Udienza Preliminare Astro Bot | SG: 9, OC: 95

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SpazioGames - OpenCritic

Con il mese di agosto ormai alle spalle ci avviciniamo ai mesi più intensi per l'industria dei videogiochi, quelli in cui si accavallano molte delle uscite più attese dell'anno. A dare il via alle danze è la simpatica mascotte creata dal Team Asobi, che già aveva entusiasmato con Astro Bot: Rescue Mission, purtroppo limitato nella diffusione in quanto titolo esclusivo per i possessori di PS VR, e Astro's Playroom. L'attesa tra gli appassionati era alta, ma l'apprezzamento della critica sembra essere al di sopra di ogni aspettativa: siamo davvero di fronte a uno dei migliori titoli del 2024 e tra i migliori dell'intera generazione? Da oggi il gioco è ufficialmente disponibile, quindi a voi la parola!
 
È quello che Nintendo fa da sempre però :asd:


Non per fare console war, ma citare Nintendo senza raccontare l'altro lato della medaglia anche no.

Nintendo punta da una vita a un certo tipo di esperienze. Di conseguenza sì, Nintendo da una vita fa "Giochi come Astrobot" (perdonate la semplificazione), ma la storia si potrebbe raccontare anche come "Se fosse per Nintendo avremmo quasi solo giochi come Astrobot e non avremmo esperienze come God of War o The Last of Us" anche per il disinteresse di N a puntare sull'aspetto tecnico. E non è la solita storiella che Nintendo fa giochi per bambini, quanto piuttosto che inevitabilmente se si parla di evoluzione del videogioco non si può negare che ANCHE Sony ha ampiamente contribuito, ibridando il medium con altri media e alzando l'asticella dell'utilizzo che un videogame possa sfruttare l'aspetto narrativo.

Quindi non penso che chi apprezza Astro Bot ignori quanto fatto da Super Mario, né credo che chi parla di "Segnale positivo" sia inconsapevole che Nintendo fa i "Platformini" da anni. Piuttosto è un segnale di come Sony potrebbe, si spera, puntare anche su un'altra tipologia di titoli che nel tempo sono un po' spariti dall'ecosistema Playstation, fagocitati da altre tendenze di mercato a volte riuscite (penso ai classici blockbusteroni AAA Sony super narrativi) a volte meno (vedi la psicosi Gaas recente). Nintendo di contro continua a essere un riferimento in quello che fa, al punto che ovviamente Astro Bot prende a piene mani da Mario tra citazionismo e ispirazione, ma non offre al giocatore e all'industria stessa un certo tipo di prodotti. Oggi il videogioco è sinonimo di tanti tipi diversi di esperienze e di certo non solo grazie a Nintendo.
 
Si, ma non portiamo neanche alla sopravvalutazione a prescindere dei prodotti nipponici a scapito di quelli occidentali, perché a volte ci si sposta anche su questo, ad applaudire a prescindere uno e criticare l'altro.
Quello che aiuta molto il lato nipponico è sicuramente Nintendo dal lato AAA, però per dire, uno dei giochi grossi l'anno scorso è stato Baldur's Gate (poi qui possiamo discutere se tecnicamente sia un indie o meno effettivamente) che è un prodotto occidentale, cosi come abbiamo avuto Jedi o Alan Wake 2. Quest'anno invece un po' più debole lato occidentale rispetto all'anno scorso, nonostante siano gusti, ma roba come Helldivers 2 o Space Marine 2 è meritevole o buona almeno, ma appunto qui entrano in campo i gusti che come a me, anche a te, non piacciono, ma esistono comunque.

