PS4 Assassin's Creed Unity

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quello si, ma mai come prima nel III si è sottolineato che il contrasto tra assassini e templari non sia un dualismo nero/bianco, ma si basi su differenze minime, a seconda anche dei personaggi coinvolti (come si è poi accentuato anche nei capitoli successivi); nel senso, più volte, assassinati i nemici templari, questi nel confronto premorte con Connor hanno dato l'impressione di far prevalere il loro pensiero rispetto al suo, e che quindi in un certo senso fanno sembrare la crociata dello stesso Connor indirizzata verso gli obiettivi e nemici sbagliati. anche Haytam (a meno che i miei ricordi non siano totalmente andati //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) faceva un po' intuire che le differenze tra loro non fossero incolmabili, e che quindi fondamentalmente Connor abbia combattuto la guerra sbagliata, come visto anche negli epiloghi postgame //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif


Ma il ruolo di Connor è volutamente quello. È cocciuto e crede nelle sue idee, perché Minerva che comunque è una sorta di Dea per la sua gente, quindi probabilmente anche per lui, gli ha profetizzato falsamente (per controllarlo) che i Templari se avessero vinto avrebbero portato in rovina la sua gente. Quindi è comunque un uomo manipolato da una forza superiore e per cui non crede ne da ascolto ai Templari che uccide, anche perché lui non sa come sarebbe un futuro nei mani dei templari e si basa sulle visioni che gli ha dato quella zo**ola di divinità :rickds: E poi appunto, non sappiamo nemmeno che se i templari avessero vinto le cose sarebbero state migliori... forse non peggiori, ma comunque è una lotta che non si sa mai a cosa porta

- - - Aggiornato - - -

Ed è proprio questa la cosa strana ai miei occhi
Tanto strana non è, alla fine è più l'evento che da poi origine a tutti gli eventi successivi e i messaggi di fondo

Cioè che un Templare decide di adottare il figlio di un nemico (Assassino) senza indottrinarlo e rispettarlo come un figlio, comunicando che anche in guerra può esserci rispetto e che i Templari possono essere saggi e onesti. Il conflitto con Bellec e tutta la tensione dell'alleanza con Elise è scaturita dal fatto che Arno è un Assassino che prova affetto e stima per dei Templari, e la morte del padre serve più che altro a creare questa situazione. La trama del gioco però resta il piano di Giamal di fomentare la rivoluzione per permettere alla nuova cerchia di templari, che fa parte della classe media, di raggiungere facilmente il potere che con la monarchia francese non potevano ottenere. Il padre di Arno doveva appunto creare la "situazione". Poi ovvio, il gioco finisce con Arno a 26 anni, è lampante che hanno lasciato la faccenda volutamente irrisolta per giocarsela in un sequel.
 
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Ma il ruolo di Connor è volutamente quello. È cocciuto e crede nelle sue idee, perché Minerva che comunque è una sorta di Dea per la sua gente, quindi probabilmente anche per lui, gli ha profetizzato falsamente (per controllarlo) che i Templari se avessero vinto avrebbero portato in rovina la sua gente. Quindi è comunque un uomo manipolato da una forza superiore e per cui non crede ne da ascolto ai Templari che uccide, anche perché lui non sa come sarebbe un futuro nei mani dei templari e si basa sulle visioni che gli ha dato quella zo**ola di divinità :rickds: E poi appunto, non sappiamo nemmeno che se i templari avessero vinto le cose sarebbero state migliori... forse non peggiori, ma comunque è una lotta che non si sa mai a cosa porta

appunto se non è vendetta è cocciutaggine //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif sintetizzando Connor tra tutti i protagonisti è l'unico a non avere una volontà propria :rickds: talmente "insignificante" in se che (minispoiler su una mail minore in rogue che non riguarda la trama del gioco)


in abstergo entertainment preferirebbero più raccontare ulteriori storie su Washington che su Connor e la "noiosa storia" con moglie e progenie :rickds::rickds::rickds:


