Ufficiale C'era una volta...a Hollywood | Il nono film di Quentin Tarantino | Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie

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Visto ieri, purtroppo doppiato. Il film per gran parte della sua durata sembra semplicemente raccontare la storia di Cliff e Rick, senza andare a parare da chissà quale parte, come se fosse un omaggio di Tarantino al mondo del cinema, fine a se stesso, finchè... al buon Quentin non je parte la rotella come suo solito :asd:  Bellissimo, lo penso ancor di più a freddo, lo paragonerei ad un Jackie Brown, però più spritz nel finale (e che finale signori, 10 e lode). Inutile parlare del setting, dei costumi e della colonna sonora, immersivo come al solito. Lasciando stare Di Caprio, Brad Pitt mi è sembrato mooolto più ispirato, roba che mi ha ricordato i bei tempi di Fight Club e L'esercito delle 12 scimmie, magari perchè anche lì stava abbastanza fuori :asd:  Penso di rivederlo in settimana, e appena esce andrò di blu ray 

 
Ultima modifica da un moderatore:
Visto ieri sera e mi è piaciuto, inoltre ero anche a onoscenza della storia vera quindi sono riuscito anche ad apprezzare qualche dettaglio in più nel finale. 

Parto col dire che DiCaprio e Pitt sono stati bravissimi ed è grandioso vederli insieme, soprattutro Pitt che nel finale è stato fantastico. Per quanto riguarda il film ho apprezzato veramente tanto la colonna sonora, i brani che hanno accompagnato le scene sono stati eccellenti, soprattutto nei momenti in cui DiCaprio e Pitt giravano in auto per le strade di Holliwood. Il film regala una grandissima atmosfera e nonostante non sia mai stato un amante del cinema Western e di tale periodo storico mi sono immedesimato parecchio e ho gradito tutto quanto, sembrava quasi di essere lì a vivere le vicende insieme ai due protagonisti. Le scene sono state girate molto bene, inquadrature che in modo sapiente hanno catturato e ci hanno servito tanti dettagli come le luci e le locandine dei cinema, i piccoli dettagli della vita quatodiana della Holliwood di quel tempo e soprattutto le riprese in auto che fanno tanto anni 60/70. Purtroppo però il film ha delle grosse pecche che non posso proprio perdonare, ora io non sono un fan di Tarantino quindi anche se molte scelte fatte sono nel suo stile e che quindi potrebbero essere giustificate io giudico il film per quello che è agli occhi di un normale spettatore che non subisce influenze da parte di terzi.

Il primo difetto è la trama, le premesse erano buone perché la storia racconta le drammaticità di un Dalton che affronta un periodo molto importante della sua carriera da attore, peccato però che non c'è un filo conduttore che tenga unita la storia. Nel film vediamo solamente un DiCaprio incazzato e sclerato per tutto il tempo e un Pitt che gli fa da cagnolino praticamente, e mi sento di dire che ho gradito di più la performance di pitt che almeno ha fatto qualcosa di diverso, anche solo il fatto di averci fatto assaporare la quotidianità di Holliwood è stato molto meglio che vedere un DiCaprio rinchiuso continuamente in Camerino o dietro le quinte a lamentarsi e a provare le solite battute. Poi abbiamo anche in aggiunta delle uscite in auto dove i protagonisti si fanno i fatti loro e una Margot Robbie che va al cinema a vedere il suo film e si compiace della sua performance, stop. Il tutto con scene come ho già detto girate molto bene ma slegate fra loro. Insomma più che un film io l'ho trovato un documentario che racconta appunto la Holliwood del 69 tramite il rapporto tra i due protagonisti e niente più. E concludo dicendo che dura decisamente troppo, io avrei tolto tranquillamente mezz'ora di girato e comprendo le numerose persone (sicuramente casual) che passate due ore hanno deciso di farsi una dormita o di accendere il telefono. 

Non mi sento di bocciarlo ma nemmeno di promuoverlo, una sufficienza va più che bene.

Il consiglio che do per chi vuole andare a vederlo è che se pensate di andare a vedere un film entusiasmante su Pitt e DiCaprio che se la spassano per Holliwood lasciate perdere e state a casa così risparmiate anche i soldi del biglietto. 