Che la crisi AAA occidentale esista è vero, quindi simile a quella vissuta da quella nipponica in epoca PS3, seppur grazie a Dio neanche lontanamente cosi eccessiva, ed è forse qui che si esagera nel carico che gli si vuole dare.
Passi Jedi Survivor ma appunto è 1 per tutto l'anno 2023? Se dobbiamo parlare di crisi dell'industria, dobbiamo parlare di crisi dell'industria e l'industria è una cosa con una certa dimensione e una certa modalità produttiva, l'artigianato è un'altra; Alan Wake 2, Helldivers 2 e Baldur's Gate 3 sono titoli di studi indipendenti che sono parificati a degli artigiani, non hanno quel sistema produttivo di un'industria.

Space Marine 2 invece che ho colpevolmente dimenticato invece rientra benissimo nella definizione e infatti Focus sta cercando di fare qualcosa di diverso nel panorama industriale europeo e ha tutto il mio supporto. Però avrebbe bisogno di una marcia in più a livello qualitativo delle produzioni per fare il salto
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Non per fare console war, ma citare Nintendo senza raccontare l'altro lato della medaglia anche no.

Nintendo punta da una vita a un certo tipo di esperienze. Di conseguenza sì, Nintendo da una vita fa "Giochi come Astrobot" (perdonate la semplificazione), ma la storia si potrebbe raccontare anche come "Se fosse per Nintendo avremmo quasi solo giochi come Astrobot e non avremmo esperienze come God of War o The Last of Us" anche per il disinteresse di N a puntare sull'aspetto tecnico. E non è la solita storiella che Nintendo fa giochi per bambini, quanto piuttosto che inevitabilmente se si parla di evoluzione del videogioco non si può negare che ANCHE Sony ha ampiamente contribuito, ibridando il medium con altri media e alzando l'asticella dell'utilizzo che un videogame possa sfruttare l'aspetto narrativo.

Quindi non penso che chi apprezza Astro Bot ignori quanto fatto da Super Mario, né credo che chi parla di "Segnale positivo" sia inconsapevole che Nintendo fa i "Platformini" da anni. Piuttosto è un segnale di come Sony potrebbe, si spera, puntare anche su un'altra tipologia di titoli che nel tempo sono un po' spariti dall'ecosistema Playstation, fagocitati da altre tendenze di mercato a volte riuscite (penso ai classici blockbusteroni AAA Sony super narrativi) a volte meno (vedi la psicosi Gaas recente). Nintendo di contro continua a essere un riferimento in quello che fa, al punto che ovviamente Astro Bot prende a piene mani da Mario tra citazionismo e ispirazione, ma non offre al giocatore e all'industria stessa un certo tipo di prodotti. Oggi il videogioco è sinonimo di tanti tipi diversi di esperienze e di certo non solo grazie a Nintendo.
Va che nessuno lo nega e non c'entra niente con ciò di cui si parlava questo. Mi sembra tanto un discorso da "si però gne gne gne" :asd:

C'è un modo di intendere l'industria che sta collassando da anni e si porterà dietro prima la qualità media dei giochi e poi le console e uno che sembra non risentire di questo peso.

I perchè e i per come li possiamo analizzare in lungo e in largo ma qui si stava parlando di sperare che Sony faccia più come Nintendo che non vuol dire fare AstroBot a iosa, deve continuare a fare quello che sa fare ma in maniera più efficiente
 
Passi Jedi Survivor ma appunto è 1 per tutto l'anno 2023? Se dobbiamo parlare di crisi dell'industria, dobbiamo parlare di crisi dell'industria e l'industria è una cosa con una certa dimensione e una certa modalità produttiva, l'artigianato è un'altra; Alan Wake 2, Helldivers 2 e Baldur's Gate 3 sono titoli di studi indipendenti che sono parificati a degli artigiani, non hanno quel sistema produttivo di un'industria.

