologico"; ognuno è libero di pensare quello che vuole ma è una cosa assurda perchè è impossibile crescere se non ci si misura. Uno può farlo per tenersi in forma, per tutti i motivi al mondo, ma la crescita psicofisica è un'altra.

Prendiamo per es. il BJJ: quando hai un'avversario sopra, del tuo stesso peso e\o oltre, inizia un gioco di scacchi, fatto di pensieri e movimenti che porteranno a ribaltare la situazione; la crescita avviene quando il tuo corpo ed il tuo pensiero sono portati all'estremo e da qui ti permettono di andare oltre.

Io ho fatto 4 anni di Taolù oltre al Sanda,ovvero le forme che compongono il Wushu e so di cosa parlo. Guarda caso tutti quelli che ho visto fare forme, rarissimamente facevamo anche sanda,semplicemente perchè non sono per tutti gli sport da combattimento.

E guardacaso tutti quelli che si spacciavano per grandi maestri di krav maga (uno dei sistemi piu sovravvalutati di tutti i tempi, almeno in italia), kung fu e altri sistemi inventati negli ultimi 5 anni, non hanno MAI combattuto un vero incontro, ma fanno solo esibizioni con l'avversario che non opporre resistenza.

Per quel che mi riguarda un'arte marziale è efficace quando, a distanza di anni e anni, sono ancora competitive nelle gare a pieno contatto.

Prendiamo l'ultimate fighting championship o le organizzazioni di mma in generale: le uniche arti marziali che si vedono sono Judo e Bjj, che di tradizionale hanno solo il kimono. (e non venitemi a dire che le mma sono una rissa, perchè vuol dire che dovete informarvi un attimo su ciò che state dicendo)

Concludo ridicendo appunto: la crescita psico fisica di un ragazzo\atleta\fighter è legata alla propria capacità di mettersi in gioco con il proprio corpo,anche pur facendo il classico allenamento in palestra, ma la condizione necessaria per la crescità è mettersi in gioco SEMPRE in contesti REALI di lotta con avversari o compagni di allenamento NON in accordo con voi e quindi che vi oppongo RESISTENZA.

Tutto questo secondo il mio punto di vista ovviamente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

 
Ottimo topic! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.pngIo ho praticato Agonisticamente Sanda dal 2003 al 2008, poi due anni di infortunio e nel 2011 ho rifatto un match di sanda. (ho iniziato a 8 anni e cazzeggiavo solamente fino al 2003 ;D )

Dopo l'infortunio ho praticato pugilato, disputando 3 incontri e a breve ne avrò un altro.

E da un po' di tempo ho iniziato nel BJJ (dove sono veramente scarso :rickds::rickds:)

E' un mondo stupendo il nostro!!//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif:gab:

 


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Vorrei porre la mia sul dibattito Arti marziali\ sport da combattimento.

Partendo dal presupposto che non voglio assolutamente denigrare le arti marziali, dal mio punto di vista è ASSURDO dire che solo le arti marziali propongono un principio di armonia interiore, di sviluppo mentale ecc ecc.

Io ritengo che le arti marziali, siano ormai arti "fossili" nel 2012, in quanto in un contesto REALE di lotta non sono applicabili, perchè ormai datate nei movimenti e\o nell'applicazione. Kung Fu, parecchi stili di Karate (unica eccezione per il Kyokushinkai) e via dicendo non possono essere applicate in un contesto reale di lotta, perchè OGGI non sono più così reali. Se non c'è contatto, come può prepararmi per uno scontro in cui l'altro opporrà resistenza e farà di tutto per riportare vittoria (sia per strada, sia in gara)su di me?

Per quanto mi riguarda, tra le arti marziali "salvo" il Judo: contatto totale e prepara davvero sia alla difesa che all'attacco, per una perfetta crescita psicofisica. Quando sento: "i vari stili di shaolin kung fu mi fanno crescere a livello psicologico"; ognuno è libero di pensare quello che vuole ma è una cosa assurda perchè è impossibile crescere se non ci si misura. Uno può farlo per tenersi in forma, per tutti i motivi al mondo, ma la crescita psicofisica è un'altra.