 
Ma il ruolo di Connor è volutamente quello. È cocciuto e crede nelle sue idee, perché Minerva che comunque è una sorta di Dea per la sua gente, quindi probabilmente anche per lui, gli ha profetizzato falsamente (per controllarlo) che i Templari se avessero vinto avrebbero portato in rovina la sua gente. Quindi è comunque un uomo manipolato da una forza superiore e per cui non crede ne da ascolto ai Templari che uccide, anche perché lui non sa come sarebbe un futuro nei mani dei templari e si basa sulle visioni che gli ha dato quella zo**ola di divinità :rickds: E poi appunto, non sappiamo nemmeno che se i templari avessero vinto le cose sarebbero state migliori... forse non peggiori, ma comunque è una lotta che non si sa mai a cosa porta

- - - Aggiornato - - -

Tanto strana non è, alla fine è più l'evento che da poi origine a tutti gli eventi successivi e i messaggi di fondo

Cioè che un Templare decide di adottare il figlio di un nemico (Assassino) senza indottrinarlo e rispettarlo come un figlio, comunicando che anche in guerra può esserci rispetto e che i Templari possono essere saggi e onesti. Il conflitto con Bellec e tutta la tensione dell'alleanza con Elise è scaturita dal fatto che Arno è un Assassino che prova affetto e stima per dei Templari, e la morte del padre serve più che altro a creare questa situazione. La trama del gioco però resta il piano di Giamal di fomentare la rivoluzione per permettere alla nuova cerchia di templari, che fa parte della classe media, di raggiungere facilmente il potere che con la monarchia francese non potevano ottenere. Il padre di Arno doveva appunto creare la "situazione". Poi ovvio, il gioco finisce con Arno a 26 anni, è lampante che hanno lasciato la faccenda volutamente irrisolta per giocarsela in un sequel.
Se venisse approfondito in un sequel tanto meglio,perchè se la cosa dovesse rimanere irrisolta per me sarebbe una grave mancanza.

Io capisco che le loro intenzioni erano quelle di seguire dei specifici temi nell'arco della storia,ma il problema secondo me è che quell'importante evento iniziale non è preso minimamente in considerazione dal protagonista.

Potevano fare una conversazione tra lui e De LaSerre in cui discutevano del padre,o magari con Mirabeau.

Lui scopre che il padre è un assassino e allora decide di diventare tale a sua volta. Bem 'Grazie al Sig. Dorian per averci permesso di dare un senso alla dualità templari-assassini\Elise-Arno',che tra l'altro nel gioco viene poco approfondito anche questo aspetto.

A no è vero, c'è quel fòttuto orologio.. :pffs:

 
appunto se non è vendetta è cocciutaggine //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif sintetizzando Connor tra tutti i protagonisti è l'unico a non avere una volontà propria :rickds: talmente "insignificante" in se che (minispoiler su una mail minore in rogue che non riguarda la trama del gioco)



in abstergo entertainment preferirebbero più raccontare ulteriori storie su Washington che su Connor e la "noiosa storia" con moglie e progenie :rickds::rickds::rickds:
Quello perché hanno rispecchiato l'accoglienza del pubblico, anche perché da Black Flag Assassin's Creed è diventato molto metavideoludico (da una parte è pure un pregio, visto che amo MGS2 per questa caratteristica, anche se in AC ancora deve essere sfruttata per qualcosa di grosso per me... però già l'idea che i Templari usino l'intrattenimento ludico per manipolare i pensieri e le opinioni della popolazione non è tanto da sottovalutare, anche perché per molti i videogiochi hanno pure sto effetto e oramai sono anche elemento informativo e riflessivo... sopratutto sui giovani. Noi siamo i maggiori esponenti proprio, perchè qui siamo tutti videogiocatori e sui videogame siamo i primi e farci le riflessioni sopra e dedichiamo ad essi gran parte del nostro tempo... quindi i videogame possono diventare una forma di "controllo"? Poi nell'universo di AC i giochi fatti dall'Abstergo sono spacciati come ricordi genetici, quindi chi li giochi li prende pure come fatti reali.

quindi nel suo "venir meno" il presente introdotto da ACIV è più originale di quanto fosse si potrebbe pensare.)