Voto 6

 
Appena finito di vederlo. Che dire, geniale. Film davvero bello, mi è piaciuto tantissimo. Non sono un grande fan di Tarantino, e forse per questo l'ho apprezzato così tanto. Capisco alcune critiche, però per me è davvero un filmone, con tante chiavi di lettura e citazioni, da rivedere più volte per cogliere tutto. Ho trovato eccessiva la durata, per me 20 minuti di film potevano essere eliminati senza troppi drammi.

Di Caprio mi ha fatto impazzire, l'ho adorato così come Brad Pitt. Ci sono un sacco di scene a dir poco geniali, girate benissimo e che strappano più di una risata per l'assurdità di alcune situazioni. E' un film che parla di Hollywood, del cinema, degli attori, insomma non c'è un vero e proprio protagonista. E' un film fatto di situazioni, e mai mi sarei aspettato una scelta del genere da Tarantino, che comunque ha abituato ad una sceneggiatura sì ricca di dialoghi ma anche di storia (penso a Th8, ad esempio). Voglio assolutamente rivederlo, e informarmi meglio su alcune cose, perché per mia ignoranza credo di non aver colto parecchie citazioni che il film offre.

Visto ieri, purtroppo doppiato. Il film per gran parte della sua durata sembra semplicemente raccontare la storia di Cliff e Rick, senza andare a parare da chissà quale parte, come se fosse un omaggio di Tarantino al mondo del cinema, fine a se stesso, finchè... al buon Quentin non je parte la rotella come suo solito :asd:  Bellissimo, lo penso ancor di più a freddo, lo paragonerei ad un Jackie Brown, però più spritz nel finale (e che finale signori, 10 e lode). Inutile parlare del setting, dei costumi e della colonna sonora, immersivo come al solito. Lasciando stare Di Caprio, Brad Pitt mi è sembrato mooolto più ispirato, roba che mi ha ricordato i bei tempi di Fight Club e L'esercito delle 12 scimmie, magari perchè anche lì stava abbastanza fuori :asd:  Penso di rivederlo in settimana, e appena esce andrò di blu ray 
Ho pensato la stessa identica cosa :asd:  Per me è una delle sue migliori interpretazioni. E sì, peccato per il doppiaggio :facepalm:  Non ho capito perché alcune cose siano state stravolte rispetto al trailer (mi riferisco a quel "Sì, ho io la parte più dura" con annesso doppiosenso, che poi è stata totalmente stravolta).

 
Penso sia uno di quei casi in cui tutti, ma proprio tutti, l'abbiano visto in lingua originale (avendone la possibilità).
No , purtroppo io ho dovuto vederlo doppiato , eravamo un gruppo e non tutti capiscono l'Inglese e Tarantino non è uno facile in originale, usa molto gli accenti e le espressioni locali , in questo particolare caso varie espressioni comuni all'epoca a cominciare dal "sentire vibrazioni" 

 
Comunque io sono rimasto impressionato dalla ragazzina , incredibile , Dakota Fanning era lei stessa un'attrice precoce molto brava , ma questa è fenomenale

 
Come ha detto un recensore su un sito terzo, C'era una volta ad Hollywood è come riuscire ad avere un appuntamento con la ragazza che più di tutte bramavi, dopo 9 inutili tentativi

Entri nel panico, non sai cosa fare e sei tutto il tempo agitato mentre ti prepari

Il film è esattamente cosi, con il Taranta che si è divertito a citare quel (purtroppo) dimenticato ma tanto amato mondo della Old Hollywood, precisamente nell'ultima parte degli anni 60, quando dopo un ventennio di predominio mondiale il cinema di Genere Americano era in crisi, con Polacchi, Cinesi, Italiani e Francesi che stavano ottenendo un enorme successo 

Potremmo quasi dire che la data dell'omicidio della Tate coincida, un pò come la Battaglia di Poitiers, all'inizio di una nuova epoca: la Nuova Hollywood, fatta di critica sociale (accennata infatti nel film), violenza giustificata ecc. 

Ritornando al discorso iniziale, Tarantino esagera indubbiamente ed appare agitato, riveste il film di tantissime sequenze celebrative come tutti quei fotogrammi delle insegne a Neon, delle sessioni in macchina con tutta quella musica di sottofondo o con tutti quei camerini, dietro le quinte ecc. 

Ma attenzione, ciò che sto dicendo non è un difetto, anzi, è un enorme pregio, perché in queste scene Tarantino, nella sua "ansia d'appuntamento" dimostra un'incredibile tenerezza nel mostrare quei luoghi che lui tanto avrebbe amato aver vissuto o di cui tantissimo, quand'era giovane, ha sentito parlare 

il difetto di molti di voi è che vi aspettavate, come è giusto che sia dopo 9 film dallo stile molto simile, un classifico film del regista, con sangue violenza e personaggi carismatici, ma OUTIH non ha niente di tutto ciò, perchè il vero protagonista è Los Angeles insieme ad Hollywood, con le sue stelle nascenti e tramontati, le sue divergenze e i suoi paradossi dell'epoca 

Una sorta di "documentario" che vuole narrare di questo spartiacque che cambiò per sempre il mondo e la settima Arte

Se proprio dovrei fare un riferimento ad un'altro film, mi ha ricordato moltissimo La La Land 

 
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Come ha detto un recensore su un sito terzo, C'era una volta ad Hollywood è come riuscire ad avere un appuntamento con la ragazza che più di tutte bramavi, dopo 9 inutili tentativi

Entri nel panico, non sai cosa fare e sei tutto il tempo agitato mentre ti prepari

Il film è esattamente cosi, con il Taranta che si è divertito a citare quel (purtroppo) dimenticato ma tanto amato mondo della Old Hollywood, precisamente nell'ultima parte degli anni 60, quando dopo un ventennio di predominio mondiale il cinema di Genere Americano era in crisi, con Polacchi, Cinesi, Italiani e Francesi che stavano ottenendo un enorme successo 

Potremmo quasi dire che la data dell'omicidio della Tate coincida, un pò come la Battaglia di Poitiers, all'inizio di una nuova epoca: la Nuova Hollywood, fatta di critica sociale (accennata infatti nel film), violenza giustificata ecc. 

Ritornando al discorso iniziale, Tarantino esagera indubbiamente ed appare agitato, riveste il film di tantissime sequenze celebrative come tutti quei fotogrammi delle insegne a Neon, delle sessioni in macchina con tutta quella musica di sottofondo o con tutti quei camerini, dietro le quinte ecc. 

Ma attenzione, ciò che sto dicendo non è un difetto, anzi, è un enorme pregio, perché in queste scene Tarantino, nella sua "ansia d'appuntamento" dimostra un'incredibile tenerezza nel mostrare quei luoghi che lui tanto avrebbe amato aver vissuto o di cui tantissimo, quand'era giovane, ha sentito parlare 

il difetto di molti di voi è che vi aspettavate, come è giusto che sia dopo 9 film dallo stile molto simile, un classifico film del regista, con sangue violenza e personaggi carismatici, ma OUTIH non ha niente di tutto ciò, perchè il vero protagonista è Los Angeles e Hollywood, con le sue stelle nascenti e tramontati, le sue divergenze e i suoi paradossi dell'epoca 

Una sorta di "documentario" che vuole narrare di questo spartiacque che cambio per sempre il mondo e la settima Arte

Se proprio dovrei fare un riferimento ad un'altro film, mi ha ricordato moltissimo La La Land 
Credo sia la sintesi migliore che abbia letto sul film, ineccepibile

 
Uscito adesso dal cinema. Che dire. Mi è piaciucchiato. Il finale è stato bellissimo. Ho riso però alla fine ci ho anche pensato su. Risata e poi nervosismo. Mi ha colpito

