Il PM Ciro Santoriello in un convegno del 2019 dice: "IO TIFO NAPOLI, tu Inter, basta che non sia Juventus!". Più tardi specifica che da tifosi l'importante è il Napoli e quindi odia la Juventus, mentre da PM si configura come AntiJuventino. Nel corso del convegno, lo stesso PM Santoriello spiega come le plusvalenze a specchio siano indice di una non buona salute di una società, ma, esagerate che possano essere, non falsificano mai un bilancio e quindi non sono da prendere in considerazione. Nonostante tutto, assieme al PM Bendoni (tifosissimo Milan) e al sostituto Gianoglio (fiorentino) convincono la Procura di Torino a intercettare la Juve per due anni (serve reato superiore a 5 anni) per presunti falsi in bilancio da plusvalenze, reato peraltro già archiviato a Milano (Indagine su Milan e Inter) e derubricato come NON reato nel processo FIGC di Aprile.
La Procura di Torino stravolge i calendari per accelerare le udienze, il Giudice per le indagini preliminari boccia tutte le misure cautelari (perché per le plusvalenze nn c'è reato e per la manovra stipendi sembra esserci buonafede) ma intanto i PM di Torino mandano 140mila documenti alla Procura Sportiva e a tutti i giornalisti possibili (REATO).
Il PM della FIGC Chiné era giudice a Latina, quello che derubricò come reato minore la patente falsa di Recoba. Nella richiesta di penalizzazione vuole una pena afflittiva per la Juve "deve andare dietro la Roma" e chiede 9 punti, mentre per il Chievo, che aveva fatto centinaia di false plusvalenze per iscriversi al campionato furono comminati 3 punti.
Il giudice di Corte d'Appello Torsello aumenta la pena a 15. Sanzione mai vista negli ultimi 15 anni, nemmeno per quelle squadre che avevano allenatori e 7 titolari che vendevano le partite nel processo scommessopoli, inventandosi NON un reato di plusvalenze gonfiate (non esiste reato) ma un SISTEMA.
La sentenza viene prima passata a TV e quotidiani e poi resa nota, con i soliti riferimenti a Transfermarkt e "prove" come una "fattura modificata a penna" (era solo una nota per rifare la fattura elettronica) e il libro nero di Paratici (un foglio scritto a penna con nomi di giocatori e delle x a fianco in attesa di individuare contropartite valide). Le plusvalenze in questione non riguardano quelle Pjanic-Arthur o Cancelo-Danilo, ma plusvalenze minori per un ammontare del 3,5% del fatturato Juventus, per lo più scambi effettuati alla pari con altre società in cui i giocatori si sono realmente mossi e hanno realmente giocato nella Juventus (quelli in arrivo) e nelle squadre di destinazione.
Al Collegio di Garanzia del Coni, che dovrà giudicare, confermare o annullare la sentenza, verificandone solo la forma e non la sostanza, uno dei VicePresidenti, Piero Sandulli (già giudice d'Appello di Calciopoli che inventò con gli altri il reato di "illecito di sistema" basato sul "sentimento popolare") loda incredibilmente la sentenza sulla quale lo stesso Collegio dovrà esprimersi. Frasi così incredibili che il Collegio stesso, presieduto dalla moglie del cugino, Gabriella Palmieri Sandulli (di Napoli), fa un comunicato chiarendo si tratti di opinioni personali.
Nel frattempo Chiné (che vuole vederci chiaro fino in fondo) apre un'inchiesta sulla presenza a bordocampo di Moggi in un Napoli-Juventus primavera creando l'ennesimo caso intorno alla Juventus che si conclude con un nulla di fatto: sono gli stessi responsabili della struttura ad aver accompagnato Moggi in tribuna passando per le panchine, sarebbe bastato chiedere a loro, ma Chiné ha preferito interrogare Pessotto che Moggi si era fermato a salutare a bordocampo, ritratto da una foto che fa il giro dei giornali.
Questo è il gruppo che si sta occupando della Juventus in ambito giudiziario. Odiano la Juve, sono antijuventini e tifano altre squadre. Non è un dubbio, ma una confessione.