Connor è un cocciuto, è vero. Che alla gente non sia piaciuto ahimè ha destinato il personaggio a "scomparire". Però è una caratterizzazione voluta, il resto sono gusti, però non è vero che non agisce per volontà propria, in realtà è forse l'assassino con l'introspezione più complessa insieme ad Altaìr e spesso si chiede se ciò che sta facendo sia giusto o sbagliato. Il problema è che è gestito un po' male, però il suo dilemma esistenziale è presente e il fatto è che crede ciecamente ad una causa, ma allo stesso tempo è combattuto dal pensiero che per seguirla deve macchiarsi di parricidio. Difatti, nella storia spesso cerca di chiedere ad Achille altre possibili soluzioni o si illude di poter creare un'alleanza coi Templari (difatti, Connor è convinto che sia la presenza di Charles Lee ha condurre i Templari sulla strada sbagliata, ma che col padre invece possa ragionarci e trovare una pace pur di trovare il modo di "scampare" al tremendo destino con cui ha convissuto per tutta l'adolescenza, cioè il pensiero di uccidere suo padre. Però al fine, si trova costretto a compiere l'atto.

Non mi è piaciuto appunto come l'hanno gestito, o almeno come hanno esposto le emozioni. Ad esempio, i pensieri ci sono e sono intensi, ma tipo quando uccide il padre la sua reazione è troppo fredda e non trasmette ciò che invece i suoi monologhi fanno capire. Però nel complesso, è un personaggio molto complesso. Vuole "salvare tutto", dalla sua gente, a suo padre, alla libertà del popolo... ma il mondo è fatto di sacrifici, ed è una lezione che impara alla fine.



Se venisse approfondito in un sequel tanto meglio,perchè se la cosa dovesse rimanere irrisolta per me sarebbe una grave mancanza.Io capisco che le loro intenzioni erano quelle di seguire dei specifici temi nell'arco della storia,ma il problema secondo me è che quell'importante evento iniziale non è preso minimamente in considerazione dal protagonista.

Potevano fare una conversazione tra lui e De LaSerre in cui discutevano del padre,o magari con Mirabeau.

Lui scopre che il padre è un assassino e allora decide di diventare tale a sua volta. Bem 'Grazie al Sig. Dorian per averci permesso di dare un senso alla dualità templari-assassini\Elise-Arno',che tra l'altro nel gioco viene poco approfondito anche questo aspetto.

A no è vero, c'è quel fòttuto orologio.. :pffs:

In teoria glie ne parla Bellec. Il problema è che AC ha sempre il difetto di fare estremi salti temporali, che potrebbe invece dedicarli a qualche momento in più di narrazione per approfondire meglio certe cose. Proprio nella bastiglia c'è un salto di 2 mesi, che non sono pochi. Quando Arno torna da Elìse già sembra sapere chi siano Templari e così via, quando nella cutscenes vista da noi gli è stato solo accennato che suo padre faceva parte di un gruppo detti "Assassini"... quindi è ovvio, anzi sottinteso, che Bellec e Arno in quei 2 mesi non hanno giocato solo a scherma, ma avranno anche parlato di come funziona l'ordine, la sua storia, su suo padre e bla bla bla, così come durante l'anno di addestramento avrà ricevuto una cultura in merito e gli altri adepti sicuramente lo conoscevano. Però appunto, sono quegli "approfondimenti" che rendono più godibile la trama e Ubisoft salta volutamente perché concentra nei vari romanzi o fumetti che rilascia a parte, ed è un errore di marketing che gli ho sempre criticato. Ad esempio il perché alla fine Arno torna negli Assassini si scopre nel romanzo, perché non metterlo nel gioco? Perché devono vendere il romanzo. Sono bastardi :rickds:

È brutto vedere Arno tornare da Elìse e reagire male alla parola "templare", quando il momento in cui Arno riceve informazioni su di loro non avviene ma è lasciata sottintesa.