 
Luca.Lampard. ha detto:
Credo sia la sintesi migliore che abbia letto sul film, ineccepibile
Sisi, sono d'accordo pure io.
La protagonista é Hollywood, é la scenografia messa in mostra, la sceneggiatura é solo un pretesto (un pretesto che però ho amato, dalla side story di Leo coi suoi problemi nel mondo del cinema alla storia di Brad con gli hippie e che inevitabilmente si incrociano poi in un finale tarantiniano di pregevole fattura). Le critiche ci stanno e forse, tra tutti i film di Tarantino é quello più di nicchia e non é certamente per tutti. Un po' come Jackie Brown che é praticamente un poliziesco in tutto e per tutto con delle dosi di Tarantino qua e lá, anche quest'ultimo meno apprezzato eppure tra i miei preferiti. Diciamo che Tarantino ha saputo muoversi su molti generi pur mantenendo in quasi tutti i film le caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto. Ora gli manca la fantascienza che arriverà con Star Trek, uno spaghetto western puro, di quelli che lui ama, alla Sergio Leone. E direi pure che mi piacerebbe vederlo alle prese con un horror visto che come già qualcuno ha detto la scena
di Cliff nel ranch degli hippie mette un ansia pazzesca
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Sisi, sono d'accordo pure io.
La protagonista é Hollywood, é la scenografia messa in mostra, la sceneggiatura é solo un pretesto (un pretesto che però ho amato, dalla side story di Leo coi suoi problemi nel mondo del cinema alla storia di Brad con gli hippie e che inevitabilmente si incrociano poi in un finale tarantiniano di pregevole fattura). Le critiche ci stanno e forse, tra tutti i film di Tarantino é quello più di nicchia e non é certamente per tutti. Un po' come Jackie Brown che é praticamente un poliziesco in tutto e per tutto con delle dosi di Tarantino qua e lá, anche quest'ultimo meno apprezzato eppure tra i miei preferiti. Diciamo che Tarantino ha saputo muoversi su molti generi pur mantenendo in quasi tutti i film le caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto. Ora gli manca la fantascienza che arriverà con Star Trek, uno spaghetto western puro, di quelli che lui ama, alla Sergio Leone. E direi pure che mi piacerebbe vederlo alle prese con un horror visto che come già qualcuno ha detto la scena

di Cliff nel ranch degli hippie mette un ansia pazzesca
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Anche a me piacerebbero gli stessi generi ma se continua a ribadire il fatto del decimo film mi sa che ci attacchiamo.

 
Heinrich ha detto:
Anche a me piacerebbero gli stessi generi ma se continua a ribadire il fatto del decimo film mi sa che ci attacchiamo.
Non si ritirerà certo con Star Trek, quest'ultimo sarà uno spin off della sua carriera stile GrindHouse
Secondo me, come molti pensano, il film finale sarà un perfetto tributo a Sergio Leone visto che si é capito essere il suo regista preferito nonché gli spaghetti western il suo genere preferito

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Non si ritirerà certo con Star Trek, quest'ultimo sarà uno spin off della sua carriera stile GrindHouse
Secondo me, come molti pensano, il film finale sarà un perfetto tributo a Sergio Leone visto che si é capito essere il suo regista preferito nonché gli spaghetti western il suo genere preferito

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Le dichiarazioni di un paio di mesi fa erano state piuttosto ambigue, se non dovesse chiudere con Star Trek preferirei un horror ad un western. L'horror fra i generi che ama è l'unico che non ha mai minimamente affrontato, sarebbe una conclusione perfetta.

 
Visto questa stasera, un gran film, un gran tarantino, una grandissima prova di Pitt e Di Caprio.
Personalmente poi la riproduzione della Los Angeles anni 60’-70’ che ne ha datto mi ha letteralmente fatto andare in brodo di giuggiole, un film che andrà conservato come lascito per i posteri, non c’è che dire
Forse in alcuni frangenti ha un pochino esagerato con i richiami continui alla filmografia dell’epoca, molte scene si potevano evitare senza snaturare o rovinare nulla del film

Finale geniale ma anche molto malinconico, le scene finali mi hanno fatto riflettere non poco, Tarantino ha fatto centro.

