Brutta notizia, l'ha scritta anche il mio collega sul sito: :(
http://www.doomitalia.it/index.php?subaction=showcomments&id=1319202625&archive=&start_from=&ucat=13&
Speriamo davvero si tratti soltanto di una voce, perché se confermata, significherebbe forse veramente la fine di un'epoca, se già non fosse bastato il successo sotto le aspettative, in termini di mercato generale, praticamente di ogni titolo realizzato da o legato alla id Software dal 2005 in poi.
Se per noi appassionati del genere e di vecchia data ogni gioco in più è stato, come minimo, un più che piacevole incremento dell'offerta disponibile con relativo portarsi "al passo con i tempi" in termini di grafica e di gameplay, ma spesso e volentieri anche un'ottima scelta, il grande pubblico, costituito per una parte rilevante da non appassionati, e da giocatori non tanto longevi videoludicamente, si aspettava di più:
* da un Quake 4 che sotto l'aspetto singleplayer non è stato ritenuto troppo più di "un Doom 3 a squadre", con riferimento ai tratti della campagna in cui si veniva assistiti da altri soldati gestiti dal computer, e sotto l'aspetto multiplayer aveva un netcode troppo pesante e nessuna modalità di gioco innovativa per distinguerlo dal precedente Quake 3, che anzi ha continuato ad avere più successo, per poi sfociare nella riproposizione come Quake Live;
* da un Quake Wars in cui una concomitanza di cose ha scoraggiato quel modding grande campo di successo della id, lasciando la disponibilità limitata alle 12 mappe iniziali, con conseguente ripetitività alla lunga; inoltre a parte il rilascio delle patch è stato poi poco supportato alle spalle, quando c'era qualcosa che non andava o da migliorare sembrava sempre fosse competenza di altri, e intanto la gente si è stufata di giocarci;
* da un Wolfenstein in cui tanto per dirne una, una consistente parte di uno dei team di sviluppo è stata licenziata il giorno successivo all'uscita, evidentemente qualcosa non era andato per il verso giusto e lo si sapeva già prima;
* probabilmente, anche da un Rage ritenuto troppo simile ad altri titoli sul mercato, ma d'altronde siamo nel 2011, non siamo più nel periodo 1992-1996, è dannatamente più difficile essere innovativi con un settore videoludico ben più saturo rispetto a quanto lo era 15/20 anni fa.
D'altro canto, una casa come la id, che per anni ha fatto della sua indipendenza il suo cavallo di battaglia, arrivando anche ad alzare la voce nei confronti di personalità importanti nel mondo dell'informatica, come mai qualche anno fa apparentemente di colpo ha deciso di vendersi? Non lo so e non sarebbe serio per il webmaster di un sito dedicato scrivere cose non verificabili, però viene naturale giungere ad alcune conclusioni, vedete voi...
Se la id si trova obbligata a rinunciare al titolo della sua saga principale, quali prospettive può avere per il futuro? La sua esistenza soltanto più formale, al servizio degli altri progetti di Bethesda/Zenimax? Che senso avrebbe a questo punto, si potrebbe ancora parlare di id Software come l'abbiamo concepita dal 1991 fino ad oggi? Chiaro che le altre realtà in gioco badano al loro di interesse e possono anche approfittare delle situazioni che si presentano man mano senza guardare in faccia nessuno, ma è inutile prendersela con quello o con quell'altro, le cose non cambiano solo perché le vogliamo noi utenti finali che, specie in un periodo di crisi generale come quello degli ultimi anni, in cui la priorità è quella di far quadrare i conti, non siamo così importanti come i loro bilanci. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif