Signor Snake
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quello si, ma mai come prima nel III si è sottolineato che il contrasto tra assassini e templari non sia un dualismo nero/bianco, ma si basi su differenze minime, a seconda anche dei personaggi coinvolti (come si è poi accentuato anche nei capitoli successivi); nel senso, più volte, assassinati i nemici templari, questi nel confronto premorte con Connor hanno dato l'impressione di far prevalere il loro pensiero rispetto al suo, e che quindi in un certo senso fanno sembrare la crociata dello stesso Connor indirizzata verso gli obiettivi e nemici sbagliati. anche Haytam (a meno che i miei ricordi non siano totalmente andati //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) faceva un po' intuire che le differenze tra loro non fossero incolmabili, e che quindi fondamentalmente Connor abbia combattuto la guerra sbagliata, come visto anche negli epiloghi postgame //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Ma il ruolo di Connor è volutamente quello. È cocciuto e crede nelle sue idee, perché Minerva che comunque è una sorta di Dea per la sua gente, quindi probabilmente anche per lui, gli ha profetizzato falsamente (per controllarlo) che i Templari se avessero vinto avrebbero portato in rovina la sua gente. Quindi è comunque un uomo manipolato da una forza superiore e per cui non crede ne da ascolto ai Templari che uccide, anche perché lui non sa come sarebbe un futuro nei mani dei templari e si basa sulle visioni che gli ha dato quella zo**ola di divinità
E poi appunto, non sappiamo nemmeno che se i templari avessero vinto le cose sarebbero state migliori... forse non peggiori, ma comunque è una lotta che non si sa mai a cosa porta

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Tanto strana non è, alla fine è più l'evento che da poi origine a tutti gli eventi successivi e i messaggi di fondoEd è proprio questa la cosa strana ai miei occhi
Cioè che un Templare decide di adottare il figlio di un nemico (Assassino) senza indottrinarlo e rispettarlo come un figlio, comunicando che anche in guerra può esserci rispetto e che i Templari possono essere saggi e onesti. Il conflitto con Bellec e tutta la tensione dell'alleanza con Elise è scaturita dal fatto che Arno è un Assassino che prova affetto e stima per dei Templari, e la morte del padre serve più che altro a creare questa situazione. La trama del gioco però resta il piano di Giamal di fomentare la rivoluzione per permettere alla nuova cerchia di templari, che fa parte della classe media, di raggiungere facilmente il potere che con la monarchia francese non potevano ottenere. Il padre di Arno doveva appunto creare la "situazione". Poi ovvio, il gioco finisce con Arno a 26 anni, è lampante che hanno lasciato la faccenda volutamente irrisolta per giocarsela in un sequel.
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