Ufficiale Banche ed Assicurazioni - la consulenza indipendente al servizio degli utenti di SpazioGames

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ufficiale
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La filiale è inutile.Per certi versi anche dannosa visto le boiate che tentano di vendere ogni volta che vedono un cliente.

- - - Aggiornato - - -

Unicredit come spiegavo prima per il rating e perché è una banca obsoleta.

Mediolanum perché i suoi promotori sono i peggiori in assoluto e fino all'anno scorso vantavano il record di espulsioni dall'albo dei promotori finanziari (in pratica erano troppo ladri anche per i ladri stessi).

Che Banca è del gruppo mediolanum e ne condivide le politiche aziendali.

FINECO è gruppo Unicredit ma contrariamente al papà ha un ottimo servizio on-line: peccato che ultimamente stia investendo più nella rete vendita che nel resto e questo fa capire quale sia la politica verso il cliente.

Unipol perché è sull'orlo del fallimento un giorno si e l'altro pure e poi le sue assicurazioni sono tra le peggiori mai viste.

- - - Aggiornato - - -

I soldi su un conto corrente è imrpobabile che scendano.

Gli unici casi sono per le tasse da pagare (e quello succede con qualsiasi banca).

Il conto in posta è un abominio, così come gli investimenti fatti in assicurazione e le assicurazioni fatte in banca: se ciascuno facesse il suo lavoro forse (ma anche no) riuscirebbero a farlo meglio.

Diciamo che una gestione BASE del proprio patrimonio richiede:

- un conto corrente a zero spese, con l'attenzione di tenerlo sempre sotto € 5000,00;

- un conto deposito (non necessariamente nella stessa banca) che dia un interesse netto di almeno l'1,50% (giusto per non smenarci con l'inflazione).

- carte prepagate come se piovesse (i conti deposito sono spesso vincolati per un tot di tempo, perciò per mantenere il saldo sotto i 5K occorre mettere i soldi da altre parti ed in questo caso le prepagate sono un ottimo strumento).

Poi ci sono gli investimenti, piani di accumulo etc...etc... MA bisogna affidarsi a gente esperta e possibilmente indipendente (per sapere il perché, controllate il primo post).

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È molto buono e l'ho consigliato ad un mio cliente il mese scorso ma lo collegherei a chi fa anche investimenti (non necessariamente rischiosi eh, ma comunque opera).
Ottime informazioni in tutto il post Audio, grazie.

Thread molto interessante tra l'altro.

 
Allora credo che a me serva un conto deposito, perché il conto zero spese ce l ho già alle poste //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Ho la fedele postepay come prepagata e potrei farla anche presso l ente in cui aprirò il conto deposito.

Solo che forse dovrei avere prima un fondo tale da far si che quella 1,5% copra il costo del conto, mi sbaglio?

Appena ho tempo leggo meglio cosa offre ING Direct.

Grazie mille per tutti i consigli!

//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif

EDIT: Stavo pensando di optare per la prepagata Paypal, che ha il buono di essere a costo zero e la si può ricaricare gratuitamente dal conto paypal. Il problema è che io nel mio account Paypal ho legato la carta del mio conto BancopostaClick e non il conto in sé (tramite IBAN): è una mossa sicura legare il conto tramite IBAN a paypal? O sarebbe una costa stupida farla nell'ottica delle ricariche gratis alla prepagata?

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il conto in posta è un abominio, così come gli investimenti fatti in assicurazione e le assicurazioni fatte in banca: se ciascuno facesse il suo lavoro forse (ma anche no) riuscirebbero a farlo meglio..
Io ho il conto bancopostaclick e non mi pare così orrendo :morristend:

Anzi a dirla tutta fa tutto quello che chiedi nel tuo post precedente...

 
Ultima modifica da un moderatore:
Io ho il conto bancopostaclick e non mi pare così orrendo :morristend:Anzi a dirla tutta fa tutto quello che chiedi nel tuo post precedente...
Beh, le poste nel corso degli anni anzichè migliorare la loro situazione debitoria sono riusciti a peggiorarla.

Io non mi fiderei troppo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Anche se, bisogna dire che i servizi finanziari della posta sono in realtà gestiti da Deutsche Bank: perciò perché uno dovrebbe utilizzare un servizio intermedio quando posso andare direttamente alla fonte?

Ricordate che l'inghippo è più o meno nascosto, ma c'è sempre.

 
Anche se, bisogna dire che i servizi finanziari della posta sono in realtà gestiti da Deutsche Bank
Che è come togliere i figli a Bossetti per proteggerli e darli in affidamento al Pacciani

 
Ultima modifica:
Avrei ancora delle perplessità Audio :pffs:

1) Sarebbe una mossa stupida affiancare al conto corrente arancio il rispettivo conto deposito per far fruttare un minimo il denaro?

2) E' normale che se mi affidassi a loro avrei la carta di debito come "bancomat" per prelevare?

3) Vorrei pensionare la postepay come prepagata: se facessi quella di Paypal, sarebbe una buona scelta legare il mio attuale conto bancoposta click al mio account paypal in modo da poter versare gratis i soldi sulla loro prepagata? Potrei fare anche quella del conto arancio, visto che è gratis, ma rimarrebbero sempre i costi per le operazioni che onestamente mi scocciano.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Avrei ancora delle perplessità Audio :pffs:
1) Sarebbe una mossa stupida affiancare al conto corrente arancio il rispettivo conto deposito per far fruttare un minimo il denaro?

2) E' normale che se mi affidassi a loro avrei la carta di debito come "bancomat" per prelevare?

3) Vorrei pensionare la postepay come prepagata: se facessi quella di Paypal, sarebbe una buona scelta legare il mio attuale conto bancoposta click al mio account paypal in modo da poter versare gratis i soldi sulla loro prepagata? Potrei fare anche quella del conto arancio, visto che è gratis, ma rimarrebbero sempre i costi per le operazioni che onestamente mi scocciano.
mi accodo alle domande avendo gli stessi dubbi,soprattutto per il punto 1 e 2

Per la 3 ti consiglierei la carta paypal, avendo anche iban potresti ricaricare tranquillamente dal conto facendo un bonifico, che dovrebbe essere gratuito

 
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Avrei ancora delle perplessità Audio :pffs:
1) Sarebbe una mossa stupida affiancare al conto corrente arancio il rispettivo conto deposito per far fruttare un minimo il denaro?

2) E' normale che se mi affidassi a loro avrei la carta di debito come "bancomat" per prelevare?

3) Vorrei pensionare la postepay come prepagata: se facessi quella di Paypal, sarebbe una buona scelta legare il mio attuale conto bancoposta click al mio account paypal in modo da poter versare gratis i soldi sulla loro prepagata? Potrei fare anche quella del conto arancio, visto che è gratis, ma rimarrebbero sempre i costi per le operazioni che onestamente mi scocciano.
Ho letto solo ora:

1) ci sono conti deposito migliori ma considerando che poi ti rompono per aprire il CC, usa pure quello Arancio.

2)non è chiaro.

QUando apri il conto ti danno il bancomat e su richiesta carta di credito e prepagata VIRTUALE, con la possibilità di averla fisica a 10€ una tantum.

Con quella fisica puoi ovviamente prelevare dal bancomat con il limite dei soldi caricati però.

3) io francamente PayPal non lo amo: tante, troppe commissioni e non mi fiderei mai a collegare il mio cc al conto PayPal, infatti ho collegato solo la prepagata.

 
Ho letto solo ora:1) ci sono conti deposito migliori ma considerando che poi ti rompono per aprire il CC, usa pure quello Arancio.

2)non è chiaro.

QUando apri il conto ti danno il bancomat e su richiesta carta di credito e prepagata VIRTUALE, con la possibilità di averla fisica a 10€ una tantum.

Con quella fisica puoi ovviamente prelevare dal bancomat con il limite dei soldi caricati però.

3) io francamente PayPal non lo amo: tante, troppe commissioni e non mi fiderei mai a collegare il mio cc al conto PayPal, infatti ho collegato solo la prepagata.
Ok ribatto per punti! Grazie //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

1) quindi eventualmente potrei allacciarmi anche ad un altra banca per il conto deposito. Mi sono "fondato" (non ho fatto ancora nulla) su ING seguendo il tuo consiglio, ma potrei anche valutare altre opzioni. Non è certo una cosa che devo fare di fuga e questo mese devo pensare alla laurea in primis. Però pensavo che il conto deposito fosse meglio averlo legato al conto corrente.

2) sono un noob io, ignora la domanda: poi chiederò meglio tutto alla banca in questione una volta scelto il conto, così per conoscere i costi etc.

3) ci ho rinunciato anche io, non mi sento sicuro. Poi magari in futuro il conto click lo lascio come conto con pochi soldi e potrà essere comoda la combo ricarica click gratis + ricarica prepagata PayPal gratis //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Ok ribatto per punti! Grazie //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png1) quindi eventualmente potrei allacciarmi anche ad un altra banca per il conto deposito. Mi sono "fondato" (non ho fatto ancora nulla) su ING seguendo il tuo consiglio, ma potrei anche valutare altre opzioni. Non è certo una cosa che devo fare di fuga e questo mese devo pensare alla laurea in primis. Però pensavo che il conto deposito fosse meglio averlo legato al conto corrente.

2) sono un noob io, ignora la domanda: poi chiederò meglio tutto alla banca in questione una volta scelto il conto, così per conoscere i costi etc.

3) ci ho rinunciato anche io, non mi sento sicuro. Poi magari in futuro il conto click lo lascio come conto con pochi soldi e potrà essere comoda la combo ricarica click gratis + ricarica prepagata PayPal gratis //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Il fatto è che tutte le banche se vuoi utilizzare il loro conto deposito, ti "obbligano" ad aprire poi il loro CC.

Per un discorso di comodità, io comunque ti consiglio di fare quello ING.

Per farla breve, aprire un conto deposito che magari ti da lo 0,20% in più collegandolo però ad un CC con dei costi è peggio che non avere quello arancio che sgancia un 1,20 lordo però almeno il cc è a 0.

 
Altre domande per Audio:

devo aprire un conto cointestato per le spese comuni di casa. bollette, rete, spesa al supermercato.

Volevo fare l'addebito di gas, luce e internet direttamente da conto e avere la possibilità di avere due bancomat.

Le cifre su questo conto sarebbero sempre bassette. perchè ci andrei a mettere ogni mese il necessario per il mantenimento della casa facendo un bonifico dal mio conto principale.

Consigli ING direct da quel che ho capito giuso?

Io attualmente ho un conto in posta ( che credo togliero mi sa ) e un altro dove ho qualche soldo in più.

Ecco la seconda domanda: da che cifra conviene "bloccare" dei soldi per 12/24 mesi e con che percentuale di interessi?

Ho visto ad esempio Fineco che offre un 0,30% annuo su cifra vincolata.

ti permette di fare delle prove anche senza avere un conto da loro.Mettendo 50.000 maturi 111 euro in un anno...10.000 euro sono 22 euro di interessi...boh...io sono ignorante in materia...ma sembrano cifre veramente irrisorie.

 
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Altre domande per Audio:
devo aprire un conto cointestato per le spese comuni di casa. bollette, rete, spesa al supermercato.

Volevo fare l'addebito di gas, luce e internet direttamente da conto e avere la possibilità di avere due bancomat.

Le cifre su questo conto sarebbero sempre bassette. perchè ci andrei a mettere ogni mese il necessario per il mantenimento della casa facendo un bonifico dal mio conto principale.

Consigli ING direct da quel che ho capito giuso?

Io attualmente ho un conto in posta ( che credo togliero mi sa ) e un altro dove ho qualche soldo in più.

Ecco la seconda domanda: da che cifra conviene "bloccare" dei soldi per 12/24 mesi e con che percentuale di interessi?

