Ci sta parecchia confusione in questo campo, pensando che un malato affetto da qualche patologia random va in farmacia/ospedale prende un "cannone" se lo tira per dritto e si cura da ogni male. Anche se sul campo medico un forum di videogiochi non può certo mettere alla luce ogni piccolo dettaglio spaventa come la gente anche non sapendo sentenzia l'uso medico mettendolo allo stesso livello dello spaccio.
La Cannabis come cartine, capsule o olio ad uso medico in Italia è una cosa seria, è gestita molto meticolosamente, innanzitutto partendo dal principio attivo della cannabis che bene o male tutti conoscono, il famigerato THC insieme al CBD, è altamente selezionato e dosato nella giusta concentrazione per fare quello che deve trattare. Viene fornito dallo stabilimento militare di Firenze o tramite importazione da importatori selezionati da normative ben definite, per la serie non è lo Zio Tom e il suo giardino privato a fornire l'erba a scopo medico in tutta Italia.
Anche il trattamento è ristretto, pur essendoci evidenze ad oggi viene utilizzata nella spasticità nella sclerosi multipla (avvalorate dall'utilizzo del Sativex un farmaco industriale a base di THC e cannabidiolo o CBD), e nel dolore cronico e neuropatico moderato/severo, ma attenzione in quest'ultimi due punti non è che uno ha dolore random ed una patologia ben definita (esempio diabete e neuropatia diabetica) richiede la Cannabis e ne ha accesso facilmente, prima deve essere dimostrata resistenza e/o intolleranza a terapie farmacologiche convenzionali comunemente utilizzate. Anche la prescrizione è molto "serrata", deve essere fatta da specialisti ben definiti con tanto di piani terapeutici semestrali, ricette e consenso informato. E' quello che descrivo è il quadro meridionale dove la sanità è ai livelli della preistoria, figurarsi al nord in particolare in realtà d'eccellenza e virtuose come la Lombardia, il Veneto e l'Emilia Romagna dove vi è una gestione meticolosa.