Prendiamo per es. il BJJ: quando hai un'avversario sopra, del tuo stesso peso e\o oltre, inizia un gioco di scacchi, fatto di pensieri e movimenti che porteranno a ribaltare la situazione; la crescita avviene quando il tuo corpo ed il tuo pensiero sono portati all'estremo e da qui ti permettono di andare oltre.

Io ho fatto 4 anni di Taolù oltre al Sanda,ovvero le forme che compongono il Wushu e so di cosa parlo. Guarda caso tutti quelli che ho visto fare forme, rarissimamente facevamo anche sanda,semplicemente perchè non sono per tutti gli sport da combattimento.

E guardacaso tutti quelli che si spacciavano per grandi maestri di krav maga (uno dei sistemi piu sovravvalutati di tutti i tempi, almeno in italia), kung fu e altri sistemi inventati negli ultimi 5 anni, non hanno MAI combattuto un vero incontro, ma fanno solo esibizioni con l'avversario che non opporre resistenza.

Per quel che mi riguarda un'arte marziale è efficace quando, a distanza di anni e anni, sono ancora competitive nelle gare a pieno contatto.

Prendiamo l'ultimate fighting championship o le organizzazioni di mma in generale: le uniche arti marziali che si vedono sono Judo e Bjj, che di tradizionale hanno solo il kimono. (e non venitemi a dire che le mma sono una rissa, perchè vuol dire che dovete informarvi un attimo su ciò che state dicendo)

Concludo ridicendo appunto: la crescita psico fisica di un ragazzo\atleta\fighter è legata alla propria capacità di mettersi in gioco con il proprio corpo,anche pur facendo il classico allenamento in palestra, ma la condizione necessaria per la crescità è mettersi in gioco SEMPRE in contesti REALI di lotta con avversari o compagni di allenamento NON in accordo con voi e quindi che vi oppongo RESISTENZA.

Tutto questo secondo il mio punto di vista ovviamente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
Hai montato un lungo discorso partendo da un presupposto sbagliato. Le arti marziali non sono fossili e non sono basati su concetti antichi che non funzionano più. La conoscenza su cui si basano non è a scadenza , il modo di funzionare del corpo umano applicato al combattimento era così ieri ed è così oggi. Nelle arti marziali è cambiata la natura intima. Come vengono insegnate e allenate. Come vogliono essere applicate.

Quanta esperienza di combattimento effettivo puoi fare senza essere ingabbiato dalla polizia.

 


---------- Post added at 21:12:34 ---------- Previous post was at 21:08:53 ----------

 


Ah , e vedere la crescita solo nel combattimento è tanto sbagliato quanto negare che escluderlo non è salutare

 
[/color]Ah , e vedere la crescita solo nel combattimento è tanto sbagliato quanto negare che escluderlo non è salutare
Fare sport da combattimento senza combattere è come farsi le pippe anzichè trombare. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Non ho capito la frase in grassetto, ci sono troppe negazioni che negano verbi come "escludere", la mia mente non riesce proprio a sbrogliare la matassa. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Fare sport da combattimento senza combattere è come farsi le pippe anzichè trombare. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Non ho capito la frase in grassetto, ci sono troppe negazioni che negano verbi come "escludere", la mia mente non riesce proprio a sbrogliare la matassa. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Negare che escludere il combattimento da una disciplina a carattere marziale non la mina alla base è tanto sbagliato quanto pensare che il percorso di crescita sia esclusivamente legato a combattere.

 
Ottimo topic! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.pngIo ho praticato Agonisticamente Sanda dal 2003 al 2008, poi due anni di infortunio e nel 2011 ho rifatto un match di sanda. (ho iniziato a 8 anni e cazzeggiavo solamente fino al 2003 ;D )

Dopo l'infortunio ho praticato pugilato, disputando 3 incontri e a breve ne avrò un altro.

E da un po' di tempo ho iniziato nel BJJ (dove sono veramente scarso :rickds::rickds:)

E' un mondo stupendo il nostro!!//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif:gab:

 


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Vorrei porre la mia sul dibattito Arti marziali\ sport da combattimento.

Partendo dal presupposto che non voglio assolutamente denigrare le arti marziali, dal mio punto di vista è ASSURDO dire che solo le arti marziali propongono un principio di armonia interiore, di sviluppo mentale ecc ecc.

Io ritengo che le arti marziali, siano ormai arti "fossili" nel 2012, in quanto in un contesto REALE di lotta non sono applicabili, perchè ormai datate nei movimenti e\o nell'applicazione. Kung Fu, parecchi stili di Karate (unica eccezione per il Kyokushinkai) e via dicendo non possono essere applicate in un contesto reale di lotta, perchè OGGI non sono più così reali. Se non c'è contatto, come può prepararmi per uno scontro in cui l'altro opporrà resistenza e farà di tutto per riportare vittoria (sia per strada, sia in gara)su di me?

Per quanto mi riguarda, tra le arti marziali "salvo" il Judo: contatto totale e prepara davvero sia alla difesa che all'attacco, per una perfetta crescita psicofisica. Quando sento: "i vari stili di shaolin kung fu mi fanno crescere a livello psicologico"; ognuno è libero di pensare quello che vuole ma è una cosa assurda perchè è impossibile crescere se non ci si misura. Uno può farlo per tenersi in forma, per tutti i motivi al mondo, ma la crescita psicofisica è un'altra.

Prendiamo per es. il BJJ: quando hai un'avversario sopra, del tuo stesso peso e\o oltre, inizia un gioco di scacchi, fatto di pensieri e movimenti che porteranno a ribaltare la situazione; la crescita avviene quando il tuo corpo ed il tuo pensiero sono portati all'estremo e da qui ti permettono di andare oltre.

Io ho fatto 4 anni di Taolù oltre al Sanda,ovvero le forme che compongono il Wushu e so di cosa parlo. Guarda caso tutti quelli che ho visto fare forme, rarissimamente facevamo anche sanda,semplicemente perchè non sono per tutti gli sport da combattimento.

E guardacaso tutti quelli che si spacciavano per grandi maestri di krav maga (uno dei sistemi piu sovravvalutati di tutti i tempi, almeno in italia), kung fu e altri sistemi inventati negli ultimi 5 anni, non hanno MAI combattuto un vero incontro, ma fanno solo esibizioni con l'avversario che non opporre resistenza.

Per quel che mi riguarda un'arte marziale è efficace quando, a distanza di anni e anni, sono ancora competitive nelle gare a pieno contatto.

Prendiamo l'ultimate fighting championship o le organizzazioni di mma in generale: le uniche arti marziali che si vedono sono Judo e Bjj, che di tradizionale hanno solo il kimono. (e non venitemi a dire che le mma sono una rissa, perchè vuol dire che dovete informarvi un attimo su ciò che state dicendo)

Concludo ridicendo appunto: la crescita psico fisica di un ragazzo\atleta\fighter è legata alla propria capacità di mettersi in gioco con il proprio corpo,anche pur facendo il classico allenamento in palestra, ma la condizione necessaria per la crescità è mettersi in gioco SEMPRE in contesti REALI di lotta con avversari o compagni di allenamento NON in accordo con voi e quindi che vi oppongo RESISTENZA.

Tutto questo secondo il mio punto di vista ovviamente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
Mi sa che hai capito male il discorso o che, come dice MAH, sei partito da un presupposto sbagliato.

 


Senza dilungarmi in lunghe e, probabilmente, inutili e noiose spiegazioni, il problema è che, attualmente, il pensiero comune è quello di creare una spaccatura netta tra l'arte marziale e lo sport da combattimento. Se prima andavi a fare karate, imparavi forme, ti creava uno stile di vita (insegnati in qualunque arte marziale in effetti) e ti insegnava a combattere, attualmente, in buona parte dei casi, se vai a fare karate impari i prime e forse i secondi, se vuoi combattere vai a fare kick boxe.