Ho visto ad esempio Fineco che offre un 0,30% annuo su cifra vincolata.

ti permette di fare delle prove anche senza avere un conto da loro.Mettendo 50.000 maturi 111 euro in un anno...10.000 euro sono 22 euro di interessi...boh...io sono ignorante in materia...ma sembrano cifre veramente irrisorie.
Dunque, per quello che devi fare tu si, consiglio ancora ING Direct.

Per quanto riguarda il conto deposito, considera che quello di ING da l'1,20% lordo (quindi già più di fineco) ma il suo utilizzo va comunque consigliato in base ai casi: risparmio e/o investimento.

Magari valutare altre cose come Piani di accantonamento (rigorosamente NON ASSICURATIVI) potrebbe essere una scelta migliore che non affidarsi al deposito vincolato.

Ti faccio un esempio concreto: ho un cliente che ha ricevuto una somma relativamente importante ma lui ad oggi non ha un lavoro stabile perciò una parte la terrà sul cc per le spese vive, una parte sul conto deposito vincolato a 6 mesi e l'altra vincolata a 12 mesi.

Inoltre abbiamo programmato un piano che gli consentirà di vivere dignitosamente la sua vita fintanto che la sua vita lavorativa non si stabilizzerà.

In questo caso sarebbe stato sciocco ed eccessivamente rischioso gestire questa liquidità in altra maniera non avendo altre fonti di reddito.

Ma questo è un caso che potrebbe non fare testo in una situazione simile.

 
Dunque, per quello che devi fare tu si, consiglio ancora ING Direct.Per quanto riguarda il conto deposito, considera che quello di ING da l'1,20% lordo (quindi già più di fineco) ma il suo utilizzo va comunque consigliato in base ai casi: risparmio e/o investimento.

Magari valutare altre cose come Piani di accantonamento (rigorosamente NON ASSICURATIVI) potrebbe essere una scelta migliore che non affidarsi al deposito vincolato.

Ti faccio un esempio concreto: ho un cliente che ha ricevuto una somma relativamente importante ma lui ad oggi non ha un lavoro stabile perciò una parte la terrà sul cc per le spese vive, una parte sul conto deposito vincolato a 6 mesi e l'altra vincolata a 12 mesi.

Inoltre abbiamo programmato un piano che gli consentirà di vivere dignitosamente la sua vita fintanto che la sua vita lavorativa non si stabilizzerà.

In questo caso sarebbe stato sciocco ed eccessivamente rischioso gestire questa liquidità in altra maniera non avendo altre fonti di reddito.

Ma questo è un caso che potrebbe non fare testo in una situazione simile.
Come sempre ti ringrazio per la risposta celere.

Io stavo proprio cercando di capire cosa conveniva fare considerando che ho un lavoro, quindi un'entrata fissa ma volevo far fruttare quei due spicci che ho da parte perchè se comunque devono stare fermi almeno facciamoli rendere.

Il conto per le spese vive cointestato lo devo fare per forza di cose.

Adesso devo valutare cosa fare del conto in posta ( 90% lo chiudo ) e come gestire i due soldi che ho fermi.

Esempi di piani di accantonamento?

Conto Arancio ho visto che permette un 1.20% lordo fino a 50.000. il che vorrebbe dire 600 euro all'anno ( che già è diverso dai 100 di fineco ).

Ma quel "lordo" parlando chiaramente in cosa consiste? quanto sarebbe l'interesse netto?

 
Come sempre ti ringrazio per la risposta celere.
Io stavo proprio cercando di capire cosa conveniva fare considerando che ho un lavoro, quindi un'entrata fissa ma volevo far fruttare quei due spicci che ho da parte perchè se comunque devono stare fermi almeno facciamoli rendere.

Il conto per le spese vive cointestato lo devo fare per forza di cose.

Adesso devo valutare cosa fare del conto in posta ( 90% lo chiudo ) e come gestire i due soldi che ho fermi.

Esempi di piani di accantonamento?

Conto Arancio ho visto che permette un 1.20% lordo fino a 50.000. il che vorrebbe dire 600 euro all'anno ( che già è diverso dai 100 di fineco ).

Ma quel "lordo" parlando chiaramente in cosa consiste? quanto sarebbe l'interesse netto?
Devi toglierci le tasse, ovvero il 26% (questo vale per tutti i conti deposito)

 
Devi toglierci le tasse, ovvero il 26% (questo vale per tutti i conti deposito)
grazie, gentilissimo.

Come dicevi tu prima quindi conviene il conto arancio.

prendendo la cifra di 50.000 come esempio vengono 150 sul 0,30% di fineco e 444 netti del conto arancio. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
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Vi lascio con un interessante articolo tratto dall'amatissimo AdviseOnly che tratta di un argomento che, alla generazione a cui appartiene la maggior parte di questo forum, dovrebbe essere estremamente caro.

Più caro di qualsiasi altra cosa: La pensione!

Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: al giorno d’oggi non è più sufficiente versare i contributi all’Inps. Non si può fare completo affidamento sulla pensione obbligatoria che vi verrà assegnata un domani. Il nostro sistema previdenziale prevede infatti che i contributi versati ogni mese dai lavoratori di oggi vadano a sostenere chi è già in pensione. Ma con la popolazione che invecchia e la vertiginosa diminuzione dei giovani in grado di versare contributi, il modello non è più sostenibile.
Affinché ognuno riesca garantirsi una certa tranquillità economica una volta cessata l’attività lavorativa, conviene correre ai ripari (e farlo alla svelta), optando per una soluzione di risparmio previdenziale. Come sceglierla? Ne esistono di diversi tipi, ognuna con i suoi pro e i suoi contro. Andiamo a vederle una ad una.

Fondi pensione “chiusi” di categoria o aziendali

Costituiscono il cosiddetto “secondo pilastro” della previdenza e sono anche noti come “fondi negoziali” in quanto sono frutto di accordi tra le organizzazioni sindacali e quelle imprenditoriali di settori, aziende o categorie specifiche. Ad esempio, il fondo pensione Cometa è destinato ai lavoratori del settore metalmeccanico, mentre Fondoposte è per i dipendenti di Poste Italiane.

Sono prodotti finanziari in cui sia il datore di lavoro che il lavoratore versano mensilmente dei contributi. I dipendenti possono destinarvi il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e la contribuzione è favorita da agevolazioni fiscali. I soldi accumulati nei fondi vengono gestiti da società specializzate che li impiegano sui mercati finanziari con diverse linee d’investimento, chiamate “comparti”, più o meno rischiose (es. in azioni, obbligazioni o garantite). È il lavoratore a scegliere in quale comparto investire: una scelta cruciale (e pertanto rivedibile) per determinare il proprio reddito da anziani.

Il capitale matura nel tempo grazie ai versamenti regolari e ai rendimenti sugli stessi ottenuti dai gestori (dedotti i costi). A priori dunque, non è noto quanto sarà il capitale finale, detto anche “montante”. Al momento della pensione, il lavoratore ha due possibilità: convertire il montante in una pensione (ad integrazione di quella erogata dall’INPS) oppure riscattare non più del 50% del capitale maturato e convertire in rendita (cioè pensione mensile) il resto. Il capitale accumulato nei fondi può essere riscattato anche prima dell’età della pensione, per ragioni straordinarie, per una quota compresa tra il 75% e il 100%: ad esempio in caso di disoccupazione, l’acquisto della casa o per gravi motivi di salute. Inoltre, dopo almeno 8 anni di versamenti, per qualsiasi ragione il lavoratore può ritirare fino al 30% dei capitale maturato.

Fondi pensione aperti e PIP (Piano Individuale Pensionistico)

Si rivolgono a tutti i lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi, di qualsiasi categoria o regione (in pratica si rivolgono a chi non ha disposizione un fondo pensione chiuso) e costituiscono il c.d. “terzo pilastro“. Si dividono in fondi pensione aperti, distribuiti da banche e società finanziarie e PIP, venduti da compagnie di assicurazione.

Funzionano in modo molto simile ai fondi pensione chiusi, in quanto i contributi raccolti e destinati ad un comparto scelto dal risparmiatore vengono investiti sui mercati finanziari dai gestori con l’obiettivo di generare un montante, da convertire poi in rendita al momento del pensionamento. Anche in questo caso è possibile avere il riscatto del capitale in anticipo. Il contributo del datore di lavoro non è automatico, come per i fondi pensione chiusi, anche se i datori di lavoro possono decidere di contribuire al fondo pensione, traendone benefici fiscali.

Piani di risparmio personale

Si tratta di creare volontariamente un portafoglio d’investimento personale con l’obiettivo d’accantonare regolarmente, ad esempio mensilmente, una cifra al fine di costruire un capitale da utilizzare per quando si andrà in pensione. È una soluzione che, in vista della vecchiaia, può essere attuata con diversi prodotti finanziari come obbligazioni, ETF, fondi comuni d’investimento, azioni, i quali possono essere sottoscritti anche attraverso dei Piani d’Accumulo (PAC). Trattandosi di portafogli creati in modo del tutto autonomo non sono soggetti ad alcuna regolamentazione particolare, sicché non hanno vincoli, ma nemmeno sgravi fiscali.

I pro e i contro delle diverse soluzioni

Vediamo insieme, in un’unica tabella, i pro e i contro di ogni soluzione che abbiamo descritto.

Fondi pensione “chiusi” di categoria o aziendali

PRO

  • Fiscalmente conveniente
  • Passando dal TFR al fondo pensione di categoria si incassa ogni anno il “premio” versato dal datore di lavoro: oggi pari a circa l’1,5% della retribuzione
  • Gestione professionale
  • Costi estremamente contenuti


CONTRO

  • Limitazione alla totale disponibilità del capitale durante la fase di accumulo dei contributi e al momento del pensionamento


Fondi pensione aperti e PIP (Piano Individuale Pensionistico)


PRO


  • Fiscalmente conveniente
  • Gestione professionale
  • I versamenti si possono variare o interrompere e il capitale può essere trasferito ad altra forma di previdenza complementare


CONTRO

  • Costi più elevati (in media oltre il doppio dei fondi pensione “chiusi”)
  • Il contributo del datore di lavoro non è automatico
  • Limitazione alla totale disponibilità del capitale durante la fase di accumulo dei contributi e al momento del pensionamento


Piani di risparmio personale

PRO

  • Costi di gestione contenuti (selezionando opportunamente gli strumenti finanziari)
  • Liquidità: massima libertà alla disponibilità del capitale durante la fase di accumulo dei contributi e al momento del pensionamento


CONTRO

  • La gestione è lasciata all’iniziativa e del risparmiatore (aggiungo io che questa frase indica o una conoscenza ottima del risparmiatore oppure la necessità di affidarsi ad un esperto)
  • Nessuna agevolazione fiscale particolare



In tutti i casi, attenzione ai costi

I costi sono l’unica componente certa di qualunque investimento e, su un investimento come quello previdenziale che può interessare un periodo lungo, incidono pesantemente.
Fonte: http://it.adviseonly.com/blog/brandcorner/come-scegliere-la-pensione-integrativa-i-pro-e-i-contro-delle-opzioni-possibili/

 
Devo riesumare il topic per formulare la domanda che avevo fatto mesi fa, ma con nuova consapevolezza.

Cerco un conto da far diventare "primario" (quello alle poste lo lascio essendo "gratis", anche se al prossimo accredito di stipendio entrerò in fascia imposta di bollo :.bip:) in una banca ... affidabile, per quello che possa valere come richiesta.

Attualmente deve farmi solo da conto corrente per farmi accreditare lo stipendio, ma chiaramente un giorno potrei volere un conto deposito che abbia un minimo di interesse, oppure la possibilità di aprire una pensione integrativa, insomma di far """fruttare""" il denaro come un risparmiatore senza rischi che si accontenta di non far svalutare il risparmio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Oltre a futuri addebiti di bollette, abbonamenti, etc.