Cioè sarebbe stato bello vedere che in quei 2 mesi Bellec, che è un Assassino estremista, gli avesse parlato malissimo dei Templari e dato e essi un'immagine orribile e negativa da convincersene anche (anche perché i templari hanno ucciso suo padre, alla fine) e allo scoprire che Elise e de la sierre sono templari sarebbe stato un "mezzo trauma", ma allo stesso tempo il primo momento in cui Arno avrebbe dovuto dubitare del negativismo che gli Assassini hanno per i templari (visto che Elìsie è la donna che ama e la siere l'uomo che l'ha cresciuto)... cioè tutte queste cose in realtà fanno pure parte della trama, però sono troppo sottintese e vaghe e AC ha il difetto di non focalizzarle. Non è che chiedo mi imbocchino la minestra, ma vorrei che quando avviene una cutscenes ed Elìse nomina la parola "Templare" ad Arno il mio primo pensiero non sia "e lui come li conosce?"... ovvio, poi ci pensi e capisci che l'avrà scoperto nel 2 mesi di prigionia, ma nel momento in cui vedo la cutscenes mi elimini l'immersione.... e sono errori di narrazione questi.
 
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Quello perché hanno rispecchiato l'accoglienza del pubblico, anche perché da Black Flag Assassin's Creed è diventato molto metavideoludico (da una parte è pure un pregio, visto che amo MGS2 per questa caratteristica, anche se in AC ancora deve essere sfruttata per qualcosa di grosso per me... però già l'idea che i Templari usino l'intrattenimento ludico per manipolare i pensieri e le opinioni della popolazione non è tanto da sottovalutare, anche perché per molti i videogiochi hanno pure sto effetto e oramai sono anche elemento informativo e riflessivo... sopratutto sui giovani. Noi siamo i maggiori esponenti proprio, perchè qui siamo tutti videogiocatori e sui videogame siamo i primi e farci le riflessioni sopra e dedichiamo ad essi gran parte del nostro tempo... quindi i videogame possono diventare una forma di "controllo"? Poi nell'universo di AC i giochi fatti dall'Abstergo sono spacciati come ricordi genetici, quindi chi li giochi li prende pure come fatti reali.quindi nel suo "venir meno" il presente introdotto da ACIV è più originale di quanto fosse si potrebbe pensare.)

Connor è un cocciuto, è vero. Che alla gente non sia piaciuto ahimè ha destinato il personaggio a "scomparire". Però è una caratterizzazione voluta, il resto sono gusti, però non è vero che non agisce per volontà propria, in realtà è forse l'assassino con l'introspezione più complessa insieme ad Altaìr e spesso si chiede se ciò che sta facendo sia giusto o sbagliato. Il problema è che è gestito un po' male, però il suo dilemma esistenziale è presente e il fatto è che crede ciecamente ad una causa, ma allo stesso tempo è combattuto dal pensiero che per seguirla deve macchiarsi di parricidio. Difatti, nella storia spesso cerca di chiedere ad Achille altre possibili soluzioni o si illude di poter creare un'alleanza coi Templari (difatti, Connor è convinto che sia la presenza di Charles Lee ha condurre i Templari sulla strada sbagliata, ma che col padre invece possa ragionarci e trovare una pace pur di trovare il modo di "scampare" al tremendo destino con cui ha convissuto per tutta l'adolescenza, cioè il pensiero di uccidere suo padre. Però al fine, si trova costretto a compiere l'atto.