 


Ho preso l'esempio del karate, ma è una cosa applicabile a tante altre arti marziali. Di base, prendendo come esempio Bruce Lee, lui ha imparato a combattere facendo wing chun, boxe e baji quan (se non erro), ha pensato che molte più persone avrebbero voluto/potuto imparare a combattere seguendo un sistema più immediato, creando così il jkd, creando, al contempo, la sua arte marziale. Questo però, è nato con lo scopo di poter insegnare alla gente a combattere, non di sostituirsi alle arti marziali, cosa che, in effetti, è successa. Ora come ora, a quanto mi hanno detto, pure se vai a fare wing chun, ti insegnano "kata" stile di vita ma non ti insegnano più a combattere.


 


Il problema quindi, non è che le arti marziali sono antiquate, è che si sta dimenticando lo scopo di queste.


 
Hai montato un lungo discorso partendo da un presupposto sbagliato. Le arti marziali non sono fossili e non sono basati su concetti antichi che non funzionano più. La conoscenza su cui si basano non è a scadenza , il modo di funzionare del corpo umano applicato al combattimento era così ieri ed è così oggi. Nelle arti marziali è cambiata la natura intima. Come vengono insegnate e allenate. Come vogliono essere applicate. Quanta esperienza di combattimento effettivo puoi fare senza essere ingabbiato dalla polizia.

 


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Ah , e vedere la crescita solo nel combattimento è tanto sbagliato quanto negare che escluderlo non è salutare


Certo era così ieri com'è cosi oggi con avversari collaborativi. E' facile dire kung fu di qua, kung fu di là, quando chi insegna queste cose non ha mai combattuto. Quanti "master" delle discipline tradizionali ci sono su youtube? Quanti hanno in realtà hanno mai effettivamente combattuto e non applicato le loro conoscenze in contesti di esibizioni? Nessuno o quasi.

Lo stesso Bruce Lee, che qualcuno di voi ha nominato, tra tutti gli pseudo maestri dell'epoca è stato il primo a capire l'importanza del free fight, prendendo addirittura lezioni di BJJ.

Io la penso così: può essere applicato in un contesto di lotta o difesa REALE con avversario NON collaborativo? Se è così è buono, altrimenti a poco serve, sia esso kung fu, krav maga o lancio della nonna.

Nel combattimento e nella preparazione fisica e atletica che c'è dietro, c'è la risposta a tutte le vostre domande. E' lì che si nasconde la vera crescita, quando il ragazzo che si allena tre volte a settimana senza gareggiare cerca di superare i propri limiti, con impegno e costanza e perchè no, prefissandosi un obiettivo.

 
Certo era così ieri com'è cosi oggi con avversari collaborativi. E' facile dire kung fu di qua, kung fu di là, quando chi insegna queste cose non ha mai combattuto. Quanti "master" delle discipline tradizionali ci sono su youtube? Quanti hanno in realtà hanno mai effettivamente combattuto e non applicato le loro conoscenze in contesti di esibizioni? Nessuno o quasi.
Lo stesso Bruce Lee, che qualcuno di voi ha nominato, tra tutti gli pseudo maestri dell'epoca è stato il primo a capire l'importanza del free fight, prendendo addirittura lezioni di BJJ.

Io la penso così: può essere applicato in un contesto di lotta o difesa REALE con avversario NON collaborativo? Se è così è buono, altrimenti a poco serve, sia esso kung fu, krav maga o lancio della nonna.