Space Marine 2 invece che ho colpevolmente dimenticato invece rientra benissimo nella definizione e infatti Focus sta cercando di fare qualcosa di diverso nel panorama industriale europeo e ha tutto il mio supporto. Però avrebbe bisogno di una marcia in più a livello qualitativo delle produzioni per fare il salto
efficiente
Scusa, ma allora anche Astro o uno Street Fighter cosi come RE non è artigianato. Sono grandi case di sviluppo non indipendenti e storiche, e che comunque hanno determinate modalità produttive. Non rimane neanche Nintendo.
Lo stesso Jedi allora perché si, se Respawn fa parte di EA, e ancora peggio è fatto da EA. Il Rebirth è artigianato ? Boh, perché ?

Se facciamo sto tiro al piattello non rimane nessuno, ed è troppo facile dire che praticamente qualsiasi cosa Jappa è artigianato mentre dall'altra solo una manciata
 
Passi Jedi Survivor ma appunto è 1 per tutto l'anno 2023? Se dobbiamo parlare di crisi dell'industria, dobbiamo parlare di crisi dell'industria e l'industria è una cosa con una certa dimensione e una certa modalità produttiva, l'artigianato è un'altra; Alan Wake 2, Helldivers 2 e Baldur's Gate 3 sono titoli di studi indipendenti che sono parificati a degli artigiani, non hanno quel sistema produttivo di un'industria.

Space Marine 2 invece che ho colpevolmente dimenticato invece rientra benissimo nella definizione e infatti Focus sta cercando di fare qualcosa di diverso nel panorama industriale europeo e ha tutto il mio supporto. Però avrebbe bisogno di una marcia in più a livello qualitativo delle produzioni per fare il salto
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Va che nessuno lo nega e non c'entra niente con ciò di cui si parlava questo. Mi sembra tanto un discorso da "si però gne gne gne" :asd:

C'è un modo di intendere l'industria che sta collassando da anni e si porterà dietro prima la qualità media dei giochi e poi le console e uno che sembra non risentire di questo peso.

I perchè e i per come li possiamo analizzare in lungo e in largo ma qui si stava parlando di sperare che Sony faccia più come Nintendo che non vuol dire fare AstroBot a iosa, deve continuare a fare quello che sa fare ma in maniera più efficiente

Perdonami, ma se si scrive "Eh Nintendo lo fa da anni", secondo me si finisce a semplificare dall'altro lato. Non è che l'industria sta collassando perché Sony non fa come Nintendo e di contro quando dici "C'è un modo di intendere l'industria che non sembra risentire di questo peso" non mi trovi nemmeno d'accordo. Nintendo fa…Nintendo e non risente del peso perché gli affezionati Nintendo vogliono quello (e sono tanti, chiaro). Ma il mercato dei videogiochi nella sua interezza non è quello, così come non lo è nemmeno il videogioco in sé.
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Scusa, ma allora anche Astro o uno Street Fighter cosi come RE non è artigianato. Sono grandi case di sviluppo non indipendenti e storiche, e che comunque hanno determinate modalità produttive. Non rimane neanche Nintendo.
Lo stesso Jedi allora perché si, se Respawn fa parte di EA, e ancora peggio è fatto da EA. Il Rebirth è artigianato ? Boh, perché ?
Tra l'altro anche questo è vero. Artigianato può essere Hollow Knight, voler fare una differenza tra grandi case schiave del mercato e piccoli produttori, e poi mettere Nintendo tra i secondi, mi pare un attimino un controsenso.
 
Scusa, ma allora anche Astro o uno Street Fighter cosi come RE non è artigianato. Sono grandi case di sviluppo non indipendenti e storiche, e che comunque hanno determinate modalità produttive. Non rimane neanche Nintendo.
Lo stesso Jedi allora perché si, se Respawn fa parte di EA, e ancora peggio è fatto da EA. Il Rebirth è artigianato ? Boh, perché ?
Chi ha detto il contrario?

Non lo decido io che il mercato si divide tra industria e tutto l'indotto e l'artigianato che è lavoro prevalentemente personale :asd:

Chi crea posti di lavoro? Sony o Remedy? Capcom o quelli Larian? Non chi assume presso la propria azienda, chi crea posti di lavoro. Son due cose diverse e solo la seconda rientra nel concetto industriale.