Aspetto di farne una seconda visione in lingua originale per un giudizio più approfondito, in ogni caso mi è piaciuto parecchio


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Visto stasera e non mi è affatto piaciuto, un film che Hollywood dell'epoca a parte (d'accordissimo chi sopra ha detto che è la vera protagonista del film e difatti ho molto apprezzato la ricostruzione di Los Angeles alla fine degli anni 60), ma ricostruzione a parte mi è sembrato un polpettone interminabile di due ore e 40 del buon Quentin su quanto amava gli spaghetti western all'Italiana e il cinema di una volta legato al genere Western ormai quasi scomparso dalle scene, non mi ha lasciato veramente niente, e poi ho detestato le scene con l'attrice che va al cinema a vedere il suo stesso film o a ballare non facendo praticamente altro in tutto il film. Sono uscito dalla sala quando c'era lo spot delle sigarette c'e' un finale dopo i titoli di coda vero?

Per il resto un grande peccato stavolta Tarantino mi ha deluso e annoiato come non accadeva da quel polpettone di The New World di Mallck del 2006.  :ahsisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Bellissimo, guardatelo che é un capolavoro.


 
Per me i capolavori di Tarantino rimarranno Pulp Ficiton nei dialoghi sublimi e nell'ottime storie che si incrociavano e direi anche Bastardi senza Gloria perchè adoro Waltz come attore e i film di guerra in generale, però ti do ragione sul finale , li esplode al massimo la follia tarantiniana classica che tutti adoriamo ma per 2 ore e 30 è un film di una lentezza esasperante con tante scene buttate a caso senza un reale interesse da parte dello spettatore, che si accontenta di un'ambientazione ricreata benissimo nulla da dire ma non basta solo quello....

 
Ultima modifica da un moderatore:
Sì doppiaggio italiano di grande qualità senza dubbio :sisi:
Si davvero doppiaggio ottimo e e riguardo al pubblico in sala posso confermare che parecchia gente intorno a me si è addormentata o guardava lo smartphone durante la visione, Tarantino ci ha fregato tutti, questo è un film da seghe a cento mani per chi ha vissuto realmente negli anni 60 ma narcolettico e soporifero per quasi tutti gli altri.  :unsisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Sisi, sono d'accordo pure io.
La protagonista é Hollywood, é la scenografia messa in mostra, la sceneggiatura é solo un pretesto (un pretesto che però ho amato, dalla side story di Leo coi suoi problemi nel mondo del cinema alla storia di Brad con gli hippie e che inevitabilmente si incrociano poi in un finale tarantiniano di pregevole fattura). Le critiche ci stanno e forse, tra tutti i film di Tarantino é quello più di nicchia e non é certamente per tutti. Un po' come Jackie Brown che é praticamente un poliziesco in tutto e per tutto con delle dosi di Tarantino qua e lá, anche quest'ultimo meno apprezzato eppure tra i miei preferiti. Diciamo che Tarantino ha saputo muoversi su molti generi pur mantenendo in quasi tutti i film le caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto. Ora gli manca la fantascienza che arriverà con Star Trek, uno spaghetto western puro, di quelli che lui ama, alla Sergio Leone. E direi pure che mi piacerebbe vederlo alle prese con un horror visto che come già qualcuno ha detto la scena

di Cliff nel ranch degli hippie mette un ansia pazzesca
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Quella scena è di una tensione assurda, e spero davvero sperimenti anche con l'horror, sarebbe molto interessante vederlo cimentarsi in quel genere :sisi:

Comunque si, è forse il più di nicchia di Tarantino, però se si entra nel film e si capisce l'intento del regista (cioé quello di raccontarti un momento storico particolare, e non una storia) secondo me lo si riesce ad apprezzare tantissimo. A freddo mi stanno ritornando in mente altri dettagli che a caldo mi erano sfuggiti, non vedo l'ora di gustarmelo nuovamente in lingua originale.

 
Cosa ne pensate dei riferimenti agli spaghetti western (apparentemente se ne parla male, ma forse mi sfugge qualcosa) e di come viene mostrato Bruce Lee?

 
antonmartino ha detto:
Cosa ne pensate dei riferimenti agli spaghetti western (apparentemente se ne parla male, ma forse mi sfugge qualcosa) e di come viene mostrato Bruce Lee?
Citazionismo di buon gusto e tante chicche
Bruce Lee l’ho amato //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif


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