Caressa:"La Rai non ha una nuova scuola per le telecronache". La replica "E' un divetto"
«È intollerabile e inaccettabile il fatto che alcuni colleghi di altre tv si permettano di criticare come facciamo le telecronache degli Europei. Non voglio fare nomi, ma sono diventati tutti divi e divetti». Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, risponde così a chi definisce superato il modo di fare le telecronache dei giornalisti dell'emittente pubblica. La polemica fra colleghi è esplosa durante gli Europei di calcio del 2012, trasmessi in esclusiva dalla Rai. I giornalisti dell’emittente pubblica, in particolare, non hanno gradito le parole del giornalista di Sky Fabio Caressa, secondo il quale «in Rai manca una nuova scuola». Dice Garimberti: «Quando le stesse persone che ci criticano fanno le telecronache io tolgo l'audio. Credono di essere diventate delle star televisive, a nome della Rai rimando al mittente queste critiche». Aggiunge il direttore di Raisport, Eugenio De Paoli: «Raisport ha fatto qualcosa che nessuno prima aveva fatto per questi Europei, mi dispiace che altri colleghi della stampa ancora non lo abbiano colto. Siamo in onda 15 ore al giorno, uno sforzo veramente notevole che ci impegna e ci diverte. Abbiamo concordato con la Figc una sorta di operazione simpatia per la Nazionale di calcio che sta dando i suoi frutti». Il commento di Gianni Petrucci, presidente del Coni: «Le valutazioni che danno alcuni sul lavoro della Rai sono ingiuste e fa bene il presidente Garimberti a respingerle, state lavorando seriamente. La Rai ha sempre creduto nella forza dello sport, ha dei professionisti e dei giornalisti straordinari e un'altra bella pagina la state scrivendo con gli Europei»