Non mi è piaciuto appunto come l'hanno gestito, o almeno come hanno esposto le emozioni. Ad esempio, i pensieri ci sono e sono intensi, ma tipo quando uccide il padre la sua reazione è troppo fredda e non trasmette ciò che invece i suoi monologhi fanno capire. Però nel complesso, è un personaggio molto complesso. Vuole "salvare tutto", dalla sua gente, a suo padre, alla libertà del popolo... ma il mondo è fatto di sacrifici, ed è una lezione che impara alla fine.





In teoria glie ne parla Bellec. Il problema è che AC ha sempre il difetto di fare estremi salti temporali, che potrebbe invece dedicarli a qualche momento in più di narrazione per approfondire meglio certe cose. Proprio nella bastiglia c'è un salto di 2 mesi, che non sono pochi. Quando Arno torna da Elìse già sembra sapere chi siano Templari e così via, quando nella cutscenes vista da noi gli è stato solo accennato che suo padre faceva parte di un gruppo detti "Assassini"... quindi è ovvio, anzi sottinteso, che Bellec e Arno in quei 2 mesi non hanno giocato solo a scherma, ma avranno anche parlato di come funziona l'ordine, la sua storia, su suo padre e bla bla bla, così come durante l'anno di addestramento avrà ricevuto una cultura in merito e gli altri adepti sicuramente lo conoscevano. Però appunto, sono quegli "approfondimenti" che rendono più godibile la trama e Ubisoft salta volutamente perché concentra nei vari romanzi o fumetti che rilascia a parte, ed è un errore di marketing che gli ho sempre criticato. Ad esempio il perché alla fine Arno torna negli Assassini si scopre nel romanzo, perché non metterlo nel gioco? Perché devono vendere il romanzo. Sono bastardi :rickds:

È brutto vedere Arno tornare da Elìse e reagire male alla parola "templare", quando il momento in cui Arno riceve informazioni su di loro non avviene ma è lasciata sottintesa.

Cioè sarebbe stato bello vedere che in quei 2 mesi Bellec, che è un Assassino estremista, gli avesse parlato malissimo dei Templari e dato e essi un'immagine orribile e negativa da convincersene anche (anche perché i templari hanno ucciso suo padre, alla fine) e allo scoprire che Elise e de la sierre sono templari sarebbe stato un "mezzo trauma", ma allo stesso tempo il primo momento in cui Arno avrebbe dovuto dubitare del negativismo che gli Assassini hanno per i templari (visto che Elìsie è la donna che ama e la siere l'uomo che l'ha cresciuto)... cioè tutte queste cose in realtà fanno pure parte della trama, però sono troppo sottintese e vaghe e AC ha il difetto di non focalizzarle. Non è che chiedo mi imbocchino la minestra, ma vorrei che quando avviene una cutscenes ed Elìse nomina la parola "Templare" ad Arno il mio primo pensiero non sia "e lui come li conosce?"... ovvio, poi ci pensi e capisci che l'avrà scoperto nel 2 mesi di prigionia, ma nel momento in cui vedo la cutscenes mi elimini l'immersione.... e sono errori di narrazione questi.

cosa dicono nel romanzo riguardo ad Arno che torna nella confraternita?
 
complimenti per la pazienza //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
ragazzi ho comprato il pass stagionale, ma in gioco non riesco a capire cosa mi da in piu al momento ...:morristend:

 
Per platinare il gioco bisogna anche aprire tutti i forzieri blu e gialli?
solo i blu mi pare

 
A me succede un fatto strano nelle missioni coop ossia arrivati all'obiettivo non fa più nulla, non interagisce

 
Per il trofeo degli scrigni serve aprire quelli ROSSI E BIANCHI. Quelli GIALLI E BLU non sono necessari per il trofeo. :kappe:

 
Per il trofeo degli scrigni serve aprire quelli ROSSI E BIANCHI. Quelli GIALLI E BLU non sono necessari per il trofeo. :kappe:
ah ecco mi pareva strano :pffs:

 
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