Letto Le Memorie di Emanon, volume unico edito da Planet Manga.
Difficile, difficilissimo esprimere un parere, mi sa che dovrò rileggerlo almeno un'altra volta. E' volato via, non credo di aver mai letto un singolo volume così velocemente, arrivato alla fine ho pensato "Noo, già finito?!" ;p . Molto originale e filosofico, in certi punti mi ha ricordato moltissimo (per chi lo conosce e l'ha visto) il film The Tree of Life di Terrence Malick, tra l'altro non sapevo che si trattava dell'adattamento di un romanzo. Il tratto del disegnatore mi piace moltissimo, gli sfondi e le ambientazioni sono molto dettagliati; Emanon è un'ottima protagonista (anche se il narratore è un altro), non posso dirvi nulla su di lei perché vi rovinerei la sorpresa; la storia e i dialoghi sono ben scritti e ben raccontati. L'unico difetto ve l'ho già detto: finisce troppo presto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif !
Ottima edizione da parte della Planet, moltissime pagine a colori (NON è vero però che sono TUTTE a colori come ho letto da alcune parti), grande formato (stesse dimensioni di una deluxe tipo Blame o Monster) e sovraccoperta ruvida al tatto. Ma 12.90 € effettivamente sono tantini, praticamente paghi un unico volume al prezzo di una deluxe che però ne include due, 9.90 € forse sarebbe stato più giusto, per fortuna è un singolo volume e comunque li merita tutti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif .
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Letto anche il primo volume di I miei 23 schiavi ;p .
Sorpresa graditissima, ecco un caso estremo di come la copertina, una rapida sfogliata e la sinossi della trama possano portarti completamente fuori strada; invece questo manga è molto diverso da come me lo aspettavo e lo dico in positivo! L'idea di fondo è intrigante e (per ora) ben sfruttata, scopo dell'autore è una feroce critica sociale delle abitudini più perverse del Giappone contemporaneo ed in questo è aiutato dagli ottimi disegni, puliti, precisi e funzionali ai personaggi che vengono presentati, tutti ben caratterizzati. Si vede che è ancora un po' acerbo, e molti passaggi sono ingenui e gestiti troppo frettolosamente, ma concediamogli ancora un po' di tempo e può solo che migliorare //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif . Lo descriverei sinteticamente come un incrocio fra Ichi The Killer/L'Usuraio (per il setting realistico e la violenza/perversione di fondo) e Death Note (l'introduzione di un elemento quasi "sovrannaturale", ovvero l'SCM, governato da un insieme di regole molte delle quali nascoste, proprio come il quaderno della morte).