Nel combattimento e nella preparazione fisica e atletica che c'è dietro, c'è la risposta a tutte le vostre domande. E' lì che si nasconde la vera crescita, quando il ragazzo che si allena tre volte a settimana senza gareggiare cerca di superare i propri limiti, con impegno e costanza e perchè no, prefissandosi un obiettivo.
Sei piuttosto ignorante sul "kung fu" per un ex praticante di Sanda. Lasciando perdere cosa penso di Bruce Lee per non attirarmi troppe antipatie e un OT grosso come una montagna , il kung fu veniva utilizzato in battaglia. Erano guerrieri molti di quelli che passavano la vita ad addestrarsi in quell'arte. Dubito trovassero avversari particolarmente collaborativi. Lo stesso Wing Chun , per citare uno stile relativamente recente , al di la delle leggende su Ng Mui , è nato nell'ambito delle società segrete con l'intenzione di utilizzarlo per riportare la dinastia Ming al potere.

Basta guardare la storia della cina per vedere quanti combattenti utilizzassero vari stili di kung fu nei combattimenti alla morte. Molto collaborativi.

Visto che parli di Bruce Lee ti basta andare a vedere uno dei suoi maestri , Wong Shun Leung praticamente una leggenda nell'ambito dei combattimenti da strada.

Il problema è come vengono insegnate oggi le arti marziali e quello che sono diventate.

Inoltre continuo a dire che sbagli a vederle solamente nell'ottica del combattimento. La leggenda vuole che quasi ogni stile di arte marziale abbia avuto origine da delle discipline Indiane insegnate a dei monaci in cina perchè trovati fisicamente troppo deboli per la meditazione. Ok, è una leggenda ma significativa riguardo il suo significato di autoconoscenza e autocoltivazione. Se poi guardiamo le arti marziali taoiste , il concetto è addirittura che il combattimento migliore è quello che riesci ad evitare. Il combattimento inizia nel momento in cui cerchi tramite la strategia di far terminare una situazione pericolosa senza ricorrere allo scontro. Se stai combattendo è già una tua sconfitta. Il combattimento nelle arti marziali è una conseguenza del lavoro su se stessi , di certo non è il lavoro su se stessi la conseguenza del combattimento.

 
Di chiacchere sul kung fu se ne fanno assai, senza offesa. Se ora, in un combattimento REALE, anche in Wing Chun è efficace, stiamo freschi a parlare.

La realtà OGGETTIVA e' che nei combattimenti reali e nei vari tornei, gli stili di kung fu, i vari krav maga e compagnia bella lasciano il tempo che trovano.

Prendiamo il L'ufc, l'ex pride, l'art of war in Cina, il minimo praticato da un fighter è il Sanda. NESSUN'ALTRA arte marziale viene praticata in tornei simili, siano essi di mma o k1 e non di certo per l'ultra efficacia, ma al contrario di marziale troviamo solo Judo e Bjj. (insieme alle ovvie 3 discipline: pugilato,muay thay e lotta)

Una domanda: per te lo sviluppo psico fisico si ha anche con le forme ( kata\taolu) quindi? George saint pierre è uno dei fighter più completi di tutti i tempi ed è anche uno dei fighter più attaccati alla tradizione del GI (esempio) e come lui tanti altri.

Anche dalle mie parti c'era uno dei cinesi che ha portato il wushu e tutto il resto nella mia regione nei primi anni 90; insegnava WC e tante altre cose, era temuto da tutti perchè bravissimo e pericolosissimo, però non usava wc e stili da film ( passami la battuta ;D ) ma combatteva con il Sanda.

Ps. su tutte le chiacchere finali che hai scritto ( ho detto chiacchere non per provocare, bensì per riassumere) sono concetti universali di ogni stile, sdc o am che sia,.

Per me la crescita personale riguarda il saper gestire le emozioni, pre - durante - post match, saper controllare un avversario più forte o sleale, avere fiducia in se stessi match dopo match, imparare il rispetto sul ring e fuori, migliorarsi continuamente.

Non per forza bisogna gareggiare, non sto dicendo questo. Ma l'equilibrio si trova anche da un semplice contatto di sparring leggero in allenamento.

Chi combatte sa di cosa parlo, chi fa le forme e le spaccia per saper combattere, senza offesa, ma è tutto un altro paio di maniche, se poi vogliamo andare avanti con la convinzione che "metti la cera, togli la cera" sia una tecnica funzionale, allora amen.