Certamente cerco un conto a zero spese - l'imposta di bolla se la prende per caso qualche istituto bancario!? - per la creazione/cancellazione del conto, nonché per il rilascio di bancomat e carte di credito e il loro utilizzo, prelievo da tutte le banche in italia e in europa in modo gratuito. Il tutto per sempre, non solo nel primo anno.

Home bancking affidabile, pagamento contactless.

E poi non capendone nulla non so di cosa otrei aver bisogno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sad.png

Avevo pensato ad ING DIrect come suggerito da te Audio, ma ho trovato davvero un sacco di pareri negativi sul supporto all'utente e non avendo una filiale nella regione potrebbe essere un problema. Ho un amico che si trova bene con Fineco ad esempio.

 
...Cerco un conto da far diventare "primario" [...] in una banca ... affidabile, per quello che possa valere come richiesta.

Attualmente deve farmi solo da conto corrente per farmi accreditare lo stipendio, ma chiaramente un giorno potrei volere un conto deposito che abbia un minimo di interesse, oppure la possibilità di aprire una pensione integrativa, insomma di far """fruttare""" il denaro come un risparmiatore senza rischi che si accontenta di non far svalutare il risparmio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Oltre a futuri addebiti di bollette, abbonamenti, etc.

Certamente cerco un conto a zero spese - l'imposta di bolla se la prende per caso qualche istituto bancario!? - per la creazione/cancellazione del conto, nonché per il rilascio di bancomat e carte di credito e il loro utilizzo, prelievo da tutte le banche in italia e in europa in modo gratuito. Il tutto per sempre, non solo nel primo anno.

Home bancking affidabile, pagamento contactless.

E poi non capendone nulla non so di cosa otrei aver bisogno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sad.png

Avevo pensato ad ING DIrect come suggerito da te Audio, ma ho trovato davvero un sacco di pareri negativi sul supporto all'utente e non avendo una filiale nella regione potrebbe essere un problema. Ho un amico che si trova bene con Fineco ad esempio.
mi accodo alla domanda,avendo praticamente le stesse necessità.Mi ero orientato anche io su ING Direct ,ma meglio avere dei chiarimenti visto che dovrei usarlo come conto principale

 
Ultima modifica da un moderatore:
Devo riesumare il topic per formulare la domanda che avevo fatto mesi fa, ma con nuova consapevolezza.
Cerco un conto da far diventare "primario" (quello alle poste lo lascio essendo "gratis", anche se al prossimo accredito di stipendio entrerò in fascia imposta di bollo :.bip:) in una banca ... affidabile, per quello che possa valere come richiesta.

Attualmente deve farmi solo da conto corrente per farmi accreditare lo stipendio, ma chiaramente un giorno potrei volere un conto deposito che abbia un minimo di interesse, oppure la possibilità di aprire una pensione integrativa, insomma di far """fruttare""" il denaro come un risparmiatore senza rischi che si accontenta di non far svalutare il risparmio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Oltre a futuri addebiti di bollette, abbonamenti, etc.

Certamente cerco un conto a zero spese - l'imposta di bolla se la prende per caso qualche istituto bancario!? - per la creazione/cancellazione del conto, nonché per il rilascio di bancomat e carte di credito e il loro utilizzo, prelievo da tutte le banche in italia e in europa in modo gratuito. Il tutto per sempre, non solo nel primo anno.

Home bancking affidabile, pagamento contactless.

E poi non capendone nulla non so di cosa otrei aver bisogno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sad.png

Avevo pensato ad ING DIrect come suggerito da te Audio, ma ho trovato davvero un sacco di pareri negativi sul supporto all'utente e non avendo una filiale nella regione potrebbe essere un problema. Ho un amico che si trova bene con Fineco ad esempio.

mi accodo alla domanda,avendo praticamente le stesse necessità.Mi ero orientato anche io su ING Direct ,ma meglio avere dei chiarimenti visto che dovrei usarlo come conto principale
HelloBank fino a ieri beccavi pure 150€ di Amazon...adesso non lo so che bonus ci sono!

 
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