Quando si perdono posti di lavoro, li perde l'industria, non l'azienda singola. Questo genera una crisi di mercato :asd:

Se no di che si parla?
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Non c'è alcun controsenso ragazzi, c'è bisogno di scrivere che Nintendo è industria? Ma non spetta a me fare un elenco di un concetto generale che si applica a qualsiasi ambito economico, sta a voi saper leggere senza sovrainterpretare perchè dovete prendervela per partito preso :asd:

Ripeto, ho scritto che c'è un modo di fare industria che funziona e uno no. Se poi voi avete deciso di mettermi parole in bocca e poi dire che non ha senso il discorso, il problema è il vostro :ahsisi:
 
Chi ha detto il contrario?

Non lo decido io che il mercato si divide tra industria e tutto l'indotto e l'artigianato che è lavoro prevalentemente personale :asd:

Chi crea posti di lavoro? Sony o Remedy? Capcom o quelli Larian? Non chi assume presso la propria azienda, chi crea posti di lavoro. Son due cose diverse e solo la seconda rientra nel concetto industriale.

Quando si perdono posti di lavoro, li perde l'industria, non l'azienda singola. Questo genera una crisi di mercato :asd:

Se no di che si parla?
Eh si ho capito. Però a sto punto, non capisco come si faccia a parlare di crisi da una parte e non dall'altra o artigianato da una parte e non dall'altra. Cioè, se togliamo al Giappone le grandi SH che l'hanno fatta rinascere negli ultimi anni, tra cui Sega, Capcom, Square, perfino quest'anno Sony con Astro, perfino Nintendo oh, che cazz rimane ? Non ha senso neanche più parlare di crisi occidentale, ma vera propria crisi globale AAA e basta. Che comunque a questo punto troverei del tutto inesatta.

Mi sono un po' perso nel ragionamento
 
Eh si ho capito. Però a sto punto, non capisco come si faccia a parlare di crisi da una parte e non dall'altra o artigianato da una parte e non dall'altra. Cioè, se togliamo al Giappone le grandi SH che l'hanno fatta rinascere negli ultimi anni, tra cui Sega, Capcom, Square, perfino quest'anno Sony con Astro, perfino Nintendo oh, che cazz rimane ? Non ha senso neanche più parlare di crisi occidentale, ma vera propria crisi globale AAA e basta. Che comunque a questo punto troverei del tutto inesatta.
C'è un modo di intendere l'industria che sta collassando da anni e si porterà dietro prima la qualità media dei giochi e poi le console e uno che sembra non risentire di questo peso.

Non so più come scriverlo.

Il sistema occidentale che ad oggi è quello che fattura molto di più e da sempre regge il mercato sta collassando mentre quello giapponese (asiatico) non risente degli stessi problemi.

Liberi di smentirmi e di metterci i nomi che volete, ma se dovete scrivere che il mio discorso è senza senso quanto meno prima capitelo senza immaginarvi i mostri.

Se c'è bisogno di fare esempi, per me la massima sintesi del sistema occidentale è da ricercare in Microsoft che si sta pure eliminando dalla posizione di stakeholder di mercato.
 
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Non so più come scriverlo.

Il sistema occidentale che ad oggi è quello che fattura molto di più e da sempre regge il mercato sta collassando mentre quello giapponese (asiatico) non risente degli stessi problemi.

Liberi di smentirmi e di metterci i nomi che volete, ma se dovete scrivere che il mio discorso è senza senso quanto meno prima capitelo senza immaginarvi i mostri che non vi ho toccato la madre.

Se c'è bisogno di fare esempi, per me la massima sintesi del sistema occidentale è da ricercare in Microsoft che si sta pure eliminando dalla posizione di stakeholder di mercato.