 
Di chiacchere sul kung fu se ne fanno assai, senza offesa. Se ora, in un combattimento REALE, anche in Wing Chun è efficace, stiamo freschi a parlare.
La realtà OGGETTIVA e' che nei combattimenti reali e nei vari tornei, gli stili di kung fu, i vari krav maga e compagnia bella lasciano il tempo che trovano.

Prendiamo il L'ufc, l'ex pride, l'art of war in Cina, il minimo praticato da un fighter è il Sanda. NESSUN'ALTRA arte marziale viene praticata in tornei simili, siano essi di mma o k1 e non di certo per l'ultra efficacia, ma al contrario di marziale troviamo solo Judo e Bjj. (insieme alle ovvie 3 discipline: pugilato,muay thay e lotta)

Una domanda: per te lo sviluppo psico fisico si ha anche con le forme ( kata\taolu) quindi? George saint pierre è uno dei fighter più completi di tutti i tempi ed è anche uno dei fighter più attaccati alla tradizione del GI (esempio) e come lui tanti altri.

Anche dalle mie parti c'era uno dei cinesi che ha portato il wushu e tutto il resto nella mia regione nei primi anni 90; insegnava WC e tante altre cose, era temuto da tutti perchè bravissimo e pericolosissimo, però non usava wc e stili da film ( passami la battuta ;D ) ma combatteva con il Sanda.

Ps. su tutte le chiacchere finali che hai scritto ( ho detto chiacchere non per provocare, bensì per riassumere) sono concetti universali di ogni stile, sdc o am che sia,.

Per me la crescita personale riguarda il saper gestire le emozioni, pre - durante - post match, saper controllare un avversario più forte o sleale, avere fiducia in se stessi match dopo match, imparare il rispetto sul ring e fuori, migliorarsi continuamente.

Non per forza bisogna gareggiare, non sto dicendo questo. Ma l'equilibrio si trova anche da un semplice contatto di sparring leggero in allenamento.

Chi combatte sa di cosa parlo, chi fa le forme e le spaccia per saper combattere, senza offesa, ma è tutto un altro paio di maniche, se poi vogliamo andare avanti con la convinzione che "metti la cera, togli la cera" sia una tecnica funzionale, allora amen.

A parte che lo sparring era sottointeso (ma quello non lo definisco combattimento) continui a vedere le arti marziali unicamente in funzione dell'esperienza che se ne trae durante il combattimento. Libero di farlo , per carità. Per altro il fatto di avere visione dicotomica "forma" "combattimento" la dice lunga. Non metto in dubbio la tua esperienza nelle arti marziali , ma la tua concezione è quella occidentalizzata nata in tempi recenti.

 
A parte che lo sparring era sottointeso (ma quello non lo definisco combattimento) continui a vedere le arti marziali unicamente in funzione dell'esperienza che se ne trae durante il combattimento. Libero di farlo , per carità. Per altro il fatto di avere visione dicotomica "forma" "combattimento" la dice lunga. Non metto in dubbio la tua esperienza nelle arti marziali , ma la tua concezione è quella occidentalizzata nata in tempi recenti.
Assolutamente no, ti ho scritto che la mia crescita è legata a determinati eventi che hanno a che fare con il combattere (eventi che ho elencato prima) e, semplicemente, questi eventi mi hanno fatto maturare anche con le cose quotidiane

 
Chi combatte sa di cosa parlo, chi fa le forme e le spaccia per saper combattere, senza offesa, ma è tutto un altro paio di maniche, se poi vogliamo andare avanti con la convinzione che "metti la cera, togli la cera" sia una tecnica funzionale, allora amen.
Il fatto è che se si vuole fare una cosa completa, si devono imparare anche le forme. Queste non ti insegnano a combattere, indubbiamente, ma se fossero inutili non sarebbero sopravvissute per tanti secoli.

 
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