Come ha detto un recensore su un sito terzo, C'era una volta ad Hollywood è come riuscire ad avere un appuntamento con la ragazza che più di tutte bramavi, dopo 9 inutili tentativi
Entri nel panico, non sai cosa fare e sei tutto il tempo agitato mentre ti prepari
Il film è esattamente cosi, con il Taranta che si è divertito a citare quel (purtroppo) dimenticato ma tanto amato mondo della Old Hollywood, precisamente nell'ultima parte degli anni 60, quando dopo un ventennio di predominio mondiale il cinema di Genere Americano era in crisi, con Polacchi, Cinesi, Italiani e Francesi che stavano ottenendo un enorme successo
Potremmo quasi dire che la data dell'omicidio della Tate coincida, un pò come la Battaglia di Poitiers, all'inizio di una nuova epoca: la Nuova Hollywood, fatta di critica sociale (accennata infatti nel film), violenza giustificata ecc.
Ritornando al discorso iniziale, Tarantino esagera indubbiamente ed appare agitato, riveste il film di tantissime sequenze celebrative come tutti quei fotogrammi delle insegne a Neon, delle sessioni in macchina con tutta quella musica di sottofondo o con tutti quei camerini, dietro le quinte ecc.
Ma attenzione, ciò che sto dicendo non è un difetto, anzi, è un enorme pregio, perché in queste scene Tarantino, nella sua "ansia d'appuntamento" dimostra un'incredibile tenerezza nel mostrare quei luoghi che lui tanto avrebbe amato aver vissuto o di cui tantissimo, quand'era giovane, ha sentito parlare
il difetto di molti di voi è che vi aspettavate, come è giusto che sia dopo 9 film dallo stile molto simile, un classifico film del regista, con sangue violenza e personaggi carismatici, ma OUTIH non ha niente di tutto ciò, perchè il vero protagonista è Los Angeles e Hollywood, con le sue stelle nascenti e tramontati, le sue divergenze e i suoi paradossi dell'epoca
Una sorta di "documentario" che vuole narrare di questo spartiacque che cambio per sempre il mondo e la settima Arte
Se proprio dovrei fare un riferimento ad un'altro film, mi ha ricordato moltissimo La La Land