Ma non è vero che sia solo occidentale, perché è stata Capcom mesi fa a parlare che il prezzo dei giochi è troppo basso per il costo dello sviluppo odierno e che andrebbe aumentato, e la stessa Square sta vivendo una crisi profonda che ha dovuto far fronte ristrutturando tutto internamente.
E' un problema grosso all'interno dell'industria, che anche in Giappone stanno vivendo, al limite meno quello Jappo, ed è innegabile, ma dire che non risente degli stessi problemi è minimizzare la cosa.

Non ho scritto che senza senso, ma che non l'ho capivo, probabilmente limite mio. Non mi hai toccato niente come non sto toccando il mondo nipponico.
 
Ma non è vero che sia solo occidentale, perché è stata Capcom mesi fa a parlare che il prezzo dei giochi è troppo basso per il costo dello sviluppo odierno e che andrebbe aumentato, e la stessa Square sta vivendo una crisi profonda che ha dovuto far fronte ristrutturando tutto internamente.
E' un problema grosso all'interno dell'industria, che anche in Giappone stanno vivendo, al limite meno quello Jappo, ed è innegabile, ma dire che non risente degli stessi problemi è minimizzare la cosa.

Non ho scritto che senza senso, ma che non l'ho capivo, probabilmente limite mio. Non mi hai toccato niente come non sto toccando il mondo nipponico.

Si ma non puoi manco inserire tutto in un calderone per ritenerli tutti originari dello stesso problema.

Non puoi prendere la dichiarazione frettolosa di un CEO senza andare a guardare totalmente lo stato di grazia in cui si trova attualmente la capcom attuale.

Cosí come non puoi non notare, che i problemi che hanno portato alla ristrutturazione interna di SE sono quanto di piú lontano possibile dal sistema occidentale, e non sta risentendo degli stessi problemi.
 
Ma non è vero che sia solo occidentale, perché è stata Capcom mesi fa a parlare che il prezzo dei giochi è troppo basso per il costo dello sviluppo odierno e che andrebbe aumentato, e la stessa Square sta vivendo una crisi profonda che ha dovuto far fronte ristrutturando tutto internamente.
E' un problema grosso all'interno dell'industria, che anche in Giappone stanno vivendo, al limite meno quello Jappo, ed è innegabile, ma dire che non risente degli stessi problemi è minimizzare la cosa.

Non ho scritto che senza senso, ma che non l'ho capivo, probabilmente limite mio. Non mi hai toccato niente come non sto toccando il mondo nipponico.
La dichiarazione del CEO non l'ho presente e potrebbe anche essere una lettura semplicistica della situazione che fa se deve commentare alla stampa. Quella di SE è una ristrutturazione che ha a che fare più con problemi di gestione interni che di mercato.
 
Prima di parlare di successo di pubblico per Astro Bot aspetterei qualche comunicato, comunque. :asd: E sì, anche se vendesse "solo" 5 milioni di copie LTD sarebbe profittevole, ma per Sony non è mai stato questo il problema: di certo i vari Spider-Man, God of War e The Last of Us con oltre 10 milioni di copie vendute sono profittevoli anche se sono costati centinaia di milioni di dollari. Sony vuole incrementare i margini di guadagno, ma per fare quello servirebbero giochi che costano "poco" e che vendono comunque più di 10 milioni di copie, cosa che Nintendo fa con tante IP mentre è tutto da vedere se Astro Bot ne sarà capace (imo no).
Aggiungo che la formula da AA non credo sia replicabile con successo in tutti i giochi. Il pubblico ha reagito bene (?) a un platform con longevità e budget più contenuti, ma questo non vuol dire che farebbe lo stesso con uno sparatutto AA o un action AA ecc.
 
Aggiungo che la formula da AA non credo sia replicabile con successo in tutti i giochi. Il pubblico ha reagito bene (?) a un platform con longevità e budget più contenuti, ma questo non vuol dire che farebbe lo stesso con uno sparatutto AA o un action AA ecc.
è vero, ma il consumatore va educato. Se i costi sono diventati insostenibili, si deve scegliere una strada che non sia possibilmente autodistruttiva.

Se Microsoft è riuscita a far passare il messaggio che sulle sue console si gioca gratis, Playstation può produrre i vari Le Avventure di Atreus, Uncharted con la figlia,... per accompagnare le produzioni maggiori. Basta ingegnarsi per trovare un modo che non è, per fortuna, compito nostro
 
Ma sono d'accordissimo e sottoscrivo questo discorso. Sono il primo che pensa che la vera unica via per uscire dall'impasse sia lavorare come Nintendo (e mi sento di dire che in Giappone [ma pure in asia in generale anche se con una qualità produttiva ben inferiore ma cresceranno] già si sta andando verso quella direzione) ma per lavorare come Nintendo devi avere gente in grado di sviluppare titoli che pongono nelle proprie fondamenta il game design e la profondità del gameplay e chi dell'industria occidentale vende i giochi per queste due caratteristiche? Sono sparite queste due cose dalle produzioni AAA occidentali restituendoci o prodotti mediocri, o prese per il culo inserendo open world per mascherare l'incapacità di creare dei buoni level design ed elementi RPG per dare un qualche senso di progressione in maniera artificiale.

si ma mancano le capacità o la voglia di proporre e investire in progetti similari?

astro bot è la cosa piu distante dalla strada presa da sony, non è un prodotto cinematico, non è un AAA e non un gioco dalla gambe lunghissime online, di quelli che vorrebbero dettare uno standard per 10 anni, eppure hanno tirato fuori un gioellino dimostrando di avere le capacità di tirare fuori un prodotto, ribadisco, che non è ne originalissimo ne rivoluzionario ma è ben confezionato e ben costruito e questo è bastato per portarlo sulla bocca di tutti, stampa, addetti ai lavori e giocatori, perchè la qualità non è solo quella visiva ed estetica ma è anche altro.

e qui ribadisco la cosa che ho scritto nel primo messaggio, un prodotto del genere può fare bene al settore portando a riflettere su dove vogliano andare, se continuare a spingere verso leve sempre piu alte, pur non avendone necessariamente le capacità, o soffermarsi anche un attimo e pensare anche a prodotti piu semplici ma funzionali

e questo è applicabile a ogni azienda, il che non voglio dire che tutte le sh debbano cambiare il loro modello di lavoro puntando a progetti secondari ma che prendere in considerazione anche il fatto di non voler continuare questa corsa a certi standard ma soffermarsi un po' e valorizzare quel che si ha potrebbe essere interessante e remunerativo.
Non per fare console war, ma citare Nintendo senza raccontare l'altro lato della medaglia anche no.

Nintendo punta da una vita a un certo tipo di esperienze. Di conseguenza sì, Nintendo da una vita fa "Giochi come Astrobot" (perdonate la semplificazione), ma la storia si potrebbe raccontare anche come "Se fosse per Nintendo avremmo quasi solo giochi come Astrobot e non avremmo esperienze come God of War o The Last of Us" anche per il disinteresse di N a puntare sull'aspetto tecnico. E non è la solita storiella che Nintendo fa giochi per bambini, quanto piuttosto che inevitabilmente se si parla di evoluzione del videogioco non si può negare che ANCHE Sony ha ampiamente contribuito, ibridando il medium con altri media e alzando l'asticella dell'utilizzo che un videogame possa sfruttare l'aspetto narrativo.

Quindi non penso che chi apprezza Astro Bot ignori quanto fatto da Super Mario, né credo che chi parla di "Segnale positivo" sia inconsapevole che Nintendo fa i "Platformini" da anni. Piuttosto è un segnale di come Sony potrebbe, si spera, puntare anche su un'altra tipologia di titoli che nel tempo sono un po' spariti dall'ecosistema Playstation, fagocitati da altre tendenze di mercato a volte riuscite (penso ai classici blockbusteroni AAA Sony super narrativi) a volte meno (vedi la psicosi Gaas recente). Nintendo di contro continua a essere un riferimento in quello che fa, al punto che ovviamente Astro Bot prende a piene mani da Mario tra citazionismo e ispirazione, ma non offre al giocatore e all'industria stessa un certo tipo di prodotti. Oggi il videogioco è sinonimo di tanti tipi diversi di esperienze e di certo non solo grazie a Nintendo.

non è lo STILE di gioco il punto di cui stiamo parlando ma di metodo di lavoro e la capacità dell'azienda di essere costante nelle uscite e ben bilanciata sul piano economico mantenendo un buona qualità.
 
è vero, ma il consumatore va educato. Se i costi sono diventati insostenibili, si deve scegliere una strada che non sia possibilmente autodistruttiva.

Se Microsoft è riuscita a far passare il messaggio che sulle sue console si gioca gratis, Playstation può produrre i vari Le Avventure di Atreus, Uncharted con la figlia,... per accompagnare le produzioni maggiori. Basta ingegnarsi per trovare un modo che non è, per fortuna, compito nostro
Io sono sempre stato d'accordo sulla riduzione dei budget, lasciando i big money solo a poche IP-evento.
Ma il mercato non sono io. Ridurre i costi funziona se continui a vendere gli stessi volumi, ma se a fronte della riduzione dei costi di sviluppo si passa da 15 a 8 milioni di copie vendute siamo sempre allo stesso punto. :asd:
La chiave del successo finanziario di Nintendo non è che Animal Crossing costa poco, ma che costa poco e nonostante questo vende 40 milioni di copie.
 
non è lo STILE di gioco il punto di cui stiamo parlando ma di metodo di lavoro e la capacità dell'azienda di essere costante nelle uscite e ben bilanciata sul piano economico mantenendo un buona qualità.

Ma io in via teorica posso pure essere d'accordo con te, anzi riconosco che si è raggiunto un punto critico. Ma ti rigiro la domanda, senza ironia: sei davvero sicuro di poter separare completamente metodo di lavoro e stile di gioco? Perché guarda caso stiamo facendo tutti questi discorsi a partire da un gioco che ha uno stile più vicino a Nintendo.

Sono invece d'accordissimo con chi ha scritto che il catalogo dovrebbe essere più vario, con tanti progetti di media entità che affiancano le grandissime uscite AAAAmillemilaA
 
Io sono sempre stato d'accordo sulla riduzione dei budget, lasciando i big money solo a poche IP-evento.
Ma il mercato non sono io. Ridurre i costi funziona se continui a vendere gli stessi volumi, ma se a fronte della riduzione dei costi di sviluppo si passa da 15 a 8 milioni di copie vendute siamo sempre allo stesso punto. :asd:
La chiave del successo finanziario di Nintendo non è che Animal Crossing costa poco, ma che costa poco e nonostante questo vende 40 milioni di copie.
Ok ma se i margini non ci sono e non ci sono al punto che è stata avallata la strategia suicida di Jim Ryan per ovviare il problema, o continui a cercare la gallina dalle uova d'oro che ti genera il cash flow necessario (ruolo che potrebbero e dovrebbero far riservare a Bungie) oppure ripensi il tuo ciclo produttivo. Perchè sta cosa di allargare l'utenza portando su PC le tue produzioni è una pezza di cui non conosceremo i danni fino a quanto potremo tirare le prime somme di PS6.
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Ma io in via teorica posso pure essere d'accordo con te, anzi riconosco che si è raggiunto un punto critico. Ma ti rigiro la domanda, senza ironia: sei davvero sicuro di poter separare completamente metodo di lavoro e stile di gioco? Perché guarda caso stiamo facendo tutti questi discorsi a partire da un gioco che ha uno stile più vicino a Nintendo.

Sono invece d'accordissimo con chi ha scritto che il catalogo dovrebbe essere più vario, con tanti progetti di media entità che affiancano le grandissime uscite AAAAmillemilaA
Ma certo che si possono scindere. La filosofia dietro i titoli Playstation e Nintendo ti arriva che è diversa e a prescindere dallo stile di gioco (che è e rimane un fattore ma non l'unico). Toccano corde diverse.

Semmai ciò che non si può scindere è stile di gioco e costo del lavoro, quelli vanno di pari passo ma dipende sempre dallo stile eh perchè anche un Cuphead è costoso ma magari il suo costo una volta proiettato sullo schermo lo percepisci di meno di un TLoU2 :asd:
 
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Andrei piano infatti a vedere Astro come apripista di una nuova strategia e cambiamento di ogni paradigma di sviluppo dentro Sony :asd: comunque l’accoglienza da 90+ di meta qualche sopracciglio l’avrà sollevato ai piani alti
 
Ma certo che si possono scindere. La filosofia dietro i titoli Playstation e Nintendo ti arriva che è diversa e a prescindere dallo stile di gioco (che è e rimane un fattore ma non l'unico). Toccano corde diverse.

Semmai ciò che non si può scindere è stile di gioco e costo del lavoro, quelli vanno di pari passo ma dipende sempre dallo stile eh perchè anche un Cuphead è costoso ma magari il suo costo una volta proiettato sullo schermo lo percepisci di meno di un TLoU2 :asd:

Non lo so, onestamente rimango un po' in disaccordo, non credo sia solo un fatto di percezione, ma proprio di modi diversi, che abbracciano tanto lo stile quanto il modo di fare un gioco. Sono però d'accordo quando dici che il modo di fare di Nintendo sia più sostenibile.
 
Non lo so, onestamente rimango un po' in disaccordo, non credo sia solo un fatto di percezione, ma proprio di modi diversi, che abbracciano tanto lo stile quanto il modo di fare un gioco. Sono però d'accordo quando dici che il modo di fare di Nintendo sia più sostenibile.
No aspé, stiam dicendo la stessa cosa. La percezione è la conseguenza. Stile, modi di fare,... sono fattori che lo rendono evidente
 
Ok ma se i margini non ci sono e non ci sono al punto che è stata avallata la strategia suicida di Jim Ryan per ovviare il problema, o continui a cercare la gallina dalle uova d'oro che ti genera il cash flow necessario (ruolo che potrebbero e dovrebbero far riservare a Bungie) oppure ripensi il tuo ciclo produttivo. Perchè sta cosa di allargare l'utenza portando su PC le tue produzioni è una pezza di cui non conosceremo i danni fino a quanto potremo tirare le prime somme di PS6.
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Ma certo che si possono scindere. La filosofia dietro i titoli Playstation e Nintendo ti arriva che è diversa e a prescindere dallo stile di gioco (che è e rimane un fattore ma non l'unico). Toccano corde diverse.

Semmai ciò che non si può scindere è stile di gioco e costo del lavoro, quelli vanno di pari passo ma dipende sempre dallo stile eh perchè anche un Cuphead è costoso ma magari il suo costo una volta proiettato sullo schermo lo percepisci di meno di un TLoU2 :asd:
I margini ci sono, non riproporre la spazzatura dei siti di informazione che non saprebbero leggere neppure una visura camerale. :asd:
La divisione PS è in attivo da oltre un decennio senza eccezioni. Il cambio di strategia è dettato dal fatto che, come tutti i capitalisti, gli investitori guardano la concorrenza (nella specie Nintendo) e vedono che guadagna di più, quindi chiedono al CdA come fare a guadagnare anche loro quelle cifre. Ma l'idea che l'attuale modello di PS sia insostenibile è una boiata. Aggiungo una boiata in cattiva fede, visto che gli stessi pennivendoli hanno propinato per anni il GP come modello del futuro e quello sì che è insostenibile.

/OT
 
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